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Autore: neme_    10/02/2012    6 recensioni
« La prossima volta, secondo il copione del Lord, eh. »
Per un attimo Allen spera che in quella prossima volta ci sia un altro bacio improvvisato, e un altro abbraccio, e un altro “ma io amo Allen!”.

Liberamente ispirata dalla canzone "Lollipop" di Mika.
Dedicato a M e g a m i
[AlRoad][het][fluff][song fic][POV Allen]
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allen Walker, Road Kamelot
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Angolo di sproloqui; hellooo, qui è Neme. Mi trovo in un paesello dove ha ripreso a nevicare e la corrente va via ogni tre per due. Molto stressante. Meglio parlare di quanto sto postando, eh.
Allora, dunque, sono impegnatissima in un mucchio di cose. Oltre a questa one shot ne sto scrivendo altre per una raccolta e sto cercando di scrivere pure un'AU LaviRuki e di portare avanti “Bad rabbit”. Più dojinshi. Ma ce la facciamo. Se non ho mille cose da fare, mi annoio, sapete com'è. E comunque questa one shot è un regalo a una ragazza che come me ama l'AlRoad. C'è una storiella dietro questa storiella. -che stupido gioco di parole- Tutto è cominciato su facebook coi soliti sproloqui sul LaviRuki e, per qualche strano motivo, ci si ritrova a ridere a crepapelle ascoltando Mika. :balla a ritmo di Grace Kelly: Ehm, stavo dicendo. Questa ragazza tanto gaia mi ha suggerito la canzone del suddetto Mika in un ambito AlRoad, e insomma, l'idea era così buona che alla fine ho deciso di regalarglielo, pure con un po' d'anticipo perché pensavo di postarla per san Valentino -altrimenti detto san Calzino-. Quindi questa fan fiction “festeggia” l'AlRoad. E, anche se quando ascolti Mika ti viene da ridere fino a rotolarti per terra e cose serie non ti escono fuori manco a pagarle oro, stranamente questa è pure abbastanza seria come cosa. Con i taaanto amati lecca lecca di Road. È una fan fiction scritta col POV di Allen, è un personaggio un po' difficile da interpretare in questo senso, ma ho cercato con tutte le mie forze di renderlo bene. Perché in fondo Allen a Road vuole un sacco bene. :fantasticherie imperdonabili: -V-

A Meg, che mi ha suggerita la canzone e ogni giorno si droga di angst con me e Angy.
A
Road, che finalmente si ritrova un Allen che pensa a lei.
Ad
Allen, perché si merita tanto amore pure lui.


[D.Gray-man][AlRoad][Het][Missing moments][Fluff][POV][Song fic]





Lollipop





~ Say love, say love,
or love's gonna get you down





« If she loves you, let her go,
'cause love only gets you down. »

[ Lollipop – Mika ]









È raro che l'Ordine Oscuro abbia giorni di riposo, ma ci sono alcuni, brevi momenti, che concedono agli esorcisti il lusso di essere come semplici esseri umani. E allora ognuno fa quello che preferisce. Kanda non conosce ferie, quindi passa il tempo ad allenarsi, tra un piatto di soba e l'altro. Lavi si rintana in biblioteca a leggere o, più semplicemente, dorme anche tutto il giorno. Linalee fa compagnia al fratello preparandogli il caffè. Crowley non si capisce bene cosa fa, ogni tanto scompare, sicuramente per pensare ad Eliade. E poi Miranda passa il tempo con tutti, chiacchierando.

Ad Allen piace mangiare. Lui ha bisogno di energie, certo, ma mangiare gli piace davvero tanto, così nel tempo libero resta al suo posto in mensa e si fa passare di tutto. Allen è in grado di mangiare anche venti mitarashi dango alla volta, tanto li adora. Ma non disdegna di carne, pasta, torte, ciambelle.

Per gran soddisfazione dello chef Jerry, fa piazza pulita di qualunque cosa gli capiti a tiro. Gli viene offerto di tutto. Allen un po' si sente in colpa nei confronti di Jerry e degli altri cuochi che si affannano a sfamarlo, ma giornate di riposo come quelle capitano di rado, e allora tanto vale mangiare fino a scoppiare.

Jerry poi porta quintali di dolci e caramelle. Gli porta un cesto ricolmo di lecca lecca, roba che Allen non mangia quasi mai. Non è che gli capiti spesso di fermarsi alle bancarelle e comprarle.

Vedere i lecca lecca, però, gli riporta alla mente un giorno particolare.

In teoria doveva essere lavoro, e il lavoro spesso comporta noia mortale, ma quel giorno era diverso. Si era messo a fare il pierrot con un enorme maschera a forma di zucca per vendere dei biglietti per uno spettacolo. Durante la pausa gli si avvicinò una ragazzina, che gustava vorace proprio un lecca lecca e, quasi con superiorità, lo aveva chiamato.

« Ehi, zucca! Dove posso acquistare i biglietti per “La zucca e la strega”? »

Allen allora non poteva immaginare chi fosse quella bambina. Una delle più tremende che avesse mai incontrato, che gli aveva giocato una serie di tiri mancini da far rizzare i capelli. Mica si poteva dimenticare come gli avesse conciato l'occhio dopo quell'incontro, con una delle sue candele.

Bastano poche cose per ricordare Road Kamelot: un ombrello, delle candele e dei lecca lecca. Road ne mangia di continuo, ridacchiando del dolore degli altri.

È una sua nemica naturale, la prima che affianca il Conte del Millennio, e la prima che non si fa scrupoli a far del male a chicchessia. Aveva fatto del male a Miranda non appena saputo che era una compatibile, aveva ridotto Linalee a una bambola, aveva fatto letteralmente a pezzi Lavi, e lui, Allen, si era ritrovato con un occhio fuori uso. E per quanto la colpisse, non le faceva mai niente, colpa dei suoi strani poteri che ancora non si conoscevano a fondo.

Eppure, anche volendo, Allen non sarebbe mai riuscito a colpirla con l'intenzione di ucciderla. Perché, nonostante la sua vera età, Road ha il corpo di una bambina, e se la pensa in una situazione normale non può che provare tenerezza. E un po' pena.

Quando vedeva Road gli sembrava che si divertisse un mondo a far soffrire tutti, ma lei non era mica diventata Noah per scelta. Anche lei, come Tyki, forse aveva degli amici prima che il suo destino fosse stravolto. Riesce a immaginarla bene, Allen, seduta su una panchina a mangiare quegli stessi lecca lecca. Poteva essere così carina, accidenti. E invece se ne andava in giro a sporcarsi le mani.

Road Kamelot ha molte stranezze. Il come si rapporta a lui è di per sé la cosa più strana di tutte.

« Quindi ho deciso che, se devo provarci con qualcuno, ci proverò con te. »

E glielo aveva detto così, sorridente. Ma diamine, lui è un esorcista, non le importa? A quanto pare no.

È arrivata al punto di baciarlo, così, davanti a tutti, felicissima di vederlo tutto intero.

Innervosito dal ricordo di quelle labbra che si appiccicavano alle sue, Allen prende il primo lecca lecca che gli capita e comincia a mangiare. Eppure il gusto di Road, molto simile a quello che sta mangiando, non se ne va, non se n'è mai andato. Ci ripensa ancora e ancora e arrossisce. Ripensa a come lui era rimasto allibito, stupito, ma avrebbe potuto fermarla. E invece no. L'aveva lasciata fare. E non l'aveva scansata nemmeno quando gli si era messa in braccio a coccolarlo, urlando senza vergogna. « Eeeeh?! Ma io lo amo! »

Non era sincera, non poteva proprio essere sincera. Lui è un esorcista, lei una Noah, sono nemici naturali, e poi lei gli ha cavato l'occhio senza pensarci due volte. Come fa a dire così alla leggera che ne è innamorata?

Allen addenta il lecca lecca con sempre più foga e sempre più imbarazzo. Quella ragazza lo avrebbe fatto impazzire, poco ma sicuro.

E pensare che, se fossero entrambi ragazzi normali, non le dispiacerebbe.

Ecco, questo pensiero lo porta a portarsi in bocca tutto il lecca lecca, tra l'imbarazzato a livelli stratosferici e il furente. Perché lui, in quanto esorcista, non può provare attrazione o tenerezza per una Noah. Ma se ripensa a come Road si comporta con lui, cattiverie a parte, non riesce a fare a meno di giungere a tale conclusione.

La scena si materializza in maniera incredibilmente naturale nella sua mente. Lui, semplicemente Allen Walker, e lei, semplicemente Road Kamelot, che passeggiano in un banale parco a mangiare caramelle e lecca lecca. Lei che lo prende per mano, gli accarezza quella mano deforme che disgusta tutti, lo abbraccia, lo bacia e gli dice con la sua voce squillante di non guardare nessun'altra oltre lei.

Chissà, forse Road lo farebbe comunque, anche se in teoria sono nemici.

In teoria?

Perché Allen lo pensa in via teorica?

Prende un altro lecca lecca. Comincia a mangiarne un sacco, senza fermarsi. Non vuole rispondersi, ha paura di rispondersi.

Allen sa di essersi ficcato in un guaio grande quanto la sede centrale dell'Ordine, e per consolarci non può fare altro che mangiare. Se solo fosse un essere umano normale, potrebbe vivere l'amore come tutti con chi preferisce, persino con una ragazza che si strafoga di lecca lecca e spesso e volentieri gli fa sorbire le peggiori torture.

Ma Road lo ama. Lo sa, lo ha capito.

Quando l'ha abbracciato era così calda. Il calore di un essere umano, sì, ma anche di qualcuno che prova qualcosa di profondo per lui.

E se lui si abitua e addirittura ne sente la mancanza, è finita, sia come uomo che come esorcista.

Ma che ci può fare? Non riesce a smettere di pensarci, come non riesce a smettere di ingurgitare quelle cose che tanto piacciono alla sua nemica naturale.

E dire che sarebbe tutto più facile, se fossero persone normali.

O forse no?

« La prossima volta, secondo il copione del Lord, eh. »

Per un attimo Allen spera che in quella prossima volta ci sia un altro bacio improvvisato, e un altro abbraccio, e un altro “ma io amo Allen!”.

Non può confidare una tale fantasia a nessuno, se non nei lecca lecca che continua a mangiare. Sono così buoni.

Come quella giornata al parco che, se fosse normale, vivrebbe con lei volentieri.

« Allen, va tutto bene? Non hai più fame? » lo interrompe Jerry, arrivato con il bis.

« Eh? No, no. Scusatemi, signor Jerry. Potrei avere altri lecca lecca, per cortesia? »

   
 
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