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Autore: Nikilu    05/02/2012    1 recensioni
E se Harry Potter e il suo fedelissimo amico Ron Weasley fossero catapultati nel magico mondo di Narnia? E se Narnia fosse sotto il dominio di una sedicente Strega Bianca che si rivela essere un'altra persona?
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Premessa:
Salve! Innanzitutto, volevo dirvi che è la prima Crossover che scrivo (anche se probabilemente non vi interessa!). Passiamo alle cose più importanti: io ho letto la saga di Harry Potter e quella di Twilight. Tutto ciò che dico su Le Cronache di Narnia sono frutto di ricerche su internet (WIkipedia e altri siti), quindi non ho approfondito più di tanto in quel frangente proprio perchè non ne so molto. Ovviamente noterete che, essendo una parodia, non tutte le cose sono fedeli...vabbè, insomma, il mio intento era di strapparvi un sorriso. Se ci riesco bene, altrimenti pazienza!
Quindi... Buona lettura :D

 

**********





Era il loro sesto anno in quel castello che si faceva chiamare “Scuola di Magia e Stregoneria”. Beh, la magia e la stregoneria c’erano eccome: non si puffava mai. Certo, forse l’aspetto di Harry Potter era la principale causa della sua “non puffaggine”, ma lui l’attribuiva ad un antico sortilegio scagliato su Hogwarts, che non gli permetteva di trombare con nessuno. Persino Tiger e Goyle avevano avuto una vita sessuale più attiva della sua, tra di loro sì, ma almeno l’avevano avuta. E lui? Harry? Si era ritrovato a baciare una fontana ambulante, Cho Chang, che non faceva che piangere per quel Diggory. Gli dispiaceva che era morto, ma si era interessato di più al fatto che Voldemort fosse tornato sinceramente e si incazzava di brutto quando quella cinesina lacrimosa gli sporcava le spalle delle magliette con il trucco sbavato. Lui era Harry Potter, perdiana! Il Bambino Sopravvissuto! E adesso, il Prescelto! Aveva combattuto Voldemort più di una volta, motivo di vanto agli occhi delle donne, anche se tutte le volte se l’era cavato per il suo culo abominevole, e Cho Chang gli piangeva addosso per quel Tassorosso fallito? Meno male che non si frequentavano più.
 
Il primo giorno di lezioni, la professoressa McGranitt lo aveva praticamente obbligato, insieme al suo inseparabile rosso amico Ron Weasley, a seguire Pozioni. L’anno prima aveva avuto Oltre Ogni Previsione solo perché aveva detto a Piton: “Lei non sarà mai uguale a Renato!”, un giorno in cui il professore dai capelli immersi nell’olio Sasso, si presentò con una tutina attillata, nera, lucida, un paio di zatteroni stile Cugini di Campagna, un boa (non Constrictor per sfortuna!) di piume fucsia e un paio di occhiali stile anni Venti, con gli strass!
Ma quest’anno Piton gliel’avrebbe fatta pagare a Difesa Contro le Oscure, sua materia preferita e motivo di vanto per il suo fottutissimo Expelliarmus.
Lumacorno, il nuovo (ma vecchio) professore di Pozioni, accettava anche allievi con Oltre Ogni Previsione.
Ma tu guarda che culo!
E Harry che pensava di spassarsela in quelle ore… chi cazzo aveva detto alla McGranitt che voleva diventare Auror??
Ah, certo, proprio LUI, l’anno prima; ma ora era diverso, era il Prescelto, aveva fatto uccidere Sirius nell’Ufficio Misteri perché menomato, si era vantato di aver messo a tacere di nuovo Voldemort, quando in realtà aveva fatto tutto Silly, e non aveva bisogno di diventare Auror….lo sarebbe divenuto ad honorem, lo sapeva già!
Quando Sfregy e Lenticchia arrivarono nelle segrete, smaronati al massimo e bestemmiando in aramaico antico Miny, entrarono spavaldi nell’aula di Pozioni: peccato che Potty inciampò nella veste e cadde a faccia a terra, altrimenti l’entrata spavalda sarebbe stata un trionfo! Lumacorno si girò, con il volto pallido e la mano in petto,quasi gli era saltata una coronaria per il frastuono che aveva scatenato Harry (che, per di più, si era trascinato anche un paio di barattoli con occhi di tritone, sporcandosi la veste con una sostanza bianca simile a sperma). Inutile dire che Malfoy e Zabini risero così forte che dovettero reggersi alle poppe di Pansy Parkinson per evitare di cadere a terra.
Harry, senza un briciolo di decoro con la veste appiccicosa e puzzolente, disse a Lumacorno che lui e Ron non avevano i libri e il professore, che aveva riacquistato il suo colorito, disse loro di prenderli dall’armadio delle scorte. Ron aveva spalle massicce che gli permisero con un solo tocco di spostare Harry e prendere il libro con la copertina nuova e lasciare all’amico quello con la copertina unta con unto di capelli; ma Sfregy, non voleva neanche toccare quel libro che sembrava essere stato messo lì per farlo inorridire e iniziò a strattonare l’amico… poi avvenne tutto velocemente. L’armadio li risucchiò. Quello che trovarono oltre li sbalordì: un cartello di legno portava intagliato sopra questa scritta “BENVENUTI A NARNIA”.

I due maghi furono incantati dalla bellezza di quel luogo: le montagne coperte d'erica e le colline coperte di timo. I molti fiumi e le splendide valli, con le caverne muschiose e fitte foreste che risuonano del lavoro dei nani. Iniziarono a camminare lungo le stradine cosparse di ciottoli e, dopo poco, si imbatterono in uno degli abitanti di Narnia: il fauno Tumnus. Quest’ultimo, non appena li vide si prostrò ai loro piedi, dicendo:
“Lo sapevo che saresti arrivato, o grande Sfregiato. Lei si è impossessata di Narnia e continua ad abbagliarla. Ti prego, sconfiggila una volta per tutte e non ti diremo cose brutte”.
Harry non capì un cazzo, Ron tantomeno. Al ché, con molta gentilezza, si fecero spiegare di che minchia stesse parlando: in poche parole,una tipa che si faceva chiamare Strega Bianca si era impossessata di Narnia. Improvvisamente da dietro un cespuglio spuntò il signor Castoro che disse loro di seguirlo; questi, assieme alla moglie, svelò ai ragazzi la profezia di Narnia (Harry ne aveva le palle piene di queste profezie!), secondo la quale un mago di un mondo sconosciuto avrebbe sconfitto per sempre la Strega Bianca e portato di nuovo la pace e Aslan, il leone fondatore e protettore di Narnia (nonché cugino di quinto grado di Godric Grifondoro), allontanatosi da quest'ultima per radunare le proprie truppe per la guerra, sarebbe ormai in procinto di tornare.
Come facevano a sapere che fosse proprio Harry?
Beh, C.S. Lewis si era sentito telefonicamente con J.K. Rowling e si erano accordati che le due profezie (delle due Saghe) prevedessero Harry. Dato che non puffava a Hogwarts, pensarono bene di fargli fare qualcosa a questo povero cristiano!
Harry e Ron, insieme al signor Castoro, si inoltrarono su per una collina diretti alla tavola di pietra dove Aslan li stava aspettando. La Strega Bianca, però, scoprì ben presto che i due maghi si stavano coalizzando con Aslan per mettere fine al suo regno e decise di ucciderli.
Passarono dei giorni, e mentre Ron intratteneva una conversazione con Aslan, la Strega Bianca agì: un gruppo di ragazzi muscolosi, con indosso soltanto dei bermuda di jeans strappati, li circondarono.
Ron incominciò ad avere la strizza, e Aslan ringhiava contro di loro, quando sopraggiunse Harry che era andato a comprare un gelato nel chiosco in riva al fiume; quando vide i ragazzi continuò beatamente a leccare il gelato dal cono, e disse allegramente:
“Ron ti sei fatto nuovi amici?”
“Noi non siamo amici vostri” rispose, Jacob Black.
In un battito di ciglia i ragazzi si trasformarono in enormi Lupi Mannari. Ron, in uno scatto di rabbia, si sentì sopraffare da un orgoglio da paladino della giustizia: sfoderò la bacchetta e iniziò a Schiantare tutti i Lupi. Harry, al quale era caduto il gelato a terra, deluso rimase in un angolo a guardare: l’Expelliarmus non sarebbe servito dato che i Lupi non avevano una bacchetta, quindi decise che era Ron a dover avere il suo momento di gloria. Quando Ron mise KO tutti i Lupi, Aslan gli conferì il titolo di “flagello dei lupi”; alcuni di questi, tra cui Jacob, ebbe la forza di rialzarsi e scappare. Aslan sapeva che Black stava andando dalla Strega Bianca e trascinò con se i due maghi sedicenni, alla volta del suo palazzo.
Seguendo Jacob, giunsero a Palazzo dei Priori, ma Hogwarts regnava sovrana di fronte a cotanti fronzoli di pietra. Harry cacciò il Mantello dell’Invisibilità dalla tasca, coprì se, Ron e Aslan e superarono i gargoyles all’entrata…no, aspetta, quelli erano Jasper ed Emmett (vabbè, dettagli!).
Seguirono il lupo lungo un vicolo stretto, in discesa. Svoltarono in una curva stretta e si trovarono di fronte ad muro di pietra; non era l’entrata di Diagon Alley, rispose Aslan alla domanda di Harry. Videro un tombino e vi si calarono all’interno: caddero a faccia a terra e il Mantellò scivolò loro. Jacob si girò per il forte rumore, li vide, evocò (?) una corda dal nulla e li attaccò spalle e spalle, costringendoli a seguirlo, cosa che già stavano facendo ma il lupo si sentiva “astuto” per quella mossa. Non era una volpe, era un lupo; i lupi non sono astuti. Camminarono, camminarono, camminarono…..e la cicatrice di Harry bruciava, bruciava tanto. L’ambiente li aveva catapultati in una Firenze antica, anzi a Volterra o dove più vi piace, dove in una stanza circolare su delle sedie di legno, simili a troni, (quella di Silente in Sala Grande era molto più figa!),erano seduti dei vampiri con tuniche nere. Il vampiro seduto al centro aveva il volto coperto da un velo: che fosse la Strega Bianca?
Sì, era proprio lei. Si alzò, con leggiadria; era una donna alta, non molto formosa a dire il vero, sembrava un pezzo di legno. Harry intimorito, e prima di farsi cacca sotto, urlò:
“NON VOGLIO MORIRE! FAI DI ME CIO’ CHE VUOI!”
Pensò che se la sua punizione fosse stata trombarsela, lo avrebbe fatto! Era ancora verginello e a Hogwarts non si puffava!
E poi, l’orrore negli occhi dello sfregiato: la Strega Bianca si tolse il cappuccio e poi il velo.
Era, nientepopodimeno che ……..CEDRIC DIGGORY.
Si avvicinò a Potter, con fare intrigante, un piccolo raggio di sole che penetrava tra due travi del soffitto gli illuminò il viso, che iniziò a brillare.
Adesso Harry aveva capito: “…Lei si è impossessata di Narnia e continua ad abbagliarla…”, aveva detto Tumnus. Sì, ma cazzarola, perché tutti la chiamavano la Strega Bianca se era un UOMO??
Come se Diggory, che da quei tizi si faceva chiamare Edward Cullen, gli stesse leggendo nella mente disse:
“Dopo che Voldemort mi ha ucciso, Carlisle Cullen mi ha morso e sono diventato un vampiro. Solo che, nutrirmi di cervi, scoiattoli o animali di vario tipo, ha deviato il mio orientamento sessuale. E’ per questo che sono la Strega Bianca e non lo Stregone”.
Harry impallidì; Ron e Aslan, nel frattempo, si erano riuniti ad un gruppetto di persone e chiacchieravano tranquillamente con calici di sangue umano tra le mani, ignorando palesemente l’amico nei guai.
“Bene, Harry Potter. In quanto protagonista della profezia di Narnia, dovrai subire una punizione. Fino a quando non sei arrivato pensavo di ucciderti, ma dato che tu stesso mi hai detto non voglio morire! fai di me cio’ che vuoi… ti accontenterò”
Mentre nel mondo magico di J.K. Rowling, Ron tornava dall’armadio delle scorte con Aslan, e tutti furono ben contenti di conoscere il cugino di quinto grado di Godric Grifondoro, Harry Potter intrappolato a Narnia/Firenze/Volterra, divenne lo schiavo sessuale di Edward Cullen.
 

  
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