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Autore: Arya__    14/02/2012    5 recensioni
Ecco una One-Shot scritta per il giorno di San Valentino. Buona festa degli Innamorati!
Dalla storia:
“Voglio una possibilità” le disse lui sincero e deciso.
“Una possibilità?” domandò lei continuando a non capire. Rose Weasley era tanto intelligente nella vita riguardante lo studio, quanto era ingenua nelle questioni di cuore.
“Voglio conoscerti” disse lui serio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Penitenze piacevoli

 

«Non dargli troppa confidenza, Rosie. Nonno Arthur non ti perdonerebbe mai se sposassi un Purosangue».

 

Per 7 anni Rose Weasley aveva seguito alla lettera le ammonizioni del padre. Per 7 anni era stata la degna erede di Hermione Granger: aveva il massimo dei voti in tutte le materie ed era riuscita a superare la madre ottenendo Eccezionale in una materia, a sua detta inutile, come Divinazione. Rose Weasley era davvero la migliore studentessa che Hogwarts avesse mai avuto. Ottima giocatrice di scacchi e geniale stratega per il Quidditch di Grifondoro, nonostante non avesse mai accettato di far parte della squadra. Faceva parte del Club dei Duellanti ed era la studentessa con il maggior numero di duelli vinti: le 23 persone che l’avevano sfidata, avevano tutte perso contro il suo genio e il suo talento naturale.

Avvicinarla era quasi impossibile, circondata 24 ore al giorno dal clan Potter-Weasley, spendeva le sue giornate a chiacchierare con i suoi parenti, ed erano davvero tanti!

Aveva un rapporto molto stretto con suo cugino Albus, smistato a Serpeverde, e per questo non potevano passare le serate davanti al camino in pigiama, come facevano quando erano alla Tana.

Albus, l’unico della famiglia a non essere Grifondoro, non si era mai sentito fuori luogo nella sua Casa e aveva fatto subito amicizia con tutti; in particolare con Scorpius Malfoy, figlio di Draco. I due amici passavano insieme gran parte delle giornate, divertendosi e studiando.

Scorpius aveva notato la cugina del suo amico, non era una ragazza che passava inosservata. Aveva preso gli occhi azzurri dal padre e i capelli ribelli dalla madre. Non amava mettersi in mostra, ma nonostante questo girava voce che molti avessero tentato di uscire con lei, ma nessuno vi era mai riuscito e dopo un po’ di tempo nessuno ci aveva più provato.

Non che Scorpius fosse innamorato di lei, nemmeno la conosceva bene! Semplicemente però era attratto dalla sua intelligenza e dal suo carisma, e gli sembrava impossibile non aver ancora avuto un’opportunità! Lui era Scorpius Malfoy, Serpeverde amato da tutte le ragazze di Hogwarts, o almeno quasi tutte!

Dopo diversi tentativi in cui aveva cercato di rimanere da solo con lei o quanto meno di avvicinarla, tentativi andati rovinosamente a vuoto si intende, Scorpius Malfoy aveva deciso di sfidarla a scacchi. Se non poteva conoscerla tramite la popolarità che Draco gli aveva dato, allora avrebbe provato a conoscerla solo grazie alla sua intelligenza. Scorpius era particolarmente dotato, non amava studiare, ma era in grado di ottenere facilmente voti alti; era un ottimo cercatore e anche lui adorava giocare a scacchi.

Una sera lui e Albus si ritrovarono nella sala comune dei Serpeverde, vuota in quel momento vista l’ora tarda. Albus era a conoscenza del desiderio dell’amico di conoscere Rose e, non vedendoci niente di male, aveva deciso di aiutarlo. Come ogni anno, la sera prima di San Valentino, Rose sgattaiolava fuori dalla torre Grifondoro per andare a trovare il cugino nei Sotterranei. Era un segreto tra loro due, ma Rose non amava passare quella serata con le compagne di casa: loro infatti passavano il tempo a ipotizzare amori ipossibili che sarebbero venuti fuori il giorno seguente e provavano abiti su abiti. Rose non si considerava una ragazza così frivola e per questo preferiva passare quella serata a giocare a scacchi con suo cugino.

Arrivata fuori dalla sala comune Serpeverde, Rose pronunciò la parola d’ordine per entrarvi, “Serpentese”, e si diresse verso il divanetto su cui ogni anno passava quella serata. Ad attenderla trovò suo cugino Albus, sorridente come sempre, e il suo migliore amico Scorpius Malfoy. Contrariata da quella presenza, che lei considerava estranea, chiese ad Albus “Che ci fai lui qui?” indicando il biondo.

 “Ho pensato che per una volta avresti potuto giocare contro di lui visto che contro di me vinci sempre” le rispose il cugino mostrando un visetto angelico.

Scorpius si alzò dalla poltrona su cui era seduto e si avvicinò alla ragazza “Piacere, io sono Scorpius” le disse gentile.

Rose, abituata ad essere educata e gentile con tutti, gli rispose “Piacere mio Scorpius, io sono Rose” e strinse la mano al ragazzo. Scorpius poté subito notare la stretta salda della Grifondoro e ne fu compiaciuto. Rose, dal canto suo, fu obbligata a fissare negli occhi il Serpeverde, e un sorriso le scappò dalle labbra, ma subito si ricompose.

Si sedettero davanti al camino e diedero inizio alla partita a scacchi.

Scorpius era veramente un ottimo giocatore! Dopo due ore avevano una partita vinta a testa e stavano per iniziare l’ultima manche, quella che avrebbe decretato il vincitore. Rose poche volte era stata battuta e sempre dal padre Ron, per cui essere sconfitta da un suo compagno di scuola non era il massimo per la sua autostima. Dall’altra parte Scorpius sapeva che, per farsi almeno notare da lei, avrebbe dovuto stupirla, e quale modo migliore per farlo se non dimostrarle che aveva un cervello notevole?

Albus, annoiato da quella partita interminabile, si era appisolato in un divanetto poco distante, in attesa di andarsene a dormire e non si accorse che sua cugina e il suo migliore amico avevano iniziato a parlare.

“Allora Rose” iniziò Scorpius “Cosa hai intenzione di fare una volta presi i MAGO?” le chiese dopo aver detto alla torre di spostarsi in E6.

“Ancora non lo so. Posso scegliere di fare qualsiasi cosa e vorrei fare tutto” gli disse lei sincera, notando l’astuta mossa sulla scacchiera. Dannazione, Malfoy è in vantaggio! Pensò la grinfoncina osservando la scacchiera. “E tu Scorpius? Cosa vuoi fare dopo Hogwarts?” gli chiese. Nella sua mente continuava a chiamarlo Malfoy come suo padre le aveva insegnato, ma a voce, visto che lui la chiamava Rose, sarebbe stato scortese non chiamarlo con il suo nome di battesimo.

“Io penso che farò il pozionista” le disse lui guardandola “Mi viene naturale preparare pozioni” continuò sollevando con noncuranza le spalle.

La partita continuò per qualche minuto in silenzio, mentre il giovane acquisiva sempre maggior vantaggio. Ad un tratto lui le chiese “E se dovessi vincere io?”.

Lei lo guardò un po’ e poi rispose “Penso che sarebbe la prima volta che vengo battuta qui a scuola”.

“E per questo fatto, non dovrei guadagnarci qualcosa?” le chiese lui in tono di sfida. Ecco la sua parte Serpeverde.

Lei rimase tranquilla “Immagino di sì. Quando si verrà a sapere guadagnerai una notevole fama. Non che quella che tu abbia sia poca eh” gli disse continuando a pensare al modo in cui batterlo. Ma dannazione! Lui la stava circondando con le pedine!

Rose non amava essere battuta, amava eccellere in tutto, e la sconfitta che da lì a poco avrebbe subito, le bruciava parecchio.

“Non ho intenzione di andare a urlare ai quattro venti la mia vittoria” disse lui fermando il gioco e guardandola negli occhi. Rose Weasley era davvero carina e, vista la sua intelligenza, era davvero intrigante come ragazza. Parlare con lei non era mai noioso e si poteva discorrere di ogni argomento, non a caso veniva chiamata So-Tutto-Io come la madre.

“E cosa intendi fare?” le chiese lei non capendo dove lui volesse andare a parare.

“Voglio una possibilità” le disse lui sincero e deciso.

“Una possibilità?” domandò lei continuando a non capire. Rose Weasley era tanto intelligente nella vita riguardante lo studio, quanto era ingenua nelle questioni di cuore.

“Voglio conoscerti” disse lui serio.

“Ma mi conosci” ribadì lei “Io sono Rose e tu sei Scorpius” continuò in modo ovvio.

“No. Io voglio uscire con te” le disse infine lui, stanco di girare attorno alla questione.

Rose lo guardò a lungo e poi sbuffò. Rima di poter rispondere, lui la precedette “So che tuo padre non vuole che tu esca con me” le disse. Notando il suo sguardo stupito continuò “Me lo ha detto Al”.

“E allora se lo sai, sai anche che seguo quello che mi viene detto” disse lei, un poco dispiaciuta in quel momento per la sua indole che la portava a seguire ogni cosa le dicevano i suoi genitori.

“Quindi non vuoi uscire con me?” lei chiese lui mentre una nota di dispiacere compariva sul suo volto. Intanto Scorpius mosse il cavallo, rendendo praticamente certa la sua vittoria.

Rose Weasley era finita a Grifondoro per il suo coraggio, ma il cappello avrebbe potuto benissimo smistarla a Corvonero per il suo spiccato acume.

Rose Weasley non era una stupida e passare quella serata con Scorpius era stato piacevole come mai avrebbe immaginato.

La ragazza mosse l’ultima pedina e dichiarò conclusa la partita: aveva perso 2 a 1 contro una Serpe. Stranamente poco dispiaciuta per quella sconfitta, disse al ragazzo che le stava di fronte “Non posso accettare il tuo invito” e vide un’ombra di dispiacere passare sul suo volto “Certo è che se tu mi dicessi che come penitenza per la mia sconfitta io debba venire a Hogsmeade domani, non potrei rifiutare. Si tratterebbe di onore” terminò lei con un sorrisetto furbo.

Scorpius in quel momento apprezzò l’acume che caratterizzava la giovane e, non perdendo occasione, le disse malizioso “Rose, visto che ho vinto, verrai con me ad Hogsmeade per San Valentino domani”.

Lei si alzò dalla poltrona su cui era e, senza rispondere, si avvicinò all’uscita della sala comune Serpeverde. Indugiò un minuto sull’uscio e, prima di andarsene, rispose “Volentieri. Alle nove dal portone. Non fare tardi” e si allontanò.

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Buon San Valentino a tutti/e! 

Intanto vi dico che dedico questa FF alla mia amorA *-* Buon San Valentino Matty *-*

Questa One-shot è nata nella mia mente ieri sera e in quattro e quattr’otto (4+4=8 xD) stamani l’ho scritta. È senza pretese, ma volevo condividere qualcosa con voi er questo giorno.

Non sono amante del giorno degli innamorati: troppi dolci, troppi cuori, troppo rosso e rosa!

Ma come ho detto ieri a Slab, se io volessi andare a mangiare una pizza con il mio ragazzo un martedì e se casualmente quel martedì fosse proprio San Valentino, che problema ci sarebbe? Nessuno! Quindi stasera pizza fuori col ragaboy! *-*

Bene, dopo aver provato a intrattenermi con questo Rose/Scorpius mi dileguo!

Piccola nota: la prima frase è copiata dai Doni della Morte! Tutto il resto me lo sono inventato!

Se avete piacere ditemi cosa ne pensate!

Alla prossima!

Dafne

 

  
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