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Autore: Dentist of Detroit    11/02/2012    10 recensioni
Winston camminava rapido per le vie di Pista Uno. Faceva freddo, era buio ed umido e una pioggia fine ed insistente cadeva dal cielo plumbeo. Cercava di non dare nell’occhio, ma la sua agitazione era fin troppo evidente. Stava continuamente a sistemarsi gli occhiali e ad allentare il collo della tuta blu.
Genere: Drammatico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Resistance

Is your secret safe tonight 
And are we out of sight
Will our world come tumbling down
 
Winston camminava rapido per le vie di Pista Uno. Faceva freddo, era buio ed umido e una pioggia fine ed insistente cadeva dal cielo plumbeo. Cercava di non dare nell’occhio, ma la sua agitazione era fin troppo evidente. Stava continuamente a sistemarsi gli occhiali e ad allentare il collo della tuta blu. Infondo, chi poteva biasimarlo per avere paura? Stava andando contro il Partito, stava diventando uno Psicocriminale. O meglio, lo era già diventato. Da quando aveva vergato quelle parole su quel diario, aveva firmato la sua condanna a morte. Quindi sì, era già uno Psicocriminale. Ma ciò, non lo tranquillizzava neanche un po’. Si sentiva osservato quella notte e non riuscì a togliersi di dosso quella sgradevole sensazione neanche quando varcò la porta d’ingresso per andare da Julia.
 
Will they find our hiding place
Is this our last embrace
Or will the world stop caving in
 
Julia lo squadrò appena era entrato. Gli pareva diverso quella sera, più inquieto del solito. Ma non fece domande. Per quelle non c’era mai tempo. Si limitò ad andargli incontro, a lasciarsi stringere. Tuttavia la sensazione di paura di Winston non si placò neanche quando aveva la sua amata tra le braccia, quando si fusero in una sola cosa in quel letto vecchio e scricchiolante. Sentiva che qualcosa stava per accadere. Era troppo sperare che non li scoprissero. ‘E se questo fosse il nostro ultimo abbraccio, Julia?’, si fermò a riflettere. Perché era possibile. Era un pensiero del tutto plausibile. Cercò di scacciarlo dalla sua mente, ma non vi riuscì.
 
It could be wrong
It could be wrong
But it should have been right
 
Ma forse quello che stiamo facendo non è poi così sbagliato. È contro il Partito, è vero. Ma chi dice che il Partito ha ragione? Chi dice che tutto quello che dicono loro sia la cosa giusta da fare? Speravano che non fossero gli unici. Speravano che sarebbero stati così fortunati da non incappare nella Psicopolizia e da dare il via ad una vera e propria rivoluzione. Ma era un pensiero troppo arrogante.
 
It could be wrong
It could be wrong
To let our heart ignite
 
Ma come può l’amore essere sbagliato? Come può essere sbagliato dare soddisfazione al desiderio più profondo dell’anima? Come può tutto questo essere un errore imperdonabile? Far infiammare i cuori di passione sembrava così giusto. Peccaminoso, forse, ma in senso religioso. Come poteva un regime essere tanto rigido da impedire tutto questo?
 
It could be wrong
It could be wrong
Are we digging a hole?
 
E poi la fuga. Scappare, scappare sempre e comunque. Rifuggire agli sguardi degli altri perché gli occhi sanno tradire i segreti più delle parole.
 
It could be wrong
It could be wrong
This is out of control
 
Non possiamo controllare una cosa simile. Ci sfuggirà via dalle mani, sfuggirà dal nostro controllo. E ci prenderanno, sicuramente. E a quel punto non potremo fare più niente. Ci siamo immischiati in affari che non ci appartengono, in cose che sono più grandi di noi. E moriremo, Julia, moriremo.
 
It could be wrong
It could be wrong
It could never last
 
Sai che non può durare. Non possiamo pensare di riuscire a nasconderci ancora per molto. Ci prenderà, la Psicopolizia. E ci porterà nel Ministero dell’Amore, nella Stanza 101. E poi Dio solo sa cosa ci accadrà lì. Ci faranno rinnegare il nostro amore, Julia, ci costringeranno a tradirci, ma io non cederò, te lo prometto, non cederò.
 
It could be wrong
It could be wrong
Must erase it fast
 
Forse dovremmo smettere di vederci. Forse questo dovrebbe essere il nostro ultimo incontro. Magari dovremmo smettere di rischiare così tanto, del resto non possiamo sperare che durerà tanto. Ma infondo, non possono veramente impedirci di amarci. Non possono.
 
Love is our resistance
They’ll keep us apart
And they won’t stop us breaking us down
Hold me
Our lips must always be sealed
 
L’unica cosa da fare è resistere. Usare l’amore come resistenza, usare l’amore per contrastare il Partito. Del resto, quassù il Grande Fratello non ha occhi per spiarci. Tutto quello che mi importa adesso è che tu mi stringa, è sentirti tra le mie braccia, sulle mie labbra, di sentire il tuo sapore mischiarsi col mio il più a lungo possibile. Ci ameremo, Julia, e così, resisteremo.
 
If we live our life in fear
I’ll wait a thousand years
Just to see you smile again
 
Ma non dobbiamo vivere nella paura, Winston. Non dobbiamo temere il Partito, non servirà a nulla. Ma se portiamo avanti tutto questo con il cuore pieno di terrore, finiremo solo per non godere a pieno di queste cose. Non temere, Winston, vinceremo noi.
 
Kill our prayers for love and peace
You’ll wake the thought police
We can’t hide the truth inside
 
Dovremmo andare avanti, sorpassando gli ostacoli e le difficoltà. Andremo incontro ad ogni cosa, e lo faremo in silenzio, o rischieremo di svegliarla, la Psicopolizia. Sai che non possiamo tenere la verità dentro di noi. Prima o poi salterà fuori e ci travolgerà con la sua forza, che lo vogliamo o no.
 
The night has reached its end
We can’t pretend
We must run
It’s time to run
Take us away from it
Protect us from further arm
Resistance

E poi smisero di baciarsi. Era tutto finito e si sdraiarono vicini nel letto candido. Osservarono una Prolet fuori dalla finestra semiaperta.
<< Sono loro il futuro >> disse Winston
<< Loro sono i vivi >> aggiunse con lo sguardo perso nel vuoto davanti a sé
<< Noi siamo i morti >> sentenziò infine, sussurrando
<< Noi siamo i morti >> assentì Julia accarezzandogli il petto
<< Voi siete i morti >> gracchiò una voce metallica alla loro destra. I due sobbalzarono. Sapevano esattamente cosa significava. Il Grande Fratello aveva insinuato le sue propaggini sin lì.
<< Voi siete i morti >> ripeté la voce
<< Il quadro… >> mormorò Julia, gli occhi spalancati per la paura. In quell’istante il quadro del campanile venne giù dalla parete, rivelando una piccola telecamera con un microfono.
<< Restate esattamente dove siete! Non vi muovete finché non vi verrà ordinato di farlo >>
Non potevano fare più niente. Disubbidire alla voce metallica non rea neanche da considerarsi come ipotesi. L’unica era di consegnarsi dritti nelle mani della Psicopolizia
<< Ora possono vederci >> sussurrò Winston stringendo convulsamente un braccio di Julia
<< Ora possiamo vedervi >> la conferma della voce metallica arrivò immediata
<< Mettetevi al centro della stanza, schiena contro schiena! Tenete le mani incrociate dietro la testa! Non vi toccate! >> ordinò la voce.
I due ubbidirono. Si alzarono tremanti e si misero al centro della stanza. Non si toccavano ma entrambi erano in grado di percepire la paura dell’altro.
<< La casa è circondata >> mormorarono insieme
<< La casa è circondata >> disse la voce
<< Penso che possiamo anche dirci addio >> disse Julia
<< Potete anche dirvi addio >> confermò la voce metallica
<< A proposito, visto che siamo in argomento, ‘Ecco la carrozza che ti porta alla festa, ecco la scure che ti taglia la testa!’ >>
Winston chiuse gli occhi, pregando che tutto quello che stava accadendo sparisse. Non voleva arrendersi così, non voleva che Julia fosse vaporizzata. L’idea attraversò la sua mente in un attimo, troppo rapida per pensarci su a lungo. Scattò in avanti, rapido, verso le guardie che stavano entrando dalla porta sfondata. Un attimo per vedere in faccia i suoi aguzzini e poi si avventò contro di loro. Durò un istante. L’istante in cui Winston credette di avercela fatta. Ma non aveva visto il colpo che lo raggiunse fulmineo ad un fianco. Crollò sul pavimento, il respiro mozzato in gola. Fu allora che vide che stavano portando via Julia e che mani rudi e forti lo prendevano per le spalle. Si lasciò sfuggire una lacrima, sola e amara. Era finita. Il loro sogno di ribellione, la loro resistenza. Era tutto finito. Fu con questa certezza nel cuore che Winston affrontò il viaggio verso il Ministero dell’Amore. Che nome buffo, pensò. Usare la parola amore per definire qualcosa dedito al dolore a alla guerra. Davvero curioso. Del resto, lo slogan del partito parlava chiaro.

‘La guerra è pace.
La libertà è schiavitù.
L’ignoranza è forza.’
  
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