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Autore: avalonne    08/02/2012    9 recensioni
Ebbene sì: avete letto bene. Non è la solita rivolta contro le Mary Sue ma è una rivolta delle Mary Sue. Queste povere creature innaturalmente belle sono costrette ad essere perfette e a innamorarsi dei personaggi principali della saga. Ma se non fossero davvero così? Se anche loro avessero un cervello, ma un cervello vero non solamente descritto a parole, e una propria volontà? Perciò ecco a voi delle Mary Sue per ogni generazione pronte a prendere la loro strada.
Conoscerete quella che non si fa problemi se è di una strana specie, quella che è stufa di essere una poco di buono, quella che si chiede perchè si deve innamorare di un idiota e tante altre!
E alla fine ci sarà un piccolo spaccato di quelle che sono diventate Mary Sue contro la loro volontà: Lily Evans, Hermione, Ginny, Victoire, Dominique, Rose e Lily Luna. Anche i loro stereotipi verrano distrutti in poche righe!
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ebbene sì: avete letto bene. Non è la solita rivolta contro le Mary Sue ma è una rivolta delle Mary Sue. Queste povere creature innaturalmente belle sono costrette ad essere perfette e a innamorarsi dei personaggi principali della saga. Ma se non fossero davvero così? Se anche loro avessero un  cervello, ma un cervello vero non solamente descritto a parole, e una propria volontà? Perciò ecco a voi delle Mary Sue per ogni generazione pronte a prendere la loro strada.

Il primo capitolo inzia con le origini: i Malandrini. Ecco i nostri eroi al loro ultimo anno pronti ad affrontare la nuova minaccia!


 


 
L’epoca dei Malandrini - L’ibrido
 
Il presentimento
 
1 Settembre, King’s Cross.
 
Remus Lupin e Peter Minus erano in attesa, come tutti gli anni, dell’arrivo dei loro amici James e Sirius. Il ritardo era una loro peculiarità che, da quando Sirius si era trasferito a casa Potter, stava prendendo carattere cronico.
All’improvviso il vento cambiò e l’istinto animale di Lupin lo avvisò che nell’aria c’era odore di novità, se queste fossero positive e negative non era dato saperlo.
- Remus, tutto bene? – Chiese un preoccupato Peter all’amico che aveva iniziato a sfregarsi furiosamente il naso.
- Non saprei. È come se all’improvviso avessi avuto una premonizione! –
- Fa parte dei tuoi poteri da tu sai da cosa intuire le cose prima del tempo? –
- No Peter. La divinazione non fa parte del background dei Licantropi, non ne ha mai fatto parte ne mai lo farà! –
Non sapeva, il tapino, che quando una Mary Sue compare nel mondo dei nostri eroi anch’essi mutano misteriosamente.
- È una sensazione difficile da spiegare: sento un odore diverso nell’aria. – Continuò Remus.
- Sì Lunastorta, si chiama vernice! Hanno ridipinto il treno quest’anno, non te ne eri accorto? – Appena arrivato Sirius non poté esimersi dallo spargere un po’ di sarcasmo tutto intorno a lui.
- Lascia stare il nostro piccolo Remus! Questo sarà un anno mirabolante! E non sto parlando dei M.A.G.O.! – James abbracciò i suoi amici e tutti insieme si avviarono a prendere posto su una carrozza dell’Hogwarts Express.
 
La misteriosa creatura
 
In realtà il nuovo sesto senso di Lupin aveva funzionato: in coda al treno era salita una nuova studentessa. Sebbene si fosse seduta in uno scompartimento vuoto era impossibile non notarla: aveva lunghi capelli color verde-acqua, dolci occhi dall’insolito colore dorato ed era di una bellezza devastante. La giovane misteriosa studentessa, inoltre, custodiva un segreto: sebbene avesse fattezze umane era la figlia di una sirena e di un avvicino. Come fosse possibile che da due creature marine, entrambe piuttosto brutte, fosse nata una giovane splendida e all’apparenza umana sono misteri che non ci competono. Lei era figlia di due creature marine ed era bellissima. Punto. L’unica caratteristica che aveva ereditato dai genitori era che, una volta al mese, durante la luna piena, dovesse passare una notte immersa nelle gelide acque del Lago Nero. Come? L’idea della creatura simil umana che con la luna piena rischia di trasformarvi non vi è nuova? Non stupitevi, non vi deve essere nuova ma deve farvi scattare un campanello d’allarme: chi sarà il giovane destinato a scoprire il suo segreto? Il mistero non è poi così misterioso.
 
L’incontro
 
La giovane studentessa sarebbe rimasta volentieri da sola nel suo scompartimento ma il destino, personificato in un’Autrice, decise che ogni altra carrozza del treno fosse piena perciò i quattro Malandrini si trovarono costretti a emigrare verso la coda del treno. Lily Evans sarebbe stata fiera di James: in qualunque altra occasione lui e i suoi amici avrebbero trovato un posto a forza, magari a scapito di qualche Serpeverde, invece la flemma di Lupin li convinse a camminare lemmi e baldanzosi allo stesso tempo, incuranti della contraddizione, verso l’unico scompartimento parzialmente libero.
- È libero? – Chiese Remus all’unico occupante.
Una testa dal colore improponibile si voltò verso di lui: la ragazza sconosciuta aveva un viso dall’ovale perfetto, labbra dolci color fragola, un nasino piccolo e delicato e soprattutto grandi occhi dalle pupille dorate e lunghissime ciglia scure. La misteriosa creatura aveva, inoltre, un fisico perfetto sebbene nascosto da un maglione troppo grande, i pantaloni, al contrario erano stretti come fuseaux, in netto anticipo di quasi un decennio sulla moda.
- Certo, entrate pure. – La sua voce era morbida e vellutata e un discreto velo di rossore si diffuse sulle sue gote, donandole incredibilmente un incarnato color pesca invece che imbarazzanti chiazze come a tutti i comuni mortali.
I quattro ragazzi entrarono leggermente sconcertati.
- Sei nuova? Non ti ho mai vista a Hogwarts. – Era stato James a parlare, come sempre quando si trattava di rompere il ghiaccio.
- Sì, è il primo anno per me a Hogwarts anche se ho diciassette anni. Fino ad ora ho studiato a casa a causa di un mio piccolo problema … - squamoso avrebbe voluto aggiungere ma non lo fece.
- Come ti chiami? – Chiese Peter. Strano, pensò la ragazza; qualcosa nel suo subconscio le diceva che il quarto ragazzino, quello grasso, non doveva far altro che mangiare e idolatrare il primo che aveva parlato, invece si comportava come un essere senziente.
- Mi chiamo Ariel Aquata Andr… lasciamo stare, chiamatemi Ariel. – Era abbastanza imbarazzante avere sette nomi e un cognome assurdamente francese, non aveva voglia di farsi prendere in giro fin dall’inizio.
Il tempo nello scompartimento passò veloce e Ariel iniziò a conoscere i nuovi compagni. Qualcosa dentro di sé la spingeva verso Remus che, lo sentiva, custodiva un oscuro segreto. Eppure lo trovava noioso. Non poteva farci nulla: il ragazzo era arguto, sagace, intelligente, paziente ma James e Sirius erano sicuramente più divertenti e scanzonati. Qualcosa stava andando storto nel fantastico mondo della Mary Sue.
 
Lo smistamento
 
Era arrivato il momento che tutti stavano aspettando: lo Smistamento della nuova arrivata.
Un coro di “Ooohh” aveva accompagnato il suo ingresso in Sala Grande: nessuno aveva mai visto una ragazza così bella e particolare a Hogwarts. Quando la McGranitt la chiamò Ariel desiderò sotterrarsi: - Ariel Aquata Andrina Arista Attina Adella Alana DeLaMere! -
Per una volta chi aveva deciso che dovesse essere dolce e timida aveva fatto centro: avrebbe voluto sprofondare sotto terra mentre l’intera Sala Grande scoppiava a ridere. Fortunatamente il Cappello Parlante le calò sugli occhi nascondendola alla vista degli altri.
“Sei una ragazza sui generis non c’è che dire.” Le mormorò il Cappello nella testa.
“Non dirlo a me!”
“Sento che sebbene tu finga di voler essere normale, la tua diversità ti diverte. Non ti fai problemi per quello che sei. Nonostante la tua apparente timidezza sei molto costante: sei vuoi ottenere qualcosa ti impegni a fondo per ottenerlo e sei capace di grande pazienza. Credo che la tua Casa ideale sia Tassorosso.”
“Come? Ma non è la Casa degli sfigati?”
“COME OSI? Ogni Casa di Hogwarts ha pari dignità! La Casa di Tosca richiede costanza, tolleranza, pazienza e correttezza e non c’è modo che queste qualità vengano confuse con la mollezza e l’ignavia!”
“Scusami, io ripetevo solo quello che avevo sentito dire! Però mi piace come l’hai descritta: posso ancora essere una Tassorosso?”
“Certo cara.” – Tassorosso! – Urlò il Cappello.
La McGranitt la fece alzare e Ariel si avviò verso la casa giallonera senza voltare il capo verso Remus Lupin seduto alla tavola dei Grifondoro.
La storia si avviava a prendere una piega inaspettata.
 
 
 
 
 
Eccoci alla fine del primo capitolo, ma ovviamente non della storia di Ariel … DeLaMere!
Come avrete intuito il suo nome deriva dalla “Sirenetta” Disney, è composto, infatti, dai nomi di tutte le figlie del Re Tritone. Anche il cognome, francese senza alcun motivo, richiama la sua origine acquatica.
Come avrete intuito Ariel è la Mary Sue che dovrebbe essere abbinata a Remus, anche se in genere nelle fanfic ci si ostina a pensarlo gay e innamorato di Sirius: ora capisco perché Tonks ci abbia messo tanto a convincerlo a sposarla! A quanto pare, però, la nostra eroina dai capelli improbabili non sembra così attratta dal nostro Licantropo. E la sua ribellione inizia fin da subito dalla Casa di appartenenza: quando mai si è vista una Mary Sue che non finisce a Grifondoro o Serpeverde? Come dice il Cappelloi ogni Casa ha la sua dignità, date dunque il benvenuto alla prima Mary Sue Tassorosso.
Ci vediamo presto, non vorrete mica che il povero Sirius resti single ora che il suo Remmie ha altro a cui pensare???
Kiss kiss
 
P.S.
Recensite se vi ha fatto piacere leggere questa sciocchezza o se pensate ce io debba essere corretta in qualche modo… mi ferirebbe sapere che l’avete letta, avete pensato “che idiozia e che mi lasciate continuare senza dire ba!

  
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