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Autore: Marty_Angel    03/02/2012    12 recensioni
Scott era un vigliacco, lo era sempre stato. Allora perchè si era precipitato a salvarla? Dopotutto era solo un'altra concorrente eliminata. O forse no?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dawn, Scott
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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scott

Un ragazzo dai capelli rossi guardava un punto fisso davanti a se, mentre una fresca brezza cominciava a spirare da ovest, facendogli drizzare i peli sulle braccia.

- Ehi Scott! Cosa fai ancora li?- la domanda del suo compagno di squadra Sam lo raggiunse, facendolo destare dai suoi pensieri. Non gli rispose concentrato com'era a tenere a bada una strana sensazione che da più di dieci minuti attanagliava il suo stomaco e il suo animo, sempre se ne avesse mai avuto uno. La cerimonia di eliminazione si era conclusa da poco e l'ultimo elemento femminile dei Ratti Tossici, Dawn, era stata catapultata via dall'isola. Raggio Di Luna era stata l'unica ad aver capito che nel gruppo si annidava una Talpa che da più puntate stava volontariamente facendo perdere le sfide alla squadra. Aveva capito che il traditore era niente meno che Scott, la cosiddetta Iena ma appena aveva cercato di rivelarlo, Chris l'aveva fatta rinchiudere in sacco in modo che non parlasse.Il rosso d'altronde, fin dal primo giorno, nel confessionale, aveva rivelato il suo piano: far perdere la propria squadra in modo che le Larve Mutanti abbassassero la guardia e lui potesse tranquillamente sconfiggerle. Agli occhi di chiunque questo può sembrare un piano stupido ma sembrava che stesse funzionando alla grande.

- Ehi amico mi hai sentito?- il game-boy dipendente, non avendo ottenuto risposta, gli toccò la spalla facendolo sobbalzare.

- Che cosa vuoi?- ringhiò lui guardandolo storto. Sam sconcertato, indietreggiò. Scott gli aveva sempre messo un pò di timore, soprattutto quando era così aggressivo.

- Niente. Ti stavo chiedendo cosa ci facevi ancora qui...- borbottò alzando le mani in segno di resa.

- Non sono affari tuoi- e riprese a guardare davanti a se.

- Ti dispiace forse per Dawn? Non credevo che potesse essere una ladra con quel visetto d'angelo!-

- Ah ma sta' zitto! Cosa vuoi che me ne freghi! Ormai è stata eliminata, meglio così!- finita la frase, la morsa si serrò ulteriormente intorno al suo stomaco. Perché gli succedeva questo? Mica era la prima volta che eliminava un innocente! Eppure questa volta era diverso. Con la storia delle auree lei era riuscito a leggerlo dentro, a spiazzarlo, a fargli mancare il fiato con poche e semplici parole. Brividi freddi gli corsero giù per la schiena al ricordo della sua mano vicina alla propria quando erano dentro al "castello", o meglio rudere di ghiaccio.Quelle minuscole battute scambiate tra loro erano come schegge che straziavano la sua coscienza e non gli davano tregua. Dawn era pura di cuore e di spirito, non meritava di certo un trattamento simile ma lui non aveva avuto scrupoli nell'eliminarla definitivamente dal gioco, facendola passare per una ladra. Si passò la mano sulla faccia serrando i denti. Cosa gli stava succedendo? Perché stava così male? Tutte domande senza una risposta. A distrarlo da tutto ciò ci pensò il suo compagno.

- Oh guarda c'è Dakota! Dakotaaa!- Sam cominciò ad urlare come un forsennato per farsi sentire dalla Velina e si allontanò goffamente dal rosso per raggiungere la ragazza. Fu in quel momento che qualcosa attirò l'attenzione di Scott: in mare c'era qualcosa che galleggiava con intorno diverse collinette appuntite che si muovevano. Strizzò gli occhi per mettere meglio a fuoco e capire di che si trattava. Lo spettacolo lo lasciò a bocca aperta: Zanna, lo squalo mutante nemico giurato di Scott, insieme ad altri suoi simili, si stavano aggirando attorno a un sacco nero che riconobbe per quello di Raggio Di Luna.

- Dawn...- l'unica parola che riuscì a pronunciare fu questa. Una miriade di sensazioni lo investirono, tra cui la preoccupazione di quello che avrebbero potuto farle quei maledetti animali! Cosa poteva fare? Non di certo tuffarsi e combattere contro 3 o 4 di loro. In fondo però a lui cosa gliene importava se la mangiavano? Si forse era crudele ma questo era lo spirito di sopravvivenza, se lei sapeva parlare agli animali, perché non farlo anche con quei pesci troppo cresciuti? Si voltò e tentò di sgombrare la mente in quanto la sua coscienza cominciava a farsi "troppo rumorosa". Si sa però che quando il destino si intromette, le nostre decisioni variano al battito di ciglia e Scott non sapeva che presto sarebbe capitato a lui.

Fatti pochi passi, un urlo flebile si propagò per la radura. Solo chi aveva un udito fine come il suo potè sentirlo. Anni e anni a cacciare topi della cucina servivano a qualcosa: dovevi stare immobile e concentrarti sul minimo rumore per riuscire a stanare quegli infami roditori. Si girò, non pensandoci due volte e, dando retta al suo istinto, si buttò in acqua nuotando verso di lei con il suo dente portafortuna in mano.

- Aiuto!- la voce tenue della ragazza lo raggiunse  poco prima che Zanna mordesse ferocemente il sacco dove era nascosta. Scott si arrestò incapace di proseguire da vigliacco che era, rimanendo li impotente e assistendo ad un nuovo attacco dello squalo. La paura si impossessò di lui, se uno di loro si fosse accorto della sua presenza sarebbe morto! Perché si era buttato, perché? Per quale futile motivo? Il suo respiro si fece affannoso e sulla sua pelle una corrente calda lo sfiorò. Spalancò gli occhi e con orrore alzò la mano che stringeva il dente, dall'acqua torbida. Sebbene fosse sera e si vedesse poco e niente, distinse chiaramente la sua mano tinteggiata di rosso rubino. Sangue, sangue di Dawn, sangue puro ed innocente. A quella vista non ci vide più, si scagliò contro il branco di squali, dimenando la sua piccola ma affilata arma a destra e a manca. Colpì alcuni di loro, lo sentiva dai loro lamenti e dalla loro fuga. Facendosi largo tra loro arrivò al sacco oramai aperto, inzuppato di sangue e la vide: Dawn svenuta, pallida come un cadavere, galleggiava inerme con gli occhi chiusi con i capelli biondissimi che fluttuavano come serpenti intorno a lei.

- Dawn! Dawn cazzo svegliati!- urlò lui tirandola su e portandosi il suo braccio attorno al collo facendole riemergere la testa. Era troppo tardi forse? Aveva già raggiunto il Paradiso? Scott non lo sapeva ma sperò, per la prima volta, che la ragazza fosse viva e che tornasse a leggergli l'aura come era solita fare. Con l'altra mano continuò a difendersi da Zanna e cercò di indietreggiare per poter  toccare la terraferma e salvarsi da quell'incubo. Un suo fendente finalmente andò a fondo e cavò un occhio allo squalo facendolo finalmente scappare.

Sfinito il ragazzo continuò ad agitare piedi e la mano libera per arrivare alla costa e proprio mentre stava per svenire il suo piede urtò uno scoglio. Con le ultime forze rimastegli si trascinò a riva e adagiò la ragazza sulla sabbia. Non erano a Wawanaka si capiva dalla mancanza del pontile e dalla roulotte super accessoriata lunga almeno come una piazzuola di Chris. Si girò verso la ragazza, la gamba sinistra aveva profonde ferite ma apparte questo sembrava illesa, si accorse che il suo petto si alzava e si abbassava con irregolarità ma era viva e respirava, almeno per ora. Scott tirò un sospirò di sollievo e volse gli occhi al cielo senza una nuvola. Perchè si era cacciato in quella tremenda avventura? Di nuovo non seppe darsi risposta.






Spazio autrice:
Beh che dire? Dopo esattamente 3 anni di silenzio ritorno con una long su questa nuova e affascinante coppia! E fan di Dawn non uccidetemi prima del previsto!
Chi vuoi che legga sta storia noiosa? (N.D. Duncan)
>.< Grazie eh!
Non c'è di che :D
Gentile come sempre beh che dire, recensite in tanti vi aspetto e fatemi sapere se c'è qualcosa che non va (e da tanto che non scrivo quindi sono arruginita)!
Infatti si stava una meraviglia!
Basta vado nel mio angolino a deprimermi T.T


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