Film > L'incantesimo del Lago
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Autore: Fanny Jumping Sparrow    04/02/2012    3 recensioni
Clavius torna a seminare terrore nel regno di Derek ed Odette, accompagnato da un misterioso personaggio privo di memoria.
Intanto il lieto quadretto familiare della coppia reale è scombussolato da rivelazioni sconvogenti circa il loro passato.
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA PER MANCANZA DI TEMPO E ISPIRAZIONE. MI SCUSO PER CHI HA LETTO I PRIMI CAPITOLI, SPERO DI RIPRENDERLA DOPO AVER CHIUSO ALCUNE FF INIZIATE.
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Clavius, Derek, Odette, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente ho ripreso questa storia! Lo so, è passato davvero tantissimo tempo, confido come sempre nella vostra clemenza!
Qui il racconto prende una svolta, spero inaspettata...d'ora in poi succeranno tante cose!
Ringrazio tutti coloro che in questi mesi hanno continuato a leggere, quelli che hanno messo la storia tra le preferite (bulmettina, Court, Lauracullen, Nickoku) o le seguite (EffieSamadhi, Elelovett, Ilaja, moon queen, paperella96) e chi ha lasciato commenti in passato, tra cui l'immancabile stellysisley.
Buona lettura!


Capitolo 9: Il libro stregato

C’era un tetro odore di zolfo e di bruciato attorno la montagna che per qualche anno era stata il suo rifugio segreto. L’incendio si era ormai spento ma aveva lasciato segni profondi nella natura desolata e sofferente di quella vallata deserta.
Jean Bob si svegliò di soprassalto quando una delle ruote del carretto prese una fossa, e gli parve di piombare in un incubo: la tiepida luce dell’aurora gettava lunghe e spettrali ombre di alberi bruciacchiati coi rami bitorzoluti e una leggera nebbiolina aleggiava sull’erba scura.
Clavius saltò giù dal carretto: - Fallo scendere – sbraitò all’indirizzo di Smemorato che si affrettò a strattonare con forza l’ostaggio per la corda che gli legava i polsi, facendolo ruzzolare per terra e poi scusandosi premurosamente della sua maldestria e aiutandolo a mettersi in piedi.
Lo stregone, nonostante quel trambusto, neppure si voltò. Aveva iniziato a percuotere con il bastone i tronchi degli alberi, quasi indistinguibili tra loro dopo l’eruzione che li aveva in gran parte inceneriti, finché ne scovò uno che risuonava come cavo: - Eccolo! – gioì con un gridolino e, facendo leva con la punta del legno dentro una piccola fessura orizzontale che tagliava quasi a metà il fusto di quella quercia, dopo alcuni tentativi, riuscì ad aprire una sorta di cassettino incassato nell’albero.
Jean Bob e Smemorato erano increduli: all’interno di quel tronco il mago aveva nascosto un libro dalla copertina rosso fuoco, decorato con l’emblema di un teschio, a rilievo insieme ad altre mostruose figure di rettili e diavoli: - Finalmente! Il libro stregato! Questo compenserà la perdita delle arti proibite … Per ora – ridacchiò perfidamente stringendoselo al petto.
Poi, appoggiando la schiena al fianco del carretto, aprì il volume, sfogliando freneticamente le grandi pagine costellate di scritte colorate e simboli indecifrabili.
Dopo qualche secondo si fermò su una pagina in particolare, leggendo più volte il testo in mente, quindi lo scandì ad alta voce:
- Malorum Rex invoco te, servum meum faciat istum – iniziò pronunciando di seguito la stessa frase in altre lingue oscure e fissando intensamente negli occhi Jean Bob, al quale parve che le iridi dello stregone si accendessero di lampi verdi e rossi mentre ripeteva quegli arcani riti.
Clavius gli si avvicinò sempre più, agitando le dita e sibilando ancora con la voce incrinata dalla collera e dall’impazienza le formule stregate.
- Credo che tu sia troppo vecchio per questi trucchi, mon ami – lo derise Jean Bob, ma proprio in quell’istante un raggio di luce scarlatta uscì dal libro stregato e, in mezzo ad una nube nera, si materializzò una figura demoniaca dalla consistenza impalpabile, che sembrava galleggiare nell’aria.
Smemorato e Jean Bob urlarono di paura abbracciandosi istintivamente, senza riuscire a muovere un muscolo, il mago intanto si prostrò umilmente ai piedi del diabolico spettro.
L’aiutante e l’ostaggio non capirono neanche una parola di quel dialogo tra i due malvagi, ma quando il demone venne risucchiato dal libro si tranquillizzarono un po’.
- P … padrone … chi era quello? – balbettò Smemorato, battendo i denti.
- Il mio angioletto custode, Abraxas – affermò Clavius, sarcastico e stizzito. Aveva ancora quella validissima carta da giocare per vendicarsi di Derek.
Ringraziò la sua lungimiranza per avere nascosto quel prezioso manoscritto fuori dalla caverna.
Di scatto si gettò contro Jean Bob e strinse le dita attorno al suo collo: - E se adesso non farai quello che ti dirò, userò te per il sacrificio umano che mi ha richiesto.
- Sacrifiscio! – deglutì l’ex ranocchio – Ne possiamo parlare, un momento, monsieur?
Il mago ghignò: - Nessuno fa nulla per nulla, lo so. Perciò aiutami a scoprire dove si nascondono le arti proibite e ti farò restare per sempre un uomo.
Jean Bob lo guardava contrariato, ma sentiva di non avere molte alternative.
   
 
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