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Autore: Brixegael    09/02/2012    0 recensioni
Nuove reclute. Nuovi Shinigami. Missioni e paure. Allenamenti. La dura vita di un ragazzo che si ritrova catapultato nella Soul Society, vestendo i panni da Shinigami!
ATTENZIONE: La storia è presa da un Gioco di Ruolo
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Genere: Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kurayami era poggiata al muretto, sotto la finestra, sembrava irrequita. Un combattimento; a Rei era arrivata una lettera per la partecipazione ad un Torneo. Dapprima era un po' scettico, ma infine si decise a partecipare. Al momento gli sembrò un'idea fantastica, avrebbe finalmente potuto esercitarsi a combattere contro qualcuno del suo livello, o addirittura più forte. Kyooka invece sembrava in fibrillazione, che fosse infine giunto il momento di utilizzarla? Estraendo la lama sorrise, sentiva davvero la voglia di combattere di Meiko. Rei si alzò e si diresse nel luogo dello scontro, un grandissimo bosco, pieno di alberi; il tempo invece era ottimo, soleggiato, ma sotto alle fronde della vegetazione c'era molta ombra: sentì dei rumori dietro a sè, il suo avversario era arrivato. Osservò l'altro: doveva essere uno Shinigami, o, almeno, non aveva strani pupazzetti sulle spalle o ai piedi. -Kyooka Suigetsu...- Sussurrò con la lama estratta, a braccia tese verso l'avversario: col questo saluto, si decise infine nel mettercela tutta per avanzare nel Torneo, per lo meno non morire.Rei guardò lo Shinigami, la sua spada sembrò per un momento illuminarsi, poi diventare un bagliore, probabilmente l'aveva già rilasciata, il ragazzo non ebbe il tempo nemmeno di pensare sul da farsi che l'avversario si era sdoppiato con un clone e aggirarlo ai due lati. Non sarebbe stato di meno. -Io sono Reikoku Kurai, VII Seggio della VI Brigata.- Si presentò il ragazzo formalmente. -E questa è la mia Zanpakuto!- Rei fece un balzo all'indietro, sfoderando la spada, così che la lama fosse ben in vista a entrambi i suoi avversari. -KUDAKERO! KYOOKA SUIGETSU!- Il ragazzo si guardò attorno, verso i due nemici, si era lasciato sulla difensiva, non voleva attaccare un nemico di cui non sapeva solo nulla. Rei guardò i due Shinigami avvicinarsi e tentare di colpirlo, uno dei due era quello vero, doveva solo scoprire quale. Grazie ai propri riflessi, balzò all'indietro schivando il colpo, mettendo per sicurezza la spada in verticale. Doveva tirare fuori un'idea subito, o il duello si sarebbe prolungato fin troppo. Nel momento in cui atterrò a un paio di metri più indietro gli si accese una lampadina: non importava in fondo chi fosse vero o meno, basta studiare il proprio avversario, un minimo cenno e gli sarebbe saltato al collo. Rialzando lentamente la spada, tagliò l'aria di fronte a sè, il vero Shinigami avrebbe visto tagliato a metà il proprio clone, il quale sarebbe svanito. Doveva riconoscerlo e sconfiggerlo. Rei sorrise. Per quanto si potesse trovare nella merda. Aveva pensato che il clone non potesse utilizzare tecniche, ma era solo una dannata teoria. L'unica cosa certa era che ora non poteva schivare il suo attacco. "Troppo veloce!" Pensò puntando una mano a terra.
Tenran.
Un forte vento si levò attorno allo Shinigami, a difesa del ragazzo. Bastava anche solo che l'attacco fosse un minimo deviato: aveva velocemente portato la punta della spada dietro di sè, puntando alle braccia del suo nemico. La copia venne infina colpita e sparendo in una nuvoletta di fumo. -Finalmente!- Con la copia del suo nemico fuori gioco, poteva infine giocare con la mente dello Shinigami. Colui che il suo avversario vedeva come Rei venne trafitto, dritto in petto: questo però, afferrò la lama della spada, incurante del colpo subito o delle ustioni che gli stavano sciogliendo la mano per colpa del rilascio, e impugnò al rovescio la katana, lasciandola scorrere lungo il suo fianco diretta nel colpire lo Shinigami avversario. Dal terreno iniziarono a uscire come delle mani nere, ombre del terreno che volevano afferrare i piedi del nemico, per immobilizzarlo. La Kanzen Saimin (l'ipnosi totale) era iniziata e con quella avrebbe sconfitto l'avversario. L'avversario rimase immobile, stretto dalla presa ai piedi, ma utilizzò una strana tecnica: attorno a lui si formò una barriera, apparentemente sembrava unicamente a scopo difensivo ma non era così: difatti questa esplose, creando un'onda durto che fece piegare gli alberi circostanti allo Shinigami, facendone cadere i più vicini. Rei era sempre più interessato nel vedere il proprio nemico cercare di fare qualcosa contro il rilascio della sua Zanpakuto; ed era alterì interessato dalla febbricitante gioia di Meiko: ne accarezzò l'elsa sorridendole. "Divertiamoci assieme.. Meiko.." Pensò socchiudendo gli occhi. Una volta che il forte vento, creato dalla tecnica avversaria svanì, rimase quasi un buco nel bosco, esposto al sole, con epicentro il suo avversario: dal terriccio nascosto dai tronchi d'albero, ne uscirono come delle serpi silenziose, raggiungendo lo Shinigami e sibilare pronte a scattare ad un movimento brusco del nemico, dirette a morderlo sulle gambe. Il cielo, nel frattempo, sembrò oscurarsi, distorcersi, rendendo la vista del nemico più cupa: dallo stesso cielo due Rei stavano precipitando, con Kyooka tesa, diretti a ghigliottinare il nemico. Con uno scatto fulmineo, però, l'avversario balzò in aria, facendo svanire i due Shinigami, gettandosi poi a capofitto su quello che credeva fosse il suo avversario. -Ahi ahi ahi..- Sospirò Reikoku poggiato con le spalle ad un albero, dietro al nemico: questo era intento a trafiggere un ceppo d'albero, il quale prese fuoco grazie al rilascio avversario. -..La velocità non influenza certo sulle illusioni.- Sussurrò accarezzando l'impugnatura della spada. Il fuoco intanto si protese verso il terriccio e gli altri alberi.
Tamashii ofu.
Non importava ora quanto fosse forte, poteva benissimo aspettare, nascosto dalle sue illusioni.
Shi no honoo.
Il nemico era visibilmente nel panico. Non sapeva se lo aveva colpito, se lo aveva mancato, se era morto o vivo. Sapeva solo che, sarebbe potuta andare avanti all'infinito. Si calmò di colpo, certo, sudava freddo, fargli male sarebbe stato difficile. Strinse ben in pugno la spada e, non appena gli spuntoni uscirono da terra e Tatsuya tentò di evitarne il maggior numero possibile. Alcuni lo colpirono e cominciò a sentirsi male pensava di morire. Fortunatamente però il ragazzo era sempre lievemente ferito grazie alla difesa che, la spada, gli stava donando sempre di più. Non appena tutto finì decise di rimanere fermo ed aspettare. Prima o poi si sarebbe fatto vivo Rei. Il ragazzo rimase fermo, immobile com'era il suo nemico, a osservare l'avversario. D'un tratto, il combattimento si era calmato e l'unico rumore era lo scoppiettare della brace causata dal piccolo incendio scoppiato poco prima. Il ragazzo si avvicinò verso l'altro, colpito da un paio di lance di fuoco, le quali erano ormai svanite. Alzò la spada e gliela puntò dritta in faccia.
Shakkaho.
La lama diventò rossa, illumandosi come di fuoco, fino a sparare una palla di fuoco contro lo Shinigami. Era una tecnica vera o semplicemente un'illusione? Il colpo sarebbe arrivato o si sarebbe spento senza nemmeno toccare il nemico? L'avverario però si gettò semplicemente sulla destra di qualche metro evitando la sfera e, nel caso fosse scoppiata si portò la spada davanti alla faccia schermandosi da un eventuale attacco esplosivo. Poi si voltò. Quello che vedeva era sicuramente uno Shinigami, ma non come gli altri. Era diverso, strano. Provò a pensare a come sarebbe stato morire. Rabbrividì. Tenne la spada alta facendosi coraggio, aveva ancora tanta strada da fare. Non sarebbe finita li.
-Non mi fai paura.- Si decise a parlare. Rei sorrise nel vedere le emozioni del suo nemico. Lentamente, tutto sbiadì, fino a divenire nero per qualche secondo. Poco dopo il ragazzo si ritrovò di fronte al suo nemico, ma il tutto era tornato normale, gli alberi non erano stati abbattuti, l'incendio sembrava non essere mai esistito e persino la lieve ferita sul petto avversario era scomparsa. Reikoku aveva bloccato lo Shikai, facendo tornare Kyooka, una semplice katana.
-Come ti chiami, Shinigami?- Chiese Rei semplicemente. L'illusione svanì lasciando il posto ad un forte senso di libertà, quasi voglia di scappare. Lo Shinigami nemico per un attimo dubitò se attaccare o rimanere fermo poi, lentamente parlò.
-Sono... Tatsuya... Tatsuya Hisetsu. Tu?- Chiese tenendo la spada attivata in caso di contrattacco.
-Reikoku Kurai..- Rispose cordialmente facendo un lieve inchino. -Rilassati pure, lo scontro è oramai finito..- Si rialzò poi con un lieve sorriso disegnato sul suo viso. Si accarezzò sulla vita, lungo l'elsa di Kyooka. -Ahi ahi..- Si sedette sopra una radice scoperta, poggiando la schiena lungo l'albero dietro di lui. -..Allora..- Rei socchiuse gli occhi godendosi la brezza calda del vento fra le fronde degli alberi. -..Di che Brigata sei?- Lo Shinigami cercava domande un po' stupide o banali per mettere a suo agio Tatsuya. Questo conficcò la spada a terra tenendovi una mano sopra per precauzione. Si sedette davanti ad essa e si grattò la testa.
-Terza.. Tu?- Domandò Tatsuya continuando a chiedersi il perchè di questa situazione.
-Ah.. La terza, la terza..- Rei ripensò al giorno in cui dovette scegliere la propria brigata, su quel grande tabellone alle spalle dello Shinigami che lo aveva accolto. -Io la sesta..- Ripetè nuovamente. Lentamente si rimise in piedi e si spolverò leggermente la veste e inchinandosi una volta ancora. -Grazie dello scontro Tatsuya, per me è stata una grande esperienza, ma io mi fermo qua..- Si rialzò e gli sorrise voltandosi poi di spalle. -Spero di rincontrarti ancora..- Rei iniziò ad avviarsi verso l'esterno della foresta. -..Congratulazioni e buona fortuna!- Salutò poi con la mano, allontanandosi. Tatsuya fece una smorfia e si alzò in piedi. Lo Shinigami sembrava impazzito. Almeno per lui. Tolse il rilascio e si sentì quasi indebolito dalla repentina perdita di potere. SI tocco la faccia con le mani quasi per accertarsi che fosse al suo posto.
-Allora ciao...- Sussurrò guardandolo allontanarsi. Rei era contento di come erano andate le cose, e così, anche Meiko sembrava essere allegra. Durante il tragitto verso il proprio alloggio continuava ad accarezzarne l'elsa. Una volta tornato dentro il Seiritei si guardò attorno. Nessuno. Alzò semplicemente le spalle e se ne tornò nella sua stanza. Non sapeva nemmeno lui perchè se n'era andato, beh, il mantenimento del rilascio di Kyooka si faceva sentire durante lo scontro, ma sapeva che con Meiko, tutto sarebbe sempre finito in fretta. Slegò la Katana, poggiandola vicino a Kurayami, sorridendo. Quest'oggi, il combattimento per lui è stato solo una prova, per vedere come utilizzare la propria arma. Era fantastica, semplicemente straordinaria.
   
 
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