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Autore: Miss Demy    16/02/2012    14 recensioni
Nove double drabble per nove personaggi, sulle note di nove canzoni.
Dal testo:
- Ami: Sei da sola e, come al solito, in anticipo per la scuola. Lo fai, ancora, come tutte le mattine, perché tanto sai che nessuno lo verrà a sapere; che poi, che male ci sarebbe? Nessuno cambierebbe opinione su di te, anzi, forse ti vedrebbero più normale.
- Minako:«Sai che se una farfalla si poggia su di te, avrai fortuna?»
E ogni volta che ne vedi qualcuna svolazzare, libera e leggera, le sue parole ti tornano alla mente. Le ferite del tuo cuore non si sono chiuse del tutto e certi ricordi le impediscono di sanarsi definitivamente. Seguendo il suo batter d’ali, ti chiedi cosa sarebbe accaduto se quella notte ti fossi mostrata a loro, rassicurandoli che eri viva. Ti domandi se anche lui ogni tanto, guardando una farfalla, si ricordi di voi.
Forse ci speri soltanto.
- Usagi: si stringe il cuore e ti senti ancora più sola, più fragile, bisognosa di un suo abbraccio. Ti accontenti di accarezzare le lenzuola e stringere il cuscino sul quale tante notti ha posato la testa il futuro re della Terra. Piangi, per tante paure e anche per aver pensato che avresti dovuto chiedergli di restare, di non partire, perché tu lo ami e ti manca il respiro se non puoi vederlo né sentirlo. Ma tu lo ami e rispetti le sue scelte.
E molto altro ancora...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie
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Note: Ho deciso di cimentarmi in questa ''sfida'', dopo aver letto le drabble della bravissima autrice, nonché amica, EllieMarsRose, che vi consiglio di leggere e commentare a questo indirizzo http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=956345&i=1 
Ho scritto nove double drabble per nove personaggi, e l'ho fatto mentre le canzoni in ordine casuale suonavano nel mio lettore mp3. Per me è la prima volta che scrivo sulle Sailor per cui, spero davvero possano piacervi.

Per Emy (quella su Chibiusa e su Mamoru è per te), per Ily, per Ellie, per Antonella, per Sonia, per tutte le mie Moonlight dancers e anche per tutte coloro che leggeranno e continuano a sognare grazie a Sailor Moon.


Nove personaggi in cerca di Musica


Ami. Please don’t stop the music, Rihanna.
La prima cosa che noti, aprendo gli occhi, è la tua sveglia sul comodino; sai che puoi restare altri dieci minuti a letto ma preferisci correre in bagno a prepararti: oggi c’è la verifica di matematica. Sei da sola e, come al solito, in anticipo per la scuola.
Lo fai, ancora, come tutte le mattine, perché tanto sai che nessuno lo verrà a sapere; che poi, che male ci sarebbe? Nessuno cambierebbe opinione su di te, anzi, forse ti vedrebbero più normale.
In un lampo è Play, davanti allo specchio, a muoverti a ritmo di quella nuova hit che ti fa impazzire e trasporta il tuo corpo, incapace di smettere di ballare e scatenarsi. Le tue compagne lo fanno spesso alle feste ma tu non lo faresti mai, sei troppo timida. E così, mentre nessuno può vederti, ammicchi allo specchio con fare seducente, immaginando che Lui sia lì, a guardarti, a desiderare solo te. Non è più lui la Star ma tu. E ti senti felice, nonostante sia solo un pensiero. La canzone termina e finalmente prendi fiato. Stop. Ti ricomponi, bevi un sorso d’acqua e impugni il manico della tua cartella. È ora di tornare a essere una studentessa modello.
 

Rei. Set fire with rain, Adele.
«Uffa!» Lo sospiri infastidita, guardando l’orologio.
Un’ora di ritardo. E la detesti ancora di più.
Era stata avvisata ma come al solito se ne frega di te, di voi, del suo ruolo, dei compiti, della linea… di tutto. Se avessi saputo che avreste perso tutto quel tempo per aspettare lei, senza concludere nulla, avresti chiesto a Mamoru di uscire. E al solo pensiero di te che ti stringi al suo braccio mentre ti rende partecipe dei suoi pensieri profondi, il fuoco, il tuo fuoco, vorrebbe incendiare quella testa di rapa. Lo controlli.
«Oh no!» Di fronte all’imponente torre Starlight lo esclami d’istinto: la tua amica è in pericolo e anche Lui lo è. Non hai tempo per pensare a cosa facessero lì, insieme, devi solo intervenire. Quando lo fai, però, è troppo tardi: Usagi non c’è più, e neppure Mamoru. Solo un uomo che ha preferito sacrificarsi per la donna che lo tiene sul suo grembo. Scopri che quella testa di rapa è la Princess che stavi cercando.
Il fuoco, il tuo fuoco, divora la tua anima, implorandoti di lasciarlo uscire; combatti con te stessa e con i tuoi sentimenti per cercare di frenarlo.
Per una volta non controllarlo, Rei, lascia che bruci.
 
Makoto. Someone like you, Adele.
Tutti sanno che ami cucinare, sei consapevole di essere la migliore, inutile essere ipocriti. Loro, però, non sanno che ogni piatto contiene un ricordo che custodisci gelosamente e che forse è l’ingrediente che dà alle tue ricette quel sapore inimitabile. Nella crostata di mirtilli c’è il sapore agrodolce del tuo primo bacio, nello sformato di patate quello dell’abbraccio intenso mentre ti sussurrava: «Lascia stare lo sformato, fatti stringere un altro minuto.»
Cucinare ti rilassa e nessuno sa che è proprio in quei momenti che ti abbandoni ai ricordi di quel ragazzo di cui nessuno sa il nome ma che non riesci a dimenticare.
Ci provi, ti impegni, ma poi nello sguardo di qualche sconosciuto, pronto a incrociare il tuo cammino, finisci sempre per ritrovare Lui. Il passato ritorna doloroso e indelebile nel tuo presente; fingi che vada tutto bene e sorridi sempre. Ma quando sei nella tua cucina, inizi a sperimentare nuove ricette domandandoti se lui è felice, se sta bene e, soprattutto, se ogni tanto parla di te con gli amici quando incontra per strada qualcuna che possa ricordargli te.
Ma anche questo nessuno lo saprà mai.
 

Minako. Wish you were here, Avril Lavigne.
Quanto tempo è passato? Tanto, forse troppo. Ogni volta però che noti una farfalla, ci ricadi.
Sailor V, combattente invidiata da tante amanti dei videogames, e temuta da tutti i malviventi. Eppure, soprattutto Minako: una fragile ragazzina innamorata e delusa dall’amore di cui paradossalmente sei la Paladina indiscussa.
«Sai che se una farfalla si poggia su di te, avrai fortuna?»
E ogni volta che ne vedi qualcuna svolazzare, libera e leggera, le sue parole ti tornano alla mente. Le ferite del tuo cuore non si sono chiuse del tutto e certi ricordi le impediscono di sanarsi definitivamente. Seguendo il suo batter d’ali, ti chiedi cosa sarebbe accaduto se quella notte ti fossi mostrata a loro, rassicurandoli che eri viva. Ti domandi se anche lui ogni tanto, guardando una farfalla, si ricordi di voi.
Forse ci speri soltanto.
Desideri che lui avesse scelto te, che fosse lì accanto a te a guardare insieme la farfalla  dai colori vivaci e a ricordarti la storia della fortuna se si posasse su di te. Poi la vedi volare via, e ricordi di tutte le volte in cui ti sei ripetuta che devi lasciarlo andare per poter andare avanti. Ci provi di nuovo e sai che puoi farcela. Almeno, fino al prossimo batter d’ali di una nuova farfalla.
 

Usagi. California King bed, Rihanna.
Chiudi gli occhi, concentrandoti sul suo profumo impregnato sulle lenzuola; ti ci vuole di più perché il tempo lo ha reso quasi impercettibile. Ti si stringe il cuore e ti senti ancora più sola, più fragile, bisognosa di un suo abbraccio. Ti accontenti di accarezzare le lenzuola e stringere il cuscino sul quale tante notti ha posato la testa il futuro re della Terra. Piangi, per tante paure e anche per aver pensato che avresti dovuto chiedergli di restare, di non partire, perché tu lo ami e ti manca il respiro se non puoi vederlo né sentirlo. Ma tu lo ami e rispetti le sue scelte. Il tuo sguardo si posa sull’anello, pegno d’amore eterno, e in un lampo ripensi a quante lotte avete combattuto e vinto insieme e, automaticamente, a tutte le volte che è stato soggiogato dal potere nemico o si è sacrificato per te. Un brivido ti attraversa la schiena.
«Sta bene, è a New York ed è felice. Sta bene.» In un attimo, è tutto ciò che conta. Ed è così che trovi la forza di andare avanti, nonostante tu non riesca più a percepire neppure il suo profumo.
 

Chibiusa. My Angel Gabriel, Lamb.
«Un giorno ci rivedremo, mia piccola Chibiusa
Inizi a correre, accompagnata dal vento che sfilaccia le ciocche delle tue code. Vorresti raggiungerlo, chiedergli di non lasciarti sola.
E più lui attraversa l’orizzonte, più il tuo cuore inizia a scalpitare; non capisci cosa sia questa sensazione che ti toglie il respiro, sai solo che non vuoi  dover rinunciare a lui.
Vorresti abbracciarlo ancora una volta, come se nessuna dovesse essere l’ultima. Non puoi, però: lui ha le ali, mentre tu rimani inchiodata con i piedi al suolo, sentendoti impotente.
Desideri di poter volare ancora con colui che è entrato nella tua vita di bambina, attratto dal bagliore accecante che i tuoi sogni meravigliosi emanavano e trovando in essi protezione e rifugio. Senza chiedere permesso, ti ha travolta in una dimensione tutta nuova, facendoti realizzare che lui non è solo un sogno, è la realtà. La tua realtà.
Un giorno ti incontrerò di nuovo, Pegasus” pensi, mentre lo sguardo è ancora fisso verso il Sole e gli occhi iniziano a pizzicare.
Ti permetti di fingere che sia la luce abbagliante dell’Astro a provocare le tue lacrime. In fondo, è la verità. È per il “Sole” che stai piangendo.
 

Mamoru. Can’t fight the Moonlight, Lee Ann Rimes.
«Il Cristallo d’argento…»
Ti svegli di soprassalto. Era un sogno, eppure, sai che riguarda la realtà.
Ti sforzi di ricordare ma nulla; non sai chi sia quella fanciulla incantevole, sai solo che fa parte della tua vita. Lo senti. Il sonno è ormai svanito e il chiaro di luna filtra attraverso la finestra, rischiarendo la tua stanza ma non il buio della tua mente. Sollevi gli occhi al cielo: hai sempre amato la luna piena.
«Faccia di Luna!» Assorto dalle domande a cui non riesci a trovare risposte, il viso del Coniglio della Luna sembra sorriderti proprio dal satellite.
Un colpo al cuore. Ti sembra persino assurdo pensare a lei in un momento in cui vorresti solo capire di chi sono quegli occhi tristi e come fare a trovare il cristallo di cui parla.
Altre notti, stesso sogno, solita richiesta. E poi il suo volto che sorride dalla Luna.
Credi sia dovuto al fatto che ultimamente la incontri ovunque, e ripensi che è proprio in quei momenti che la sua goffaggine e le sue facce buffe rendono allegra – anche se per pochi minuti – la tua vita incasinata e solitaria. Ripensi ai suoi sorrisi. Un altro colpo al cuore. Provi a resistere e a pensare alle cose importanti. Ma nulla. Il chiaro di Luna crea una scia luminosa sul materasso; lo sfiori con una mano e realizzi che non puoi farne a meno: ha irradiato anche il tuo cuore grigio e spento. Sai che è così, anche se non lo ammetterai mai.
 

Setsuna. Nobody wants to be lonely, C. Aguilera-R. Martin.
Lo scorrere del tempo sembra così rapido quando si vivono momenti felici…
Mi ricordo di quel giorno: c’era lei che aveva bisogno di conforto, e c’eri tu, più giovane ma pur sempre tu. Eravamo solo noi tre sotto uno stesso ombrello, e il mio cuore ardeva, nonostante l’aria gelida accompagnata da soffici fiocchi di neve inarrestabili su Tokyo. Avrei voluto urlare al Mondo quanto amore ci fosse per voi due dentro di me, e dopo sarei potuta anche morire. Questo è uno di quei ricordi di momenti felici di cui mi nutro come un’affamata e che permettono al mio cuore di continuare a scaldarsi quando il gelo della Solitudine tortura le mie giornate. È solo quando varchi quella porta che tutte le sensazioni represse in me riemergono inevitabilmente, donandomi l’entusiasmo di un momento felice, e non solo del suo ricordo.
Oh, quanto vorrei poterti spiegare il significato della solitudine eterna e confidarti attraverso i miei occhi fedeli che nessuno vorrebbe stare solo, neppure io. Riesci a percepire il mio muto implorarti? Ad avvertire tutto l’amore che indomabile non aspetta altro che essere donato a te? Resta qui, prego in silenzio, mentre varchi quel limite che ci dividerà. Di nuovo. La mia anima si danna ancora una volta domandandosi se un giorno riuscirai a leggermi dentro. Già mi manchi.
E resta solo un altro ricordo di un momento felice.
 

Galaxia. Titanium, David Guetta feat Sia.
Un campo dorato. Luce. Farfalle. A volte riesco a vederli, sai? Dura poco, poi ritornano le tenebre a dominare la mia mente. Ritorni tu a urlare dentro di me, Chaos. Ti ascolto, non temere; la confusione che generi nella mia anima mi rassicura: la luce che irradia il campo dorato non fa più paura. Tutte le mie domande su cosa rappresentino scompaiono.
 
Non capisco. Mi chiede di afferrare la sua mano e i suoi occhi mi ricordano il cielo luminoso che confonde la mia mente certe volte. Lei mi ricorda una sensazione che solevo chiamare Speranza.
Il suo sguardo smuove in me dubbi e incertezze. Che sta succedendo? Chaos, non riesco più a sentirti dentro di me: c’è solo una voce che arriva al mio cuore e mi spinge a fidarmi di Lei.
È così rassicurante il suo sguardo…  desidero affidarmi a Lei. Non sono più sicura che sia il buio ciò che voglio nella mia vita. Mi ripeti che sono forte, che ho la potenza di un titano e che i titani vincono sempre.
«Uccidi, Titano!» mi urli, e le mie orecchie sembrano esplodere a tanta violenza. È come se adesso il mio corpo non rispondesse più ai miei comandi, come se urlassi ma tu non capissi.
«Uccidi, Titano!» Stavolta so che non sei tu a ordinarlo: sono solo io.
Afferro la sua mano. Il suo calore mi avvolge in un abbraccio che ho atteso da tanto tempo. Avverto amore, percepisco la speranza ritornare ad albergare in me. Ho ucciso, Chaos, ti ho ucciso. Sono un Titano.
 

FINE


Il punto dell'Autrice.

Vi giuro che è stato difficilissimo scrivere mentre la musica suonava e finire contemporaneamente a ciascuna canzone.
Per Ami mi piaceva mostrare un momento che forse nessuno potrebbe mai aspettarsi nella sua giornata e per quanto riguarda Setsuna, il ricordo del momento felice riguarda il giorno in cui nella terza serie Setsuna, Mamoru e Chibiusa sono davanti alla villa di Hotaru. Galaxia mi è sempre piaciuta e quando è partita la canzone Titanium il pensiero è andato a lei. Vi chiederete di Michiru, Haruka e Hotaru ma finora nessuna di queste canzoni mi faceva pensare a loro; chissà, forse una prossima volta scriverò qualcosa. Per ora penso a finire il cap. 4 di Listen. Vi saluto sempre con tanto affetto e ringraziandovi per tutto l'affetto che mi dimostrate con le vostre recensioni e anche su Facebook.
Un bacione, a prestissimo!
Spero mi farete sapere cosa ne pensate di queste double drabble, per cui, fatevi sentire!


Demy

 

 

 



 

 


   
 
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