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Autore: Roly_chan    05/02/2012    4 recensioni
" Elena non l’avrebbe dimenticato,ma sarebbe andata avanti perché anche se lo amava,Stefan sarebbe sempre rimasta la sua casa.
Ma lei,la piccola e fragile Bonnie,come poteva pensare di andare avanti?
La sua casa era lui,e lui non c’era più."
SPOILER PER CHI NON HA LETTO L'ALBA.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Bonnie si guardò allo specchio e tirò fuori un sospiro per cercare di cacciare via tutta l’ansia accumulata in quei giorni.
La morte di Damon,come era prevedibile,non l’aveva fatto un bell’effetto.
Aveva pianto così tanto che i suoi occhi erano diventati di un spaventoso rosso ed enormi,per non parlare della sua faccia.
Aveva un aspetto davvero terribile,ma non le importava visto poichè aveva deciso di non uscire più di casa.
Non si meritava quella vita,non si meritava di vivere a spese di un’altra persona.
Se non si toglieva la vita era solo perché non voleva deludere lui.
Dopo tutti i sacrifici che aveva fatto per mantenerla in vita,per salvarla sempre,sarebbe stato ingiusto e orribile mandare in fumo tutti i suoi salvataggi.
Ma godersela quella vita,sapere che non avrebbe più rivisto quella notte stellata,era impensabile.
Appena calava la sera,si rimboccava le coperte e andava a dormire.
La notte gli ricordava lui.
Invano erano stati i tentativi dei suoi amici di farla riprendere,l’avevano solamente fatta arrabbiare,soprattutto Elena.
Lei poteva andare avanti con Stefan,perché non lo faceva?
Perché si ostinava a mantenere quello sguardo assente e vuoto,quando non era stata lei la causa della sua morte?
Ah già lo amava anche lei.
Ma lei era forte,così in una settimana era riuscita già a colmare quel vuoto,in gran parte grazie Stefan e ai suoi sorrisi.
Elena non l’avrebbe dimenticato,ma sarebbe andata avanti perché anche se lo amava,Stefan sarebbe sempre rimasta la sua casa.
Ma lei,la piccola e fragile Bonnie,come poteva pensare di andare avanti?
La sua casa era lui,e lui non c’era più.
Si era ormai rassegnata a vivere come un’autonoma per il resto dei suoi giorni,quando una sera o per meglio dire nel tardo pomeriggio,dopo essersi fatta una doccia ed entrata nella sua camera per mettersi il pigiama e poi una sola via diretta per il mondo degli incubi,era successo l’impensabile.
Una folata di vento l’aveva accolta nella camera e si era stretta ancora di più l’accappatoio addosso,per poi avviarsi a chiudere la finestra.
Mentre lo faceva però sentì una mano sfiorarle i capelli ancora umidi.
Bonnie che pensava che ormai il suo unico problema era il dolore,non si aspettava di dover ancora combattere  contro qualcuno.
Infondo non ne aveva voglia.
Chiunque l’aveva scelta come preda,andava sul sicuro.
Lei non si sarebbe dimenata e non avrebbe nemmeno urlato.
Infondo lei cercava questo,la morte e se non avveniva per mano sua,Damon non ne avrebbe fatto una colpa,no?
Dopotutto era colpa di questo nemico,che si stava divertendo a toccarle i capelli,se la sua vita sarebbe finita.
Bonnie fu pervasa da un’onda di autoconsapevolezza.
Era felice di morire,l’avrebbe rivisto ne era certa e lì avrebbe avuto l’occasione di dirgli quanto era importante per lei e quanto l’amava.
Quando sentì due dita gelide scendere lungo il suo collo e poi due labbra lasciarle un leggero bacio proprio sul collo,era certa di morire.
Strinse ancora di più gli occhi che aveva già chiuso da tempo e sussurrò:<< Sto per raggiungerti >>
<< Chi dovresti raggiungere? >>sussurrò una voce sensuale alle sue spalle.
Il mondo della piccola strega crollò o meglio si ricompose.
Tutto sembrò più bello come quella luna che si stava alzando in alto nel cielo sempre più scuro e si chiese come aveva potuto per un mese intero vivere senza ammirare quel cielo stellato.
In realtà lei sapeva che c’era solo un cielo stellato che voleva vedere e perdersi in esso e bastò girarsi un po’ verso il proprietario di quella voce di poco fa,per risentirsi viva.
Il ricordo della morte le sembrò così insulso e terribile.
Perché sarebbe dovuta morire?La vita era così bella.
Bonnie rispecchiandosi in quegli occhi si rese conto quanto ormai la sua vita,la sua esistenza dipendesse da quell’uomo che adesso la guardava divertito.
Tutto andava male quando lui non c’era,tutto era meraviglioso quando lui c’era.
Era diventato il suo sole e lei inevitabilmente gli girava intorno.
Senza di lui tutto cessava.
Bonnie si ritrovò a sorridere a quel pensiero,paragonarlo al sole era una grande battuta visto che lui era l’esatto opposto.
Forse lei lo vedeva così perché,infondo,anche lei faceva parte di quel mondo delle tenebre?
Rimasero per minuti a fissarsi in silenzio,ognuno troppo preso dai propri pensieri e dalla contemplazione dell’altro per poter esternare la proprio felicità.
Poi Bonnie sbattete più volte le palpebre e riuscì finalmente a dire:<< Damon? >>
<< In persona mio piccolo pettirosso >>
<< Sei tu vero? Non sto sognando? >>chiese Bonnie titubante.
<< Sono io >> le rispose il vampiro fissandola intensamente e accarezzandole il viso e poco dopo si occupò di asciugarle anche le lacrime.
<< Shh uccellino,non piangere. >>le disse facendola sprofondare nel petto.
Non era da lui.
Cercare di non far piangere una fanciulla,senza un doppio fine ma solo perché non riusciva a vederla soffrire.
Non era da lui regalare abbracci e provare quel calore intenso al centro del petto quando lei ricambiò l’abbraccio.
Quella volta l’aveva scappata grossa. Aveva creduto davvero che la sua ora era giunta,ma non se ne dispiaceva ne aveva paura.
Prima o poi anche lui sarebbe morto definitivamente e morire per aver salvato la sua streghetta non l’aveva vista come un male.
Lei avrebbe continuato a vivere e questo gli bastava.
Come aveva sostenuto sempre,lei era più forte quand’era spaventata e poi c’era anche il suo fratellino,in qualche modo se la sarebbe cavata.
Ma doveva ammettere che era ancora più contento del fatto che lui fosse ancora vivo.
Non se lo spiegava e ne gli interessava una spiegazione,era ancora lì e questo contava,l’unica cosa che valeva davvero era rivedere il sorriso risplendere su quel viso così dolce
Risentire quelle braccia così esili,stringerlo come se fosse lui l’unica ancora di salvezza per quella ragazzina. Era lui la sua prima scelta,era lui il suo unico amore.
L’aveva capito,finalmente l’aveva capito,peccato che ci era arrivato solamente troppo tardi.
Lei stava su quel dannato albero e stava per saltare giù.
Quell’attimo durò in eterno e l’unica cosa che pensò in quel momento fu:”No lei!”
Chiunque poteva finire infilzato dai quei rami,ma non lei.
Non l’avrebbe permesso perché…
Perché lei lo amava e l’unica cosa che lui poteva dargli era la vita.
L’avrebbe sempre protetta anche a costo di rimetterci lui la pelle. E così era successo.
Ma era sopravvissuto e la prima cosa che aveva pensato,dopo aver riacquistato la consapevolezza di chi fosse,era andare da lei.
Lei stava soffrendo per la sua morte,lo sapeva e aveva l’obbligo di far smettere quel dolore.
Così si era precipitato da lei e ora tenerla stretta fra le braccia era una gioia immensa.
Per la prima volta sorrise di felicità. Era felice lì con lei e questo contava.
La fece staccare un po’ da lei solo per guadarla meglio negli occhi,quegli occhi che adesso risplendevano di felicità.
Lui non stava regalando sofferenza a nessuno,anzì stava regalando felicità.
Era una bella sensazione.
Si abbassò un po’ e la baciò.
Bonnie giurò si aver sentito i fuochi d’artificio quando le loro labbra si erano incontrate. Quel bacio era diverso dagli altri.
Sapeva di felicità. Era un bacio non di divertimento.
Non sollievo perché era ancora viva.
Non di gratitudine.
Era un bacio vero,sincero,trasparente…
Per la prima volta era un bacio senza un perché,anzi uno c’era…
Si baciavano perché erano felici.
Felici che potevano essere di nuovo semplicemente Bonnie e Damon.
Quando si staccarono entrambi aveva il fiatone e un brivido percosse la schiena di Bonnie. Si era completamente dimenticata che era ancora in accappatoio.
Damon sghignazzò e disse:<< Uccellino vatti purea sistemarti,io vado ad avvisare al mio fratellino e la sua ragazza del mio ritorno. Vedrai sarò di ritorno prima di quando pensi >>
Bonnie annuì e lui le diede un leggero bacio per poi trasformarsi in corvo e volare via.
Quando arrivò fuori alla finestra della camera di Elena vide la ragazza e suo fratello stretti l’uno nelle braccia dell’altro,ma non si infastidì.
“Sembrate sempre di più quelli di Twilight” pensò Damon con una nota di disapprovazione,inviando questo messaggio telepatico al fratello che si alzò dal letto con un salto facendo spaventare Elena.
<< Damon! >>urlò Stefan aprendo la finestra.
<< Entra! >>urlò ancora più forte Elena quando vide quel corvo appollaiato sul davanzale della sua finestra.
Quando Damon riassunse sembianze umane,entrambi gli saltarono addosso abbracciandolo così forte che il vampiro non riusciva nemmeno più a respirare,non che ne avesse bisogno…
<< Sei tornato!Sei tornato! >>strillava Elena con le lacrime agli occhi.
<< Come hai fatto? >>chiese Stefan sorridendo e allontanandosi dal fratello.
<< Ah credetemi non lo so nemmeno io…ma eccomi qui >>disse sfoderando il suo sorriso migliore.
<< Damon come sono felice! Io e Stefan non abbiamo smesso di pensare a te nemmeno un istante >>disse la bionda continuando a rimanere stretta a lui.
<< Ho fatto parte di una cosa a tre senza nemmeno saperlo >>disse sghignazzando Damon.
Con lui anche il suo sarcasmo era ritornato.
<< Damon! >>disse con una nota di rimprovero Elena.
<< Avevo avvertito la tua aura ma pensavo che mi fossi sbagliato >>disse Stefan,sorvolando su quella battuta.
<< Ho dovuto fare una cosa prima di venire da voi e penso che ritornerò subito da lei >>disse facendo scollare Elena da lui.
<< Chi? >>chiese la bionda.
<< Sapete sono sempre stato un cazzone e non penso che cambierò dopo 500 anni,ma una cosa che mi ha imparato questa mia emozionante esperienza è capire un po’ di più me stesso. Per quanto mi secca dirlo Stefan sei un buon fratello,di meglio non avrei potuto avere e non ho nessun problema a dirti che io amo la tua ragazza,ma…Elena tu non sei la mia casa,per quanto tu mi possa piacere tu non sei lei. >>disse Damon,aprendo per la prima volta il suo cuore davanti al fratello.
<< Penso che queste cose faresti meglio a dirle a lei.  Ti starà aspettando >>disse Stefan sorridendo. Aveva ritrovato suo fratello e questo era l’importante.
Damon annuì e volò di nuovo via.
<< Ma di chi state parlando? >>chiese Elena ancora scossa da quel discorso.
<< Lo capirai prestissimo >>le rispose Stefan cingendole le spalle con un braccio.
Quando Damon arrivò dalla sua streghetta la trovò seduta in mezzo al letto che si torturava un riccio. Sobbalzò quando sentì il rumore della finestra che si chiudeva e sorrise.
<< Sono o non sono stato veloce? >>disse il vampiro sedendosi affianco a lei.
<< Sapevo che saresti tornato >>disse la strega sicura di sé.
<< Sei diventata più presuntuosa,mi piace >>disse il vampiro sogghignando e avvicinandosi a lei,pronto a baciarla ma lei lo bloccò.
<< Ti ringrazio Damon,per tutto. Ancora una volta mi hai salvato,ma non permetterò mai più che tu ci rimetta la vita. >>disse seria Bonnie.
<< Lo sai che non ci riuscirai? Io ti salverò sempre >>disse con altrettanta serietà Damon.
<< Perché? >>domandò Bonnie finendo tutto il coraggio che aveva accumulato per parlargli.
<< Perché non posso permettere che l’unica casa che sono riuscito a costruire dopo tutta una vita si abbatti. Sei tu la mia casa Bonnie,qualsiasi cosa succeda io ti salverò sempre perché non posso permettermi di perdere l’unica persona che mi fa sentire bene-poi abbassò il tono di voce soffiandole quasi quelle parole-non posso permettermi di perdere la persona che amo di più su questo pianeta >>
Bonnie rimase senza parole e smise di respirare. Lui pensava la sua stessa cosa.
Rise felice. Lei era la sua casa. Lui era la sua casa. Si appartenevano.
<< Ti faccio ridere? >>le chiese piccato Damon.
<< Ti amo >>disse semplicemente la strega prima di buttargli le braccia al collo e baciarlo.

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<< E poi cos’è successo mamma? >>chiese con uno sguardo trasognante la bambina sporgendosi verso la madre e puntando i suoi occhioni neri in quelli della madre.
<< Bè è vissero tutti felici e contenti >>disse la voce del padre entrando nella camera della bambina sedendosi sul lettino e facendola sedere sulle sue gambe.
<< Ma io voglio sapere di più!Hanno anche i vostri stessi nomi...Ma non hanno avuto una bella bimba la strega e il vampiro? >>chiese curiosa la bambina accoccolandosi meglio fra le braccia del padre che mandava un'occhiataccia alla moglie. Poteva almeno cambiare i nomi,no? Melanie era perspicace,si sapeva. 
<< Hanno avuto una bambina bellissima con degli splendidi ricci rossi come la madre. Vero Bonnie? >>
<< E con dei magnifici occhi neri come il padre. Giusto Damon? >>




Salve a tutti!Eccomi con una nuova shot. Allora piaciuta? Sinceramente non mi convince molto,ma avevo voglia di scrivere e infondo mi sembrava un'idea carina,anche se forse è pessima la trovata di Bonnie che racconta la sua storia alla figlia...ma al momento l'ho trovata caruccia. Non sò come abbiano fatto ad avere una bambina visto che i vampiri non possono...ma questi sono dettagli xD
Ringrazio comunque chiunque la leggerà e soprattutti quelli che avranno pietà di me e di questo obbrobbio xD
Seriamente,ringrazio tutti quelli che la leggeranno e ci tengo anche a ringraziare tutti coloro che hanno letto,messo fra preferite,seguite,ricordate o hanno recensito le mie altre shot. GRAZIE!
Un bacio alla prossima!Roly_chan! 

  
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