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Autore: Lancher    12/02/2012    3 recensioni
La Rivaniana si era rivelata davvero una buona allieva e sarebbe stata felice di sapere cosa aveva compiuto lui, quella sera.
[Fanfic scritta per la sfida con Avventuriera]
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Rating: Verde. Meglio iniziare dal primo gradino, no?
Avvertenze sfida: Personaggio: Varric. Oggetto: Diario o Taccuino, io ho optato per il caro diario.
Note: Non è nulla di che. Una semplice flashfic, nata dalla sfida tra me e Avventuriera, sul caro Varric.
E grazie all’oggetto ricevuto, ossia il Diario, e a una frase di Hawke durante il gioco (quando sei nella dimora Amell e puoi interagire con gli oggetti) mentre osservava il suo diario mi ha fatto scaturire questa piccola idea.
Che, lo so, è banale, ma spero possa lo stesso piacervi.
Ps: La Hawke di questa storia non è nessuna delle “mie Hawke”, ma la Hawke predisposta dal videogioco alias Marian Hawke.
Detto questo…buona lettura.
Baci,
Lancher.


La tentazione era stata troppo forte.
Non aveva saputo resistere a quell’insinuante possibilità, in fondo non era roba da tutti i giorni trovarsi nella camera da letto di Hawke.
Senza Hawke all’interno.
E poi...quelle pagine lo avevano chiamato a lui come una sirena.
Persino Bianca gli aveva fatto notare che era un occasione irrepetibile e che avrebbe dovuto sfruttarla a fondo, per quanto poteva ancora.
In fin dei conti Hawke non sarebbe stata troppo a lungo a scorrazzare con Isabela in cerca del nuovo nascondiglio della reliquia, che, con molte probabilità, si sarebbe rivelato un ennesimo sgabuzzino pieno di robacce e ragnatele.
Così, sicuro di sé, prese la sua adorata piuma e diede svago alla sua fantasia, liberando così la testa da una nuova storia.
Un ghigno divertito gli piegò le labbra, mentre lasciava scorrere, inesorabile, le parole sulle pagine, contento di aver ascoltato la storia che Isabela aveva scritto qualche giorno fa.
La Rivaniana si era rivelata davvero una buona allieva e sarebbe stata felice di sapere cosa aveva compiuto lui, quella sera.
Giusto anche per tirarla su di morale dall’ennesima delusione che si sarebbe rivelata quella “caccia al tesoro.”
Ah! Era davvero bello cedere ogni tanto alla tentazione!


“Ma...cosa? Chi ha modificato il mio diario? Oh...Varric...”
Hawke scosse il capo, rileggendo le nuove righe aggiunte alle sue stesse parole o a destreggiarsi in nuove pagine.
Sorrise tra se e se, posandoil diario sul tavolo, stando attenta a chiuderlo per bene.
Doveva ricordarsi di non lasciarlo più in giro così e soprattutto non aperto.
Ma, cosa più importante, doveva avvisare Bodahn di non far più entrare Varric in casa a meno che non ci fosse anche lei.
Anche se era divertente notare come il suddetto Nano si fosse divertito a romanticizzare le sue parole, aggiungendo dettagli scottanti, che in un primo momento avevano fatto arrossire fino alle orecchie la povera Marian.
Probabilmente la colpa era anche di Isabela, perché dubitava che Varric potesse arrivare a vette simili di...erotismo.
Marian si sentì nuovamente le guance calde: era assolutamente impossibile che lei potesse ritrovarsi in una situazione del genere!
Chiuse gli occhi, decisa a non pensarci più, anche se ci avrebbe messo un po’ di tempo a guardare Fenris e Anders negli occhi senza sprofondare nell’imbarazzo, immaginandosi la risata divertita di Varric.
O di Isabela, visto che probabilmente i due ora bevevano alle sue spalle all’impiccato.
Incuranti, molto probabilmente, che Marian Hawke gliela avrebbe fatta pagare.
Nessuno si divertiva a scarabocchiare il suo diario senza pagarne poi le conseguenze!
Ma prima di attuare un qualsiasi piano avrebbe fatto un bel bagno freddo.
E alla svelta.
“Stupido Varric...”
  
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