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Autore: Aesir    17/02/2012    2 recensioni
[Le Guerre del Mondo Emerso: La Setta degli Assassini]
Dubhe ha appena scoperto il demone che abita il suo corpo, e le parole di Yeshol le hanno confermato che l'unico mezzo per salvarsi è unirsi alla Gilda. Due bivi, nessuno dei quali piacevole. Una scelta che la ragazza deve fare, e al più presto.
[DubheXBestia]
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dubhe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In Fera Veritas'
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In Fera Veritas – Stand My Ground

Je suis le ténébreux, - le veuf, - l'inconsolé
- Gérard de Nerval, Les Chimères (1854)


Questa dev'essere la mia punizione. Non ho fatto ciò che il Maestro mi aveva chiesto. E ora ne sto pagando le conseguenze.
Apro gli occhi. La grotta dove vivo, quello che finora è stato il mio rifugio sicuro, la mia casa, ora mi sembra intollerabile, con il suo tanfo di muffa. Ma non è certo questo ad irritarmi, sono più che abituata. No, è soprattutto l'innegabile certezza che tutto questo finirà ben presto. Non ce la faccio più a starmene a letto come una brava bambina. Scosto con un calcio le coperte, indosso il mantello, ed esco.
Esco perchè questo luogo, che finora è stato la mia vita, mi è intollerabile. I miei sensi sono insopportabilmente all'erta. Non riesco a sopportare questo stato di tensione. Ciò che è peggio, è che sono tesa come una foglia da giorni, e non è ancora successo nulla. Ma so che accadrà.
Non pensarci.
Una folata di vento notturno mi si insinua sotto il cappuccio, gettandolo via, e mi sparge i capelli sciolti sulle spalle. Vi passo una mano. Sono lunghi, castani, lucidi. Non vi ho mai prestato particolare attenzione, eppure all'improvviso mi sembrano molto belli. Nella Gilda, dovrei tagliarli. Un'altra delle piccole cose che impari ad apprezzare solo quando sai che le perderai.
Ancora vento.
Fa freddo.
L'inverno sta arrivando.
L'inverno della natura, e l'inverno della mia vita.
Finirà nel sangue, così come è iniziata.

I can see
When you stay low
Nothing happens
Does it feel right?
Late at night
Things I thought I'd put behind me
Haunt my mind

Non mi riconosco più. In questi cinque giorni non mi sono più comportata come Dubhe, la ladra fredda come il ghiaccio che valuta sempre i vantaggi di ogni azione prima di metterla in atto. Sono sempre più insensata. Sono tornata a casa in fretta, per metterci meno tempo del previsto, e così facendo ho probabilmente – anzi, quasi certamente – aggravato le condizioni della ferita che ho alla schiena. Questi anni... tutti cancellati. Il mio addestramento non è più buono a nulla, sono sperduta come la bambina che lasciò Selva otto anni fa.
Ma la mia vita non può essere cancellata, purtroppo, anche se lo vorrei con tutto il cuore. È per questo che vivo qui, così isolata. Se c'è davvero qualcosa di intrinsecamente malvagio in me, è meglio che me ne stia alla larga dalla gente normale, che non li contagi con il male che porto dentro.
L'esistenza non dipende dalla conoscenza. Quegli esseri umani, tuttavia, vivono le loro fuggevoli vite, vite che io non posso toccare. Posso solo spiare le loro vite dalle finestre, guardarle come immagini riflesse in uno specchio. Poveri e ricchi, quando io li guardo, sono uguali. Indagare è diventato un modo per sognare la vita, per vederla e sfiorarla ancora una volta.
A questo mi sono ridotta.
A stare alla finestra della vita.
Questo è ciò che possiedo.
Pensieri e ricordi rubati.

I just know there's no escape now
Once it sets it's eyes on you
But I wont run
Have to stare it in the eyes

Forse l'ho sempre saputo, ancora prima che mi venisse detto da quel bastardo. C'è davvero qualcosa di malvagio in me, c'è un mostro che mi divora dall'interno, un mostro che è uscito ed è andato a caccia di esseri umani. Adesso quel mostro si è addormentato, ma il suo sonno è leggero, e ci vorrà poco per risvegliarlo. Intanto, mi perseguitano i sogni. Non ho più dormito bene da quel giorno. Se questo può essere di consolazione a tutti quelli che ho ammazzato. Prendo un ramoscello e lo sminuzzo fra le dita. Poi me le guardo, confusa. Ecco, è vero. Sempre questo schifoso desiderio di distruzione. Forse me lo merito davvero, ciò che mi è capitato. Ma, dannazione, non è giusto.
Rido di me stessa. Quando mai il mondo è stato gentile con te, Dubhe?
C'è stato il Maestro, mi rispondo irritata.
Eh, sì, però poi lui ti ha lasciata, e se la Gilda ti vuole, è anche colpa sua, no?
E adesso? Adesso sono precipitata in una situazione ancora peggiore.
La mia vita va così, non ci sono appigli, non ci sono ancore, c'è solo da cadere sempre più in basso.

Stand my ground
I won't give in
No more denying
I've gotta face it
Won't close my eyes and hide the truth inside
If I don't make it, someone else will
Stand my ground

Dei, quanto amo questo freddo. Ma non basta. Ho bisogno di calmarmi sul serio. Ho bisogno di tornare la ragazza logica che prepara attentamente il piano per un furto. Solo che stavolta non è un furto. Stavolta è in gioco la mia vita. La Fonte Scura. Chino la testa, e le mie labbra infrangono appena la superficie della polla. Una fitta mi trapassa la testa. Perfetto. Chiudo gli occhi e mi abbandono, ed è solo quando sento la vita lasciare il mio corpo, un guscio vuoto, un sasso o un pezzo di legno, che so di avercela fatta. Spalanco gli occhi e per un istante me li immagino splendenti nell'oscurità. Mi spoglio con foga, appendendo i miei abiti ad un albero lì vicino, poi mi getto in acqua. È freddissima. Le tempeste che si sono scatenate l'hanno raffreddata in una maniera incredibile; ma a me va bene. Ed è proprio quando quel gelo mi sembra insostenibile, quando mi punge la pelle come un milione di spilli, che si trasforma in una sorta di assurdo tepore. Solo allora apro gli occhi. È tutto nero attorno a me, riesco a malapena a scorgere i miei capelli castani che mi fluttuano attorno al volto. Il mio corpo pallido sembra quasi rilucere nell'oscurità. Naturalmente è notte, ma la Fonte Scura sarebbe di questo colore anche di giorno. È formata infatti da rocce nere, che assorbono la luce. Mi lascio andare, galleggiando appena.
Calma, ragazza. Concentrati.
Ma c'è ben poco che io possa fare, in realtà. Vendicarmi? Sì, potrei. Sono abile, se entrassi nella Gilda, mi porterei dietro parecchi Assassini, prima di tutti quel bastardo di Yeshol. Ma la cosa non avrebbe molto senso. E allora?
E allora ancora non lo so, cosa sto cercando.

It's all around
Getting stronger, coming closer into my world
I can feel that it's time for me to face it
Gan I take it?

Il simbolo impresso sul mio braccio sinistro pulsa, riportandomi alla realtà. È dentro di me, quel mostro. Lo posso sentire. La Bestia è rannicchiata nel mio petto, dietro lo sterno, e preme perchè io la facci uscire. È ancora debole, ma diventerà sempre più forte, ha detto il bastardo, finchè non prenderà il sopravvento, e quelle stragi che ho compiuto non diventeranno tutta la mia vita. Di secondo in secondo, mi sembra che rafforzi sempre di più la presa dentro di me. Il ricordo della strage che ho compiuto nel bosco mi riempie la mente. Mi sento le orecchie ronzare e ho la vista annebbiata. Sarà così, fino alla peggiore di tutte le morti.
No.. no...
Che devo fare? Non è un nemico che io possa affrontare. Ucciderlo? Non c'è spada, pugnale o veleno che possa usare.
Come si può uccidere un'anima nera?

Though this might just be the ending
Of the life I held so dear
But I won't run
There's no turning back from here

È così buffo. È la mia integrità che mi importa, in fondo. Non è strano? È l'ultimo centimetro di me che resta, ma in quel centimetro, io sono libera. Libera. L'acqua che scorre sulla mia pelle, i capelli bagnati che mi si appiccicano al volto, il vento gelido che mi sferza e mi fa rabbrividire, il cuore che pulsa sotto le mie costole e questa mente inquieta nascosta nella mia testa, questa mente che a volte odio, ma che è la mia. E la... salvezza... promessa dalla Gilda sarebbe la fine di tutto ciò, di questa vita fatta di fughe e inseguimenti, sempre con l'acqua alla gola... eppure è la mia, di vita, e nessuno ha il potere di decidere al mio posto. Ma perchè ci devono essere solo queste due scelte? Una morte orrenda o la mia infelicità?
Cos'ho fatto di male per meritarmi questo? Rido, disperata. Nulla. Semplicemente, esisto. Non ho mai creduto negli dei. Io so che i sacerdoti blaterano di aver trovato il significato, il senso del mondo. Io però ho solo visto le persone morire.
La vita, per come la conosco io, è solo caos.

Stand my ground
I won't give in
No more denying
I've gotta face it
Won't close my eyes and hide the truth inside
If I don't make it, someone else will
Stand my ground

Non sono stata capace di decidere per me, ho rimandato troppo, e alla fine è arrivato qualcuno a tagliarmi via questa possibilità. Avrei dovuto affrontare me stessa quando ne avevo la possibilità, e invece, cos'ho fatto? Mi sono ridotta a vivacchiare, a trascinare i miei piedi in avanti, un passo dopo l'altro. Eppure, cosa sarebbe unirmi alla Gilda? Tradire tutto ciò che mi ha insegnato il Maestro. Lui non mi ha salvato la vita per farmi diventare un'Assassina, questo è sicuro. Al diavolo, si è fatto ammazzare da me perchè capissi quanto orrendo era uccidere, una lezione che è rimasta impressa a fuoco nella mia mente. E infatti ancora oggi mi tormentano tutte le mie vittime.
Pensaci, Dubhe.
Non sto più nuotando, nè tento di immergermi. Galleggiò inerte sulla superficie dell'acqua, fissando il cielo stellato.Non è una vera scelta, in verità. O il rimorso eterno, e gli incubi di notte, e le sveglie con i vestiti inzuppati di sudore incollati addosso, o la dannazione eterna, e gli incubi di giorno, e le sveglie con i vestiti inzuppati di sangue incollati addosso e l'odore della mia paura nell'aria, e quel maledetto odore che ancora mi tormenta e non mi da pace, allettante e repellente allo stesso tempo, che mi si è incollato alle mani e non riesco a mandare via.
Il sangue è come una droga.
L'ho assaggiato una volta e ora come farò a starne senza?

All I know for sure is that I'm trying
I will always stand my ground

Tutto ciò che so è che io ci ho sempre provato a vivere, capito? Non è colpa mia se non ci sono mai riuscita, d'accordo? Maledizione, non è colpa mia niente! Non è colpa mia se ho ucciso Gornar, non è colpa mia se mi hanno cacciata via da Selva, non è colpa mia se mio padre è morto per cercarmi e mia madre si è rifatta una vita senza di me, se sono stata salvata dal Maestro e se lui non ha saputo fare altro che insegnarmi il suo mestiere! Dannazione, il punto è che l'ho anche supplicato di farlo! Dei, quanto, quanto, quanto sono stata stupida! Ma ero una bambina... perchè... perchè... perchè?
Perchè quei bastardi hanno bisogno di me? Ce ne sono anche troppi di quei maledetti - beh, se ne esistesse anche solo uno sulla faccia del Mondo Emerso, sarebbe uno di troppo. Forse... perchè sono migliore di loro?
Ma a me non piace uccidere! È posto per le bestie, quello, non per gli esseri umani!
Mi tiro fuori dall'acqua e mi avvolgo nel mantello, con un sospiro.
Io... io non sono fatta per quella vita. E poi, a chi sto raccontando queste bugie?
Vivere?
No, io ho provato a sopravvivere.

Stand my ground
I won't give in, I won't give in
I won't give up, I won't give up
No more denying – Ahh-hhhh
I've gotta face it
Won't close my eyes and hide the truth inside
If I don't make it, someone else will
Stand my ground

Un pensiero mi illumina la mente. C'è un'altra alternativa. Getto la testa all'indietro e scoppio a ridere, sempre più forte, disperatamente. Devo proprio essere ridotta al lumicino. Mi accorgo di star piangendo.
Ho sempre rifiutato l'idea del suicidio. Non perchè mi si possa definire una che ama la vita... anzi, il contrario, semmai. Ho passato innumerevoli prove, e ne sono sempre uscita allo stesso modo, l'ho detto. Un passo dopo l'altro. Non so nemmeno io perchè l'abbia fatto, perchè non mi sia lasciata morire assieme al Maestro dopo aver letto la sua lettera. Ci ho provato, ma non ho potuto. Qualcosa in me mi ha sempre detto di andare avanti. Chissà perchè, poi. Questa non è la mia vita, questa non sono io. Che povera, piccola bambina illusa. Certo che sono io, e questa è la mia fottutissima vita.
Mentre il vento della notte mi asciuga i vestiti addosso, alzo gli occhi verso l'alto.
Chissà se troverò mai qualcuno che mi porterà via da qui. Intanto, per me non ci saranno stelle nel cielo. Mezzanotte, sarà in eterno per me, una notte senza stelle, e il buio più nero.
Sono finita.
La Gilda ha vinto.

Stand my ground
I won't give in
No more denying
I've gotta face it
Won't close my eyes and hide the truth inside
If I don't make it, someone else will
Stand my ground
 

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La canzone è "Stand My Ground" dei Within Temprtation. Il momento è, ovviamente, quando Dubhe è tornata dalla sua "ricognizione" nella Gilda, e riflesse sul suo futuro. A questa fic farà seguito In Fera Veritas - The Truth Beneath The Rose

 

   
 
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