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Autore: UltravioletBliss    11/02/2012    0 recensioni
Prima storia originale, che narra le vicende di Aurora, la ragazza della mia precedente shot "Aurora Sogna".
Aurora è incinta di un ragazzo che non c'è più, che la protegge da lassù.
Diciassette anni e mille progetti, si ritroverà davanti a una scelta: abortire e vivere la sua vita oppure tenere il bambino ed avere un ricordo concreto del suo unico grande amore, al caro prezzo di dire addio a tutte le emozioni della sua giovane età?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Aurora Sogna.'
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Aurora era seduta sul sellino del suo motorino grigio metallizzato.
Dall'altra parte del vialetto circondato da fiori colorati, l'aspettava Filippo.
Si conoscevano da una vita, ma avevano scoperto di amarsi solo quando lui  andò all'università e non si videro per i nove mesi invernali.
Quando si rincontrano, lei era diversa.
Era cresciuta, non era più la quindicenne frignona che urlava ogni volta che succedeva qualcosa che non le andava bene.
Ed era diventata bella, davvero bella, aveva constatato lui la prima volta che la vide di nuovo. E, quando lei si avvicinò a lui durante quella festa, baciarla non era poi risultato così difficile. 
Si era inebriato del suo profumo, affossando il volto nei capelli nero corvini di lei, che si era scoperta felice di riuscire a vedere qualcos'altro in quella persona che sotto sotto le era sempre piaciuta.
Dal bacio al soddisfarsi a vicenda non passò niente, solo l'attimo di un sospiro e di un sorriso.
Ma la situazione era complicata, troppo complicata. Incasinarsi la vita con una sedicenne, per  un ragazzo di vent'anni che aveva voglia di vivere le proprie emozioni con la libertà che un ventenne voleva avere.
E Aurora sarebbe comunque rimasta uno spirito libero, sicuramente non avrebbe mai voluto essere schiava di una relazione a soli sedici anni.



Così, la situazione era continuata per tutta l'estate senza impegno, cercandosi ogni qualvolta si trovavano nello stesso luogo, inventando oscene scuse sull'uno che si era ubriacato e l'altra che gli doveva reggere la testa mentre si vomitava e viceversa, il tutto per mascherare le proprie assenze.

Un giorno però Aurora lo mise alle strette: 
-Filippo, qua c'è qualcosa che non va.
-Cosa?
-E' tutta l'estate che continuamo così.. E io.. Ecco, ci sto male.
-Ci stai male per cosa? Scusa Aurora, ma non mi pare che tu voglia una relazione seria, insomma, sei uno spirito libero in fin dei conti.
-Forse invece la voglio. 
Filippo non credette alle sue orecchie. Aurora che dicesse di volere una relazione seria con lui. 
-E' settembre, tra poco a me comincerà la scuola e tu tornerai all'Università.. E io voglio avere la garanzia che non è stata un'estate sprecata- continuò lei, nella speranza di persuadere l'intimo amico - e ho deciso che non riuscirò più a dividerti con qualcun'altra.
Lui la guardò, lei ricambiò lo sguardo. Era uno sguardo triste, in fin dei conti Aurora non si aspettava che Filippo l'avrebbe presa tra le braccia e le avrebbe detto che sarebbero stati insieme per sempre. Semplicemente, le sembrava giusto dirglielo, prima che lui la mandasse a quel paese.

Invece non successe niente di ciò che Aurora aveva immaginato. Filippo le accarezzò i capelli, come lui solo sapeva fare, e le sussurrò nell'orecchio pieno di piercing colorati:
-A me sta bene.
-Cosa?- Aurora non credeva alle sue orecchie.
-A me sta bene. Me, te, insieme. In fondo, non cambierebbe nulla da quest'estate. C'eravamo ripromessi che non sarebbe stata una relazione esclusiva, ma in realtà lo è stata, o no?
Filippo la baciò sensualmente, tirandole i capelli legati in una coda. Ma a lei non faceva male. Lei lo amava, anche se in realtà non glielo aveva mai detto. Però i suoi occhi erano umidi. 
Aurora piangeva, perché per la prima si era sentita se stessa con una persona che la ricambiava.
-Non abbandonarmi, ti prego.
-Mai Aurora, mai.









Erano passati due giorni da quella conversazione, e Aurora era lì che aspettava sul suo motorino Filippo.
Chiara e Marta, quando avevano saputo che finalmente lei e Filippo avevano deciso di provare ad instaurare una relazione esclusiva, avevano dato di matto.
-Evvai! Così ora posso dedicarmi a Giulio!
-Chiara, scordatelo.
-Eddai non me la darai una manina? Suuu, sono la tua migliore amica, e a me Giulio fa impazzire!
-Scusa Chiara- intervenne Marta - ma non te lo sei già scopato?
-Sì ma che c'entra, era ubriaco, non conta- protestò Chiara attivando la difensiva.
-E tu Aurora - Marta si girò verso l'amica - neanche una schiacciatina co Filippo?
-Marta!
-Che c'è, è una domanda lecita! Avete giocherellato tutta l'estate su, hai perso la maggior parte della tua castità con lui.
-Ma tu guarda quanto sei maliziosa! Pensi solo a quello cazzo! Comunque no, noi, ecco.. Domani.- Sussurrò Aurora alle amiche.
-Domani?!- Urlarono in coro Marta e Chiara.
-Sì, domani, che c'è di tanto strano? Sono l'unica vergine tra noi, credo che prima o poi debba toccare anche a me.. E se non con Filippo, con chi?- Aurora sorrise, arrossendo.
-Vabbè Aurò, in fin dei conti ti avrà già sverginato con le dita.
-Marta! La pianti?
-Scusa scusa - disse ridendo Marta, mentre osservava la faccia di Aurora diventata lilla.
-Dai ragazze, ora devo andare... Vi chiamo domani! 
-Ok, ciao troia.
-Vi voglio bene anche io. Ciao.

Ed ora si trovava lì, in attesa del suo ragazzo, in attesa della sua prima volta.
Si accese una sigaretta mentre sbatteva le Converse sul sellino, lo faceva sempre quando era agitata.
Si risistemò la magliettà a fiori che lasciava le spalle scoperte per bene, il tutto cercando di non ciccarsi sui jeans chiari.
Poi la porta della villetta di fronte a lei si aprì.
Quando lo vide arrivare, le si illuminarono gli occhi.
Osservò i capelli ricci neri di lui che al chiaro di luna si mimetizzavano con il buio, mentre i suoi denti bianchi che creavano niente poco di meno che la perfezione sul suo viso erano messi in risalto proprio dal buio che li circondava.
-Ciao- salutò lei, sorridendo.
-Ciao a te, scema- sorrise lui, avvicinandosi per darle un bacio a fior di labbra.
-Mmmm, sai di buono, cos'è, ciliegia?
-Sì, è il mio nuovo burrocacao- affermò Aurora, mostrando le labbra carnose.
-Ottima scelta. Ora che ne dici, andiamo a farci un giro?
Aurora sapeva cosa significava rispondere di no, che non voleva farsi un giro. Ma non le importava. Aveva voglia di fare l'amore con Filippo, anche se era la prima volta.
-No, veramente a casa mia non c'è nessuno, che dici, vogliamo andare?- chiese lei, arrossendo.
Filippo la osservò, e notò una luce che brillava nei suoi occhi. Era pronta.
-Sei sicura? chiese lui, un po' agitato.
-Sicurissima.- rispose lei.
-Allora andiamo- Filippo sorrise. Non l'aveva mai messa alle strette. Lui non era più vergine, ma sapeva che lei lo era. E voleva che la sua prima volta fosse speciale, non dietro a una fratta con un tasso alcolico superiore al limite consentito.
-Ti raggiungo con la moto ok? Così lasci il motorino a casa tua.
-Va bene, ma fa attenzione.
-Ok, mammina- disse Filippo strappandole un ennesimo bacio, morso sulle labbra carnose.
-Adoro le tue labbra- sussurrò maliziosamente.
-Aspettiamo di essere a casa dai..- rispose lei sorridendo.


Poco dopo erano a casa di Aurora.
-Vuoi qualcosa da bere?- propose timidamente. Ovviamente non sapeva cosa fare. Solo ora il pensiero di essere inesperta e vergine l'aveva colpita.
-No, grazie..- disse lui, avvicinandosi.
La baciò. Un bacio, due, tre.
La prese in braccio e la portò nella sua camera, mentre continuava a baciarla.
Dolcemente, la posò sul letto, mentre le slacciava i jeans diventati troppo ingombranti.
Aurora, guidata da lui, fece lo stesso, mentre Filippo le toglieva la maglietta a fiori, facendola rimanere solo in reggiseno.
Anche lei tolse la maglietta a Filippo, accarezzando il fisico scolpito.
Poi di nuovo, Filippo le tolse il reggiseno, facendola rimanere a seno nudo.
Poi le sfilò le mutandine, mentre lei rendeva lo stesso trattamento ai suoi boxer.
Si trovarono nudi, insieme, sul letto.
Filippo la guardò.
-Aurora, sei davvero sicura?
Aurora riflettè un attimo. Se voleva tirarsi indietro, era quello il momento.
Ma lei non voleva, lei amava lui, tutto il resto non contava nulla.
-Sono sicura.






Ciao a tutti.
Parto con questa nuova fiction, o racconto, come piace chiamarlo a me, nonostante ancora non abbia completato "Naive".. vabbè, purtroppo l'ispirazione c'era e non ho potuto sottometterla.
Allora, inizio col dire che questa storia è particolare, tanto.
Mi viene la pelle d'oca solo al pensare come la svilupperò. 
Questa è semplicemente la storia di una ragazza, che potrebbe essere chiunque di noi, posta davanti a una scelta, in una situazione già abbastanza drammatica.
Recensite per favore. :)
UltravioletBliss
 
  
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