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Autore: Lully Cullen    04/02/2012    7 recensioni
< Rose, è un viaggio in aereo, e ho bisogno di comodità. Cosa dovrei mettere, un vestito da sera e i tacchi? A proposito, vieni a sederti sulla valigia, non si chiude.> Disse Isabella indicando la valigia che stava per esplodere. Rose, sbuffò indispettita e posò la tazza di caffè sulla scrivania.
< E se incontrassi l'uomo della tua vita proprio su quell'aereo? > Ribattè Rosalie.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono imperdonabile, lo so.
Non so come scusarmi,  ho trascurato questa storia, e me ne dispiaccio.
Inoltre Venerdì avrei dovuto aggiornare Shelter, e non l’ho fatto. Sono pessima.
Ma posso garantirvi che il 50% della colpa non è mia, e vi spiego perché:
-    Ho un computer fisso, che si trova proprio nella stanza più fredda della casa.Quindi dopo dieci minuti di scrittura le mie mani diventano insensibili a ogni tipo di tortura cinese.
-    Ogni volta che aprivo Word in questa settimana, mi snervavo: suonava il telefono, arrivavano i parenti, c’era il temporale, dovevo andare a fare la spesa. Insomma, avrei preso il computer e lo avrei scaraventato volentieri fuori dalla finestra.
Spero possiate capire.
Vi ringrazio come sempre di cuore, prometto di aggiornare Shelter il più presto possibile, anche perché ho già scritto qualcosa.
Vi ricordo che potete seguirmi anche sulla mia pagina fb:  http://www.facebook.com/pages/Lully-Cullen/364455126902230 ( da me ignorata in questa settimana ), dove potrete trovare notizie delle mie storie 

 Un bacio, Lully.


Capitolo 8


Salii in auto e optai per il mutismo sostenuto: annuisci a tutto e non parlare, finirà prima di quel che pensi. Andiamo, io ero lì per fare la statuina, mangiare, sorridere e pregare che la serata finisse in un batter d’occhio; cosa sarebbe potuto succedere?

 

Quando entrammo nel ristorante, mi ritrovai catapultata in un’altra dimensione, sicuramente parallela. Battei le palpebre un paio di volte consecutive e sentii il cuore cedere all’emozione.
<< Mi raccomando Isabella, fai tutto ciò che ti dice Aro. Non contestare mai quello che dice; diciamo che non è il più normale tra noi >> mormorò Edward a bassa voce.

 

 

In verità io vi dico, questa non è una cena di lavoro, è un’incontro della terza età! Eravamo una decina di giovani oltre a me e al mio “ adorabile “ capo, e poi c’era Aro, che per quanto riguardava il suo acume,sembrava appena uscito dal cartone animato “ Dora l’esploratrice “ e il che è tutto dire, da piccola ogni volta che Renèe passava ai Teletubbies e a Dora l’esploratrice , mi veniva voglia di entrare nello schermo e picchiarli a sangue quei cinque cretini, più che farti diventare intelligente, ti insegnavano a perdere le staffe.

 

<< Edward, caro Edward >> Aro si girò verso di noi e ci sorrise, ci diede le spalle e continuò a chiamare Edward << Mio caro amico, dove sei? >> poi si avvicinò a un altro commensale e posò le sue mani sui suoi fianchi. << Peter, ti sembra carino prendermi in giro? Edward non c’è >> Peter e Aro iniziarono a discutere animatamente e Edward, si avvicinò loro per salutarli e placare le acque.
“ Dio, ti prego. So di aver sbagliato con te, di aver pronunciato spesso il tuo nome e quello di tuo figlio invano, e di averli accompagnati spesso con epiteti piuttosto coloriti; ma sono pur sempre una delle tue amate figlie! Sono la pecorella nera della famiglia, ma so di aver sbagliato. Ti prego, fa che qualcuno si senta male, in modo che la serata finisca subito! Amen. “

 

<< Ciao cara >> emisi un urletto e mi voltai di scatto verso la voce che mi aveva appena terrorizzata. Mi scontrai con un Aro piuttosto su di giri.

 

<< Buonasera >> mormorai tentennante. Ero sempre più sicura che stessere girando un film horror a mia insaputa, e questo non era affatto divertente.

<< Tu devi essere la nuova cameriera, siamo pronti ad ordinare, attenta a non far cadere i piatti a terra, questa sera deve essere tutto perfetto >> La nuova cameriera? E lui cos’è, il nuovo ospite del manicomio?

<< No senta, si sta sbagliando, io non sono la nuova cameriera >> si voltò verso di me Shockato e si avvicinò grattandosi il mento.

<< No, tu sei la nuova cameriera. >> sibilò quasi arrabbiato. Non contestare mai quello che dice. Un corno! Ma come si permetteva?

<< No, io sono la segretaria di Edward Cullen >> replicai a denti stretti.

<< No, sei la nuova cameriera! Anzi, vammi a prendere un bicchiere di vino rosso >> continuò Aro.

<< Te lo vai a prendere da solo il vino rosso! >> Io ti ci affogo nel vino rosso.

<< Isabella, perché non gli vai a prendere il vino? >> Da dietro Edward mi mise una mano sulla spalla sinistra.

<< Perché non glielo vai a prendere tu? Io non sono una cameriera, come sta sostenendo il signore! >> puntai un dito verso Aro che iniziò a sorridere.

<< Isabella non farmi arrabbiare >>

<< Sai che ti dico? Sono stanca: Isabella fai quello, Isabella fai quell’altro. Vai in sartoria, vai a ritirare il completo in lavanderia. Addirittura dormo vestita perché potresti chiamare da un momento all’altro e spedirmi in ufficio a controllare dei documenti ce prima non c’erano! >>  Al diavolo l’attrazione verso Edward Cullen, la bomba era esplosa. L’odio era più forte dell’attrazione.

<< Bene signori, dichiaro la mia missione conclusa, Isabella, mi piace la tua grinta, ed è quella che dovrebbe avere ogni direttore. Mi sei piaciuta sin dall’inizio, avevo capito che in te c’era qualcosa di carismatico, e ti sembrerà strano, ma ho letto il tuo curriculum, quindi, sono lieto di annunciarti, che sarai la nuova direttrice del Daily Sun >> Io e gli altri ci voltammo verso di lui allibiti e più di tutti Edward.

<< Cosa? Aro, stai scherzando spero >> mormorò il mio capo.

<< Niente affatto Edward, dovresti sapere che il mio fiuto non sbaglia mai, e sono sessant’anni che faccio questo lavoro. Ritengo che Isabella sia stata sottovalutata, hai mai letto i suoi articoli nel giornalino scolastico? Dovresti farlo. Buon proseguimento serata signori >> Aro afferrò la sua giacca e uscì dal ristorante.
 Mi ripresi dal mio stato catatonico e lo inseguii.

<< Aspetti! >> correre sui tacchi non è il massimo, ma volevo chiarimenti.
<< Isabella cara, attenta o rischi di cadere da quei trampoli >> mi sorrise e ricambiai.

<< Non credo di aver capito cosa è successo, in realtà non credo nemmeno di aver capito cosa ci faccio qui, ero venuta ad accompagnare il mio capo e ora mi ritrovo ad essere la direttrice del Daily Sun >> continuai mentre iniziavo a gesticolare.
<< In questa riunione avrei dovuto scegliere il mio successore tra i presenti, ma tutti mi temono, o meglio, tutti cercano di farmi fesso. E l’altra volta ho letto il tuo nome sulla lista dei presenti e sono andato a spulciare qual cosina, devo dire che mi hanno davvero colpito le tue parole nei tuoi articoli, traspariva tutto l’amore e l’impegno che hai messo nello scrivere quegli articoli. Volevo solo vedere se eri agguerrita come credevo, e devo dire che mi hai colpito. Quindi ti aspetto dopodomani nel mio ufficio, inizierò con l’affiancarti per farti conoscere tutti e farti capire il meccanismo. A presto, Isabella >> Aro Salì in auto e andò via, lasciandomi lì come una stupida.

<< Che diamine di storia è questa? >> Edward era incazzato, anzi, era furioso.
<< Beh, mi sembra di aver capito che sono la nuova direttrice del Daily sun >> risposi fissando i miei occhi nei suoi.
<< E’ uno scherzo spero. Non te ne andrai da “ New York Times “ >> i suoi lineamenti si indurirono e iniziò a incutermi timore.
<< Cos’è? Rimpiangi che non potrai sfruttare nessun’altra come hai sfruttato me fino a ieri? Sai qual è il problema Edward? E’ che ci sono persone come Aro, che pensano agli altri piuttosto che a sé stessi, e poi ci sono persone come te, che pensano soltanto al loro tornaconto personale. Hai mai letto qualcosa che ho scritto Edward? Lo hai mai fatto? In quella redazione ci sono persone che non sanno mettere due frasi di senso compiuto insieme, eppure si occupano di rubriche e articoli, e la maggior parte sono tutte di sesso femminili. Pensi che non sappia che sei tu a correggerne la forma e i contenuti dei loro articoli? E in cambio te le vai a scopare. Io non ci sto Edward. E’ una grande occasione, e non me la lascerò sfuggire. >> Afferrai il telefono e chiamai un taxi. Mentre il mio ex capo, rientrava nel ristorante con la coda tra le gambe.


--

Ve lo immaginavate così Aro?

Strabiliante la sua tattica da Talent scout, vero?

Se vi fosse concessa la possibilità di dire tutto quello che pensate alla persona che odiata, cosa le direste? ( Domanda random )

Un bacio, Lully.

   
 
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