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Autore: MichyMaro    07/02/2012    1 recensioni
Due ragazzi agli opposti si incontrano in un Circo surreale e onirico, in una notte che cambierà per sempre le loro vite. Un amore impossibile eppure inevitabile.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ethan non poteva credere ai suoi occhi.

Faceva quella strada tutte le sere. Tutte le sere lo stesso identico tragitto. E il giorno prima quel circo non c’era. 

E non si trovava ora di fronte ad uno o due tendoni, ma davanti a lui tutto l’enorme spazio che era sempre stato vuoto ora appariva completamente occupato da tendoni di tutte le forme e dimensioni, neri e bianchi, così insoliti in quella fredda sera metropolitana.

Poteva vedere una fila di gente in attesa davanti ai cancelli di ferro battuto che aumentava man mano che il tempo passava.

Era appena uscito dalla libreria in cui lavorava, doveva tornare a casa dove qualcosa di surgelato sarebbe stata la sua cena, poi magari un pò di tv o quel libro che aveva accantonato già da troppo.

Stava per riprendere il suo cammino, quando si voltò di nuovo verso i tendoni, verso la folla eccitata che aspettava. C’era qualcosa che lo attirava magneticamente verso il circo, una forza che neanche lui sapeva spiegarsi. Era tutto così misterioso, inquietante anche, ma estremamente allettante che non poté fare a meno di mettersi in coda anche lui.

In fondo non aveva nulla di meglio da fare.

 

Informazioni serpeggiavano fra la folla e così apprese che il circo apriva solo dal crepuscolo all’alba ed era in città per una notte soltanto.

Le stranezze continuavano, ma Ethan pensò che, in un mondo dove non stupisce più niente e le regole vengono dettate da stupidi show televisivi, quella doveva essere in fondo una buona idea commerciale, accattivante ed esclusiva, per attirare pubblico verso un’attrazione del passato che ormai aveva fatto storia.

 

Quando anche le ultime luci del giorno si spensero dietro le enormi strutture bianche e nere, ecco che il circo si animò in un turbinio di luci quasi magico.

La folla si riversò oltre i cancelli e così cominciò anche per Ethan l’esplorazione di quello che si rivelò ben presto essere un vero e proprio mondo fantastico. 

Dietro ogni tenda, uno spettacolo incredibile, che spesso rasentava i limiti della logica e della fisica stessa.

Lui, da sempre abituato a vivere fra storie di magia e d’avventura, in mondi dove tutto diveniva possibile, si sentiva come se finalmente avesse trovato il suo posto.

E fu allora, proprio mentre era saturo di tutto quel favoloso che lo circondava, che la vide.

Era la più bella ragazza che avesse mai visto.

Alta, un viso d’altri tempi racchiuso in una cascata di ricci che si confondevano nell’oscurità, indomabili eppure estremamente disciplinati in un’acconciatura semplice che non attenuava in alcun modo la sua bellezza. Due occhi profondi, indecifrabili che sembravano poter raccontare mille storie.

Il suo cuore mancò un battito e allora realizzò che sì, si trovava proprio dove doveva essere.

 

Celia era più nervosa del solito. E questo non era normale.

Faceva quella vita da troppo tempo per essere agitata per un’esibizione. Eppure, nonostante tutta la sua razionalità e tutto il suo impegno, quella sensazione di formicolio sulla pelle non svaniva. E allora si dovette arrendere all’evidenza: i suoi poteri non l’avevano mai tradita né tratta in inganno quindi quella notte sarebbe successo qualcosa, qualcosa che lei non poteva afferrare, ma che percepiva essere qualcosa di grosso, di importante.

E questo contribuì solo ad agitarla di più.

Non era abituata ad essere nel limbo dell’ignoto. Lei cadeva sempre in piedi, lei era sempre un passo avanti, lei non aveva paura di nulla.

Lei era una delle maghe più potenti che avessero mai camminato su questa terra. Non si vantava, era un semplice dato di fatto.

Suo padre, con anni di estenuanti allenamenti, l’aveva addestrata a tutto, non c’era situazione che non potesse controllare.

Inoltre il suo spettacolo era il più emozionante e il più spettacolare, quello di cui la gente parlava ancora dopo mesi dall’esibizione.

Era perfettamente conscia di questo.

Eppure non riusciva a tranquillizzarsi. E questo non le piaceva per niente.

Dato che la sua esibizione era quella di chiusura, che culminava con le primi luci dell’alba, decise di distrarsi e di gironzolare per il Circo prima di mettersi gli abiti di scena.

 

La sua non era stata di certo un’infanzia semplice e sempre felice, e di sicuro mai l’avrebbe ammesso con suo padre, ma adorava il Circo.

Ogni tappa era sempre entusiasmante, con gli spettatori che lasciavano i tendoni sognanti e pieni di ammirazione per quello che avevano appena visto. C’era un non so che di elettrizzante in questo: sapere che tu e il tuo spettacolo sareste stati parte della vita di quegli spettatori per sempre, nei loro ricordi estasiati per qualcosa al di fuori della loro umana comprensione.

Anche ora, ormai adulta, tutto quello che la circondava sortiva in lei sempre lo stesso effetto, calore familiare e magia si mescolavano creando qualcosa di unico e lei era uno  dei pochi privilegiati che potevano beneficiarne per sempre.

 

“Ehm... Ti è caduto questo...” 

Una voce alle sue spalle interruppe i suoi pensieri.

Si girò di scatto, quasi infastidita e si trovò di fronte a un ragazzo che le porgeva timidamente lo spuntone con cui aveva cercato di domare i suoi ricci.

Rimase totalmente spiazzata da quell’apparizione.

Era un ragazzo come tanti ne aveva visti nel corso degli anni, ma in lui c’era qualcosa di differente, qualcosa che lo elevava dal resto degli avventori che aveva sempre incontrato.

Il cappotto semplice sotto cui si intravedeva un maglione ancora più semplice, quei capelli biondo cenere tagliati con cura e quegli occhi azzurri onesti e timidi.

Era un bel ragazzo, lo doveva ammettere, ma in lui non c’era nulla di straordinario, almeno all’apparenza.

Eppure... Perchè non riusciva a staccare gli occhi dai suoi?

 

Dopo il primo momento di stordimento per quella visione, Ethan si riprese, continuando a ripetere a sé stesso che quella era solo una ragazza, una bellissima, altamente fuori dalla suo portata, ragazza, nient’altro che questo.

I suoi trascorsi amorosi non erano stati tali da infondergli la sicurezza del seduttore ma sentiva che doveva conoscerla, doveva parlarle, a qualsiasi costo.

Stava già progettando nella sua testa assurdi piani di pedinamenti e spionaggio degni di uno stalker quando ecco la sua occasione.

Mentre era intenda ad osservare le meraviglie attorno a sé la ragazza non si era accorta che lo spuntone che teneva precariamente la sua folta chioma era scivolato a terra.

Ethan fulmineo, mosso da una forza che non sembrava sua, si precipitò nella direzione della sconosciuta, preso dal panico di perderla nella folla ma soprattutto che il suo improvviso coraggio lo abbandonasse. 

Da vicino era ancora più bella...

 

Quando lui aveva attirato la sua attenzione, lei si era girata con uno scatto tale da far capire di essere stata infastidita ma appena lo aveva visto il suo sguardo era mutato.

I suoi occhi erano così profondi ed enigmatici... Sembrava che ti scavassero dentro, che riuscissero a capire chi eri in un battito di ciglia, come se non potessi avere segreti, davanti a quegli occhi...

 

“Tu chi sei?” 

Ethan rimase spiazzato. Si era aspettato un “grazie” o almeno un cenno del capo per cui aveva pronte della riposte per attaccare bottone ma quella domanda lo prese in contropiede. Ora ne era certo: non c’era nulla di ordinario in quella ragazza.

 

Quella domanda le era uscita fuori da sola, non era proprio riuscita a trattenersi e non sapeva com’era potuto accadere.

Di solito non era così aggressiva e sgarbata ma quel ragazzo le suscitava reazioni insolite che non capiva.

Lui era rimasto interdetto, con una risposta appena abbozzata sulle labbra e sembrava quasi sul punto di lanciarle lo spuntone addosso e andarsene per la sua strada così Celia cercò di rimediare.

“Ehm scusami... Sono stata estremamente scortese... Solo mi hai preso un pò alla sprovvista...”

Il ragazzo si rilassò visibilmente davanti a lei.

“Grazie comunque... Non mi ero neanche accorta di averlo perso... Ed è uno dei miei preferiti...”

Abbozzò un sorriso per confermare la sua gratitudine.

Il ragazzo sorrise a sua volta, un sorriso dolce e caldo e Celia, per un momento, ma un momento soltanto, si sentì come pacificata.

“Oh... Di nulla...” rispose lui con fare incerto, porgendole nuovamente lo spuntone.

Lei lo prese dalle sue mani e per un istante le loro dita si sfiorarono.

Il formicolio riprese al contatto e invase tutto il suo corpo impossessandosi di lei. Per quei brevissimi istanti tutte le sue barriere vennero abbattute, tutto ciò che sapeva e ciò che era stata non esisteva più. C’erano solo loro due, in quel preciso istante.

In quel momento realizzò che i suoi poteri non sbagliavano mai: quella sarebbe stata la notte più importante della sua vita.

 

Ethan non poteva credere di essere li, a parlare con la materia dei suoi sogni fatta a persona.

Dopo il momento iniziale che non lasciava presagire nulla di buono, ora lei non sembrava per nulla infastidita dalla sua presenza, anzi, una sorta di curiosità e interesse accendeva il suo sguardo.

Il ragazzo non poteva sperare in nulla di meglio ma dovette ricredersi quando sfiorò accidentalmente la sua mano nel porgerle lo spuntone: tutto attorno a lui era scomparso e il tempo si era come fermato e il suo cuore forse anche si era fermato in quel momento di assoluta perfezione.

 

Ma la caratteristica dei momenti è che passano in fretta così Ethan ora si ritrovava davanti alla bellissima sconosciuta, di nuovo impacciato nella sua timidezza, di nuovo senza parole.

Così semplicemente disse.

“Io sono Ethan...”

 

Ethan... Era un bel nome. Un bel nome per un ragazzo così semplice e straordinario al tempo stesso.

Celia era disarmata davanti a quella figura che sembrava essere esattamente come appariva eppure aveva un alone attorno a sé che lo rendeva magneticamente interessante .

Ed ora era lì ad attendere la sua risposta.

“Celia...”

E le loro mani si strinsero nuovamente in quella classica stretta da sconosciuti, ma che in quel momento si rivelò essere estremamente intima, come quella fra due persone che dopo molto tempo si ritrovano con indicibile felicità.

Celia non riuscì a staccarsi da lui e cominciarono a passeggiare fra i tendoni, chiacchierando come se non avessero fatto altro per tutta la vita.

Lui si entusiasmava per ogni cosa, lei era felice di condividere il suo mondo speciale con qualcuno.

 

Celia... Ora la sconosciuta aveva un nome... Un nome strano, affascinante e misterioso come chi lo portava.

Gli pareva incredibile che lei non si fosse defilata non appena avuto indietro il suo spuntone. E ora stavano addirittura visitando il Circo insieme.

Se prima quel luogo aveva suscitato in lui meraviglia, adesso al fianco di Celia tutto era diventato semplicemente sbalorditivo. Conosceva tutto e tutti, e c’era sempre una storia interessante dietro quello che avevano appena visto.

“Ci vieni spesso eh...” disse Ethan ad un certo punto.

Celia si fermò e lo guardò intensamente.

“A dire la verità... Questa è la mia vita”

“Come scusa?”

“Sì... Vedi?” Celia stava indicando un cartellone di presentazione alle sue spalle che rappresentava Celia stessa, vestita con un abito da scena bianco e nero, esattamente come tutto il resto, corredato anche di un voluminoso mantello. La scritta diceva “Celia, colei che fa diventare il sogno, realtà!”.

“Sono l’attrazione principale del Circo!” gli disse con una strizzata d’occhio.

Continuava a sorridere ma Ethan non poté fare a meno di notare che un velo di tristezza era calato, quasi impercettibilmente, sui suoi occhi.

“Incredibile... Ho passato la notte con una vera celebrità!” disse Ethan estremamente serio.

Si guardarono per un attimo e tutti e due scoppiarono a ridere di gusto.

“E’ meglio che vada a preparami... fra poco è il mio momento... Assisterai alla mia esibizione vero?”

“Non la perderei per nulla al mondo...”

 

“Non la perderei per nulla al mondo...”

E di nuovo quel sorriso dolce e caldo che annientava tutto il resto.

Celia lo lasciò davanti all’entrata del suo tendone e corse a prepararsi. Quello sarebbe stato il suo migliore spettacolo di sempre, perchè Ethan sarebbe stato lì a guardarla.

Non voleva pensare a cosa sarebbe successo dopo la sua esibizione, quando le luci si sarebbero spente definitivamente sul Circo.

C’era solo quella notte e sarebbe stata perfetta.

 

Appena prese posto, su Ethan e gli altri spettatori scese l’oscurità.

Un fascio di luce illuminò una figura esile al centro della pista, vestita di bianco e nero e con un lungo mantello che svolazzava ad ogni suo movimento.

Celia era semplicemente divina nel suo costume di scena e lui non poté fare a meno di rimanere estasiato da quella visione.

Ma la meraviglia che provava in quel momento non era nulla rispetto a quella che avrebbe suscitato quanto stava per avvenire.

Lo spettacolo più incredibile che avesse mai visto si materializzò davanti ai suoi occhi, stupefacente e indecifrabile allo stesso tempo. Tutti i suoi sogni parvero divenire realtà e tutto era possibile. In quell’ora che sembrò durare una vita comunque non abbastanza lunga per saziarsi di ciò a cui stava assistendo. 

 

Quando tutto finì in una nuvola densa e vaporosa, le sensazioni di ciò che aveva visto gli rimasero impresse sulla pelle e si avvicinò all’uscita barcollando in uno stato semi-catatonico.

 

Dopo poco fu raggiunto da Celia.

Voleva dirle quanto tutto era stato fantastico e quanta ammirazione provava per lei e probabilmente sull’onda di quelle emozione le avrebbe anche detto che l’amava e che voleva sposarla, ma lei non gli lascio proferire parola.

 

Celia sapeva di avere poco tempo. Già le prime luci dell’alba facevano capolino all’orizzonte, così dopo averlo individuato fra la folla che stava lasciando il tendone, gli corse incontro.

Sembrava avesse mille cose da dirle, con quell’espressione imbambolata ed estatica ancora dipinta sulla faccia, ma lei non lasciò che aprisse bocca.

 

Gli gettò d’impeto le braccia al collo e baciò le sue labbra dolci e sincere come se tutto quello che lei voleva dirgli fosse in quel bacio.

 

Ethan fu totalmente sopraffatto da quel gesto, così lontano da quella che era stata la sua vita ma allo stesso tempo così naturale. Ci si abbandonò felice e in pace, lasciando scivolare via tutti i pensieri tranne quelli sulla sua Celia, che ora lo stava baciando come se non ci fosse domani.

 

E mentre il sole sorgeva e il Circo scompariva tutt’intorno a loro, Celia e Ethan continuarono quel bacio pieno di significati e di cose non dette che non c’era più bisogno di spiegare, carico dell’eternità che non avevano e che si concentrò tutta in quell’unico, perfetto momento.

  
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