Ghost

Sinceramente non so di preciso quanto tempo sia passato da quando... non ci sono più, ma vedere la sofferenza di Emma è straziante, un dolore che brucia e mi fa sentire impotente quanto colpevole; non posso accarezzarla e tanto meno abbracciarla per confortarla perchè è la mia morte che la fa stare così male.

Ogni notte vado da lei e sto in quel angolo, la guardo e mi accorgo delle sue lacrime che, scivolando dai suoi occhi come stelle cadenti in un cielo solitario, trovano la loro fine su quel cuscino, custode e testimone della tristezza di Emma.

Vorrei piangere anch'io insieme a lei, ma non sono altro che uno spirito.

Qualche volta non mi limito a stare lì fermo, vado vicino a lei e cerco di ricordare com'era poterla toccare; fisso le mie mani e poi provo a sfiorarla, ma mi manca il coraggio, non so se per paura di non riuscire a sentire niente oppure perchè lei potrebbe sentire me e viceversa. A volte ho l'impressione che riesca a percepirmi, se sia vero o meno non lo so, ma è bello crederlo e, anche se forse non lo ammetterebbe, per Emma è lo stesso.

Quando per qualche strana ragione si ferma a guardare qualcosa verso la mia direzione penso subito che mi abbia visto, poi invece mi accorgo che non è così e mi pare di sentire delusione, però per un fantasma è alquanto improbabile provare certe emozioni.

E' strano non essere visti da nessuno, ma può darsi che col tempo imparerò a farci l'abitudine.

Vedo Emma scambiare qualche parola con Ruby e mentre aspetta l'ordinazione mi accorgo che guarda il bersaglio con le freccette; sembra perdersi nei suoi pensieri... chissà se mi sta ricordando...

Arrivata in ufficio si guarda un po' in giro (quasi come se stesse aspettando il mio arrivo), con quell'aria sicura, di chi non teme niente e nessuno... già, proprio così, Emma è una ragazza forte, supererà anche questo e mentre lo penso, senza accorgermene, le mie dita finiscono con lo sfiorare una ciocca dei suoi capelli e poi... le accarezzo il viso. Si volta verso di me, come se avesse percepito il mio tocco, e invece c'è qualcuno sulla soglia della porta.

Non potrà più vedermi, mai più, ma so che mi percepisce e anche se non lo ammetterà so che il suo istinto le dice che ci sono. 

Note dell'autrice: questo pezzo, come avrete capito, non è presente nel telefilm, e io, personalmente, l'ho collocato in uno di quei giorni dopo la morte di Graham.

Spero che vi piaccia e le critiche, se costruttive, sono sempre ben gradite ^^

Grazie per aver dedicato un po' del vostro tempo alla lettura di questa os :)