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Autore: Alexandra_ph    12/02/2012    5 recensioni
Questo racconto, scritto nell'estate del 2003, è il terzo capitolo della storia iniziata con Fly with me. Mi sono divertita con un esperimento, spero che piaccia anche a voi.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Harmon 'Harm' Rabb, Sarah 'Mac' MacKenzie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Fly with Me'
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DAL DIARIO DI CHLOE  MADISON

Venerdì, 19 ottobre 2001

 EVVIVA! Che notizia!

Mi ha chiamato Mac, questa mattina, per dirmi che si sposa. Naturalmente sono invitata al matrimonio.

Speriamo che questa sia la volta buona! Ci aveva già provato quattro mesi fa; ma poi le cose sono andate storte. Quando c’è di mezzo Harm, spesso a Mac le cose vanno storte!

Però è strano… m’aveva detto che Mic se n’era tornato in Australia… Avranno di certo chiarito le cose e lui sarà ritornato.

Ad essere sincera, mesi fa non ero tanto contenta che sposasse Mic Brumby. Ma poi ho cambiato opinione. Lui si è dimostrato davvero tanto carino con me, che ho deciso di concedergli il beneficio del dubbio. Ma lo avvertirò: se farà soffrire la mia sorellona di nuovo, con lui avrò chiuso!

Ora devo pensare a cosa indosserò per la cerimonia: non posso mica presentarmi con quello che avevo indossato quattro mesi fa! Devo pensare a qualcos’altro.

Mac vuole che arrivi a Washington fra due giorni, anche se la cerimonia sarà dopo una settimana. Vuole che sia con lei per aiutarla negli ultimi dettagli. Che bello!

L’altra volta ero arrivata soltanto il giorno prima, e mi ero persa tutti i preparativi, che sono la parte più divertente. Ma questa volta…

Cambieranno chiesa? Ci sarà ancora la cena dopo le prove? Muoio dalla curiosità. Speriamo che Harm se ne stia buono buono a Washington, senza andare a zonzo su un Tomcat!

 

 
 

Domenica, 21 ottobre 2001

 Fra poche ore prendo l’aereo per Washington. Finalmente! Non sto più nella pelle. Arriverò in serata.

Ho tanta voglia di rivedere Mac. Mi manca! Anche se, grazie a lei, ho ritrovato il mio vero papà, da quando vivo con lui, mi manca lei. Poi, dopo un po’ che sono lontana da papà, mi manca lui… Non posso farci niente: adoro entrambi! Quando ero più piccola mi ero cullata nell’illusione di vederli sposati, così avrei potuto vivere con tutti e due, e non ci sarebbero stati problemi.

Mac non è la mia vera sorella: sono io che la chiamo così.

Mac, ossia il tenente colonnello Sarah MacKenzie, ottimo avvocato della Procura Militare, è l’unica persona che mi ha voluto davvero bene negli anni in cui vivevo con estranei, dopo la morte di mia madre. Si prese cura di me, sapendomi abbandonata quasi a me stessa. Allora credevo ancora che il mio vero papà fosse morto, prima della mia nascita, nell’esplosione di una nave. Anche il mio papà è un militare: fa parte della Marina, mentre Mac è un ufficiale del corpo dei Marines.

Dopo la morte della mamma, ho vissuto per un po’ col mio patrigno (periodo della vita che preferisco dimenticare), il quale frequentava una donna terribile… Odiavo vivere con loro, così scappavo spesso.

Ho conosciuto Mac a quei tempi: lei cercava un bambino da aiutare e l’assistente sociale le aveva parlato di me.

L’adorai subito, tant’era che la chiamavo addirittura “mamma”.

Un giorno scappai di nuovo dal mio patrigno e l’andai cercare al Jag, dove sapevo che lavorava. Ero piccola, ma sveglia. La prima persona che incontrai fu il guardiamarina Sims, Harriet, che mi fece parlare con Mac. Era così bella, Mac, in uniforme! Tutti erano belli, in uniforme. E molto simpatici… Persino l’ammiraglio, che aveva fama d’essere burbero; con me fu molto gentile, soprattutto quando il tenente Roberts scoprì che il mio papà era ancora vivo e Mac gli chiese il permesso di poterlo chiamare tramite video-telefono. L’ammiraglio Chegwidden acconsentì, benché quel genere di comunicazioni costasse parecchio alla Marina!

Era la vigilia di Natale di tre anni fa…

Fu proprio in quell’occasione che conobbi anche Harm.

Harm, il capitano Harmon Rabb, è un collega di Mac e suo più caro amico.

Io ho un debole per lui! E quale ragazza dotata di un po’ di cervello non ne avrebbe? Come si può non adorare un tipo simile? E’ altissimo, bellissimo e affascinante. Inoltre è pure simpatico. E quando sorride… wow! Da infarto, ragazze! So che oltre ad essere un bravo avvocato, è pure un ottimo pilota d’aerei. Io non l’ho mai visto volare, ma mi piacerebbe tantissimo.

Lui e Mac lavorano quasi sempre assieme; sono molto amici. A dire il vero, ho sempre pensato che Mac fosse innamorata di lui, ma poi ha conosciuto l’australiano: Mic Brumby.

Da non paragonare ad Harm, per la carità!

Non si può dire che sia l’uomo più brutto della terra, ma neppure definirlo belloccio… Non capisco cosa ci trovi in lui, Mac!

A me è sempre stato antipatico, fin dall’inizio! Al contrario di Harm, invece: il capitano Rabb è diverso. E’ molto affabile con me e non si comporta così solo perché sono una persona importante per Mac. Penso mi trovi simpatica per me stessa. E questo mi piace.

Con Mic Brumby non ho mai provato la stessa cosa. Ho sempre pensato che facesse di tutto per rendersi simpatico a me, solo per entrare nelle grazie di Mac! Ma forse si comportava a quel modo, perché io lo trattavo maluccio.

Poveraccio! Però era più forte di me…

Ora lo trovo più simpatico: ho imparato a conoscerlo meglio e non è così male. Anche se io preferisco Harm. Ma l’amore è cieco, così dicono!

Guarda cos’è successo a me: quest’anno, a scuola, mi sono presa una bella cotta per Harry, quel ragazzino timido e un po’ imbranato dell’altra sezione. Eppure, in classe con me, c’è il ragazzo che tutti definiscono il più carino della scuola. Paul Kirby. Il quale non mi degna di uno sguardo! Ma, del resto, non degna di uno sguardo nessuna ragazza: non fa altro che fare il bullo! Però tutte gli muoiono dietro. A me, invece, piace molto Harry Playmounth. Tutte le mie compagne mi prendono in giro, perché è timido e porta gli occhiali. Eppure…

Tornando a Mac e Mic Brumby, quando ho saputo che l’altra cerimonia era stata rinviata e Mic era tornato in Australia dopo l’incidente di Harm (il matrimonio era stato rimandato perché Harm era precipitato con l’aereo in mare, proprio mentre era diretto ad Andrews, di ritorno dalle qualificazioni semestrali su una portaerei, per partecipare alla cerimonia), mi sono arrabbiata molto con lui. Credevo che non volesse più sposare Mac! Invece, forse, se n’era andato per motivi di lavoro, dato che ora la cerimonia è stata fissata.

Bene, ora devo proprio smettere: l’aereo non aspetta! Papà ha promesso di accompagnarmi in aeroporto.

La valigia è già pronta, ma devo ancora cambiarmi per il viaggio. Per il matrimonio ho scelto un abito bellissimo! Mi piace ancora di più di quello della volta scorsa! Non vedo l’ora di indossarlo.

Tu, caro diario, verrai con me,così potrò raccontarti tutti i particolari, giorno per giorno.

 

 

Sera a Washington

 Eccomi di nuovo. Finalmente sono a Washington! Il viaggio è stato divertente, come sempre: le hostess sono molto carine, con una ragazza che viaggia sola. Ti chiedono continuamente se vuoi qualcosa e io ne approfitto sempre per rimpinzarmi di dolci.

Quando sono scesa dall’aereo, c’era Mac ad aspettarmi. Che gioia, rivederla!

M’è sembrata un po’ affaticata, ma si sa: i preparativi per un matrimonio impegnano molto. Sono davvero contenta di essere qui! Così potrò aiutarla.

Le ho fatto un sacco di domande sulla cerimonia, ma per ora non mi ha detto nulla. Parleremo domani.

Mic non era con lei all’aeroporto. Ho chiesto come mai non ci fosse, e Mac ha risposto che mi voleva tutta per sé.

E’ fantastica! Che ti avevo detto?

  

 

Lunedì, 22 ottobre 2001

Sono sfinita! Io e Mac siamo appena rientrate da una giornata tra avvocati. Ha chiesto il permesso a quel simpaticone dell’ammiraglio di potermi portare in ufficio. Naturalmente lui ha acconsentito. Comincio a pensare che Mac mi abbia preso in giro, quando mi parlava dell’ammiraglio, descrivendolo come una persona molto autoritaria e seria!

Io lo trovo unico. E’ davvero divertente… Spesso urla, ma è simpatico.

Secondo me, fa apposta ad urlare! Tanto per farsi rispettare di più: se tutti lo credono cattivo, hanno un po’ paura e gli obbediscono di più.

Stamattina, per esempio, ha urlato contro il suo segretario, perché sosteneva che avesse combinato qualcosa al suo computer, visto che non riusciva più ad accenderlo. Il povero Tyner è accorso immediatamente, risolvendo subito il problema: l’ammiraglio non si era accorto che la spina del monitor era staccata! Probabilmente erano stati gli addetti alle pulizie.

Non credo permetta a tutti di portare estranei in ufficio, ma inizio a pensare che abbia un debole per Mac. A lei concede quasi tutto!

Tra l’altro ho notato che era particolarmente paterno, con lei. Addirittura premuroso…

In ufficio ho rivisto tutti i colleghi di Mac: Bud e Harriet Roberts, simpatici come sempre. Poi c’era anche il sergente Galindez (un tipo decisamente niente male neanche quello!), Tyner e l’ammiraglio, ma di loro ho già parlato. E il tenente Lauren Singer.

Quella è sempre più antipatica.  Proprio mentre io e Mac stavamo uscendo dall’ascensore, questa mattina, abbiamo immediatamente sentito la sua voce mentre rimproverava il povero Galindez per qualcosa d’assurdo, come il solito. Il sergente si è beccato la sua lavata di capo senza fiatare, stoico come sempre. Ma, mentre Mac gli passava vicino, l’ha guardata come a dirle “… che rompiscatole, questa!”.

Mac gli ha rivolto un sorriso; poi ha cercato di toglierlo dalle grinfie della Singer. Come più alto in grado, l’ha mandata immediatamente a fare delle fotocopie che le servivano… almeno così ha detto al tenente, perché poi, appena le ha avute, le ha abbandonate sulla scrivania, senza degnarle più di uno sguardo!

Galindez, più tardi s’è affacciato all’ufficio di Mac chiedendole, con un sorriso, se poteva portarle qualcosa da mangiare.

Mi sembrano tutti particolarmente premurosi con lei (a parte la Singer, ovvio)

Nel pomeriggio, ho conosciuto un nuovo collega di Harm e Mac: il capitano Sturgis Turner. E’ arrivato da poco al Jag, ma conosceva Harm da tempo. E’ stato suo compagno in Accademia. Mac mi ha raccontato che Harm è stato molto felice di rivederlo! E di poter lavorare assieme.

Io l’ho trovato un po’ insulso: serio e di poche parole, anche se è stato gentile. Mac sostiene che non si sente ancora a suo agio con lei perché assomiglia moltissimo ad una loro compagna d’accademia, la ragazza di Harm, uccisa anni fa.

Questa proprio non la sapevo!

Mac non mi aveva mai detto nulla. Ho voluto saperne di più, così lei mi ha raccontato che quella ragazza, a quanto dicono, le assomigliava in maniera impressionante.

Diane, così si chiamava, era stato il grande amore di Harm ai tempi dell’accademia navale. Anche lei ufficiale di Marina, era stata assassinata da un collega e Harm, a quei tempi già in servizio alla Procura Militare, era stato dapprima incaricato del caso poi, quando si era saputo che era il suo innamorato, addirittura sospettato dell’omicidio. Solo anni dopo, quando lui e Mac già si conoscevano, era riuscito a scoprire chi fosse il vero assassino.

E poi guardo le soap-opera in televisione!

Senza immaginare, invece, che conosco persone vere che hanno vissuto avventure più eccitanti!

Chissà che effetto fa a Mac sapere di essere la sosia della ragazza morta di Harm... Per non pensare a come deve essere rimasto lui, quando l’ha vista la prima volta! Dovrò ricordarmi di chiederglielo… anche se non so se sia il caso. Forse è meglio non rivangare certi ricordi.

Harm non c’era in ufficio. Mac mi ha detto che era impegnato con Clayton Webb.

Non ho ancora visto neppure Mic, ma non m’importa: voglio Mac tutta per me il più a lungo possibile! Tanto lui l’avrà a disposizione fra pochi giorni, tutta per sé.

A proposito: non ho ancora saputo dove andranno in viaggio di nozze. L’altra volta avevano in mente l’Australia… Chissà questa volta?

Devo ricordarmi di chiederlo a Mac, domani.

  

 

Martedì, 23 ottobre 2001

 Oggi Mac non è andata in ufficio. L’ho accompagnata a provare l’abito da sposa.

L’abito è letteralmente FA-VO-LO-SO! Tutto in seta e pizzo bianco, lungo fino ai piedi, con un breve strascico e il velo.

Con noi c’era anche Harriet, che ha aiutato Mac a cambiarsi per la prova. Ho sentito che le chiedeva se, questa volta, era felice… “Questa volta si, tantissimo, Harriet !” Così l’ho sentita rispondere. Non ho ben capito questo scambio di battute.

Ad ogni modo si vede proprio che Mac è felice! Pensa: mentre provava l’abito, ho visto che le luccicavano gli occhi, come se trattenesse a stento le lacrime, persa nei suoi pensieri, mentre con una mano lisciava le pieghe dell’abito all’altezza della vita. Certamente stava pensando a Mic!

Ah! L’amore è proprio una cosa meravigliosa!

Uscite dal negozio di abiti da sposa, siamo andate a fare altre commissioni: vestiti nuovi per il viaggio di nozze e scarpe. Mac adora le scarpe e ogni scusa è buona per acquistarne delle nuove! Ha voluto a tutti i costi regalarne un paio anche a me. Infine siamo andate ai grandi magazzini e abbiamo fatto man bassa di profumi, smalti e ombretti: questa sera ci dipingeremo le unghie, proprio come piace a noi!

Ho provato a chiederle del viaggio di nozze, ma è stata evasiva…

 

 

    Sera

Mac mi crede a letto, ora. Ma io non potevo andare a dormire senza aver prima scritto quello che è successo!

Siamo tornate dallo shopping, piene di pacchi e pacchettini, poco prima di cena. Tra i vari acquisti c’era pure il nostro pasto, che abbiamo condiviso sedute sul divano, come due adolescenti.

Adoro Mac quando ritorna ragazzina e si dimentica di essere un ufficiale dei Marines! E’ così divertente! Lei dice che sono io che la faccio diventare così. Io, invece, penso che lei non aspetti altro che avere la buona scusa per dimenticare la sua serietà professionale e lasciarsi andare…

Tornando a noi: dopo cena eravamo tranquille a dipingerci le unghie e a far tutte quelle cose sciocche che due ragazze avrebbero fatto prima di una festa, tipo provarci i profumi e truccarci, quando suona il campanello dell’ingresso. Mac era impegnata a terminare la sua pedicure e mi ha detto di andare ad aprire.

Indovina chi c’era alla porta? Harm.

Quando l’ho visto, come il solito, il mio cuore ha fatto una capriola… Accidenti, quanto è bello!   

Ero così felice di rivederlo! Anche lui: mi ha salutato, abbracciandomi e scompigliandomi i capelli.

WOW! Pensavo di svenire… peccato che sia troppo vecchio per me! Per lui sarei disposta anche a dimenticarmi di Harry Playmounth!

Ero ancora lì, mezza imbambolata, a riprendermi dall’emozione di essere stata abbracciata dal capitano Harmon Rabb, quando Mac ha chiesto chi fosse alla porta. Non appena le ho detto chi c’era, ho assistito ad una scena che mai dimenticherò…

Un secondo dopo che le avevo annunciato che c’era Harm alla porta, ho visto Mac precipitarsi tra le sue braccia. Harm l’ha sollevata, stringendola così forte da farmi temere che le avrebbe fatto del male. Ma lei non sembrava soffrire. Anzi! Era davvero felice! Come non l’avevo mai vista. Naturalmente s’era pure scordata delle unghie fresche di smalto…

E, cosa ancora più strana, avresti dovuto vedere l’espressione di Harm: sorrideva ed era felice, mentre la salutava con un “Ciao, amore, mi sei mancata da morire”. Poi, l’ha baciata…

DICO IO: L’HA BACIATA!

E che bacio!

Meglio di quelli che si vedono nei film! E lei non sembrava per nulla dispiaciuta!  (beh, quale donna sarebbe dispiaciuta ad essere baciata da lui?)

Quando sono tornati sulla terra, Mac mi ha guardato, poi ha guardato Harm e gli ha detto: “Forse dovremmo spiegare la situazione a Chloe…”

E CERTO CHE AVREBBERO DOVUTO!

Non stavo capendo più nulla: ma come? Tra cinque giorni non avrebbe dovuto sposare Mic? E che ci faceva, allora, tra le braccia di Harm?

Ma Harm le ha risposto: “Domani. Le spiegheremo tutto domani. Ora ti voglio tutta per me… Ti rendi conto che sono ben…”

e Mac: “… cinquantatré ore, ventotto minuti e dodici secondi…”

 “…appunto, che non ti vedo? E che non ti stringo tra le braccia?” Harm aveva terminato la frase, incurante delle mie occhiate a Mac. La quale, allora, mi si è avvicinata e mi ha chiesto se avremmo potuto rimandare a domani le spiegazioni e la fine delle nostre operazioni di maquillage.

Come avrei potuto non acconsentire? Qualcuno ha mai provato a far cambiare idea al capitano Rabb?

Così mi sono ritirata nella mia camera, ma chi riusciva a dormire? Tutti i miei pensieri erano concentrati sulla scena vista poco prima: cercavo di capire qualcosa. Poi, a furia di pensarci, m’è venuto in mente che, dal momento in cui Mac mi ha comunicato la notizia del matrimonio, non ha mai menzionato Mic. Se qualcuno ha fatto il suo nome, quel qualcuno sono sempre stata io.

Ma chi poteva immaginare che lo sposo, a distanza di soli quattro mesi dalle precedenti nozze (o meglio, tentativo di nozze), sarebbe cambiato?

E poi, era davvero così? Mac si sarebbe davvero sposata con Harm?

A questo riguardo, ormai penso di non avere più dubbi: circa un’ora dopo che mi avevano gentilmente “rinchiusa” in camera mia, Harm se n’è andato. Ma prima di uscire, ho visto che baciava ancora Mac e le sussurrava, accarezzandole la pancia teneramente: “Fra pochi giorni non sarò più costretto a lasciarti… Sai che non sopporto di dormire lontano da te. Non vedo l’ora di avervi tutti per me...”

Hai capito proprio bene: ha detto “averVI” tutti per me… e non averTI tutta per me!

Di certo, parlando al plurale, non si riferiva alla sottoscritta…

Mac aspetta un bambino. Ci scommetto… E Harm è il papà.

Domani le farò il terzo grado e la costringerò a dirmi tutto.

A quanto pare diventerò zia!

 Zia Chloe! FANTASTICO!

 

  

Mercoledì, 24 ottobre 2001

 L’ho detto a Mac: l’ammiraglio dovrebbe arruolarmi tra i suoi uomini migliori!

Credo d’avere ottime doti investigative. E’ vero: all’inizio ho preso una cantonata bestiale. Ma non avrei mai immaginato che certe cose potessero cambiare in così breve tempo. Del resto, da quando ero tornata a casa, dopo il ritrovamento di Harm in mare e la cerimonia annullata, avevo sentito una sola volta Mac al telefono, quando mi aveva annunciato che Mic era partito per l’Australia.

Quindi era logico dedurre, quando l’ho sentita la scorsa settimana invitarmi al matrimonio, che Mic fosse tornato e che avessero fissato una nuova cerimonia. Invece…

Però, non appena ho assistito alla scena tra lei e Harm, ho capito tutto, compreso il fatto che Mac aspetta un bambino. Me lo ha confermato proprio oggi. Appena sveglia, questa mattina, l’ho subito costretta ad una chiacchierata chiarificatrice. Così lei mi ha raccontato tutto…

Beh, non proprio tutto... i particolari più intimi li ha tralasciati, ovvio! Peccato, ho pensato io! Non sarebbe stato male, per una ragazza della mia età, entrare in possesso di certe informazioni. Prima o poi potrebbero tornarmi utili, non credi?

Ma neppure per un minuto ho pensato che il serio, irreprensibile tenente colonnello Sarah MacKenzie, si sbottonasse a tal punto da fornirmi particolari tanto interessanti! Sarebbe stato troppo! D’accordo la confidenza tra donne, ma c’è un limite… Ad ogni modo, siccome a me la fantasia non manca, penso proprio d’aver ben chiaro quello che potrebbe essere successo, da quello che mi ha raccontato!

Altro che la trama di un film!

A quanto pare, ad Harm, il caro, eterno, indeciso Harm, la brutta avventura in mare ha fatto davvero bene!

Io lo sapevo che quei due erano fatti l’uno per l’altra! L’avevo intuito fin dal primo momento. Mac parlava sempre di lui: Harm ha fatto questo, Harm ha fatto quello, Harm di qui, Harm di la… insomma, una vera fissazione, non so se capisci.

E ogni volta che le chiedevo se era innamorata di lui, era sempre evasiva, rispondeva aggirando il discorso, ma non diceva mai un bel deciso NO. Senza contare l’espressione sognante che aveva sempre, quando parlava di lui…

Per quanto riguarda il capitano Rabb, con lui la faccenda è sempre stata più complicata, ma ad un occhio attento, non poteva sfuggire di certo la particolare attenzione che aveva sempre, in ogni occasione, nei confronti di Mac.

Oggi ho indagato un po’, quando ho accompagnato di nuovo Mac in ufficio. Ho chiesto ad Harriet e Bud cosa ne pensavano del fatto che Harm e Mac si sposassero: erano felici, naturalmente! Poi, quasi contemporaneamente, entrambi hanno aggiunto: “Era ora!”

Tornando alla storia: come dicevo, aver rischiato la vita ha fatto rinsavire lo sveglio avvocato che, negli affari di cuore, a quanto pare, tanto sveglio non era stato fino a quel momento!

Quando era rientrato in servizio, dopo la convalescenza in ospedale, ed aveva saputo dell’angoscia di Mac nel saperlo in pericolo di vita e del fatto che la cerimonia era stata annullata, ma lei gli aveva fatto intendere che fosse solo rinviata, ha deciso che avrebbe affrontato Mac a quattr’occhi. E così ha fatto.

Dal racconto di Mac, c’era però un punto che non mi era chiaro, e che l’ho convinta a spiegarmi meglio. E qui la cosa si è fatta ancora più interessante!

La loro storia è iniziata prima ancora! Tutto risale alla sera della festa di fidanzamento, a casa dell’ammiraglio…

A quanto pare, quella sera, dopo un dialogo tra amici, molto carico di rimpianti soprattutto da parte di Harm, lui l’ha baciata, e lei lo ha ricambiato.

Questo fatto ha sconvolto Mac a tal punto che, rientrata dalla festa, aveva chiesto a Mic di lasciarla sola ma, invece di starsene in casa buona buona a meditare sulla faccenda, ha deciso di andare da Harm, per chiarire quello che era appena successo tra loro. Ma, arrivata da lui, la situazione è cambiata: Harm le ha confessato di amarla e… 
Che scena romantica! Riesco quasi ad immaginarmela… si baciano, lui le dice che l’ama , lei è combattuta tra due uomini, ma l’amore vero prevale!

L’amore vero d’accordo, ma certamente anche i baci di Harm!

Ma… vuoi mettere l’effetto di essere baciata da Mic Brumby rispetto l’essere baciata da Harmon Rabb?

Direi che nessuna ragazza sana di mente avrebbe dubbi a riguardo!

Dopo, tuttavia, le cose si sono complicate, sempre per il loro dannato modo di non parlarsi mai con chiarezza.  Quindi aveva deciso di sposarsi comunque con Mic. Fino all'incidente in mare... quando Harm, finalmente ripresosi dopo l’ospedale, non l’ha raggiunta a casa  per un chiarimento... sembra che il piccolo Rabb sia stato concepito proprio quella notte.

Ma c’è di più: ho saputo che proprio il giorno dopo che avevano scoperto di aspettare un bambino, Clark Palmer (un pazzo omicida) ha rapito Mac perché voleva vendicarsi di Harm.
Povera Mac, che esperienza terribile!
Mentre mi raccontava, si capiva quanto aveva sofferto. Mi ha detto che aveva davvero avuto tanta paura di morire, di perdere per sempre Harm e il loro bambino. Ma, alla fine, nonostante la paura, era riuscita a far pervenire ad Harm un messaggio in cui gli faceva capire dove Palmer la tenesse prigioniera. E Harm, come un degno Principe Azzurro delle fiabe, come un vero Eroe antico, aiutato dall’ammiraglio in persona, è riuscito a liberarla!

Il timore di perdersi nuovamente, ha fatto finalmente prendere loro la decisione di sposarsi e di rendere pubblica la loro relazione.
Si, perché devi sapere che per ben due mesi, da quando hanno concepito il loro piccolino a quando Mac è stata rapita, non avevano detto a nessuno della loro storia, anzi, per evitare di tradirsi, avevano fatto finta di aver litigato e di non essere più neppure amici.
Mac mi ha raccontato molto divertita questo particolare. M’ha detto che litigavano talmente bene e in maniera tanto convincente che persino l’ammiraglio li aveva ripresi per il loro atteggiamento bellicoso in ufficio!

Fine della storia.

Caspita! Te ne vai per un attimo, e qui, a Washington, ne succedono di tutti i colori!

 

  

Giovedì, 25 ottobre 2001

Oggi è il compleanno di Harm. Solo quando l’ho saputo, ho realizzato che i due piccioncini hanno deciso di sposarsi proprio a pochi giorni di distanza dal compleanno di Harm. Ho chiesto a Mac come mai avevano scelto questo periodo, e lei mi ha risposto, sorridendo:

“Così Harm non se lo dimentica! Non dimenticherà la data del nostro anniversario! Sai, a volte è così smemorato…” ma non è riuscita a finire la frase, perché il festeggiato, che l’aveva sentita dalla cucina, ci ha raggiunto e poi ha iniziato a tirarle contro i cuscini del divano.

Naturalmente hai mai visto un Marine che si lasci atterrare da dei cuscini del divano senza combattere? Mac ha risposto subito al “fuoco”, e così abbiamo finito per fare gli scemi per quasi mezz’ora.

Penso che mi piacerà molto venire a trovare Harm e Mac, quando saranno sposati! C’è da divertirsi un casino, con loro. Non avrei mai detto che Harm fosse così divertente.

E’ davvero bello starli a guardare: sono proprio innamoratissimi! Si vede lontano un miglio. Lui è sempre molto premuroso, con lei. E’ sempre tenero… Anche se, spesso, lo scopro che l’osserva con uno strano luccichio negli occhi. Penso sia quello che i grandi definiscono “desiderio”.

Sai, sono ancora giovane, ma di nascosto a papà, ho cominciato a leggere qualche romanzo d’amore. Me li ha prestati la mia amica Louise, che è più vecchia di me di due anni: mi diceva che erano fantastici… Allora ho provato anch’io. Ad essere sincera, più che fantastici, li definirei interessanti. Una specie di “manuale d’istruzioni” per capirci qualcosa dell’amore…

Ma mi sa che è sempre una faccenda alquanto complicata, anche con le istruzioni! Basta guardare i due adulti qui presenti.

Ad ogni modo ora sembrano davvero felici!

Mac è innamorata persa. Basta guardarla come osserva Harm: non riesce mai a staccare gli occhi da lui. Non mi era mai sembrato che con Mic si comportasse così.

Io, d’altro canto, sono felicissima che sposi Harm!

Quando verranno a trovarmi, lo presenterò alle mie amiche: creperanno d’invidia! Nessuna di loro avrà mai un cognato bello quanto il mio.

Questa sera festeggeremo il suo trentottesimo compleanno con una cena al ristorante. In giornata arriveranno anche la mamma di Harm e il suo patrigno, Frank Burnett: sono molto curiosa di conoscerli.

Domani ti racconterò tutto.

  

 

Sabato, 27 ottobre 2001

 Non sono proprio riuscita a scrivere prima!

Ieri è stata una giornata frenetica e travolgente. Ma è meglio che cominci dall’inizio.

Dunque… cena di compleanno di giovedì sera.

Il ristorante scelto da Mac era delizioso e abbiamo mangiato benissimo.

Finalmente ho conosciuto la mamma di Harm: Patricia Reed Rabb Burnett è una signora davvero simpatica e piacevole. Mi ha messo subito a mio agio.

Io ero un po’ nervosa, all’idea di conoscerla, e Harm l’aveva capito. Poco prima d’uscire a cena, mi si è avvicinato e mi ha chiesto se andava tutto bene. Quando gli ho detto che ero un po’ agitata all’idea di non piacere a sua madre, mi ha rassicurato dicendo che certamente Trish mi avrebbe trattato come una nipotina.

Aveva ragione! Tutta la mia paura è scomparsa non appena le sono stata presentata: mi ha abbracciato e ha subito iniziato a chiacchierare con me come se l’avessi vista solo il giorno prima.

Mi ha chiesto della scuola, delle amiche, dei ragazzi che mi piacciono. Le ho parlato di Harry, dicendole che è un po’ timido. Mi ha raccontato che anche il suo primo marito, era un po’ timido. Nonostante fosse un bellissimo uomo, parecchio corteggiato, quando si erano conosciuti, l’aveva sorpresa: tanto era sicuro di sé come pilota, altrettanto era timido e imbarazzato con lei (chissà chi mi ricorda?)

Sorrideva ancora con gli occhi, mentre mi raccontava quello… deve averlo amato davvero tanto!

Ho visto una sua foto: assomiglia ad Harm in maniera davvero impressionante!

Ho evitato di dire a Trish che, oltre ad Harry, mi piace molto anche suo figlio: avrebbe pensato che sono un po’ stramba! Piacermi un uomo tanto più vecchio di me!

Ma… se uno è bello, è bello… che ci posso fare?

Tornando alla serata: anche il patrigno di Harm non è male. Simpatico e divertente. Si vede che è ancora innamorato della moglie e vuole davvero bene ad Harm. Ha chiacchierato parecchio con lui e Mac. Sia Frank sia Trish sono felici per questo matrimonio. E poi… avresti dovuto vedere la loro faccia, quando hanno saputo che presto diventeranno anche nonni!

Lui ha abbracciato Mac e ha stretto la mano al futuro papà. Poi hanno scherzato per un po’… Trish, invece, era molto commossa: ha baciato prima Mac e poi suo figlio, scoppiando quindi a piangere di felicità tra le sue braccia. Harm l’ha abbracciata, cercando di calmarla. Ero vicino a loro due, e l’ho sentita sussurrargli: “Tuo padre sarebbe stato tanto felice di avere un nipotino…”

A quella frase, ho visto gli occhi di Harm diventare lucidi. Ha abbracciato sua madre e le ha detto: “Lo so, mamma. Ma lui lo sa”.

Dopo questa notizia la cena è proseguita se possibile ancora più allegra.

Mi sono divertita molto ad ascoltare tutti i discorsi che facevano sul bambino! Sembravano alle prese con un nuovo gioco, vecchio come il mondo. A quanto pare, futuri nonni e futuri genitori perdono completamente la ragione di fronte alla nascita di un bambino.

Finalmente, poco prima della torta, abbiamo consegnato i regali al festeggiato.

Io gli ho comperato, su consiglio di Mac, un flacone del suo dopobarba, quello che piace tanto a lei.

Poi Frank ha reso Harm un uomo davvero felice, quando gli ha dato il suo regalo: un radiolocalizzatore per auto. Un oggetto molto costoso, che lui avrebbe voluto comperarsi, prima o poi, per la Corvette che sta rimettendo insieme, assieme al capitano Turner. Quest’aggeggio dovrebbe servirgli per evitare che gliela rubino di nuovo.

La madre di Harm, invece, gli ha regalato l’orologio d’oro che suo padre indossava al loro matrimonio, un regalo che lei stessa aveva fatto al marito proprio in occasione della cerimonia. Harm era commosso e felicissimo del dono di sua madre.

Infine è stata la volta di Mac…

E qui sono rimasta un po’ delusa: m’aspettavo chissà cosa! Invece il suo regalo consisteva in un libro da cucina “365 ricette a base di carne” che ha fatto scoppiare in una fragorosa risata il festeggiato, non appena ha letto il titolo!

Bah! Contento lui…

Usciti dal ristorante, abbiamo accompagnato in albergo Trish e Frank e poi Harm ha riaccompagnato a casa Mac e la sottoscritta.

Rientrate in casa, Mac è sparita un attimo in camera sua ed è uscita con un enorme scatolone. Quando Harm l’ha vista sollevare quel peso, per poco non l’aggrediva. Non vuole assolutamente che lei faccia sforzi inutili. Di solito lo reputo un po’ troppo apprensivo, perché considera uno sforzo inutile anche quando la vede spostare una sedia.Insomma: non mi sembra poi tanto fragile! Ma con quello scatolone in mano: eccome se aveva ragione!

Lei, allora, glielo ha consegnato, dicendogli che era per lui.

L’ho visto un po’ interdetto: non capiva cosa fosse.

Quando l’ha aperto, tuttavia, tutto è stato molto chiaro. Ecco perché al ristorante gli aveva dato solo uno stupido manuale da cucina! Aveva in serbo la vera sorpresa a casa.

Harm ha apprezzato molto il regalo di Mac.

 La giornata di ieri, invece, si è svolta all’insegna delle ultime prove: l’abito, per il ritocco finale; l’acconciatura, il trucco… insomma, un vero tour-de-force!

Ma DIVERTENTISSIMO ! Almeno per me.

Poi, a metà pomeriggio, pure una scappata in ufficio, perché Mac doveva assolutamente passare delle consegne al tenente Roberts.

E li ho saputo che di sera, i due piccioncini, avrebbero festeggiato i rispettivi “addio al celibato” e “addio al nubilato”, Harm con i suoi amici; Mac, naturalmente fra donne.

E tra queste ultime ero compresa anch’io!

WOW! Quando l’ho saputo, ero eccitatissima! Di solito, questo genere di festeggiamenti, si svolge in qualche locale, con tanto di strip-tease maschile. Era ora! Qualcosa d’eccitante anche per la sottoscritta.

Insomma: tutti continuano a trattarmi come una bamboccia, ma non sanno che sono quasi una donna? E certe cose se non comincio ad impararle ora, quando mai lo farò?

Ma le mie speranze sono andate subito deluse da Mac: già in occasione del matrimonio del tenente Sims, la madre della sposa aveva organizzato una puntata in un locale di quel genere e Harriet si era imbarazzata moltissimo. A dir la verità, Mac si era divertita, così mi ha detto. Ma le sue amiche, per il suo matrimonio, non hanno voluto organizzare nulla di troppo scabroso. Avevano un po’ timore della reazione del capitano Rabb! E poi sapevano che ci sarei stata pure io, MINORENNE.

Come odio quella parola!

Ma prima o poi diventerò MAGGIORENNE anch’io e allora…

Così ho saputo che saremmo finite in un locale dove avrebbero presentato solo spettacoli di varietà e cabaret. Peccato, mi sono detta! Un’occasione sprecata!

Ad ogni modo, io e Mac ci siamo preparate accuratamente, come se dovessimo partecipare ad un evento super-mondano.

Così arriviamo al locale: eravamo attese da Trish, da Harriet, dalla congressista Bobby Latham, amica di Harm e Mac, accompagnata dalla sua assistente, Jennifer, una ragazza molto simpatica e carina. E infine c’era un’altra amica di Mac, Meredith.

Mac era incuriosita e cercava di scoprire dove gli uomini avrebbero portato Harm, ma Harriet non lo sapeva: suo marito non le aveva detto nulla.

Finalmente entriamo nel locale e fin da subito capiamo che c’è qualcosa di strano. Il locale, che sarebbe dovuto essere affollato, era vuoto.

Le signore si guardano attorno perplesse, finché il proprietario le avvicina e dice loro che su richiesta speciale, il locale era stato affittato esclusivamente per noi. Che ci accomodassimo… lo spettacolo sarebbe iniziato a breve.

Mac ha chiesto CHI aveva affittato il locale apposta per l’occasione, ma l’uomo se n’era già andato, eludendo abilmente la domanda.

La cosa ha iniziato a farsi eccitante! UN MISTERO DA SCOPRIRE!

Ci sediamo ai tavoli, dove ci attendeva uno spuntino e dello champagne… che nessuna aveva ordinato. Sempre più perplesse, decidiamo di goderci lo spettacolo di cabaret. Io, a dir la verità, sarei stata più interessata a scoprire chi ci fosse dietro a quel mistero, ma…

Ad ogni modo, lo avrei scoperto molto presto.

Finalmente si abbassano le luci; si apre il sipario e…

… sul palcoscenico appaiono sette uomini in divisa militare della Marina, voltati di schiena...

Inizia una musica degna del film "Nove settimane e mezzo" e… non ci crederai: altro che spettacolo di cabaret! Si trattava di uno strip-tease al maschile!

Ti lascio immaginare le facce delle signore! La prima a riprendersi è stata l’onorevole Latham, che ha iniziato ad applaudire, seguita da Mac, che comunque ha trovato la faccenda divertente. Ma anche Harriet, Trish e Meredith hanno reagito bene. L’unica che sembrava un poco imbarazzata era l’assistente della Latham, Jennifer.

Io, invece, ero al settimo cielo! Finalmente qualcosa d’interessante da vedere!

Quello che lasciava tutte molto perplesse era CHI aveva organizzato una sorpresa simile. Nessuna delle amiche di Mac e neppure lei. Tanto meno la madre di Harm!

Gli uomini indossavano una maschera, che copriva loro il viso e si muovevano discretamente, in particolare il tipo alto che stava al centro e un paio d’altri.

Io trovavo tutto divertente e interessante, soprattutto quando sono giunti al punto in cui si sono sfilati la camicia…

WOW! C’erano alcuni con un fisico niente male! E a quanto pare anche le altre signore apprezzavano!

Il tipo alto al centro sembrava essere la star dello spettacolo, mentre gli altri gli facevano da “spalla”. E a ragione: era davvero un uomo notevole! Non fossi già stata pazza di Harry e di Harm…

Ad un certo punto, proprio lui si stacca dal gruppo e scende dal palco, e a tempo di musica, afferra Mac e la trascina in un ballo scatenato…

Lei all’inizio era molto imbarazzata, ma poi il ballerino l’ha abbracciata (forse un po’ troppo, a dir la verità! Fortuna che Harm era da tutt’altra parte, ho pensato, altrimenti…) e le ha sussurrato qualcosa all’orecchio, che deve averla tranquillizzata un po’.

In fondo era sempre una donna ad un passo dalle nozze! D’accordo festeggiarla, ma… Tuttavia, subito dopo, la musica cambia, diventa più lenta e… con la musica, anche il ballo di Mac e dello spogliarellista...

Accipicchia! Quella donna mi riserva un mucchio di sorprese!

Per non parlare di come ci fa rimanere tutte a bocca aperta, quando la vediamo rispondere al bacio appassionato del ballerino seminudo!

E poi tornare al tavolo come niente fosse, con un’aria estasiata!

Lo spettacolo continua e lo spogliarello del "protagonista" prosegue fino… a lasciarlo in boxer!

Beh? Che mi aspettavo per il mio primo strip-tease?

Non di certo che a farlo fossero Harm (era lui, ovviamente, quello rimasto in boxer), Bud, il capitano Turner, Tyner, Galindez, Frank e… addirittura l’ammiraglio Chegwidden in persona!

Ecco risolto il mistero del locale riservato e del bacio appassionato della futura sposa!

Tra le risate generali e l’allegria di tutti, abbiamo scoperto che l’idea era stata proprio dello sposo, che voleva esibirsi per la sua bella. Quando Mac gli ha chiesto come mai, lui ha risposto che si era divertito molto a vederla assistere allo spettacolo di strip-tease organizzato dalla madre di Harriet per il suo addio al nubilato. Così aveva voluto farla divertire lui stesso!

Naturalmente gli altri “ballerini” hanno aggiunto che non avrebbe mai permesso che lei si divertisse così con un altro uomo!

Mac non sapeva che lui l’avesse vista allora.

Io però ero incuriosita da un alto fatto: lo aveva baciato sapendo chi fosse oppure no?

Lei non ha risposto. Allora le ho chiesto che cosa lui le avesse sussurrato all’orecchio, mentre ballavano, prima di baciarla.

Mac ha guardato Harm e poi mi ha risposto: “Vola con me!”

Io non ci ho capito nulla…

La serata è stata molto divertente: abbiamo ballato tutte quante, ognuna di noi con un “ballerino”! Io e Jennifer ci siamo scambiate Tyner e Galindez.

Potrei aggiungere anche quest’ultimo alla lista dei miei uomini preferiti!!!!

Ah, quando tornerò a casa e racconterò tutto quanto alle mie amiche: creperanno d’invidia!

 Oggi sarà una giornata di relax, per prepararci al grande evento di domani!

Sono ECCITATISSIMA!

  

Ops! Stavo per dimenticarmene!

Il regalo di Mac era una fantastica chitarra classica. Harm era molto felice perché quella che lui possedeva, risaliva alla sua adolescenza, quando aveva imparato a suonarla, ed era un po’ vecchiotta! Mac gli ha detto, baciandolo sulle labbra, che avrebbe dovuto usarla per cantare tante ninne-nanne al loro bambino. E lui non se l’è fatto ripetere due volte: ha iniziato subito!

Chi se lo immaginava che avesse pure una voce stupenda?

Quell’uomo ha proprio tutte le qualità!

  

 

Domenica, 28 ottobre 2001 - sera

 Finalmente ho capito cosa significhi la frase “… E vissero felici e contenti!” che c’è sempre, alla fine d’ogni fiaba che mi raccontavano da bambina.

Perché quando ascoltavo le fiabe, riuscivo ad immaginarmi molto bene la strega cattiva, il principe azzurro, la principessa e tutte le avventure rocambolesche che potevano capitare. Compresi draghi, folletti e lupi cattivi…

Ma quando arrivavo alla fine della storia, quando c’era il matrimonio dei due innamorati e il classico “… e vissero per sempre felici e contenti!”, in quel momento cominciavo a farmi un sacco di domande.

Poteva mai un matrimonio essere tanto bello da far vivere felici e contente due persone per tutta la vita?

E, per ottenere ciò, come doveva essere l’abito della principessa? Nelle fiabe erano spesso descritti gli abiti dei balli, oppure delle streghe cattive o dei principi (che, naturalmente, erano sempre azzurri), ma mai l’abito con cui la principessa si sposava… per vivere felice e contenta.

Doveva essere bianco, rosa o blu? Lungo o corto? Largo o stretto? Come doveva essere l’abito da favola che assicurasse un “per sempre felici e contenti?”

Crescendo, mi sono poi detta che forse il segreto non stava tanto nell’abito… o forse si?

Tutta questa faccenda continuava a restare oscura per me…

Fino ad oggi. Fino al matrimonio di Harm e Mac.

Ora so come deve essere un matrimonio di quelli descritti nelle fiabe.

Intanto il Principe Azzurro non necessita necessariamente di un abito completamente azzurro… e per fortuna! Ma te lo immagini il metro e novantadue del capitano di fregata Harmon Rabb rinchiuso in un abito completamente azzurro?

Naaah… Decisamente NO.

Molto meglio nella sua divisa di gala, l’alta uniforme bianca con tanto di ali d’oro appuntate al petto. Eh, si! Decisamente molto meglio!

Secondo: l’abito della Principessa.

Bianco, rosa o blu che possa essere… non importa. L’importante è che sia accompagnato dall’espressione sognante e radiosa che aveva oggi Mac!

Non importa neppure che sia lungo o corto, largo o stretto, con velo o senza… sarà sufficiente che sia indossato dalla principessa più innamorata della terra. Così è sempre speciale e bellissimo! Di qualunque lunghezza, colore o tessuto.

Dopodiché tutto il contorno: la “Strega Cattiva” (la Singer) piazzata ben lontana dagli sposi; la “Buona Fatina” (il tenente Sims) che, assieme alla sottoscritta, sono le damigelle.

Cosa manca ancora? Ah, si!

L’amico del Principe Azzurro (il capitano Turner) che fa da testimone al Principe e infine… il “Mago Buono” (il caro ammiraglio) che, in mancanza del re, padre della sposa, accompagna la principessa all’altare.

Non sapevo, però, che i “Maghi Buoni” si commuovessero tanto, nello svolgere questo semplice incarico!!!

E per finire: tutti gli invitati alle nozze, felici e contenti, ad assistere a quest’evento da favola, dove (ormai l’ho capito) non contano abiti, gioielli o altro per renderlo tale.

Sono sufficienti il Principe e la Principessa più innamorati che esistono!!!

Harm e Mac.

 

 

P.S.: il bouquet della sposa è finito tra le mani… indovina di chi?

 
 
 

POST SCRIPTUM:

Chi scrive, prende in prestito i personaggi di un telefilm e li fa “recitare” nei propri racconti. Un po’ come “girare un telefilm parallelo”: i personaggi diventano i “tuoi attori” e tramite essi vivono i “tuoi personaggi”.

Ho iniziato a scrivere questo racconto circa un mese prima che giungesse la notizia della morte di Trevor Goddard, alias Mic Brumby.

Mi stavo divertendo con quello che scrivevo. Ma in quei giorni presi in considerazione di abbandonare l’idea e di non terminare il racconto. Mi sembrava un’offesa alla memoria di Trevor far vivere il suo personaggio per il nostro divertimento, quando l’uomo che lo aveva interpretato non era più tra noi.  Poi pensai che sarebbe stato proprio il suo personaggio, ogni volta che lo avremmo rivisto in JAG, a mantenere vivo in noi tutti il ricordo dell’uomo. Così decisi di proseguire e terminarlo.

 Nonostante il personaggio di Mic Brumby non sia il protagonista, tuttavia questo racconto è dedicato alla memoria dell'attore scomparso.

Alexandra

 

  
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