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Autore: mamie    16/02/2012    1 recensioni
Sono il vostro incubo delle frasette XD! Ancora 50 frasi per Kuro e Fay, mi sono posta l'ambizioso (e folle) obiettivo di completare 5 set... per favore sopportatemi...
Partecipa all'iniziativa di Lj "1frase".
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Fay D. Flourite, Kurogane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '1 frase'
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Nota: partecipa all'iniziativa di http://1frase.livejournal.com/

TI VEDO E NON TI VEDO

 #1 – Gelosia
Non avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura di essere geloso, ma quando Fay faceva lo svenevole con qualcun altro, Kurogane si sentiva una leggerissima puntura proprio all’altezza del cuore.

#2 – Lenzuola
Da quando dormiva con Fay, Kurogane odiava le lenzuola: ritrovarsi al mattino con quel groviglio annodato e appiccicoso era ogni volta una vera tortura.

#3 – Caffè
Kurogane si era rassegnato al caffè del mattino, ma lo prendeva nero e amaro, forse temendo che troppa dolcezza prima dell’alba fosse indegna di un vero guerriero.

#4 – Interrogatorio
Il mago era abilissimo a sviare le domande, ma Kurogane non si dava per vinto: prima o poi l’avrebbe inchiodato ad una delle sue bugie.

#5 – Melodia
Sentirlo fischiettare nel bel mezzo del combattimento aveva dato a Kurogane la misura di quanto Fay fosse incosciente… o indifferente alla morte.

#6 – Lavoro
Erano loro due di solito a fare il lavoro sporco, in un certo senso si sentivano responsabili per i ragazzini e avrebbero voluto conservare più a lungo possibile quella loro singolare innocenza.

#7 – Denti
I denti da vampiro di Fay sulla sua pelle erano dolorosi e insieme eccitanti in modo insopportabile.

#8 – Libro
Quel libro che svelava il suo passato, avrebbe preferito che fosse rimasto chiuso, soltanto per il pudore di mostrare la propria sofferenza.

#9 – Chiave
Davanti ad una porta chiusa, Kurogane si limitava ad abbatterla… aveva fatto lo stesso anche col mago, visto che non gli riusciva di trovare la chiave.

#10 – Sguardo
Kurogane non abbassava mai lo sguardo, non di fronte ai nemici, tantomeno di fronte ad un mago ostinato che cercava in ogni modo di sfuggirgli; Fay sentiva quegli occhi che lo inchiodavano come una farfalla fissata per sempre al suo ago… e si divincolava inutilmente.
  
#11 – Biancheria
Ci mise un po’, Fay, a trovare il coraggio di allungare la mano e sfiorare l’orlo del  fudoshi di Kurogane, mentre il ninja lo guardava fisso sfidandolo ad andare più a fondo.

#12 – Massaggio
Un massaggio sulla spalla dolorante, mentre facevano il bagno, era una premura che Fay ripeteva ogni volta con immutata dedizione… Kurogane grugniva come al solito, ma apprezzava.

#13 – Sete
L’occhio di Fay che mutava colore era il segno della sete di sangue che cominciava a tormentarlo, ma non una volta aveva chiesto spontaneamente a Kurogane di lasciarlo bere.

#14 – Regalo
Kurogane gli aveva regalato la vita che non voleva, la libertà che non cercava e la felicità che non sperava più di avere… e Fay in cambio voleva vivere, essere libero, ed essere felice per lui.

#15 – Fotografia
Frammenti di ricordi, come istantanee orrendamente chiare, punteggiavano spesso le sue notti; per fortuna Kurogane arrivava a cacciarli via come uno sciame di insetti molesti.

#16 – Istante
Nell’istante orribile in cui aveva capito che Fay si sarebbe lasciato morire, aveva anche realizzato che se glielo avesse permesso non si sarebbe mai più potuto perdonare.

#17 – Cane
Quello stupido soprannome – Cagnone – lo aveva veramente irritato, ma si era arrabbiato ancora di più quando aveva saputo che per sé aveva scelto la parte del gatto.

#18 – Rossetto
Le labbra scarlatte delle donne, come quelle di Tomoyo per esempio, facevano sempre innervosire leggermente Kurogane, forse perché gli ricordavano troppo quanto fossero distanti e letali.

#19 – Orologio
L’enorme orologio di Outo sopra di loro scandiva un tempo frammentato e folle: tutto, tutto alla fine era illusione.

#20 – Computer
Sarebbe stato un modo molto più comodo di saltare da un mondo all’altro senza muoversi dalla poltrona.

#21 – Salato
Alla fine Kurogane era diventato come il sale: solo accanto a lui tutto acquistava veramente sapore.
 
#22 – Pelle
La pelle dura e calda del ninja era per Fay più confortante di qualsiasi cuscino di piume.

#23 – Dolce
L’unica cosa dolce che Kurogane avrebbe assaggiato volentieri  era la pelle sottile del mago, proprio dove il collo si inclinava dolcemente sulla curva della spalla.

#24 – Maglia
Quando, scartando il pacco, Kurogane trovò un maglione amorosamente fatto a mano, in cui spiccava a colori vivaci il disegno di un cagnone un po’ tonto, fu indeciso se strozzare immediatamente il mago o portarselo subito a letto per evitare commenti imbarazzanti.

#25 – Gelo
Nel gelo del regno di Celes il suo eterno sorriso si era spento come una lampada senza più olio: solo allora Kurogane aveva sentito dispiegarsi tutta la portata della sua magia e della sua disperazione.

#26 – Pallone
“Goal!” esclamò Fay deliziato da quello strano gioco dalle buffe regole, subito prima di dileguarsi inseguito dal rumore delle imprecazioni di Kurogane e dei vetri infranti.

#27 – Alba
Stare fermi ad aspettare che Sakura tornasse indietro non gli aveva mai fatto apparire l’alba così lontana.

#28 – Oscurità
Non aveva acceso nessuna lampada, mentre aspettava nel buio fuori dalla porta chiusa; se Kurogane non avesse più aperto gli occhi, neanche lui voleva vedere più niente.

#29 – Lacrime
“Quella spada non deve più fare male a nessuno, nemmeno a te” gli aveva detto fermandogli la mano assassina: e lui l’aveva guardato con quel suo occhio traboccante di lacrime prima di arrendersi, sconfitto, ad un destino troppo duro per essere sopportabile.

#30 – Tatuaggio
Coperti di sigilli invisibili, protezioni e maledizioni, sulla loro pelle era tatuato un percorso doloroso che nessuno voleva più ricordare.

#31 – Occhiali
Aveva comprato occhiali per tutti, ma nessuna lente, per quanto forte, poteva arginare la mancanza di discernimento di quell’idiota.

#32 – Latte
Kurogane odiava il latte e Fay era sempre deliziato dalla prospettiva di riuscire a farglielo bere.

#33 – Taglio
Un taglio netto era il modo migliore, per Kurogane, di risolvere qualsiasi tipo di problema.

#34 – Anniversario
L’irritante propensione di Fay per i festeggiamenti e le ricorrenze lasciava sempre un Kurogane ringhioso e scorbutico, ma in fondo (molto, molto in fondo) contento dell’attenzione.

#35 – Quadro
Il delizioso quadretto familiare, che Fay cercava ogni volta di ricostruire, era per Kurogane fonte di grandissima irritazione; ma si ritrovava sempre ad accettare in qualche modo la parte del “paparino”.

#36 – Ripetere
Non era possibile che quell’idiota ripetesse le stesse scuse tutte le volte che si metteva nei guai e Kurogane, nonostante il pessimo carattere, tutte le volte gliela faceva passare liscia.

#37 – Sfumature
Gli occhi di Fay avevano tutte le sfumature di azzurro ma, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, non era affatto un colore innocente.

#38 – Significati
A furia di correre dietro a significati che sfuggivano in continuazione, Kurogane aveva deciso che non si sarebbe più lasciato andare alle cose come venivano: lui era un ninja perdio!

#39 – Ossessione
Erano tutti ossessionati, da un desiderio, da una maledizione, da una missione: Kurogane, l’unico che in una certa misura era libero dalle ossessioni, si era spiacevolmente accorto che l’idea di un certo mago da un po’ di tempo non lo lasciava per niente in pace.

#40 – Sabbia
Quelle rovine circondate dalla sabbia erano l’inizio e la fine di tutto, così com’era sempre stato delle civiltà degli uomini.

#41 – Aereo
Una gara di dragonfly, con tutte le conseguenze pericolose per la ragazza e per loro, non era proprio l’ideale… come avevano fatto a cacciarsi in quell’ennesimo guaio?

#42 – Viaggio
Sapere che non sarebbero mai stati alla fine del viaggio era insieme sconfortante e stranamente esaltante: un nuovo futuro li aspettava ad ogni passo.
 
 #43 – Bosco
Riuscire a districarsi nelle elucubrazioni del mago era per Kurogane come trovarsi in un bosco fitto senza la minima idea della direzione da prendere.

#44 – Bracciale
Il suo vecchio bracciale di cuoio era andato perduto, insieme alla sua mano sinistra e alla sua spada, così Fay gliene aveva regalato un altro… Kurogane indossandolo aveva avuto la leggera sensazione di infilarsi un guinzaglio al collo.

#45 – Sesso
Non erano delle verginelle, ma l’inizio non era stato facilissimo, finché l’idea che ogni volta poteva essere l’ultima non aveva spazzato via qualsiasi residuo di imbarazzo.

#46 – Polvere
Kurogane conosceva bene il sapore della polvere… finché non l’hai assaggiato non capisci neanche che cosa sia la vittoria.

#47 – Penna
Se avesse potuto, Kurogane avrebbe cancellato il passato di Fay con un deciso tratto di penna.

#48 – Lingua
Anche senza la polpetta che faceva la traduzione simultanea si capivano al volo: una lingua diversa non era certo un ostacolo per due anime che si sussurravano così vicino.

#49 – Note
Erano come due accordi della stessa partitura: un do maggiore e un la minore che suonavano diversi, ma si completavano insieme.

#50 – Manette
Se Kurogane avesse avuto la certezza di poterlo tenere fermo, quel mago più sfuggente di un’anguilla, non avrebbe esitato ad usare anche un paio di manette; ma in fondo riacchiapparlo in continuazione era parte di quel gioco che, ora lo sapeva, non si sarebbe mai stancato di giocare.
  
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