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Autore: Daequan    31/01/2012    1 recensioni
Due ragazzi cercano la fortuna in un appartamento probabilmente deserto.
Probabilmente.
Genere: Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mateo e Nadja si guardano negli occhi. Hanno paura.

E, come spesso avviene, alla naturale ritrosia derivata dai rischi del caso si affianca il brivido del possibile successo.

La casa in cui vogliono intrufolarsi è una villetta isolata e apparentemente priva di particolari sistemi di sicurezza, e anche qualora ce ne fossero, uno dei due certo riuscirebbe a disinnescarli.

Né l'uno né l'altra sono al primo furto in appartamento, sebbene non fossero ancora maggiorenni. Non possono nemmeno permettersi di esserlo, novellini del genere, perché altrimenti mangerebbero molto meno e molto peggio, visto che non hanno una famiglia.

Ad ogni modo, non ci sono auto parcheggiate in giro, segno che il proprietario è probabilmente in vacanza: è pur sempre Luglio.

Sono probabilmente soli, e allora non c'è di che temere.

 

Mateo si arrampica sul grande terrazzo al primo piano mentre Nadja lo aspetta appiccicata, per sicurezza, al muro di sotto. Gli basterà un cenno con la mano perché lei, da sotto, lo veda e capisca di avere via libera.

Ma prima la via dev'essere davvero libera: così il ragazzo, arrampicatosi sul terrazzo, decide di forzare la porticina che lo separa dall'interno dell'abitazione.

E' un limite debole, e lui ha un piede di porco che sa usare molto bene.

Cammina per una cucina con la massima attenzione a felpare i passi e aprire tutte le porte con la massima calma, finché ne rimane solo una.

Afferra la maniglia, tira delicatamente verso di sé e abbassa: la porta si dischiude come un guscio, lasciando solo un lieve crepitio.

Il letto è sfatto, ma vuoto. Il primo particolare lo avrebbe allarmato molto, se non avesse già visitato tutti gli ambienti della casa con la torcia nel pugno.

A questo punto comincia a farsi un'idea di cosa si può rubare: quadri non ce ne sono, oggetti di lusso nemmeno. Potrebbe esserci della gioielleria nei cassetti, o comunque dei soldi. C'è un computer. Non è di ultima generazione, ma quando si ruba conta anche sapersi accontentare.

Non tocca nulla, però, perché non vuole dare a Nadja l'idea di aver già rubato qualcosa senza spartire con lei; si avvicina di nuovo al terrazzo, quando qualcosa gli strappa il piede di porco di mano.

Mateo pensa ad una allucinazione: cosa può strappargli di mano qualcosa, in quella villa deserta?

 

Nadja aspetta venti minuti attaccata al muro, con le spalle che cominciano a dolere. Forse Mateo è scappato da un'altra uscita con tutto il bottino?

Apparentemente è impossibile, non lo farebbe mai, ma lei non è il tipo da fidarsi facilmente.

Entra in casa attraverso il terrazzo con sorprendente agilità e freddezza, si mette in cerca del compagno di furti e le tocca aprire tutte le porte.

Ma non avrebbe dovuto aprirle tutte lui?

La ragazza comincia a sbuffare e aprire tutte le porte con impazienza, non spiegandosi la scomparsa di lui e l'ordine della casa, evidentemente non ancora ripulita di alcun valore.

L'ultima è la camera da letto, che apre e trova completamente buia. Cerca un interruttore per accendere la luce, ma quando lo trova realizza che non c'è corrente.

Il nervosismo è crescente: a tastoni raggiunge una finestra e cerca di aprire le persiane per far filtrare la luce lunare, ma non riesce.

Perché non si è portata lei la torcia, pensa, anziché lasciarla a quell'idiota?

Non riesce a vedere nulla più di una sfocata idea degli ambienti.

Decide di uscire senza rubare nulla, per cercare una torcia o qualcosa da accendere.

Si getta dal terrazzo al primo piano senza farsi alcun male e comincia a guardar per terra, dando le spalle alla villa.

Un pezzo di carta, una cosa qualunque.

Niente, non c'è niente.

Indispettita, si rigira verso la villa, come a voler trovare dalla sua vista la soluzione.

Ma quello che vede non è la soluzione.

Qualcuno sta calando, piegandosi per non esser visto da lei, il cadavere di Mateo impiccato con una corda.

Mani agili fissano la corda stessa alla ringhiera del terrazzo.

 

Nadja sbianca.

   
 
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