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Autore: londra555    06/02/2012    8 recensioni
C’era una volta un regno dove tutte le creature vivevano in pace e tutti erano felici. La regina di quel regno aveva una figlia bellissima, con i capelli color dell’oro e gli occhi del colore del cielo nelle mattine d’estate.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note: letteralmente è una fiaba. Prima di iniziare vorrei solo ringraziare Elettra e Willow per l'infinita pazienza! E grazie a tutti voi che volete leggere...

Prima parte

C’era una volta, in un paese lontano, lontano, un vecchio mugnaio molto ricco che aveva tre figli. In punto di morte lasciò in eredità al più grande il suo mulino con il cavallo, al secondogenito il mulo e al più giovane un gatto. Il ragazzo fu deluso da questa decisione perché non sapeva che farsene di un gatto! Ma l’animale gli disse di stare tranquillo perché l’avrebbe aiutato a fare fortuna… un momento, voi questa storia la conoscete già! Io oggi voglio raccontarvene una nuova. Vi siete mai chiesti cosa succede dopo il vissero tutti felici e contenti? Di solito si aprono nuove avventure e vi vorrei parlare di quello che successe a me dopo il mio finale felice. Lasciate che mi presenti, il mio nome è Lord Tubbington primo, ma forse voi mi conoscerete meglio come il gatto con gli stivali, e questa è la storia di una principessa alla ricerca del suo vero amore. Ma lasciate che ricominci dal principio.

C’era una volta un regno dove tutte le creature vivevano in pace e tutti erano felici. La regina di quel regno aveva una figlia bellissima, con i capelli color dell’oro e gli occhi del colore del cielo nelle mattine d’estate. Quando nacque tutto il regno fece festa per un mese intero e la regina con il suo principe consorte, che si sentivano le persone più felici del mondo, la chiamarono Brittany. La bambina crebbe sana e forte ed era conosciuta per la sua estrema gentilezza e per la grazia nel ballo. Tutti nel regno l’amavano ma, soprattutto, l’amava la sua balia. Un donnone simpatico e gioviale che aveva anche lei una figlia, di un paio di mesi più grande della principessa, che si chiamava Santana. Le due bambine crebbero insieme e divennero inseparabili. Tutti sapevano che erano migliori amiche e che niente le avrebbe potute dividere. Brittany era sempre felice ed allegra mentre Santana era silenziosa e orgogliosa, ma avrebbe fatto di tutto per difendere la principessa.
Quando Brittany aveva appena compiuto otto anni, nel castello si presentò Lord Tubbington, un gatto intelligente e scaltro che aveva ottenuto il suo titolo nobiliare per aver aiutato il suo padrone a sposare la donna che amava e che adesso vagava nel mondo alla ricerca di nuove avventure, Brittany non appena lo vide ne rimase affascinata e decise che sarebbe stato il suo animale domestico. Nonostante fosse un Lord era pur sempre un gatto e, quella bambina, sapeva grattare dietro l’orecchio come nessun altro, perciò Lord Tubbington fu felice della sua nuova amicizia e decise di diventare la sua personale guardia del corpo. Solo due cose gli dispiacevano, dover rinunciare alla sua pipa e Santana. Diciamo la verità, dopo la prima volta che Brittany l’aveva trovato nel grande giardino interno del castello fumando, lui le aveva promesso che non l’avrebbe più fatto. Ma non aveva mantenuto la parola data, semplicemente cercava di nascondersi anche se spesso la principessa lo guardava con quel suo sguardo inquisitore che attraversa sino all’anima e lui era sicuro che sapesse del suo segreto. Santana invece, lei era tutto un altro paio di maniche. Appena i loro occhi si erano incrociati si erano odiati all’istante. Non andavano d’accordo ma per l’affetto che entrambi sentivano nei confronti della principessa cercavano di convivere civilmente, punzecchiandosi il meno possibile e solo quando Brittany non era a portata d’orecchio.
Le due ragazze lo facevano impazzire insieme, era sempre lui a doverle andare a cercare quando scappavano dalle lezioni private impartite dal suo istitutore, il signor Shuester, un uomo con una insana passione per i gilet di broccato, ma molto gentile e disponibile. Lord Tubbington doveva allora vagare per il bosco privato del castello per cercare di ritrovarle e riportarle a lezione. Spesso le trovava vicino al laghetto, all’ombra di un grande salice che guardavano i raggi del sole che creavano giochi di luce sulla superficie dell’acqua. A volte trovava Brittany addormentata tra le braccia di Santana che la cullava canticchiando qualcosa mentre le accarezzava i capelli. In quei momenti la sua acerrima nemica aveva un sorriso così dolce che lui non aveva il coraggio di avvicinarsi e disturbarle. Semplicemente tornava al castello per informare Shuester che non le aveva trovate. Altre volte, invece erano in compagnia di una vecchietta gentile che viveva poco distante. Quella donna aveva sempre un regalo per le ragazze, spesso portava per loro una fetta di torta di mele o qualche altra prelibatezza che preparava lei stessa. Quando Lord Tubbington si avvicinava la vecchietta lo guardava con occhi gentili e gli porgeva dei biscotti al tonno fatti espressamente per lui.
Insomma la vita al castello procedeva tranquilla fino al giorno del 17 compleanno della principessa Brittany. Ci fu naturalmente una maestosa festa con musica e balli. Ma il giorno dopo, la regina e il principe consorte chiamarono la figlia per darle una notizia che le avrebbe cambiato la vita.
Brittany entrò nel grande salone ufficiale con espressione confusa per essere stata chiamata espressamente senza Santana. Non andava mai da nessuna parte senza la sua amica e adesso non riusciva a definire come si sentisse, forse indifesa.
La madre le sorrise raggiante mentre il padre le si avvicinava per accompagnarla vicino al trono.
-Tesoro – iniziò la regina – Ieri è stato un giorno importante per te! Ormai sei praticamente una donna e per questo è giunto il momento che tu conosca il tuo promesso sposo.
-Cosa? – Brittany spalancò la bocca sorpresa.
-Si, quando eri piccola sei stata promessa al principe Finn Hudson. Sta arrivando qui in questo momento per conoscerti. Sono sicura che ti piacerà.
-Ma madre, io non lo conosco! Non sapevo nemmeno di avere un promesso sposo!
-Oh piccola Brittany non preoccuparti! Il principe Finn ti piacerà! Adesso, tesoro, vai a cambiarti. Sarà qui a momenti ormai!
Brittany non riusciva a pensare a niente. Non era preparata a quel momento, non aveva mai pensato all’eventualità di sposarsi, era una cosa così lontana per lei. Aveva tutto quello che desiderava, perché doveva cambiare?
Corse verso le sue stanze a perdifiato senza fermarsi nemmeno quando incontrò Lord Tubbington che passava per uno dei lunghissimi corridoi del castello e che, infatti, la guardò andare via con un miagolio preoccupato.
Finalmente arrivò nella sua stanza e trovò Santana che sfogliava un libro seduta nella grande poltrona vicino alla finestra. Era il suo posto preferito perché si vedeva il bosco e, se chiudeva gli occhi, poteva immaginare il laghetto poco distante e quel grande salice. La giovane dama quando la sentì entrare sollevò lo sguardo per sorriderle ma il sorriso le morì in gola quando vide l’espressione preoccupata della principessa. Allora saltò in piedi rapida come il vento e le si avvicinò sentendo il cuore che le si stringeva, come se un cattivo presentimento si stesse insinuando in lei.
-Britt – sussurrò prendendole le mani – Cos’è successo? Stai bene?
-Io, si sto bene – rispose con un filo di voce catturando gli occhi dell’amica – Ma è successa una cosa che non mi aspettavo.
Santana si avvicinò appena come per darle coraggio, perché proseguisse con la sua spiegazione.
-Sta arrivando un principe al castello – continuò infatti.
-Un principe? – Santana non sapeva perché ma sentiva la stretta al cuore che diventava un po’ più forte.
-Si, il mio promesso sposo. Viene perché io possa conoscerlo.
-Oh, capisco – disse Santana spostando lo sguardo verso il pavimento e allontanandosi di un passo.
Brittany le strinse con più forza le mani per cercare di non farla allontanare, non aveva mai visto la sua amica con uno sguardo così perso.
-San, io non lo sapevo.
In quel momento entrò la cameriera personale della principessa, una simpatica donna dai capelli color del rame con gli occhi più grandi che possiate immaginare. Emma, questo era il suo nome, saltellava felice e corse ad abbracciare Brittany. Santana indurì lo sguardo e ne approfittò per allontanarsi.
-La mia piccola principessa! – disse Emma con entusiasmo – Ho avuto la notizia! State per conoscere il vostro principe, il sogno di ogni ragazza!
Brittany non rispose, aveva occhi solo per Santana. Non riusciva a capire perché si sentisse così in colpa nei suoi confronti. Emma sembrò non notarlo e continuò a parlare.
-Sarete bellissima. Santana, dammi una mano, vai nell’altra stanza e prendi l’abito blu. Quello che le è stato regalato ieri e che si abbina con i suoi occhi! La renderemo bellissima per il suo principe azzurro.
Santana socchiuse gli occhi e strinse i pugni.
-Vai tu a prenderlo, io ho di meglio da fare.
Poi uscì a grandi passi ignorando la voce di Brittany che la chiamava. Aveva solo voglia di stare sola.
  
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