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Autore: maggy1976    02/02/2012    20 recensioni
Attenzione: il titolo di questa fic, non è mio!
E’ il titolo di un libro, bellissimo, di Antoine Audouard, che racconta, in forma romanzata, la storia d’amore di Abelardo ed Eloisa, narrata attraverso le parole del segretario di lui.
Ma era un titolo così bello e così adatto a questa storia d’amore che non ho saputo resistere alla tentazione di appropriarmene!
Il libro è ormai quasi introvabile, ma se vi capitasse…leggetelo, perché credetemi, merita davvero!
Alcune frasi poi sono tratte dall’anime e altre dal manga.
L’edizione da cui le ho riprese è quella del 1994 – edizione Granata.
Lo specifico perché, nella mia follia, ho entrambe le edizioni del manga sia quella della Granata che quella più recente della Manga Press.
A mio avviso la traduzione più bella è quella della Granata. Ma sono mie considerazioni!!!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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addio, mia unica

La storia è andata così.

I pensieri, sono miei.

Niente What if? Questa volta...

“Fa attenzione Oscar”
E’ una preghiera a Dio, la mia, più che una raccomandazione a te.
Ti osservo mentre strisci lungo il muro di quel fetido lungo Senna, in questo maledetto 13 luglio1789
E’ tutto così irreale, Oscar.
L’ordine ricevuto di sparare sulla folla per sedare i tumulti.
La nostra decisione di non obbedire a quell’ordine.
Questa rivoluzione.
Questa Francia che non è mai appartenuta al popolo e che adesso non appartiene più nemmeno alla Corona.
Che ne sarà di noi Oscar?
Dove ci condurrà questa follia?
Chi siamo noi adesso?
Cosa siamo?
Siamo due amanti?
Siamo due traditori?
Siamo due folli?
O siamo semplicemente un uomo e una donna che non desiderano altro se non essere liberi di amarsi?
Siamo insieme, da sempre.
Eppure oggi è come se lo fossimo per la prima volta, uniti da un sentimento che ha saputo trovare la strada.
Ho paura per te, Oscar.
E’ pericoloso quello che stai, che stiamo, facendo.
Parigi è piena di soldati, pronti a sparare.
Siamo circondati.
Siamo accerchiati.
Siamo braccati.
“Fai attenzione, Oscar” ti ho detto.
“Tu rimani qui, Andrè” è stata la tua risposta.
Alle orecchie di un estraneo sembrerebbe un ordine.
Alle mie è la voce del tuo amore.
E’ la supplica del tuo cuore.
Esci fuori dal sottoponte e avanzi strisciando, silenziosa, verso la scalinata.
Hai una pistola in mano.
Un rumore lieve, lo scalpiccio di un cavallo.
Il soldato in cima alle scale, si volta.
Ti vede.
Un attimo.
Fa fuoco.
Spari a tua volta. Lo colpisci e lui stramazza a terra.
Un dolore straziante mi sale dal petto.
Mi porto un mano all’altezza del cuore.
Sanguino.
“Comandante. Andrè è stato colpito…”
E’ di Alain questa voce.
Ti volti Oscar.
Vedi la ferita che squarcia la mia divisa e il mio petto.
Leggo nei tuoi occhi una domanda disperata: “Perché, Andrè, non sei rimasto nascosto?”
“Perché non potevo lasciarti andare da sola…Dovevo proteggerti” vorrei risponderti, ma il respiro mi si smorza in gola, mentre un rigurgito dal sapore dolciastro di sangue sale su dalle mie viscere.
Che illuso, vero Oscar?
Sono cieco…come potevo proteggerti?
Come potevo salvarti?
E adesso,  a causa della mia avventatezza, i tuoi occhi sono ricolmi di angoscia.
Perdonami, amore mio.
Vengo caricato su un cavallo.
Alain mi sorregge.
Partiamo al galoppo.
Passiamo attraverso le file nemiche, schierate in battaglia.
Il furore del Dio della guerra guida le tue azioni.
L’esaltazione visionaria di una martire anima le tue parole.
La disperazione di una donna innamorata ti spinge oltre ogni limite.
Riusciamo a passare.
Arriviamo in una piazza circondata di barricate.
Ci sono Bernard e Rosalie lì.
Vengo adagiato su un letto, nel mezzo della piazza.
Bernard chiede di un medico.
Si fanno avanti due o tre uomini.
Li percepisco intorno a me. Li sento parlottare.
E vedo te, accanto a me, Oscar.
Sento il tuo dolore.
E’ più forte del mio. E’ più straziante. E’ più profondo.
La mia ferita al cuore può uccidere.
La ferita del tuo cuore può condurre alla pazzia.
Dopotutto sono fortunato!
I tuoi occhi sono pieni di lacrime.
Lo sento.
“Oscar, perché stai piangendo?” ti chiedo
So già la risposta.
“Ascolta Andrè. Io...io vorrei diventare tua moglie. Vorrei che mi portassi in un piccolo villaggio, in una piccola chiesa, dove ci sarà una semplice cerimonia.
Ecco Andrè…vorrei solo che mi dicessi che io…diventerò tua moglie”
E’ il tuo testamento spirituale Oscar?
E’ il tuo ultimo desiderio?
“Ma certo Oscar, lo diventerai, è la cosa che più desidero al mondo” ti rispondo comunque.
So che è un futuro che non vedremo mai.
Ma ci voglio credere ugualmente.
Solo per un momento.
“Oscar, perché stai piangendo? Perché? Sto forse per morire?”
Mi rispondi di no, ma so che stai mentendo.
A te stessa, più che a me.
“Dio, concedimi un attimo ancora…io non posso morire adesso…la nostra felicità è appena cominciata…”
Guardo il cielo.
E’ così blu.
Ed è pieno di stelle.
Ne vedo una cadere. Poi un’altra. E un’altra ancora.
Sento una lacrima farsi largo tra le rete delle ciglia.
La sento scivolare al lato dell’occhio e poi giù, lungo la tempia, lo zigomo, la guancia.
Non avere rimpianti Oscar, non avere rimorsi.
Non torturarti pensando a tutto quello che non abbiamo vissuto.
Inseguendo quello che poteva essere.
Abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, quando abbiamo potuto, come abbiamo potuto.
Ci abbiamo messo il cuore.
Ci abbiamo investito l’anima.
Il resto non conta.
Ci rivedremo Oscar.
Ti aspetterò.
Come nella vita, adesso nella morte. Ovunque sarai, io sarò con te.
Come tu sei sempre stata in me.
In ogni frammento, in ogni sospiro, in ogni ricordo.
Nell’attimo di quella primavera c’eri tu.
Nel giorno abbagliante di quell’estate c’eri tu.
Nel soffermarsi di ogni autunno.
In alcuni istanti di inverno.
C’eri tu…
Un gorgoglio mi sale dalla gola.
Sento l’oscurità che mi chiama a sé.
Una pace innaturale si impossessa del mio corpo.
Devo andare.
Addio Oscar.
Addio dolce supplizio della mia infanzia.
Addio tormentato amore della mia giovinezza.
Addio mia dolce e appassionata compagna di una sola notte.
Addio, mia unica.

 
 
  
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