Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: HermLOL    10/02/2012    3 recensioni
Che succederebbe se qualcuno rinchiudesse studenti e insegnanti nel castello di Hogwarts e Oscuro Signore e seguaci a Malfoy Manor, senza dargli la possibilità di uscire?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una giornata come le altre, almeno in apparenza.

Era il 26 Novembre del sesto anno ad Hogwarts di Harry, Ron ed Hermione.
Era un lunedì, e come ogni inizio settimana erano tutti in ritardo. Tutti tranne Lavender Brown, stranamente, e Severus Snape.
Entrambi erano diretti in sala grande per la colazione. Lei uscì di fretta dal dormitorio e attraversò di filato la sala comune, e lui camminò a passo di marcia fuori dal suo ufficio, diretto verso la porta che rivelava l'uscita dei sotterranei. Lei si attardò a controllare che i suoi ricci fossero tutti perfettamente annodati tra loro da fiocchetti colorati mentre lui, otto piani più sotto, apriva la porta dei sotterranei.
Ma Severus Snape non si ritrovò davanti la scalinata che portava ai piani alti.

Una decina di minuti dopo, anche Lavender Brown passò oltre il ritratto.
E anche lei non si ritrovò davanti ciò che si sarebbe aspettata di vedere.

Entrambi erano finiti in una stanza circolare, molto ampia, con un enorme camino accanto alla porta da dove erano entrati, tanti tavoli e tanti divani e poltrone disposti a circolo.

La ragazza si guardò intorno a bocca aperta, camminando in avanti, senza accorgersi minimamente della presenza del professore.

L'uomo era seduto a braccia incrociate su un divano, con l'aria cupa. Appena vide la ragazza alzò gli occhi al cielo e sbuffò, scocciato: si era aspettato la Granger, che era sempre puntuale, non quel disastro ambulante della Brown.

"Signorina Brown, se non guarda dove mette i piedi finirà per..." non fece in tempo a concludere la frase che la ragazza andò lunga distesa, inciampando in una piega dell'immenso tappeto che ricopriva il pavimento. "..cadere." concluse ghignando il professore, alzando di nuovo gli occhi al cielo, senza alzarsi per aiutarla.
Lavender, a terra con la faccia nel tappeto polveroso, borbottò qualcosa sulle scarpe autoallaccianti e si rialzò, spolverandosi la gonna, con i riccioli biondi sparati in tutte le direzioni. "Professor Snape!" trillò sorridendo, come se non fosse successo niente e quella fosse una normale lezione alla quale per puro caso lei era arrivata prima "Da dov'è uscito? Non l'avevo vista.".
Il professore alzò per la terza volta gli occhi al cielo "Sono sempre stato qui, signorina Brown." aggrottò la fronte guardandola sedersi su una poltrona "Bell'acconciatura, comunque." la prese in giro con tono ironico.
"Oh, grazie! Mi sono alzata prima proprio per farla!" rispose allegra lei, giocherellando con un fiocchetto verde e non accorgendosi minimamente del tono dell'uomo. "Comunque, professore, se voleva un appuntamento con me poteva benissimo dirlo, non c'era bisogno di trasfigurare il pianerottolo in una stanza così enorme.. " aggiunse poi con tono squillante, attorcigliandosi una ciocca bionda su un fdito e guardandolo sbattendo le ciglia.
Severus sgranò gli occhi "BROWN! MA CHE DIAMINE VA DICENDO?! Non chiedo appuntamenti alle studentesse! E se proprio dovessi farlo, non lo chiederei a lei. E poi ne so quanto lei su questa stanza, per Merlino!" sbraitò il professore indignato.
Nel mentre, la portà in fondo alla stanza si aprì nuovamente ed entrò uno spettinato Draco Malfoy, ancora in pigiama. Si fermò sulla soglia con un'espressione confusa, spostando lo sguardo dal professore a Lavender e viceversa.
"Professore? Brown? Non capisco.. io.. perchè non sono nel bagno della sala comune? " balbettò grattandosi la testa.
"Signor Malfoy, non lo so, ma è prudente che lei rimanga qui, finchè.." "Malfoy, bel pigiama!" "...finchè non verrò a capo di questo mistero. Brown si tenga per sè commenti idioti, per favore, o sarò costretto a toglierle punti.".
Il biondo guardò in cagnesco Lavender, che si affrettò a concentrarsi sulle sue doppie punte, poi si rivolse al professore "Professore, ma sono in pigiama! Non posso nemmeno andare a cambiar..." "MALFOY, TACI E SIEDITI." gli intimò il professore: non voleva rimanere solocon quella pazzoide bionda. Il ragazzò, rassegnato, si sedette accanto a lui,borbottando qualcosa su suo padre.
Dopo un attimo di silenzio, la porta si aprì di nuovo, ed entrò una scapigliata Hermione Granger, in camicia da notte. Ferma sulla porta, sgranò gli occhi imbarazzata e fece qualche passo indietro, guardando i tre che la fissavano.
"Accidenti Mezzosangue, non credevo avessi tanto buon gusto. Pizzo?" commentò beffardo il biondo squadrandola con aria schifata e divertita da capo a piedi, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del professore.
"Signorina Granger, si copra! Le tolgo dieci punti per l'abbigliamento indecente. E gliene toglierò altrettanti se non si sbriga a sedersi, invece di rimanere lì impalata sulla porta." Sibilò il professore compiaciuto: In fondo, la situazione stava diventando divertente. Aveva persino avuto l'opportunità di punire la So-tutto-io!
"Biondino, TACI e pensa al tuo di pigiama! Cosa?! Professore, io non.. che cosa.. dove siamo?" balbettò Hermione, coprendosi come poteva, imbarazzatissima, e andandosi a sedere il più lontano possibile da Lavanda, che l'aveva ignorata.
"Non lo so signorina Granger, ma se sta zitta e mi lascia pensare forse arriverò a qualche conclusione.".

Dopo neanche un quarto d'ora, si sentì bussare ed entrò un  ragazzo non troppo alto, ben piazzato, spettinato e con solo i pantaloni del pigiama. "BIONDINO OSSIGENATO CHI HAI TROVATO IN BANGO, CHE SEI ANCORA C..." esordì ad alta voce, ma si bloccò vedendo il quartetto che lo fissava allibito. Deglutì incrontrando lo sguardo di disapprovazione di Severus Snape.
"Daniel primo copriti, non voglio che per colpa di mio nipote alla signorina Brown e alla signorina Granger venga un infarto. Secondo, non urlare, sto cercando di capire perchè diamine siamo tutti qui." disse con voce pacata Severus, guardando il nipote che si buttava sul divano accanto alla Granger, facendola sbuffare e facendo diventare rossa fino alla punta dei capelli la Brown.

Piano piano la stanza iniziò a riempirsi di studenti, chi in pigiama, chi assonnato, chi con qualche libro in mano. Quando arrivarono Harry e Ron, Lavanda quasi svenne, ed Hermione cacciò da accanto a sè il nipote del professore, per far posto ai suoi due migliori amici.

Nel marasma generale, si stava entrando nel panico. Per quanto il professor Snape cercasse di ristabilire la calma, tutti erano preoccupati per quell'assurda situazione in cui si trovavano. Proprio mentre il professore sbraitava chiedendosi dove fossero finiti tutti gli altri priofessori, si aprì la porta ed entrò un altissimo Albus Silente,con un eccentrico mantello lilla e un cappello a punta. Non appena mise piede nella stanza, tutti si zittirono. Severus allargò le braccia, per una volta contento di vederlo, e gli andò incontro.

"Albus! Finalmente. Sai che diavolo sta succedendo?"

Il preside lo guardò con espressione grave, poi disse con voce chiara, ma velata di preoccupazione: "Tutto quello che so, Severus, è che siamo in gabbia. Non possiamo uscire dai cancelli del castello. Qualcuno, o qualcosa, ci ha confinati qui.".
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: HermLOL