Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: Kukiness    13/02/2012    9 recensioni
Il Dottore è in vena di romanticismo, Amy cucina Rigurgito di Gatto (sorprendentemente buono) e Rory non può entrare in cucina.
[Undicesimo Dottore/River, Amy/Rory]
Speciale di San Valentino 2012, 1 di 2
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Pond, Doctor - 11, Rory Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Speciale di San Valentino, 1 di 3. Dedicato a tutti coloro che non hanno postato link acidi su San Valentino su Facebook. Grazie di esistere.

Undicesimo Dottore/River

Amy Pond/Rory Williams



It’s raining cookies

(Halleluja)



Amy stava cucinando dei biscotti. O meglio, ci stava provando. La foto sul libro di ricette mostrava dei deliziosi cuoricini marroncini tempestati da pepite di cioccolato. I suoi sembravano le palline di pelo rigurgitate dal gatto, tempestate di cioccolato. Il cioccolato c’era. Era già un passo avanti. L’ultima teglia erano solo rigurgitini marroncini.

«Quand’è che posso assaggiarli?» gridò Rory dal salotto.

«Sta’ zitto, ti ho detto che non sono pronti!»

«Posso almeno vedere come stanno venendo?»

«Rory, li vuoi mangiare o vuoi che te li infili su per il naso? Ho. Detto. NO.»

Silenzio dal salotto.

Amy sospirò e inclinò la Teglia di Prova #4 sulla spazzatura, liberandosi per sempre dei Rigurgiti di Gatto al Cioccolato. In quel momento il piccolo televisore incastrato tra il robot da cucina e il portaspezie si accese con un fzzz. Il faccione del Dottore riempì lo schermo.

«Amy Pond! Mi ricevi?»

Amy agitò la teglia davanti al televisore. «Ehilà, Dottore. È da un pezzo che non ci si vede.»

«Oh no.» Il Dottore aggrottò le sopracciglia che non aveva. «Un pezzo grosso o uno piccolo? Puoi quantificare il pezzo in tempo? Mesi? Anni?»

«Una settimana, tranquillo.» Buttò la teglia nel lavandino, producendo un forte clang – e dal salotto Rory “Cosa stai facendo ai miei biscotti?”. «Che posso fare per te?»

«Oh, è una questione piuttosto semplice.» Il Dottore unì le punte delle dita. «Fingi per un attimo che oggi sia una ricorrenza molto speciale per te. Il tuo genetliaco, diciamo, e-barra-o una festività umana o aliena a tua scelta. Mi raccomando, l’importante è che l’occasione richieda uno scambio di doni, o comunque un atto di liberalità nei tuoi confronti.»

Amy sbatté le palpebre e si sfilò le presine da forno. «Ho capito solo “speciale”. E forse “festività”. Come mai fai tutto il formale? Non puoi parlare come mangi?»

Il Dottore aprì la bocca e la richiuse. «Si dà il caso che io sia molto educato a tavola. Ad ogni modo...» Abbassò lo sguardo e cincischiò con le dita ancora per qualche secondo. «Se qualcuno, nello specifico qualcuno di speciale, nel più specifico Rory, ti dovesse fare un regalo, tu cosa chiederesti? Hai tre possibilità: possibilità numero uno...»

«Aspetta aspetta aspetta.» Amy si piazzò i pugni sui fianchi e guardò torvo lo schermo. «Dottore, cosa state combinando tu e Rory? Non mi piace che tramiate le cose tra voi. Finisce sempre che qualcuno si fa male.»

Il Dottore sgranò gli occhi scandalizzato. «E quando mai sarebbe successa una cosa del genere! Una volta, nominami una volta che qualcuno si è fatto male dopo una... cioè, intendo, fatto male gravemente, perché le volte in cui... diciamo, fatto male in modo permanente. No, anzi, perché c’è la storia della gamba che... Okay, nominami UNA volta che qualcuno è morto per colpa nostra!»

Amy alzò gli occhi al cielo. «Che cosa state organizzando tu e Rory, insomma?»

«Niente! Rory è innocente.» Il Dottore si sistemò nervosamente il farfallino e si passò le mani sulla giacca, come per scacciare della polvere immaginaria. «È che ho bisogno di un’opinione femminile, ecco tutto.»

Amy fissò lo schermo per un attimo. Poi si illuminò. «Ah! Vuoi fare un regalo a River!»

Il Dottore si agitò dietro lo schermo e qualsiasi cosa lo stesse riprendendo traballò tutta. «No, senti, sì. Cioè, non proprio. È davvero necessario specificare a... Che poi, potrei voler fare un... Magari sto andando su un pianeta di Amazzoni e devo portare degli omaggi. Non è che si va su un pianeta di Amazzoni a mani vuote, c’è tipo la pena capitale per chi non regala fiori, lì.»

Amy ebbe la tentazione di ruotare la manopola del volume a zero, ma si trattenne. Ruotò gli occhi, però, e poi incrociò le braccia al petto. «Ho da fare, Dottore. Vieni al punto.»

«Okay.» Il Dottore tossicchiò e raddrizzò la telecamera o quello che era. «Domani è San Valentino, domani inteso dopo l’oggi in cui mi trovo io ora. River mi ha fatto capire che le piacerebbe se... che preferirebbe che non me ne dimenticassi, ecco. Infatti me lo ha scritto.» Tese la mano aperta verso l’obiettivo, mostrandole una serie di circolini e trattini disegnati a pennarello sul palmo dall’aria un po’ sudata. «Vedi? Lo vedi? ‘Dolcezza, ricordati che domani è...’»

«Sì, lo vedo.» Amy prese la ciotola verde sul tavolo e ci versò dentro altra farina. «Quindi vuoi un consiglio per un bel regalo. Non potevi chiedermelo subito? La conversazione sarebbe durata sì e no trenta secondi.»

Il Dottore rimase zitto con aria piccata.

«Okay, beh, se lo chiedi a me...» Amy ruppe un uovo sul bordo della ciotola. Il rosso e il bianco caddero con un plof nella farina. «Merda.»

«Cosa?» Il Dottore spalancò la bocca con aria sconvolta e sgranò gli occhi a dismisura. «Amelia Pond! Grande Giove, pensi davvero che potrei mai... Che River potrebbe mai... E poi perché mai... Sul serio?»

«No, Dottore! Non dicevo merda a te! Mi è finito il bianco nella ciotola. Ci dovevo mettere solo il rosso.»

«Stai dipingendo? Dipingi mentre ti chiedo aiuto? Non distrarti.»

«Non sto dipingendo, sto cucinando.» Amy allungò la ciotola verso il televisore, poi si ricordò che il Dottore non poteva vederla e ritornò al tavolo. «Biscotti. Per Rory. Sai...» Arrossì. «Così. Perché gli piacciono.»

«Quando li assaggerò mi piaceranno,» urlò Rory dal salotto. «Ciao, Dottore! Non posso entrare in cucina, perciò ti saluto da qui.»

«Ciao, Rory!» L’occhio del Dottore finì per un istante in primissimo piano, poi ritornò la sua faccia. «Quindi dici che dovrei cucinare anch’io?»

Amy rise. «Non lo so, prova. Una cosa fatta col cuore è sempre ben gradita.»

«Col cuore, eh?»

«Massì, qualcosa di romantico! A noi ragazze mica serve chissà che.» Si scostò i capelli dalle spalle con aria saputa, inzaccherandosi di farina. «Ci piacciono i gesti romantici. I baci sotto la pioggia, le cose fatte a mano, una lettera macchiata di lacrime...»

Il Dottore stava prendendo appunti sulla mano. «... macchiata... di lacrime. Okay. Lacrime di chi?»

«Le tue, Dottore!»

Il Dottore sbatté le palpebre. «È molto inquietante, Amy.»

«L’amore è fatto così, che cosa ti devo dire?»

«Okay, ricapitolando.» Il Dottore si lesse la mano. «Ricordati che domani è Sa... ah, già, no, dopo quello. Allora, biscotti, baci, pioggia, mano, macchie di lacrime.» Schioccò la lingua contro il palato, soddisfatto. «Perfetto! Ho tutto quello che mi serve. Grazie, Amy Pond. A buon rendere.»

E chiuse la comunicazione.

Amy rimase un attimo a fissare lo schermo nero, con i gusci d’uovo in mano. «Ma avrà capito?»

«Posso venire ora?»



Amy e Rory sedevano insieme sul divano. Di fronte a loro, sul tavolino da caffè che gli aveva regalato la zia di Rory per il matrimonio, un piatto ancora fumante di Rigurgitini Di Gatto Brutti Da Far Schifo Ma Buoni.

«Sono duri come la pietra...» disse Amy afflitta massaggiandosi la mandibola.

Rory fece spallucce. «Inzuppali nel latte, si ammorbidiscono.»

Amy gli sorrise grata e gli stampò un bacio sulle labbra.

Alla televisione partì la sigla del notiziario delle venti. La presentatrice aveva un’aria sconvolta. «Un evento climatico senza precedenti ha sconvolto oggi la pacifica città di Cardiff. A mezzogiorno in punto, dopo una leggera perturbazione ordinaria, dal cielo hanno cominciato a piovere biscotti.» Lo schermo a fianco della presentatrice si ingrandì. Erano riprese amatoriali, un po’ confuse, ma si distinguevano chiaramente le forme tonde e sbriciolose dei biscotti che si frantumavano a terra. «Pioggia e biscotti, Charline,» disse la voce dell’inviato. «C’è già chi grida al miracolo. Dieci minuti di pioggia e biscotti su tutta Cardiff. Le autorità affermano che non sia da escludere l’ennesima invasione aliena, ma potrebbe anche trattarsi di un aereo da carico che...»

Rory inarcò un sopracciglio e si voltò verso Amy. «Pioggia e biscotti?»

Amy sospirò. «Lacrime e biscotti.» Inzuppò il Rigurgitino nel latte. «Inzuppa, Rory. Continua a inzuppare. Non ci pensare.»

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Kukiness