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Autore: zeroborine    12/02/2012    4 recensioni
Louis ha vent'anni, per questo pensa di riconoscere un flirt quando lo vede; Harry ne ha due di meno, e questo lo rende programmato geneticamente a gettarcisi a capofitto senza mezze misure, probabilmente senza neanche pensarci su. Louis l'ha realizzato da poco, quello che sta succedendo, da un momento all'altro; Harry, un talento naturale per queste cose, ha semplicemente fatto in modo che succedesse. In qualche modo, comunque, si sono ritrovati faccia a faccia, a quel punto della situazione in cui è difficile non chiamare le cose col loro nome, specie se il nome in questione è, verosimilmente, sesso.
[ ATTENZIONE! Questa storia contiene Louis/Harry ] [ Autore: zeroschiuma ]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho questo problema: fino a dodici ore fa non avevo idea di chi cazzo fossero 'sti One Direction.
...XD Salve, sono S. (be', sì, zeroschiuma in incognito), ho vent'anni suonati, sono omosessuale e proprio non dovrei essere anche una fangirl. Ma lo sono. Mea culpa. *Piange sulla storia scritta*. ;_;
No, seriously: tutto è cominciato oggi pomeriggio, quando, dopo varie pressioni di mia madre (...) e lastscream, mi sono decisa ad informarmi. u_u Ho digitato sul Tubo, coscenziosamente XD, le sole parole one e direction; poi ho saltato deliberatamente XD qualsiasi video musicale e sono passata a questa cosa qua. Direttamente. ...Non l'avessi mai fatto. T_T
Per le successive sei ore, signore e signori, non mi vergogno di ammettere di aver letteralmente ribaltato il fandom, alla ricerca di spunti Louis/Harry: ho visto la loro storia ad X-Factor a partire dai provini, le interviste, le esibizioni... Tutto, tranne i video ufficiali. XD Quindi, non me ne vogliate, ma non conosco neanche mezza canzone dei One Direction e non so neanche se posso dirmi loro fan, *_*;; ma una cosa è sicura: shippo Louis/Harry ed affonderò insieme a questa nave. e_e! *Determinata*. Per questo - e perché ho trovato in lastscream, da adesso Judine, una valida alleata ♥♥♥ - è nato il nostro account condiviso, questa storia e questa notte bianca di fangirling selvaggio. XD
Detto questo, mi pare ci sia molto poco da aggiungere a proposito di questa flash, se non che è stato come tornare alle origini, visto che è settata praticamente alla fine dell'ultimo Diary della band. u_u
E questo è tutto, folks! :3 L'account della mia compare ve l'ho linkato, la storia sta qui sotto... XDDDD Buona lettura! u_u

***ATTENZIONE!*** Questa storia tratta in maniera piuttosto esplicita di un rapporto amoroso/erotico tra due ragazzi. Chiamatelo bromance, chiamatelo boylove, chiamatelo slash: come vi pare. XD Io so solo che sì, questa è una Louis/Harry e proprio non occorre che vi scandalizziate, perché vi ho avvertiti. E perché è palese? XD










From the beginning di zeroschiuma

"E così" dice Harry, quando gli altri, bevendo, lasciano la stanza, "la tua prima impressione sul mio conto è stata", fa una pausa, come se ci stesse pensando su, per riportare alla mente le parole esatte: "affascinante".
Louis si gratta la testa, si lecca le labbra, si lascia andare contro il divano rosso scuro che miliardi di fan vedranno e rivedranno su Youtube. "E sporcaccione, sì" ammette, come fosse una cosa più che normale da dire al proprio migliore amico, "qualcosa del genere".
Harry gli lancia uno sguardo interrogativo. Sono entrambi in tuta, perché dovrebbero essere impegnati a provare le coreografie e non ancora sul divano, vicinissimi, a parlare di prime impressioni. Di sicuro gli altri, di là, staranno ripassando i passi a voce. Sbatte le ciglia sugli occhi Harry e "che vuol dire?" domanda, fingendosi perplesso.
Louis ha vent'anni, per questo pensa di riconoscere un flirt quando lo vede; Harry ne ha due di meno, e questo lo rende programmato geneticamente a gettarcisi a capofitto senza mezze misure, probabilmente senza neanche pensarci su. Louis l'ha realizzato da poco, quello che sta succedendo, da un momento all'altro; Harry, un talento naturale per queste cose, ha semplicemente fatto in modo che succedesse. In qualche modo, comunque, si sono ritrovati faccia a faccia, a quel punto della situazione in cui è difficile non chiamare le cose col loro nome, specie se il nome in questione è, verosimilmente, sesso. "Ma che vuoi, ragazzo ricciolino?" recita alla perfezione Louis, assestando sul braccio di Harry un cazzotto giocoso, quasi fraterno. Poi però la sua voce si assottiglia, nel momento esatto in cui gli offre una delle espressioni più cariche di sottintesi di cui è capace. Spinge il capo all'indietro, evidenziando il proprio pomo d'Adamo, premendo la nuca contro il divano. Harry se ne accorge subito, che si sta leccando le labbra, e comincia ossessivamente a guardare in basso, quando Louis sussurra, consapevole e un po' stronzo, "dimmi qual è stata la tua prima impressione e, forse, ti dirò la mia".
E così Harry sfoggia, come da manuale, la sua tipica poker face. Sorriso stirato, occhi socchiusi e guance piene: un ragazzino innocente. "Ho pensato che dovevi essere simpatico" fa, persino con un'alzata di spalle. Più falso di una moneta da un pound.
Louis è costretto ad incrociare le braccia, a sollevare le sopracciglia, ad accavallare le gambe. A dire, più divertito che seccato, ma con un tono studiatamente infastidito ed imitando il suo accento: "simpatico?".
Harry si volta, per un momento chiude gli occhi e si appoggia contro il bracciolo del divano. Ridacchia tra sé e sé, ripensando a quel momento, mentre si sistema il berretto grigio sulla testa: a quando l'ha visto per la prima volta, in mezzo a tutta quella gente, al bootcamp, nel 2010. Be', in effetti aveva pensato davvero che fosse simpatico ed era stato anche geloso di tutti gli amici che si era fatto, in così poco tempo. Ma, ad essere sincero, prima di questo... "Ho pensato che fossi sexy". Proprio in questi termini.
Louis allarga un sorriso, gli mostra i suoi dentini piccoli, le sue labbra chiare. Harry non può fare a meno di avvicinarglisi, perché il nastro isolante gli ha lasciato della colla sulla guancia: comincia a sfregargliela con un dito, ma non riesce a toglierla. Però non si allontana, mentre lui gli dice, con un tono tra il disgustato e l'eccitato all'inverosimile, deformando la guancia sotto al suo tocco, "bisex".
Quella che Louis ha provocato è una risata cristallina, giocosa, bellissima. Spontanea, da mettere i brividi. Senza che neanche se ne accorgesse, Harry si è avvicinato ancora di più e gli sta ancora toccando il viso con le dita, come per imprimergli le sue impronte digitali addosso. "Idiota" lo sta apostrofando, mentre i suoi occhi diventano languidi ed il suo respiro accelera improvvisamente, quasi senza una spiegazione razionale. Poi lo incita, con la mano libera preme un po' sul suo petto, contro la sua t-shirt, e "dai" sussurra, come fosse un segreto, "che hai pensato di me la prima volta, ad X-Factor?".
E l'attimo dopo Louis gli ha tolto il cappello, facendolo scivolare lungo il suo collo; poi sta affondando le dita tra i suoi ricci, guardandolo negli occhi in quel modo che è un po' il loro segreto, il loro modo per dirsi, senza farsi sentire da nessuno, "sei mio". Operazione alquanto ardua, con tutti quei maledetti fan. Poi Louis si lecca un'altra volta le labbra e Harry sta guardando un'altra volta il cavallo dei suoi pantaloni. "Non lo vuoi sapere" quasi geme Louis, reticente.
"Altrimenti perché te lo starei chiedendo?" taglia corto Harry, sorridendo in quel suo modo quasi infantile, sicuramente dolcissimo.
È esattamente in quel momento che, con la scaletta del concerto in una mano, Zayn fa capolino dentro la stanza. "Tutto a posto" urla a qualcuno nell'altra stanza: "stanno solo per fare sesso!".
Harry fa una smorfia; Louis si copre gli occhi, ma ride di gusto. Qualcun altro, di là, chiede: "almeno stanno usando il preservativo?". E Zayn sta addirittura rispondendo, senza neanche accennare a scoppiare a ridere. Senza saperlo, Louis ed Harry stanno pensando, nello stesso istante, che almeno Zayn, se non dovesse avere successo nel mondo della musica, avrebbe il cinema.
Poi si sente un'altra voce, quella di Liam, che "hanno spento la telecamera?" domanda. E poi, ancora, non ottenendo nessuna risposta: "avete spento la telecamera, ragazzi?".
Harry ride, ma in un modo sensuale, consapevole della propria indescrivibile quanto disarmante bellezza, mentre si porta una mano ai lati della bocca e "le fan impazziranno" urla, facendo ridere tutti.
Louis si acciglia, come per rimproverarlo, ma subito dopo "vuoi proprio saperlo?" gli chiede, con un filo di voce.
Harry si morde il labbro inferiore, carnoso e succoso come un frutto maturo. "Disperatamente" sibila tra i denti, avvicinandosi ancora un po', appena appena, ma fino a far toccare in modo fin troppo palese le loro spalle, le loro ginocchia, quasi intrecciando le loro gambe.
E Louis ha vent'anni, per questo non ha paura di dire tutto quello che gli viene in mente, senza censurarsi, mentre nell'altra stanza qualcuno sta ancora ridendo. "Che dovevi farci dei pompini da Dio" ammette, sorridendo con un solo angolo della bocca, in una sua espressione tipica, che Harry non esiterebbe ad ammettere di adorare, "con quella bocca".
Harry abbassa lo sguardo, ma sta sorridendo. Louis non avrebbe mai il coraggio di dirlo ad alta voce, forse neanche di pensarlo con cognizione di fatto, ma gli sta andando a fuoco la pelle, dove ancora stanno le dita di Harry. Stringe tra le mani il suo berretto di lana, mentre lui dice, con la testa inclinata di lato, come di proposito per imbarazzarlo, "e poi sarei io lo sporcaccione...".
Ed allora Louis fa quello che sa fare meglio: sdrammatizza. "Ed avevo anche ragione, per altro" dice, tutto d'un fiato, ridendo, mentre anche Harry fa quello che sa fare meglio: calcare le labbra sulle sue, ma solo per un attimo, poco prima che l'assistente coreografa li venga a chiamare, per riportarli sul palco, trascinandoli per le orecchie.
  
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