Nessuno.
Sulla terrazza non cfera
assolutamente nessuno, se non le tremolanti fiammelle delle candele sui tavoli
apparecchiati e le luci della piccola città marittima in lontananza. Ad Erza
mancò per un attimo il fiato; mentre lasciava scorrere lo sguardo tra i
tavolini e le fioriere che decoravano la sala, contro ogni probabilità cercava
di autoconvincersi che Gerrard sarebbe spuntato fuori allfimprovviso, magari
con un bel mazzo di fiori e un sorriso, anche stentato. Non era il tipo da fare
cose del genere, o almeno non riusciva a immaginarsi che lo fosse, ma non
poteva fare a meno di sperarlo.
Non poteva essere in ritardo. Una cena da soli
era abbastanza rischiosa; farla alla presenza di gente avrebbe certamente
aumentato le possibilità di essere riconosciuto.
Quando però si accorse degli
sguardi perplessi dei camerieri, decise di lasciare perdere: a un occhio
esterno, doveva apparire almeno curioso che una ragazza in abito da sera si
mettesse quasi a gattonare per i tavolini come alla ricerca di un cane o di un
gatto.
Nel rialzarsi, la giovane
sospirò profondamente.
Era calma. Calmissima. Tanto
calma che non sapeva perché nella mano destra ora si ritrovava una lunga e
pesante lancia, la cui estremità aveva lasciato il segno sul delicato pavimento.
Preoccupato per le sorti
dellfarredamento, un cameriere si arrischiò ad avvicinarsi, almeno per
chiederle cosa le servisse o cosa stesse cercando: con un pof di fortuna si
poteva risolvere tutto in un modo pacifico.
Vedendola in faccia però, il
giovanotto non potè fare a meno di ripararsi dietro il suo vassoio, usato a mò
di scudo: di gente ne aveva vista passare e ne aveva servita, ma nessuno di
così spaventoso!
gPossoc posso aiutarla? Ha
prenotato?h
Se non altro aveva percepito
la sua presenza: nel girarsi a guardarlo con movimenti macchinosi del collo, il
giovanotto seppe che dalla sua risposta dipendeva la sua vita!
gCfè un tavolo per due,
prenotato a nome Scarletc och con voce sepolcrale lasciò in sospeso la domanda:
Gerrard non sarebbe mai stato così stupido da usare il suo nome per una
prenotazione al ristorante. Nonostante le apparenze era pur sempre un ricercato
pluriomicida evaso.
Il ragazzo scorse velocemente
lfagendina che aveva con sé, pregando tutti gli dei che conosceva che il nome
comparisse in lista, ma le sue speranze si infransero abbastanza rapidamente.
Quella sera non aveva
prenotato assolutamente nessuno.
gNon fa niente, lasci stareh.
La maga sollevò il giovane
dalla responsabilità di dirle quello che non voleva sentire: trascinando un pof
stancamente la sua lancia, decise almeno di non dare impiccio al personale,
andando ad appoggiarsi alla ringhiera che si affacciava sul mare.
Fairy Tail era tornata al
gran completo da poco, ci mancava solo che nellfelenco dei luoghi distrutti e
devastati comparisse anche un innocente ristorantino che non aveva colpe se non
quella di essere stato scelto da lei.
Mentre la brigata tornava
alle sue faccende, cautamente incline a non dare peso alla bella ragazza dai
capelli rossi, le onde del mare sembrarono sortire un effetto calmante sulla
giovane.
Del resto, niente è più
malinconico e romantico del mare di notte.
Poggiando la lancia al suo
fianco, che chissà perché ancora non ne voleva sapere di riporre, Erza si
impose di ragionare con più razionalità: di motivi per i quali non poteva
essersi presentato potevano essercene molti, ma dopo il bacio che si erano
scambiati, una piccola parte del suo cuore si rifiutava di considerare che tra
i motivi potesse esserci il fatto che lei non gli piacesse.
gPensare che ho fatto tanta
faticach sospirò, mentre ricordava con un leggero sorriso quello che era
accaduto dopo che si erano separatic.
Non aveva tempo da perdere.
A passo di marcia, le labbra contratte in una smorfia
concentrata ma con il cervello che sembrava ospitare una gara di fuochi
dfartificio, Erza si diresse verso il campo dove aveva lasciato gli altri
membri della gilda nelle mani di Ultear e Melody.
Non aveva la minima idea di quello che avrebbe dovuto
fare in quel momento. Proporre di andare a cena insieme, anche baciarsi così quasi per caso, erano cose
che aveva imparato leggendo i libri che le aveva prestato Levy.
Purtroppo quello stesso genere di libri tendeva a
glissare sulla parte che precedeva il dopocena, accidenti a loro e alla sua
fissa per le storie piccanti e anche a Levy: perché non le aveva prestato
qualcosa di normalmente romantico? Magari a questfora avrebbe saputo cosa fare!
Calma. Doveva stare calma.
Con la stessa identica calma, pari almeno a quella di
un tifone tropicale, la giovane piombò sul campo: degnò appena di uno sguardo
Natsu che si contorceva come una biscia e registrò vagamente Gray, che in quel
momento era tra le mani della maga del tempo.
Quando i suoi occhi incrociarono quelli di Lucy e
Levy, le due povere maghe ebbero lfimpressione di sapere cosa passasse nella
testa di un povero topolino puntato da un cobra.
Non fecero in tempo a provare un benché minimo brivido
che la rossa si era già messa Lluvia sotto braccio e le stava trascinando via
per il colletto degli abiti, liquidando le proteste di Ulterar con un laconico:
mi servono.
A metà strada sembrò cambiare idea: scaricando le
maghe appena requisite sul posto e senza cambiare di una virgola espressione,
afferrò la piccola Wendy e se la mise in spalla come un sacco di patate,
borbottando qualcosa come gmeglio abbondareh.
Erza ridacchiò da sola: certo che ne aveva
fatti passare di guai alle amichec
La maga sedeva compunta al centro della loro camera
dfalbergo: per risparmiare, la gilda aveva prenotato solo due camere, una per
gli uomini e una per le donne.
Le stanze, in stile giapponese però, erano abbastanza
grandi da fare stare tutte comode, quindi nessuna se ne aveva troppo a male,
anzi.
Lucy soprattutto, che a differenza delle altre non
viveva nel collegio ma in quello che chiamava gaccampamento provvisorio ed
eventuale del teamh, trovava la cosa molto divertente. Era un pof come essere
in gita con le amiche, potevano stare insieme, chiacchierare a volontà tra
donne e organizzare pigiama party interdetti al genere maschile oltre che
allenarsi.
In quel momento però, la sua faccia tutto esprimeva
meno che allegria: al pari delle altre, doveva riprendersi da una sorta di
shock che lfaveva lasciata paralizzata e le aveva fatto cadere la mascella sul
pavimento.
gOk, ricapitoliamoch disse più a sé stessa che alle
altre, facendo un gesto come a esortare calma. Nonostante fosse la più giovane,
era di sicuro quella più adatta a prendere in mano la situazione: Lluvia era
introversa, Levy timida, Wendy non ne parliamo, Charle era una gatta. Chi
rimaneva? Lei, ovvio.
gTu. Hai un appuntamento. Giusto?h
Alla parola un brivido di stupore passò nel piccolo
raduno di ragazze, che ancora faticavano a riprendersi allfidea di Titania che
ha un appuntamento. A loro discolpa, nemmeno la protagonista sembrava granchè
convintac
Erza annuì.
gCon Gerrardh.
Altro gesto di assenso. La migliore di noi ha un
appuntamento con un galeotto, perfetto. Chi mancava, Cana che aveva una
improvvisa passione per Laxus?
gE vuoic che noi ti diamo una mano perché non hai la
minima idea di cosa fare e perché non sei mai stata ad un appuntamento?h
Ci fosse stata Acquarius le avrebbe ricordato che
nemmeno lei aveva mai avuto un appuntamento con un ragazzo, ma questi erano
solo dettagli tecnici.
Terzo gesto dfassenso. Sembrava quasi che Erza stesse
chiedendo alle sue amiche di sacrificarsi in una lotta allfultimo sangue con
Acnologia.
Lucy girò la testa intorno, incrociando lo sguardo
delle altre: la sorpresa stava pian piano svanendo, lasciando il posto ad una
divertita incredulità e ad una sorta di tenerezza che la costrinse quasi suo
malgrado a sorridere.
gBenissimo! Mettiamoci allfopera!h.
gMissione di livello S: appuntamento!h le fece eco
Levy.
gChissà se imparerò qualcosach arrossì Lluvia, mentre
il pensiero correva immediatamente al suo Gray-sama.
gInc in bocca al lupo Erza-san!hla piccola Wendy non
aveva esattamente capito cosa stesse succedendo, ma voleva comunque dare il suo
contributo!
gTu non dovresti nemmeno essere qua, sei troppo
piccolah la rimbeccò Charle, guardando Erza di sottecchi. Insomma, quelli non
erano argomenti adatti ad una bambina!
gMi sembrava ingiusto escluderlach
gLasciamo stare. Vediamo cosa si può farech
gAbbiamo anche un Exceed-cupido, perfettoh ridacchiò
Lucy, guadagnandosi un occhiata astiosa dalla gatta parlante
gIo almeno uno spasimante ce lfhoh
ggrrrrrrc.h
gEhi! Vogliamo tornare a me?h
Dopo avere fatto un bagno, Erza scoprì che le giovani
avevano cominciato a tenere un vero e proprio consiglio di guerra!
gDunque!h esordì Lucy, che ormai si era appassionata
al suo ruolo di consigliera-di-appuntamenti-in-capo, mentre Charle, nominata
dal popolo sua vice, prendeva appunti su un bloc-notes più grande di lei.
gAbbiamo una giovane maga che veste armature da
mattina a sera e non è mai andata ad un appuntamento. La nostra missione è
renderla non presentabile, ma perfetta! Levy, da dove cominciamo?h
gmmhc un bel vestito?h
gApprovatoh assentirono tutte allfunisono. Chi dice
che lfabito non fa il monaco non è mai stato ad un appuntamento vero. Una certa
cura nel vestirsi poteva davvero fare la differenza.
Mentre dallo spazio magico tirava fuori abiti su
abiti, le ragazze commentavano e squadravano con occhio critico, valutando
lfeffetto sul bersaglio da sedurre, quanto sarebbe stato adatto a lei e scartando
quelli inadatti.
gEhi, questo rosso e viola è uno schianto, non
trovate?h
Quello che aveva indossato prima di scontrarsi con
Gerrad. Molto poco adatto.
gLasciamo starech fece la maga bionda, a bassa voce.
gCompletino da coniglietta?h propose Lluvia
gMmhc le orecchie sono carinech
gNO!h sbottarono insieme Charle e Lucy, inorridite
dalla mancanza di senso comune dellfamica. Ci mancava solo che andasse in giro
con quella roba, anche se il peggio doveva ancora arrivare.
Incuriosita da un cerchietto che spuntava in mezzo
agli abiti, la piccola Exceed, tirò fuoric
gCosa. Ef. QUESTA?!h per lo shock la voce le era
salita di un ottava!
Tra le zampine reggeva un cerchietto di lamè, un
grembiulino e un tanga che pareva filo interdentale.
gOpsc Armatura della seduzionech arrossì Erza mentre
le amiche la guardavano ben più scandalizzate di quando le aveva detto di avere
un appuntamento.
gEhmc sono gustich ridacchiò Levy, quasi a disagio
mentre Charle copriva gli occhi a Wendy.
Comunque anche quella finì nel mucchio degli abiti
scartati, ovviamente.
gSighc ma non hai abiti normali?h quasi la implorò
Lucy, mentre Erza si rinchiudeva in un angolo a deprimersi. Forse era meglio
che si presentasse con la solita armatura e tanti saluti.
gQuestoc è carinoch
Si voltarono tutte al suono di quella vocina esile.
Nella loro ricerca si erano quasi dimenticati della piccola Dragonslayer che,
mentre loro erano impegnate a discutere e ponderare e fare confusione, aveva
analizzato e considerato ogni singolo capo di vestiario.
Tra le mani ora stringeva un lungo abito blu, semplice
ma allo stesso tempo elegante: una cosa veramente di classe, che su Erza
sarebbe stato dfincanto.
Nel vedere le facce ammirate e sbalordite delle
amiche, la piccola rise a sua volta. Chi aveva detto che quello non era posto
per lei?
gBenissimoc ora che la questione vestito è risoltach
gCi vuole una bella acconciaturah sorrise Lluvia, a
cui piaceva cambiare spesso taglio di capelli nella speranza di beccare quello
che piaceva a Gray-sama. Sarebbe stato più pratico chiederglielo di persona, ma
sentiva che non sarebbe stato corretto. E poi aveva la quasi certezza che lui
avrebbe risposto che era indifferente.
Mentre Erza si metteva seduta sul tatami e la maga
della pioggia preparava gli strumenti del mestiere però, una delle chiavi degli
spiriti stellari prese a brillare,
aprendo il varco tra il mondo degli spiriti e quello reale per lasciare
passarec
gLasciate fare a me-choki!h
Cancer, il parrucchiere più stiloso di questo mondo e
dellfaltro, con occhiali da sole e immancabili forbici al seguito!
gCancer!h sobbalzò Lucy. Presa dal suo team all-star
tutto in rosa, si era completamente dimenticata di avere a disposizione il
professionista del capello più grande di tutti i tempi.
gUno dei tuoi spiriti? Non lfavevo mai vistoh
gWowc Cancer-sanch
Lo spirito fece una riverenza molto aggraziata alla
rossa.
gPermette-choki?h
gAccidenti che classeh fece Levy, impressionata dal
suo stile
gCon Erza è un caso a partec figurati che quando cfè
lei non finisce le frasi con –ebi, ma con –choki solo perchè glielo ha
suggerito leih
gNon è chec?h
gPenso anche ioch. Non sarebbe stata la prima volta,
che uno spirito stellare provasse attrazione per una umana o un umano: lei ne
era un triste esempio, anche se in fondo era contenta di avere uno come Loki al
suo fiancoc
Nel frattempo lfartista era già al lavoro: Lucy lo
conosceva da tanto tempo, ma si stupiva sempre nel vedere come cambiavano i
movimenti delle sue mani a seconda di come usasse le forbici, per attaccare o
per lavorare sulle chiome.
In quel momento, poi, sembrava essersi completamente
estraniato dal mondo: le dita correvano veloci e morbide sulle chiome rosse,
tagliando con una precisione quasi maniacale. Sembrava assolutamente
intenzionato a produrre il capolavoro più grande della storia delle
capigliature!
gVorrei averlo io, un professionista cosìh mormorò
Levy, anche lei una persona molto attenta ai particolari.
gSe vuoi te lo presto, ma chi vorresti sedurre?h
insinuò la maga bionda, mettendo in imbarazzo lfamica.
Il risultato lasciò per lfennesima volta senza parole
il gruppo: sapevano che la loro amica era bella; di una bellezza magari a
tratti selvaggia o dura, come una delle sue spade.
Vederla con un bellfabito e con i capelli in ordine,
però, era tutta un'altra cosa e nessuna di loro potè trattenersi dal fare
paragoni.
-Sigh, guarda che fisico ha, non sembra una bambinac
pure Gazille mi ha detto che sono un gamberettoc sighc- pensò Levy, tastandosi
il petto
-Chissà se a Gray-sama piacciono di più i capelli
rossi e lunghic sigh, perché i miei sono azzurro scialbo- si lagnò dentro di sé
Lluvia, ben decisa però a fare andare a
buon fine la storia dfamore tra i due. Avere anche Erza come rivale in amore
sarebbe stato decisamente troppo!
-Chissà se potrò diventare come leic- sperò Wendy.
Aveva visto ad Edolas la sua controparte, quindi a differenza delle altre non
era poi così depressa: magari anche lei sarebbe diventata
cosìc un giorno
gPuò andareh.
Titania si osservò per bene davanti allo specchio: non
era decisamente abituata a tutta quella eleganza, però doveva ammettere che il
risultato non era male.
gCerto che può andare! Vedrai, non potrà resisterti!h
sorrise Lucy.
gFai sul serio,
Erza-san! Devi tenerci molto a Gerrard-sanch
La vocina di Wendy la sorprese ancora una volta.
gTenerci moltoc è un vecchio amico, ha fatto qualche
errore, insomma, peròch si impappinò la rossa. Effettivamente non aveva pensato
molto a quel lato della questione, ovvero a come potevano apparire i suoi
sforzi agli occhi delle compagne di gilda ed ora era un pof tardi per metterci
una pezza.
gScherzi, speroh esclamò la bionda con un tono che non
avrebbe mai usato nei confronti di Erza se questa non fosse stata in stato
confusionale.
gNatsu e Gray sono amici, ma io non mi metterei mai in
abito da sera per uscire con loro!h
gLo spero bene g mormorò minacciosa Lluvia, che
sembrava essersi dimenticata della tregua momentanea concessa alla sua rivale
in amore.
gEhm.. il puntò è: non puoi fare finta che sia un
amicoh
gNon è un amicoc no, Lucy, io non voglio sia un amico.
Ma se lui nonc?h
gAllora dagli una botta in testa o accetta che a lui
non piacciono le donnec ups, scusa Charleh
gFa nientec evita la prossima volta, peròh sbuffò la
micia che non aveva fatto in tempo a tappare le orecchie alla minorenne del
gruppo.
gVoglio direh riprese gdove la trova una così? Bella e
forte da fare paurac soprattutto forte!h
gLu-chan ha ragioneh intervenne educatamente la fata
dai capelli turchini gE poic sarebbe molto scortese non presentarsi, non ti
pare?h.
Non sembrava,
ma la maghetta sapeva colpire i punti giusti: il senso del dovere era parte di
Erza tanto quanto i capelli rossi.
In un remoto angolo della
mente, quella parte che non si era ancora rifugiata nel mondo dei sogni, la
maga percepì che qualcuno si stava avvicinando alle sue spalle e da brava
guerriera quale era reagì allfistante.
La lancia che aveva con sé
fendette lfaria con un ampio movimento non beccò nessuno, se non si voleva
considerare un tavolo ridotto in briciole la cui colpa era quella di essere
troppo vicino; comunque, non se ne curò molto.
Davanti a lei, con uno
splendido completo scuro dal taglio elegante e un sorriso un pof incerto sulle
labbra dovuto allo spavento, stava Gerrard. In mano reggeva quello che sembrava
essere stato un rigoglioso mazzo di fiori ma che adesso era ridotto a un fascio
di steli tagliuzzati, vittima dellfassalto improvviso.
Non che la rossa lo avesse
notato, del resto.
gDevo ricordarmi di non
essere più in ritardoc ti rende pericolosah scherzò lui, cercando di buttarla
sul ridere.
gPensavo non saresti venutoc
credevoch
gAhc ehmh si grattò incerto
la guancia, vagamente imbarazzato gSai, non è che sono molto pratico di
appuntamentic ti volevo portare un mazzo di fiori ma i negozi erano quasi tutti
chiusich
Finalmente la rossa si era
accorta di quello che le stava porgendo: quel pasticcione le aveva fatto
prendere uno spavento, soltanto perché voleva farla contenta e voleva che
quella loro prima cena insieme fosse perfetta.
Con un sorriso imbarazzato
prese lfunico fiore sopravvissuto e se lo appuntò ai capelli.
gCome sto?h
gSei bellah constatò lui, con
la sua voce piana e musicale.
Peccava di laconicità.
Avrebbe voluto dire molto di più, o di meglio, perché era sicuro che non
avrebbe mai incontrato una donna più bella in vita sua.
Ma non era solo il
bellfaspetto a renderla attraente: quello a cui Gerrard non poteva resistere
era quella vitalità e quella forza da cui non poteva distogliere gli occhi,
quasi come una falena non può evitare di sentirsi attratta dalla fiamma.
Mordendosi la lingua,
ricacciò tutto in fondo alla gola. Non era il momento.
Non poteva fare di più, anche
se avrebbe voluto: non poteva rischiare di perdere la lucidità necessaria a
condurre una vita pericolosa come la sua.
Con un vago rimorso gettò
quello che rimaneva dei fiori in un cestino vicino lfingresso, non tanto per la
fatica fatta per ottenerli quanto per avere scomodato Ultear e avere contratto
lfennesimo debito con lei.
Quando si era accorto che in
tutto il paese non cfera più un singolo negozio di fiori aperto avrebbe quasi
voluto prendere a testate il muro, ma la sua compagna di gilda aveva
brillantemente risolto il problema con un sacchetto di semi recuperato da una
bottega ancora aperta e un pizzico di magia.
Una cosa semplice e veloce,
che però si andava ad accumulare alle tante altre cose che lei aveva fatto per
lui, come quel pomeriggio stessoc.
N.d.Dark: si dice che la vita
sia quella cosa che capita quando siamo intenti a fare progetti. Traduzione, mi
dispiace per averci messo tanto a postare il nuovo capitolo, spero nel vostro
perdono e nella vostra comprensione ^^
Grazie mille a chi a letto e
a Kiya_ e NaruHina91 per i gentili commenti!
Dark