Storie originali > Nonsense
Ricorda la storia  |      
Autore: JaneA    03/02/2012    1 recensioni
Dedicato a chi, come me, ama la neve e il suo profumo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era inutile fingere. Lo desiderava, follemente. Al punto di perdere la testa, al punto di perdere se stessa.

Stringeva tra le mani una tazza di the bollente. Dinanzi, una finestra sul mondo. Una finestra su quella vita a cui non riusciva a rapportarsi.

Piccoli fiocchi danzavano nell’aria. Ne sentiva il profumo, della neve.

Posò la tazza su un piccolo comodino che l’affiancava, non preoccupandosi della macchia che avrebbero lasciato sul legno quelle piccole gocce di liquido dorato che lentamente scivolavano lungo il dorso della tazza.

Accostò delicatamente le sottili dita al legno finemente decorato della finestra. Poi con premura scostò la tenda, fece ancora scorrere le dita sul legno sino a raggiungere la maniglia dorata. La ruotò. Una folata di vento freddo l’avvolse assieme a quel meraviglioso profumo.

Nevicava.

Un sorriso timido le si posò sulle labbra mentre una lacrima scorreva sul suo volto.

Finalmente nevicava. Dopo un’infinità di tempo era riuscita a non sentirsi sola e le era bastato solo quel vento gelido sulle guance, la visione di quei fiocchi che danzavano nell’aria.

Era certa che la neve si sarebbe posata, l’avrebbe fatto. Quel delicato manto di neve candida avrebbe cancellato, seppur momentaneamente le sue ferite. Le avrebbe nascoste ai suoi occhi e forse anche agli occhi di quelli che la circondavano. Poi, lentamente, quando la neve avrebbe iniziato a sciogliersi si sarebbe affacciate nuovamente. Sarebbero tornate ad esser visibili, a far male.

Lasciò aperta la finestra e tornò ad accomodarsi sulla sua vecchia poltrona di pelle. L’aria fredda premeva ancora sulla sua pelle, chiudendo i pori che il caldo vapore della tazza schiudeva.

Sentiva il suo cuore battere lentamente, quasi a ritmo dei movimenti sincronizzati dei fiocchi che poco distanti da lei vedeva roteare.

Sorrise ancora, portando alla bocca la tazza di the ormai freddo. Lasciò che qualche goccia bagnasse le sue labbra.

Chiuse gli occhi. Era tempo che la neve si posasse. Era tempo di dimenticare, per ora.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: JaneA