Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ariana_Silente    10/02/2012    1 recensioni
"Perché mamma di diventa e non si finisce mai di esserlo."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Lily Evans, Molly Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

Al di là della Vita e della Morte.

 

 

«Se riesco a mettere le mani su quei due...!»

Nello spolverare le mensole della camera aveva scoperto l'ennesimo scherzo dei gemelli, che sparpagliavano le loro invenzioni scoppiettanti ovunque, nella speranza di osservare la reazione del malcapitato di turno che per errore le innescava e le faceva esplodere.
Quella che aveva ripescato in quel momento era di un bel blu elettrico fasciato di giallo, dall'aria innocente, ma – e Molly Weasly ne era più che certa, conoscendo i suoi polli – che era solo un'illusione.
Con uno sbuffo e un mezzo ghigno dipinto sulle labbra gentili riprese il suo lavoro, ordinando alla polvere di scomparire e riordinando nel frattempo i vestiti freschi di bucato.
Mettendo ordine sul suo comodino di fianco al letto, spostò la foto di famiglia dell'estate passata in Egitto a trovare Bill, scoprendo con un moto d'esasperazione l'ennesimo scherzo di Fred e Gorge.
La prima espressione esasperata sfumò velocemente in uno sguardo attento e curioso.
Quel botto non era come gli altri.
Era piccolo, cilindrico, al tatto sembrava di un caldo velluto rosso con un ricamo oro a impreziosirlo.

Si sedette sul letto, passando il piccolo oggetto tra le dita, tastandolo.


«Mamma.»

Avrebbe riconosciuto ovunque la voce di ciascuno dei suoi figli.

 

Era lui.

In quel momento seppe che Fred era accanto a lei.

Lo sapeva, perché lo sentiva, lo percepiva con tutti i sensi che aveva a disposizione.
Avvertiva la sua presenza, non c'è altro modo di spiegarlo.


Era una cosa stupida da pensare, dato che era cosciente di quell'immane dolore che si portava dentro dal giorno della Battaglia.


Eppure lui era accanto a lei.


Sollevò lo sguardo carico di lacrime e incontrò ancora gli occhi fiduciosi e luccicanti del suo ragazzo.
Era sempre stato doloroso guardare i gemelli, in un certo senso. Assomigliavano molto ai suoi fratelli, che aveva perso per lo stesso motivo per cui aveva perso il figlio.

«Dimmi, Fred, caro.»

«Devo andare.»

Si guardarono un lungo istante. C'era una richiesta inespressa in quell'affermazione.

«Cosa ti trattiene, Fred?»

«Tu sai perché devo andare, vero?» ...erano talmente vicini da potersi sfiorare, stringersi la mano, abbracciarsi, persino.

Invece erano terribilmente lontani, separati.

Ma la madre sapeva bene cosa le stesse chiedendo, sapeva bene che Fred non sarebbe mai tornato indietro, semplicemente perché era suo figlio.
Lo aveva sempre dimostrato, e non poteva certo biasimarlo per le scelte che lo avevano condotto a quella notte a Hogwarts, come non poteva biasimare se stessa per non averlo trattenuto: era suo figlio, e lei, in fondo, non si sarebbe mai aspettata niente di meno da lui o da nessuno degli altri.
Come poteva rimproverare quel coraggio che contraddistingueva la sua famiglia?
Lo avevano impresso nel sangue: coraggio, lealtà, fiducia, onore, amore.

Erano Grifondoro: un loro grande onore e a volte anche onere.

 

«Lo so, lo capisco. Vai senza preoccuparti: mi occuperò degli altri.»

Gli sorrise.

Il sorriso che le costò più caramente di tutta la sua vita, nel quale impresse però tutto il suo orgoglio di mamma, nemmeno una delle lacrime copiose riuscirono a oscurare per un istante quel fulgente sentimento.

 

Fred arricciò le labbra nel suo miglior ghigno, con un cipiglio furbetto, unico e inconfondibile. In quel sorriso mise dentro tutto ciò che non avrebbe mai detto, ma che Molly Weasly riuscì a decifrare con una sola occhiata materna: sollievo, ringraziamento, infine un ultimo saluto affettuoso, che non era un addio.
La donna guardò il figlio allontanarsi.

Qualcosa nella mano pulsava leggermente, ma non se ne curò.


Osservò la chioma rossa di Fred allontanarsi con calma, con il solito passo allegro e baldanzoso, una luminosa e avvolgente luce lo accolse sempre di più, poi poco prima che scomparisse alla sua vista divenuta stranamente ondulante, una snella figura femminile gli si accostò e gli mise un braccio attorno alle spalle, stringendolo a sé con fare stranamente materno.
I due si voltarono, il ragazzo agitò con un sorriso la mano, ma in quel momento l'attenzione di Molly Weasly fu attratta dallo sguardo riconoscente e ammirato della figura femminile.
Per pochi frazioni di attimi la studiò e Molly non riuscì a capire dove avesse già visto quello sguardo smeraldino, stranamente familiare.
Ma sorrise alla donna che aveva accolto accanto a sé il suo Fred, che solo allora invitò il ragazzo a proseguire, voltando le spalle su cui ricadde una cascata rosso fuoco e dondolò accompagnata dalla camminata tranquilla.

Svanirono in quella grandiosa luce accogliente...

 

 

 

Molly si svegliò. Doveva essere molto presto, accanto a sé sentiva il respiro regolare e profondo del marito.

Non fu un risveglio agitato o accompagnato dal pianto, come era diventato tristemente di norma. Semplicemente aprì gli occhi.
Aveva qualcosa stretto tra le dita della mano.

Vide un piccolo sasso dipinto di rosso che variava d'intensità, dall'inconfondibile forma di cuore, pulsava.

Un dono di molti anni prima del suo piccolo gemello. Non ricordava di averlo preso prima di dormire, ma non le importava.

Sentì all'improvviso come se il dolore soffocante che fino ad allora aveva provato, si fosse a un tratto alleggerito.
Il senso della perdita inspiegabile rimaneva, ma aveva potuto salutarlo e incoraggiarlo un'ultima volta. Per l'ultima volta gli era stata accanto.
Non poteva mancare a una promessa data al suo bambino, e poi c'erano gli altri di cui prendersi cura, lo aveva promesso.

Per un secondo le sue labbra si dispiegarono in una piega meno tormentata e il suo cuore smise di dolersi, consapevole che Fred non sarebbe stato da solo: aveva ricordato dove avesse già visto quegli occhi verdi.

 

Due grosse lacrime le caddero sulle guance, ma aveva appreso appieno il significato del gesto della ragazza che aveva accolto Fred: solo una madre avrebbe potuto comprenderlo.
 Perché mamma si diventa e non si finisce mai di esserlo.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ariana_Silente