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Autore: emme30    13/02/2012    17 recensioni
Raccolta di oneshot fluffosissime Daddies!Seblaine.
“Sai,” lo interruppe Sebastian, passandogli una mano trai i capelli. ”Vorrei che Tommy avesse i tuoi stessi riccioli.”
Blaine rimase senza parole per quella frase dolcissima che gli arrivō dritta al cuore, avendo la conferma in quel preciso istante che Sebastian voleva tutto ciō almeno quanto lo desiderava lui.
Lo guardō e cercō di trattenere la lacrima che sentiva pungergli all'angolo dell'occhio.
“E io che Annie avesse i tuoi stessi occhi.”
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papā, da dove vengono i bambini?”

 

“Papā, da dove vengono i bambini?”

Blaine quasi si strozzō con il pollo che stava masticando quando sentė quelle parole uscire dalla bocca di Tommy, seduto di fronte a lui mentre impugnava in malo modo la forchetta e smangiucchiava la carne infilzata sopra.

Ma il motivo principale per cui stava per rimanere soffocato fu il fatto che il piccolo con i ricci scuri e gli occhi chiari non aveva fatto quella domanda a lui, ma a suo marito seduto al suo fianco che sorseggiava dal bicchiere d'acqua. Sebastian, al contrario di Blaine, non si scompose, guardō il figlio con un sorriso mentre con una mano dava delle lievi pacche sulla schiena di Blaine, che aveva iniziato a tossire, e gli rispose con naturalezza.

“I bambini nascono nove mesi dopo che una mamma e un papā fanno sesso.”

Blaine tossė pių forte, sentendo Sebastian ridacchiare al suo fianco ma, prima che potesse trovare il respiro per negare qualunque cosa avesse detto il marito, la bambina con le trecce in piedi sulla sedia di fianco a Tommy lo interruppe.

“Ma come siamo nati noi? Noi non abbiamo una mamma.”

“L'abbiamo presa in prestito per farvi,” rispose con nonchalance Sebastian, lanciando un'occhiata stranita a Blaine che beveva dal suo bicchiere d'acqua con le guance rosse nel tentativo di poter tornare a usare la gola.

“E cosa succede quando una mamma in prestito e due papā fanno... spesso?” chiese di nuovo Annie, mettendosi in bocca un grosso pezzo di carne.

“Tesoro, non si parla con la bocca piena,” la ammonė Sebastian alzando un sopracciglio e la bambina si portō la mano di fronte alla bocca, arrossendo un poco.

“Sė, ma papā papā dai cosa succede quando due grandi fanno quella cosa lė... quello spesso?” continuō Tommy guardando di traverso Blaine, che si dava dei colpi al petto e cercava di fare pių rumore possibile per coprire quella conversazione che, era sicuro, non stesse portando a nulla di buono.

“Beh, bisogna che-”

“Gelato! Chi vuole il gelato?” riuscė finalmente a dire Blaine con un filo di voce mentre Sebastian continuava a dargli delle leggere pacche sulla schiena e lo guardava confuso.

Annie sputō il pezzo di carne che stava masticando sul tovagliolo e guardō il padre con occhi spalancati.

“Ma papā, ma tu non ci fai mai mangiare il gelato se non abbiamo finito le verdure!”

“Non stare in piedi sulla sedia e siediti bene,” disse Blaine con un filo di voce rivolto alla figlia, ancora provato dall'essere quasi soffocato.

“Nessuno vuole gelato e TV? Siete sicuri?”

I due bambini si guardarono prima di appoggiare le posate al tavolo e sollevare le braccia per aria.

“Sėėėėė gelato!!” Senza aspettare ulteriore conferma o un ripensamento da parte dei genitori, si alzarono dal tavolo per frugare nei ripiani bassi de freezer e correre in salotto con due grossi gelati tra le mani.

I due uomini rimasero in silenzio seduti al tavolo della cena finché non sentirono la televisione accendersi nell'altra stanza. Blaine alzō lo sguardo dal piatto e guardō il compagno che gli stava sorridendo biecamente e si vedeva lontano un miglio che stava cercando di trattenere una risata epocale.

“Dolcezza,” lo apostrofō con il suo solito tono languido. “Da quando i bambini possono mangiare il gelato davanti alla televisione senza aver finito di mangiare il secondo?”

“Da quando tu sei un completo idiota,” gli rispose secco Blaine ritornato in possesso della sua voce e della sua gola, che sebbene bruciasse almeno gli permetteva di insultare quel cretino con cui viveva da pių di dieci anni.

“Oh, e perché lo sarei?”

Blaine si alzō dalla sedia prendendo i piatti dal tavolo. “Ma cosa ti passa per la testa? Hanno sei e quattro anni, come puoi pensare di parlargli di sesso? Che fine hanno fatto la storia della cicogna, del cavolo o tutte quelle cose che dicono i genitori ai bambini quando fanno queste domande e sono troppo piccoli?”

Sebastian rise, osservandolo sparecchiare in fretta e gesticolando nel vuoto nella sua direzione.

“Ma cosė non č divertente.”

“Ma-ma-ma-ma perché sarebbe divertente in questo modo?”

Sebastian si alzō lentamente e si avvicinō a lui appoggiato al lavandino. Si fermō soltanto quando fu a pochi centimetri dal suo volto e gli sussurrō sulle labbra.

“Perché tu sei divertente. Perché č sempre bello vederti cosė imbarazzato

Blaine stava per rispondergli e mandarlo a quel paese, ma le sue labbra si ritrovarono impegnate in un bacio e le lamentele gli morirono in gola. Ricambiō con fare arrabbiato, senza godersi propriamente le labbra morbide del marito sulle sue e indietreggiando dopo poco. Lo guardō ansimando e scosse la testa.

“Sei incorreggibile. E se questo era un tentativo di convincermi per stasera, scordatelo.”

Sebastian alzō gli occhi al cielo annoiato.

“Oh, e dai Blaine. Cosa vuoi che ne sappiano? Tra mezz'ora si saranno giā dimenticati. Sono bambini, non č che si ricordano tutto quello che sentono!”

Blaine fu sul punto di rispondergli quando le voci squillanti di Annie e Tommy li interruppero.

“Papāāāāāāāāā, me lo porti un succo di frutta?”

“Annie! Lasciali stare, staranno facendo quella cosa lė di prima, quel spesso. Magari poi cosė ci ritroviamo un fratellino!”

“Uhh che bello! No, niente papāāāā! Non lo voglio il succo di frutta! Perō fate spesso cosė almeno presto abbiamo un fratellino!”

I due uomini si guardarono in silenzio per qualche minuto con gli occhi spalancati e la bocca leggermente aperta dallo shock. Sebastian stava per scoppiare a ridere ma Blaine gli lanciō un'occhiata omicida che lo convinse a non muovere un solo muscolo per il suo bene.

“Per fortuna che erano solo bambini, eh?”

 

 

 


Questa cosa assolutamente demenziale č stata ispirata dal meraviglioso tumblr di spuffina (ciau fede! :3 <3 ) che se non la seguite fatelo, perchč č troppo brava a graficare e c'č seblaine dappertutto ed č amore puro <3

E grazie alla mia metā che l'ha letta e mi ha detto che č comica, anche perchč io non l'avrei mai detto LOL <3 E poi boh, questa cosa č demenziale e scritta in un quarto d'ora XD Grazie a chi ha letto :3

Marti

   
 
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