Ok, so che l'idea del blog va abbastanza, in questo
momento, e devo ammettere che l'ho ripresa da Lady Notorius,
che la sta usando per la sua ultima fatica letteraria.
Il nome "Angelica" me lo ha dato una mia
collega di dottorato, che ringrazio.
Con cadenza nei limiti della disponibilità del mio
tempo, aggiornerò questa storia anche sul mio blog.
Il post sentimentale in cui
Angelica ci racconta come sopravvive al lasciaggio.
"Bambini, non rifatelo a casa!"
Diciamolo, dopo 24
anni in cui ti sei considerata una paria dell'amore, una che proprio nessuno se
la filava, i due anni con una certa persona sono stati forse i più pieni
emotivamente che tu abbia mai avuto. Oltretutto ci ho proprio creduto,
stavolta, che il finale fosse "e vissero felici e contenti", era un
sogno rosa che ti faceva vedere il mondo su una nuvoletta piena di petali di
fiori. E pace che ci fossero i problemi e tu oscillassi tra la psicotica e la
zuccherosa, perché avevi lui.
Però, pure per
Cenerentola arriva mezzanotte e, siccome anche lì, secondo te le favole si son
scordate di dirci che quando il principe l'ha vista piena di cenere e, magari,
capace di parlare, ha preferito Paris Hilton, che almeno aveva la dote e, se
anche non l'ascolti, è uguale, anche la tua fiaba è finita. Lasciando ricordi
belli e tanti detriti da spostare, letteralmente visto che è l'inverno più
nevoso dal tuo anno di nascita.
Ovviamente ti
sei proposta di fare la persona adulta e matura, ma,ecco, non hai considerato
che non sei solo zuccherosa come la glassa della cassata, ma sei pure
appiccicosa come la colla e abitate a solo 500 metri in linea d'aria.
Oltretutto, lui abita proprio sopra al tuo videonoleggio preferito, quello dove
trovi quelle belle mattonate che ti guardi tanto volentieri e che ti bocciava
senza appello.
E aggiungici che
tu, decisa come un budino, lo hai lasciato. Perché sei un genio del male.
E, perché, va bene, va bene, la dignità, ma dillo sinceramente che ti
manca. Poi pensi che tante coppie stanno insieme senza avere una minima
idea di cosa sia l'amore e tu ne avresti in abbondanza, ti piglia la
depressione e ti vedi un film austroungarico con i sottotitoli in ugrofinnico
ricostruito, così almeno ti senti intelligente e riprendi la tua tremebonda
decisione.
Perché la tua
sublime intelligenza emotiva è pari a quella di un chiodo (e il chiodo potrebbe
citarti per diffamazione), dato che in due anni non ti sei nemmeno accorta che
lui, beh, aveva problemi con il tuo carattere infernale.
Quindi ti ritrovi,
dopo due anni, a ricordarti che:- Ehi, sai, volevo fare la sceneggiatrice di
fumetti.-, a cercar di finire una tesi di dottorato (che il professore
continua a bocciarti senza appello quello che gli proponi, ma sei fiduciosa,
prima o poi ci prenderai), a viver con i tuoi e il tuo unico hobby è la
palestra. Già. Non che tu abbia il fisico da palestra, tu al massimo sei
campionessa olimpica di soffio della minestrina, ma renderti ridicola, sempre
siccome sei un genio, ti viene troppo bene e non vorrai certo far perdere al
mondo l'occasione di vederti quando riesci a darti un peso sul piede, andare
contro la cavallina e battere contro il muro da ferma.
Mi chiamo Angelica,
ho 26 anni (più 27 che 26) e ho lasciato il ragazzo di cui ero innamorata e a cui
devo i due anni più belli della mia vita. I motivi ci sono, ma non vanno detti
sicuramente in un blog. Faccio un dottorato di ricerca, perché, se devi fare la
disoccupata, meglio farlo con stile. Vado in palestra, come ho detto, ma non
sono sempre così ridicola. A volte riesco a dare il mio naso sul peso.
A parte ascoltare
quasi qualunque cosa sia stata registrata su supporto e caricata su youtube, mi piace leggere. Bella forza, visto che sono
laureata in lettere classiche.
Dovrei dire che
nonostante questo sono una capra. Ma probabilmente finirò a fare la disoccupata
con stile, per cui meglio che lo dica subito: a scuola e università son sempre
andata piuttosto bene, l'odiosa prima della classe, che ha studiato nella
Scuola e nell'Università per secchioni. Non so come andrà la tesi di dottorato,
non penso tanto bene, però, almeno ci si prova. Il fatto di essere la prima
della classe e anche non particolarmente dotata di curve (diciamo che sembro
uno stecco vestito) ha reso la mia vita sentimentale un susseguirsi di
insuccessi di proporzioni bibliche, per non dire colossali, fino a due anni fa,
in cui finalmente mi sentivo in Paradiso. Certo, ho l'insopportabile incapacità
di non riuscire a mettermi nei panni degli altri, per cui ho sempre qualche
difficoltà a relazionarmi con il resto del mondo.
Vivo con i miei,
probabilmente perché, dopo avermi messa al mondo, si sentono responsabili di
quanto potrei combinare non abitando con loro (anche se gli anni della laurea
sono stata fuori casa).
Siccome sono un
portento in quello che non va fatto in situazioni sentimentali, vi
racconto cosa sono stata capace di fare l'altro ieri al mio videonoleggio
preferito. La mia amica Laura, laureanda in neuro-psichiatria infantile, ha preso appunti.
Credo voglia pubblicarci un articolo sopra.
Entro al
videonoleggio con la mia camminata un po' sbilenca da poiana (fuori ha nevicato
e, ovviamente, sono ruzzolata a valle da casa mia che è proprio in cima al
paese: tutto questo perché volevo chiamare la mia amica Rosa, che vive a Londra
e lei tiene un blog su quanto è sfigata, dato che la Sfortuna è innamorata
persa di lei e non si scolla). Ovviamente chi è che bello come un attore di
Hollywood (a già, perché ancora oggi nessuno è riuscito a capire come un tale figo si sia accontentato di una specie di scorfano, cioè,
la sottoscritta), mi si gira? Ma il mio ex, chiaro!
Che, ovviamente,
siccome sono un genio, ho lasciato io.
- Ciao, ehm.- provo abbastanza costernata.
- Ciao.- mi fa un maxi sorriso.
Sto immaginando
mentalmente il party che ha dato quando si è lasciato dall'arpia che
frequentava, ossia la sottoscritta, e mi inizia a piangere il cuore. In realtà
inizio a piangere.
- Angelica, stai
bene?-
- Ehm, una leggera
congiuntivite.-
Dopo di che rientra
il proprietario del negozio con la pala (è andato a togliere un po' di neve dal
vialetto) e io gli faccio- Non è che me la presti?- perché sono già in modalità
psicopatica.
- Ma è possibile,
Angelica, che tu oscilli tra l'essere Betty Elms e
Diane Selwyn nella tua vita? Certe volte pure la mora,
va beh.-
Ora, va bene che lo
ripete pure la mia amica Morgana (con un nome simile non chiedetevi perché si
stia laureando in filologia celtica, ma continui a impallarsi su quell'esame,
piuttosto ringraziate dio che non sia un'eroinomane), ma qui che me lo dica
anche l'uomo perfetto - che di difetto ha di odiare, tra gli altri, David Lynch- è un po' troppo. Anche perché a me Lynch, invece,
piace.
Praticamente va a
finire con me che piango attaccata alla sua giacca:- Perché è finita, perché!-
e un:- Non ti voglio mai più nella mia vita,ti cancello da tutti i social
network (o tempora, o mores), dalla rubrica,
da qualunque cosa!-
Me ne vado,
prendendo la porta. Sicura che terrò fede a quanto sto dicendo, almeno fino a
che non lo rivedrò.
Sapete, tre persone mi hanno
detto:- ti amo.- in vita mia.
La prima era il mio primo
ragazzo. Il fatto che ora siamo amici prova che probabilmente non era così vero.
Il secondo è stato un altro
ragazzo che ho scoperto essere fidanzato.
Il terzo che me lo ha detto mi
ha anche augurato di trovarmi in breve un altro che mi avrebbe dichiarato il suo amore e che sarebbe stato perfetto per me, perché lo meritavo.
Mi sento un'imbecille. Il
prossimo che mi dice "ti amo" lo denuncio direttamente per crudeltà
psicologica.
Ehi, ehi, un
attimo. Lui è cambiato di botto, è come rassegnato a tutto. Non ti convince, ha
uno strano baluginio (sei tu che sei paranoica, ma va beh) e, soprattutto, ti
cita un film di Lynch. Prendi il telefono di corsa e fai il numero di Morgana,
che è abbastanza alticcia da risponderti:- Morgana.- urli delicata come Fred Flinston:- BOB si è impossessato del mio ex ragazzo!
Dobbiamo salvarlo!-
Perché nella vita,
se devi essere matta, meglio esserlo sul serio.
Musica: "Se
potessi, amore mio" Tenco.
Umore: mistico.
Luogo: camera da
letto.
*****
Betty e Diane sono
i due personaggi interpretati dalla Watts in Mulholland Drive di David Lynch. Uno è tutto sdolcinato e
affettuoso (per altro è l'unico nella filmografia di Lynch ad avere una
parvenza di storia d'amore non malata), l'altro è, invece, disperato e ha ormai
ben pochi scrupoli, a seguito di una storia d'amore finita molto male e molto
poco sana. Più di questo non dico, ma vi consiglio il film.
Bob è una citazione
da un "ente" (ma è limitativo) di "Twin Peaks",
che si impossessa degli esseri umani e li rende malvagi del tutto quando fa
soggiacere la loro parte buona.