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Autore: hopeless romantic    03/02/2012    3 recensioni
Mi diedero ordine di pulire come una qualsiasi altra volta il lurido cesso della caserma situato nel corridoio opposto al mio dormitorio e lì trovai un corpo morto,un uomo vi si era suicidato in quel lurido cesso impiccandosi alla lampada al neon proprio sopra la mia testa,prima di porre fine alla propria vita doveva aver inciso probabilmente con un coltello quella scritta agghiacciante sul muro opposto alla porta d’entrata ma io allora mamma non vi feci alcun caso ma incosciamente lei si aggrappò saldamente ai miei ricordi.
«Andiamo tutti all'inferno» e adesso ho capito che non c'è cosa più vera mamma,tutti qua siamo dei fottuti peccatori.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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«I'll be there to defend yourself,boy»




La musica riprodotta da un complesso locale era la tipica musica blues che tanto sembrava andare in voga di quegli anni,suonata da quei ragazzi probabilmente suoi coetanei che portavano i capelli rigorosamente tirati indietro da un'abbondante dose di gelatina. 
Lui non la utilizzava mai diversificandosi come sempre aveva fatto dalla massa, probabilmente quindi una volta in cui non avrebbe più avuto il tempo di aggiustare neanche le pieghe di eventuale abito tanto sarebbe stato occupato a salvare ancor prima la propria pelle la cura dei capelli non avrebbe rappresentato per lui una tradizionale abitudine degna di rimpianto.
Mandò giù un altro sorso di birra alzando appena il boccale in un muto cenno di ringraziamento al suo amico Raymond seduto alla sua sinistra che aveva gentilmente offerto quel giro,l'ultimo probabilmente prima di rincasare. 
Il mattino seguente avrebbe dovuto essere già in strada prima che giungesse l'alba se voleva sperare di arrivare quantomeno in orario per la partenza,il porto distava infatti differenti chilometri da casa e il proprio padre non avrebbe potuto e ne tantomeno voluto accompagnarli. 
Era euforico,tanto euforico da dare l’idea che non avesse realmente capito contro cosa avrebbe dovuto battersi d’ora in avanti ma ciò che forse lo eccitava a tal modo era proprio la conoscenza di quello che lo aspettava.
Sin da quando era piccolo aveva sognato di diventare un soldato ascoltando i racconti del proprio padre,desiderio effettivamente particolare per un qualsiasi bambino,ma l’ossessione di servire la propria adorata patria come coraggiosamente aveva fatto il suo papà anni prima di lui a quell’epoca appariva a suoi occhi come l’unico modo per diventare un vero uomo.
Sapeva che fuori dalle mura sicure della propria cittadina imperversava una guerra difficile e sanguinosa che aveva visto costretto il governo americano a rendere obbligatoria la leva militare e il proprio fratello vi era rientrato in quanto appena divenuto maggiorenne. 
Ma Michael non era di certo il tipo che sarebbe mai riuscito ad imbracciare un fucile,lui se ne sarebbe volentieri rimasto a casa chino sui suoi libri di letteratura non e non l’avrebbe mai lasciati per combattere quella guerra insensata che non sentiva come la propria. 
Ma lui lo aveva convinto a suon di racconti fantasiosi che sarebbe stato esaltante,perfino appagante difendere i colori della bandiera americana con innominabile sprezzo del pericolo,lo aveva invitato implicitamente a seguire il suo esempio. 
Lui che appena saputo del reclutamento obbligatorio a cui purtroppo era sfuggito quando era diciottenne come Michael era corso ad arruolarsi accompagnato in quella lucida follia da due suoi buoni amici,giovani idealisti che come lui che avevano visto imbracciare delle armi unicamente da uomini la cui immagine era riflessa sul grande schermo di un cinema in bianco e nero. 
Raymond e Bob,questi erano i loro nomi,avevano avuto il pieno appoggio dei propri ricchi genitori che li avevano anzi incitati a percorrere quella strada tortuosa forse prima ancora che per il loro bene per un'ossessione insana nel mostrare con orgoglio i propri figli come trofei di caccia con il resto del paese una volta che quest’ultimi fossero ritornati dal fronte,indifferente se l’avessero fatto da vivi o da morti. 
Solo i suoi genitori si erano a lungo disperati apprendendo dalle sue stesse labbra che presto li avrebbero abbandonati per servire la loro patria lontani miglia dalla loro tenuta,aveva visto in quello stesso giorno papà Donald che sempre aveva paragonato ad una solida quercia piegarsi come un qualsiasi ramoscello ad una folata particolarmente violenta di vento sotto il peso delle lacrime che avevano solcato impetuose il suo viso. 
Il ricordo straziante di quelle urla di dolore lo fece rinsavire dal confortante tepore del locale e improvvisamente innervosito lanciò un'occhiata incuriosito ai suoi amici notando con un sorriso come Ray e Bob alla sua sinistra ridessero vistosamente brilli di una battuta di cui aveva colto solo le ultime parole sputacchiate volgarmente insieme a qualche goccia di birra. 
Alla sua destra invece con volti corrucciati sedevano gli ultimi due membri del loro sfoltito gruppo,entrambi con un espressione atterrita stampata in volto mentre concitati si scambiavano qualche inudibile parola. 
Il sorriso divertito dipinto sul suo viso si spense in quello stesso istante,sentendosi stupidamente fuori luogo,notando le labbra rosee del suo amico Frank corrucciate in una pallida reinterpretazione di un sorriso che compresse dolorosamente il proprio cuore contro la cassa toracica. 
Coetaneo di Mikey,Frank Iero era un giovane uomo di diciotto anni ancora da compiere e centosessanta centimetri d'altezza sofferente di salute cagionevole,usava paragonarlo spesso ad un bambino catapultato per errore nel mondo dei grandi. 
E forse era proprio quell’essere infantile che lo rendeva agli occhi di Gerard l'unica persona degna delle sue morbose attenzioni,come una qualsiasi chioccia con il proprio pulcino o come un qualsiasi principe innamorato della sua fragile donzella.
Ma all'epoca pronunciare seppur mentalmente la parola attrazione o ancor peggio amore verso colui che non era una donna era considerato un peccato alla stregua di un omicidio e pertanto penalmente perseguibile,perseguibile da una giustizia che non veniva di certo sancita in un’aula di un tribunale,da una legge non approvata da alcun governo ma vecchia quanto Dio.
Ironica quella situazione,insomma stava per andare a combattere in guerra e permetteva alla sua mente di ammettere liberamente la propria repressa sessualità e questo non rendeva di certo onore al suo orgoglio ma in quei concitati istanti niente era più importante del giovane seduto al proprio fianco,i cui occhi sembravano pregarlo solo di stringerlo a se e di imprigionarlo nel proprio calore.
In un improvviso slancio lo afferrò sussurrando al suo orecchio promesse che sapeva non avrebbe potuto mantenere,ma che importanza aveva ora?
Che cosa gliene importava degli sguardi perplessi che sentiva perforargli spiacevolmente la schienase in cambio di quel gesto apparentemente tanto semplice ricevette poi quello stentato grazie ma al contempo commosso  del suo Frank,quel grazie che avrebbe sempre gelosamente conservato nei propri ricordi insieme all'immagine dell'ultimo vero sorriso del proprio amato fratello.
 


«Ci sarò io a difenderti,ragazzo» bisbigliò con un sorriso tra quei capelli corvini impiastricciati da della profumata gelatina.

 







Premetto qualche piccolo dettaglio fondamentale per la comprensione della storia.
Come avrete notato questa è una fan fiction ambientanta nel periodo del video "The Ghost Of You",una mia personale rivisitazione dei fatti dove ovviamente i personaggi descritti non mi appartengono e dove il loro carattere non corrisponde in alcun modo alla realtà.
Detto ciò spero di avervi incuriosito e che recensirete questa storia,ci tengo moltissimo ed è un progetto che porto avanti ormai da qualche mese e sottolineo che questa è una storia già conclusa nell'archivio del mio computer quindi ne vedrete la fine,non amo lasciare incompleto il mio lavoro. ;)
Posterò all'incirca ogni settimana (a scanso di imprevisti) quindi grazie per aver letto e a presto!
Chiara
 

  
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