Alla memoria mia riporti
o cielo d'inverno, ricordi
di primavere svanite
di rose sfiorite.
E tu, aurea dea
corri verso l'orizzonte
come se fossi rea
dei miei dolori le tue colpe.
Eppur a me sei lieta
eppur a me sei cara
nel lenire quest'anima inquieta
dipingesti l'aria chiara.
E del cielo azzurro e bianco
ravvivasti l'aere stanco
di meraviglioso rosso oro;
rendesti l'orizzonte un tesoro.
Anche se so vana illusione
questo dipinto allieta il mio cuore
e mi ricordi, o dea del sole
di tempi andati, felici e d'amore.
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