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Autore: Subutai Khan    20/09/2006    4 recensioni
"Per il solitario lettore nottambulo che non ha niente di meglio da fare che leggere codesta ciofeca, il preambolo scaricabarile è finito."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buca.
È andato tutto in merda. Il negozio, i miei sogni di gloria da piccolo Superman strafatto di steroidi, la prostata.
Tutto a beneamate.
Eppure non sono un relitto d'uomo.
Nossignore.
Sono, anzi, piuttosto speranzoso per il poi.
“A me che cazzo frega delle tue menate da piccolo imprenditore fallito?”, si staranno chiedendo i più acuti di voi. E io, bel beato, rispondo “Un bel nulla, presumo”. Ma lo dico lo stesso. Mal che vada riceverò una recensione inutile, del tipo “ 'sto racconto ha il rating troppo basso”.
Tanto vale quanto detto con l'altro. Lo scrivo principalmente per me, e solo in settima od ottava battuta per un eventuale pubblico di cui, sinceramente, mi cala poco o niente.
Comunque, per il solitario lettore nottambulo che non ha niente di meglio da fare che leggere codesta ciofeca, il preambolo scaricabarile è finito.
Arriverò dritto al punto.
Perché questa allegrezza dopo che ti sono andati a puttane i progetti su cui fondavi l'intera tua esistenza futura?
È presto detto, adorante pubblico. E sì, parlo proprio a te, Clodoaldo.
I signori di http://www.seipropriounfacciadimerda.co.da.ru.eu non sono poi gli idioti che mi aspettavo. Anzi, sono due ragazzi come me. No, non come me. Sono più giovani.
Due tipi a posto. Simpatici, disponibili, molto socievoli. E soprattutto, cosa che apprezzo parecchio in loro, pieni di nuove idee. Come me e mille mila altri ragazzi del luogo, sanno che il posto dove abito ha poco da offrire nel campo ludico. E così, smontato l'oramai storico vecchio luogo di ritrovo per noi cocainomani delle carte, hanno ben pensato di aprire loro un negozio simile.
Il giorno dell'inaugurazione ho avuto la malefica idea di fare un sopralluogo per studiare la concorrenza. Già, in quei giorni avevo ancora in testa l'idea del mio rifugio da pervertiti di Magic. Quindi sai, fa bene avere informazioni su chi ti sta di fronte.
Ma lì è accaduto l'irreparabile: ho fatto la tessera.
I loschi figuri, infatti, avevano avuto la strabordante trovata della classifica interna: più uno partecipa alle varie attività promosse all'interno di quel postaccio, più scala la suddetta classifica. A determinati traguardi si raggiungono i tanto agognati premi. Roba prelibata, come dieci €uro di sconto spesa. O la carta igienica personalizzata.
Vabbè, fatto sta che mi sono fatto questa fantomatica tessera. Esteticamente orrenda, lo devo ammettere.
E poi, da buon coglione qual sono, mi sono fatto prendere la mano. Ho cominciato ad andare ogni santo giorno che Ahura Mazda spedisce in terra.
A quel punto mi sono fermato un secondo, dandomi tacitamente del grandissimo imbecille: con che faccia, dopo aver frequentato per un buon numero di settimane, avrei potuto aprire un'attività concorrente? Davvero, sono cose che non si fanno. Inoltre avevo già stretto un buon rapporto coi due grassatori, che per comodità di narrazione chiamerò Puffo Lavativo e Puffo Avido. Ah, le proprietà sociali delle sigarette.
Pertanto, mio buon Leoluca il Paleologo, ho preso atto che la nuova situazione non mi consentiva di portare avanti la scintilla iniziale. Allora, da bravo genio del male di ventiquattresima categoria, ho modificato il mio Grande e Infallibile Piano per la Conquista del Mercato dell'Aringa Fritta. Si è passati da un roboante “mi apro un negozio di settanta metri quadri, mio mio mio mio mio mio tutto mio” a un meno altisonante, ma per quanto mi riguarda altrettanto valido “mi faccio assumere dai due Puffi”.
E quindi è cominciata la mia lenta ma costante erosione delle loro palline di platino.
Ogni due per tre, fra un tiro di catrame e l'altro, a buttar lì l'amo: “Ma dai, siete sicuri che non vi serva qualcuno che aiuta qui dentro? I bambini appassionati di Iughioh fanno tanto casino, ci vorrebbe un bel mastino da guardia, di quelli che sbraitano due parolacce digrignate e li fanno stare zitti per secoli”. E loro, sufficientemente imbarazzati da farmi ridere sotto i baffetti: “Su, è presto, vedremo”.
Gli sforzi, in tal senso, erano costanti e ben mirati. Poco efficaci sinora, ma sicuramente la superficie è stata scrostata. C'è anche da tenere conto che, siccome il negozio ha aperto da quattro mesi, i due omini dalla pelle blu hanno avuto un sacco di spese iniziali ancora da colmare e che quindi uno stipendio da sborsare a fine mese non farebbe bene a delle casse ancora abbastanza traballanti.
Ma vedo la strada in discesa.
Inoltre ho messo a segno un buon colpo, di recente: Puffo Avido, un bel giorno, ha appeso un foglio sul bordo del bancone. “Cercasi schiavo per questo, schiavo per quello e schiavo per quest'altro”. “Schiavo”, qui, è inteso come “collaboratore pagato a punti per la classifica, cioè a un bel cazzo di nulla”. E, fra le varie cose, cercavano qualcuno che organizzasse tornei per i giochi con le carte. Magic in prima linea, ma anche il temuto Iughioh.
Inutile dire che mi ci sono tuffato come un uomo con lo sporco di tre mesi addosso si tufferebbe in una tinozza di acqua calda.
Et voilà, sono il loro organizzatore.
Probabilmente non vuol dire un bel nulla, ma da quel giorno mi sono preso la briga di poter sconfinare dietro al bancone, che come ogni buon negoziante può confermarvi è il loro piccolo regno col filo spinato sui confini, e farmi gli affaracci miei. E usare la loro connessione Internet a sbafo.
Il primo torneo da me messo in piedi è, tra l'altro, andato piuttosto bene. Si trattava del caro, vecchio Magic.
*Allarme tecnicismi attivato*
Ultima espansione finora uscita, Coldsnap. Formato Limited. Modalità Sealed.
*Allarme tecnicismi disattivato*
Eravamo dodici giocatori. Già, eravamo. Dove sta scritto che l'organizzatore non può partecipare? Peraltro, a mò di nota a margine: non so in che posizione sono arrivato, visto che la finale di consolazione per il terzo e quarto posto non è mai finita.
Oggi stesso, poi, ne è successa un'altra: stavo sistemando delle carte di Magic negli appositi raccoglitori (no, questo non rientra nelle mansioni di un organizzatore di tornei e sì, lo faccio gratis) quando mi si avvicinano una donna e il suo bulldog di figlio. Giuro, mai visto un bambino tanto grasso. Comunque: la signora mi guarda di traverso e, notando che armeggio con parte della roba in vendita, arguisce che faccio parte dello staff. Quindi, molto gentilmente, mi porge un volantino del nuovo torneo in programma, stavolta del fantomatico Iughioh, chiedendomi dettagli in proposito.
Indosso per due secondi lo sguardo da furbetto: che faccio, mi prendo il quasi cliente e lo gestisco io o lo ridirigo su Puffo Avido? Puffo Lavativo, manco a dirlo, era a spasso.
Poi mi sussurro: 'sticazzi, sono io l'organizzatore del torneo.
“Mi dica pure di cosa ha bisogno”.
In totale oggi ho avuto il mio primo cliente. Yuppidù. Gioisci anche tu con me, Sarcibalano.
Tirando le fila di 'sto obbrobrio: sono ottimista, come da titolo. Forse ce l'ho fatta a sistemarmi, foss'anche solo per un po' di tempo.
In culo alla balena.
   
 
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