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Autore: littleAUSTEN    13/02/2012    0 recensioni
Il viaggio verso Dite per Dante sarà moooltooo traumatico...
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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   CANTO VIII(dove Dante si rende conto che le intenzioni di Virgy sono serie e                                            comincia a riflettere sul modo per scappare dall’Inferno in cui si trova.)
Scusate, eh, se non comincio questo canto con una delle mie solite frasi intelligenti, ma questo è veramente un brutto periodo per me, e non mi va di perder tempo a pensare a delle frasi incomprensibili con l’unico scopo di far dannare gli studenti che se le dovranno imparare a memoria tra diversi secoli... ho cose più importanti per la testa, ora.
Sarebbe troppo facile partire con uno dei miei soliti incipit tipo “nel mezzo del cammin di nostra vita... ”, e sinceramente ora non mi va di inventare capolavori.
Dai, secondo voi mi escono spontanee frasi assurde come “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”? Ma se non sono in grado neanche io di pronunciarle!
Quando devo scrivere certe frasi, non dormo notti intere per farmi venire in mente idee intelligenti e per il terrore di non riuscirci!
Non è che al vostro ordine io me ne esco con un inizio canto tipo “Io dico, seguitando, ch’assai prima che noi fossimo al piè dell’alta torre ecc.”!
Chi sono, il vostro schiavo? Avrò pur il diritto di cominciare un canto con una lamentela, no?
Che forse valgo meno di scrittori come Moccia e Saviano, che non dicono altro che le loro opinioni? Lo so, le loro opinioni non interessano mai a nessuno, ma magari le mie sono interessanti, che ne dite?....
...No, dai scusate... non l’ho fatto apposta, non volevo discutere con voi... è che questo è veramente un brutto periodo.
È addirittura peggio di quando quel mio fan sfegatato, quel Boccaccio o come cavolo si chiama, non faceva altro che seguirmi per avere il mio autografo.
È successa una cosa tremenda, che mi vergogno perfino a raccontare...
Cominciamo dall’inizio... praticamente la situazione era questa: c’eravamo io e Virgy nella palude Stigia che aspettavamo il traghetto del Signor Flegiàs mentre osservavamo due strane lucciole che facevano versi assurdi.
Ad un certo punto sentiamo uno che urla: ovviamente è Flegiàs, che, come tutti i nocchieri infernali, deve prima di tutto urlarci addosso (sembra faccia parte di una sorta di codice d’ onore, visto che lo fanno tutti i nocchieri che ho incontrato).
Ma stavolta Virgy è determinato, l’ho sentito canticchiare la canzoncina di “Rocky Balboa”.
Infatti quando si avvicina il Flegy lo scambio di battute è più o meno questo:
Flegiàs: “Oh, ma che cavolo fate qua a quest’ora? L’ultima corsa è passata un’ora fa! Siete arrivati tardi, dovrete aspettare la prima corsa del mattino!! Ma io a cosa li mando in giro a fare i volantini con gli orari? O siete anche voi alcuni di quegli stupidi analfabeti che vanno tanto di moda adesso, eh?”
Virgy: “Problemi, bruttone?”
Flegiàs:”come mi hai chiamato, razza di Freddy Mercury?”
Virgy: “Hai capito bene, cane, non fingere! E comunque noi dobbiamo andare a Dite, e non abbiamo mica tempo di aspettare la prossima corsa plebea! Abbiamo un’agenda fitta d’impegni, noi!”
Flegiàs:”Guarda, Oscar Wilde, ti porto solo perché voglio che tu la smetta di parlare! Come mai a Dite? Viaggio di nozze con la tua mogliettina?”, questo lo disse indicandomi, e io divenni tutto rosso e mi sentii svenire. Ma questo è niente in confronto a ciò che è successo dopo.
Noi saliamo in barca e, dopo un po’, mi appare davanti questo tipo bruttissimo che assomiglia ad uno degli Slipknot  e che piange.
Mi chiede chi sono e io, che l’ho riconosciuto, gli dico di non rompere e di tornarsene da dove è venuto.
Questo da vivo non lo sopportavo proprio, eravamo alle elementari insieme e mi rubava sempre la merenda: figuriamoci se voglio rivedere un tipo così pessimo.
Il Virgy lo fa ricadere nell’acqua dove viene raggiunto dagli altri dannati del suo cerchio, che cominciano a picchiarlo in modo serio perché, a quanto pare, non ha perso il vizio di rubar merendine.
A quel punto successe Tutto il Male.
Virgy era così contento delle mia reazione virile che... oddio, che schifo... che... che... bè, che mi ha baciato... non pensate male! Non ho potuto divincolarmi perché comunque non è che ci fosse tanto spazio su quella zattera... e poi comunque non era neanche un bacio vero, ecco.
Oddio che vergogna a raccontarvelo... mi sentivo tanto in un film di Pedro Almodovar, ve lo giuro...
Allora mi sono messo ad urlare. Non ricordo bene cosa, forse “Stuprooo!” o qualcosa di simile!
Spero che non lo farà più, perché già prima stavo per svenire!
Flegy era così schifato della scena che aveva appena visto che ha accostato a riva e ci ha fatti scendere vicino a Dite, dicendo che lui certe dimostrazioni di affetto sulla sua barca non le vuole.
Io stavo malissimo, mi sentivo sporco e inutile, volevo morire.
Virgy era felice come un Pasqua e si avviò saltellando, con io che lo seguivo curvo e depresso, verso le mura di Dite, dove c’era l’ambasciata al completo ad accoglierci: ci saranno stati almeno mille demoni.
Virgy, sempre più spavaldo, si avvicina in modo sicuro e urla:”Grazie per l’accoglienza! Ormai siamo famosi, eh? Sentite, che ne dite di farci entrare, io non ho ancora cenato!”.
Mi chiede se anch’io ho fame e se deve prenotare due posti al ristorante, ma io mi sento ancora in forse perché non voglio stare troppo vicino a quello.
I demonietti, per tutta risposta... gli sbattono la porta in faccia.
Ah, gli sta bene! Molestatore del cavolo, ha avuto quello che si meritava! Comincio a ridere e non smetto più, perché vedendo come ci è rimasto mi sento improvvisamente benissimo.
Lui chiama i vigili angelici e... ah, basta, continuo un’altra volta.
La storia traumatica ve l’ho raccontata, no? Ora me ne vado a dormire, che sono sicuro che Virgy non mi disturberà visto che sta dormendo, ubriaco fradicio, in una zona morta dello Stigie. Per avere quel posto ha dovuto sconfiggere tre iracondi, quindi credo che rimarrà là per un po’.
E no eh, è inutile! Oggi mi sento irremovibile! Per chi mi avete preso, per i fratelli Grimm?
Non racconto storie a comando, io! Ve l’ho già spiegato prima che mi ci vuole un po’ per inventare tutte quelle parole e rime!!
Vi racconterò il seguito quando mi andrà... tra un giorno... tra un anno... tra sei mesi... bo... vi lascio sulle spine, eh?
Ora, come ho già detto, vado a dormire. Prima, però, chiamo i carabinieri e presento una denuncia formale per molestie sessuali nei confronti di Virgy.
Il processo sarà lungo e darà scandalo peggio di quello di Fabrizio Corona, ma almeno avrà quello che si merita!
Non mi resta che sperare che l’avvocato Taormina sia disponibile...
 
 
 
  
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