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Autore: dragon_queen    05/02/2012    1 recensioni
[Transformers Armada e un pizzico di G1]
Fan fiction su "Transformers", scoperto di recente e subito appassionato.
La vicenda narra di tre ragazzi che un giorno scoprono un relitto di un'astronave sotto una montagna e...
Ma non vi voglio togliere tutto il divertimento. Leggete la storia e recensitela in modo che possa sapere cosa ne pensate :)
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Generation I
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- Questa storia fa parte della serie 'Transformers Adventure'
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Il gruppo avvertì un crepitìo, mentre vedevano il corpo di Unicron, insieme alla tavola, tramutarsi in polvere. In quello stesso istante, il corpo di Kate, adagiato tra le braccia di Matt, si fece freddo e di un pallore cadaverico.

-Kate??- sospirò il ragazzo con gli occhi lucidi.

-Kate...rispondimi- continuò, senza effetto.

Will si era avvicinato, incredulo e, piangendo, cadde in ginocchio vicino al corpo della sorella. Nessuno osò parlare, ma si chiusero in un rispettoso silenzio.

Vector Prime fu il primo ad avvicinarsi.

-Mi dispiace- disse.

-Tu lo sapevi che avrebbe rischiato la vita, non è vero?- chiese irato Matt.

-Era una variabile che non avevo preso in considerazione- confessò quello.

-Come hai potuto farle questo?!?-

Il robot non rispose.

In quel momento, come se anche il cielo piangesse, si mise a piovere. Red Alert si fece accanto a Will, il quale si strinse forte ad una sua gamba, mentre Hot Shot si avvicinò a Matt.

-Amico, io...-

-Non dire niente, Hot Shot, non servirebbe- rispose il ragazzo, mentre stringeva a sé il corpo senza vita di Kate.

 

Ad accogliere il gruppo degli Autobots stava la squadra della Sicurezza Nazionale, con in prima fila l'agente Morrison, in attesa del ritorno dei figli. Non poteva però immaginare che Kate non sarebbe più tornata. Lo capì però immediatamente quando Matt avanzò con il corpo della figlia tra le braccia, mentre Will non riusciva a guardarla negli occhi.

Le sue lacrime si impastarono con la pioggia mentre vedeva il corpo di Kate adagiato a terra, sul freddo asfalto, che le trasmetteva solo il pallore della sua pelle.

-Dovevate proteggerla- continuava a ripetere, con la voce rotta dal pianto, mentre si stringeva la testa della figlia al petto e la cullava, come quando era piccola.

 

-Papà, perchè te ne vai? Io voglio stare con te-

La figura del padre la guardò teneramente.

-Sei sicura, piccola mia?-

-Si. Ho compiuto il mio dovere e ne ho accettate le conseguenze. Adesso non voglio altro che un po' di pace-

-E non hai nessun rimpianto?-

Lei ci pensò.

-Di non aver detto alla mamma quanto le voglio bene e quanto mi sono comportata da bambina; a Will di non avergli detto che fratello eccezionale è; a Matt...a Matt di non avergli mai confessato quanto mi piace. Ma ormai che importa?-

-Importa e come, bambina mia, poiché tu non sei ancora pronta per andartene-

-Ma cosa dici? Io me ne sono già andata- ribattè lei, senza capire.

-Oh no, Kate, non è ancora il momento...-

 

Sul petto di Kate il simbolo si illuminò. Iniziò a soffiare un forte vento e la polvere che una volta era stata Unicron la circondò. Tutti si allontanarono, compresi i robot. La ragazza fu alzata in aria, mentre a poco a poco la polvere le penetrava nel corpo attraverso il marchio. In pochi secondi fu tutto finito e fu riadagiata a terra, poco lontano dal gruppo. Stavano per soccorrerla, quando lei ebbe uno spasmo, come se il respiro le fosse tornato in corpo tutto assieme. Dopodichè si mise a respirare affannosamente. Will le piombò addosso e la madre le gettò le braccia al collo.

-Ma come è possibile?- chiese Kate, guardandosi, per assicurarsi che non si trattasse di un sogno.

-La tavola ha voluto restituire il favore- si limitò a dire Vector Prime.

La ragazza avvertì qualcosa al collo e si stupì nel constatare che il pezzo di tavola era tornato. In quel momento alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di Matt.

-Ci hai fatto preoccupare- le disse.

Lei non rispose, ma balzò in piedi e lo abbracciò più forte che poteva. All'orecchio gli sussurrò:

-Non lasciarmi mai più-

 

-Optimus, cosa farete adesso? Resterete e accetterete di aiutare il governo americano o ve ne tornerete su Cybertron?-

-Abbiamo promesso che aiuteremo il governo terrestre, ma per quanto riguarda la nostra permanenza qui, si incentrerà sulla ricerca e la cattura di Megatron e sull'inseguimento di Sideways, sparito dopo la caduta di Unicron-

-Detto tra noi, ci vorrà un bel pò- bisbigliò Hot Shot, facendo l'occhiolino.

-E per quanto riguarda noi? Saremo sempre i benvenuti alla base Autobots?- chiese Will.

-Avete ancora i bracciali?- disse Red Alert.

-Certo- risposero in coro i ragazzi.

-Ricordate allora...- cominciò Optimus.

-Autobots ora, Autobots per sempre!!-

 

 

FINE 








 

N.A. Scusate, questo ultimo capitolo è un pò corto, ma un gran bel colpo di scena, no??? Comunque tra non molto tornerò con un seguito. Spero seguirete anche quello. Ciao Ciao :3 :3

  
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