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Autore: Artemis Hide    12/02/2012    12 recensioni
Cosa accadrebbe se una mente vincolata dalla logica, scegliesse di liberarsi dal fardello della razionalità per una sera? E se al suo fianco avesse l’unica persona capace di assorbire tutti i suoi pensieri?
++ 3° classificata e Premio Giuria al contest 'La magia dei Colori' di Ria-chan ++
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fumo azzurro degli occhi

 

Fumo.
Scuro dei sigari e grigiastro nelle sigarette dei molti fumatori del pub. Ma il suo era chiaro, quasi latteo, liberato dalle labbra si dipanava lento nell’atmosfera densa e dalle luci soffuse. Rilassarsi. Pensare fluidamente per una sera, lontano da tutto tranne che dal proprio collega, che ora sedeva al suo fianco. Per questo la piccola dose d’oppio aggiunta al tabacco, il lusso di una serata sonnolenta.
Watson sbuffò, facendo roteare pigramente il liquido ambrato nel suo bicchiere.
Holmes si voltò, lentamente, lasciando che assorbisse tutta la sua attenzione. Era annoiato, lo vedeva chiaramente dalla posa languida con cui la sua schiena si abbandonava all’imbottitura della poltrona e nell’indolenza con cui le sue dita circondavano il calice, il capo sorretto dall’altra mano.
Inspirò, trattenendo per un attimo l’aroma d’oppio e tabacco in bocca prima di soffiarlo piano verso di lui. Osservò il fumo distendersi nell’aria, voluttuoso, spingersi verso il dottore e circondargli il polso a cui poggiava la testa prendendo i riflessi carta zucchero della sua giacca. Quello si scostò con una smorfia, agitando leggermente il braccio per dissiparlo, e al detective la scena parve rallentare, prendere un’altra consistenza. E fu la sua stessa mano che vide in quel fumo ceruleo, la sua mano a stringersi saldamente al polso del compagno e scorrere verso la spalla, il petto, fino a sfiorare il viso. Sentì sotto le dita il battito leggero e la camicia, il raso della giacca e la sua guancia calda.
Si spinse in avanti, come per alzarsi, ma il suo corpo addormentato dall’oppio non gli obbedì. Un singhiozzo leggero gli sfuggì dalla gola.
- Holmes? Holmes, si sente bene? –
La voce di Watson sembrò arrivare da un punto lontano, imprecisato, ma bastò per fargli alzare il capo, incontrare i suoi occhi vigili puntati nei propri. Il dottore si era spinto verso di lui, preoccupato dall’espressione liquida che aveva preso il suo volto: fece per avvicinargli la mano, ma venne afferrato saldamente al polso.
- I Suoi occhi… - mormorò il detective, in trance: ogni cosa gli sembrava annebbiata tranne la percezione di quel corpo davanti a sé e di quegli occhi. Occhi cristallini, leggermente socchiusi a scrutarlo, occhi che ora sembravano sfumare e far sfumare il resto del mondo.
Gli parve di vederli chiaramente emanare una sorta di nebbia azzurrina, avvolgendolo. Rabbrividì mentre quello stesso fumo diventavano le mani del collega a lambirlo lievi e sensuali, a scendere lente sul collo per attirarlo a sé. Fu lui, invece, che stringendogli il polso lo attirò a sé.
E lo baciò.
Watson sussultò a quel contatto così intimo, inaspettato, le labbra che affondavano nelle sue lente ma impossibili da respingere per lunghi, lunghissimi attimi.
- Holmes, ma cosa…? - annaspò quando riuscì a liberarsi, le guance in fiamme, la testa già stordita dalla sostanza che aveva inspirato. Senza potersi trattenere sentì il corpo invaso da un calore che lo fece tremare e inspirare più volte in cerca di aria.
- La prego… - sussurrò l’altro – me lo lasci rifare… -.

 

 

 

 

 

 

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Giudizio Premio Giuria: Ho letto questa storia come in uno stato di trance. Il ritmo è scandito alla perfezione così come, ogni piccolo gesto, ogni piccolo particolare, dal colore del fumo alla lentezza con cui esso viene ispirato ed espirato, è splendidamente particolareggiato. Mi è sembrato quasi di assistere alla scena in prima persona, di ascoltare i dialoghi io stessa e di sussultare al bacio che coglie Watson di sorpresa. Ho adorato ogni parola di questo racconto e lo stile specialmente: ricco, colorato, quasi poetico. Mi sono innamorata ancora di più dei personaggi che, specialmente Holmes, sembrano essere stati prelevati dal film e posti nel racconto. E infine sono rimasta affascinata dalla tua capacità di lasciarmi addosso come un alone di fumo. Questo, a mio parere, denota la splendida scrittrice che sei poiché, trasportare il lettore nella propria storia, è di quanto più difficile ci sia e tu ci sei riuscita alla perfezione dimostrando quanto questa piccola storia sia ben riuscita e ottimamente scritta.
Ria-chan

   
 
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