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Autore: Fiamma Erin Gaunt    17/02/2012    1 recensioni
Quando il diavolo ti accarezza vuole l' anima....
Cloe Sunders vaga per i corridoi della sua scuola come se fosse invisibile, nessuno sembra considerarla. Ma un giorno incontra Lucyfer, un misterioso e affascinante ragazzo che le propone un accordo: la aiuterà a diventare la reginetta della scuola,grazie al suo aiuto potrà ottenere tutto quello che ha sempre desiderato, ma c' è una condizione, in cambio Cloe dovrà concedergli la sua anima immortale. La ragazza tuttavia non sarà sola,lei ancora non lo sa ma qualcuno veglia su di lei da sempre ed è disposto a tutto per proteggerla.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dark Powers'
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Cap 1
 
















 

Cloe sentiva chiaramente le voci di Melissa e Summer che provenivano dall' altra parte della porta del bagno. Stavano parlando di una qualche festa che si sarebbe tenuta l' indomani a casa di Summer e alla quale come al solito lei non era stata invitata. Sospirando rassegnata si decise ad aprire la porta, si stava dirigendo verso l' uscita quando Melissa le finì addosso.
- Oh scusami, non ti avevo vista - le disse la ragazza rivolgendole un rapido sorriso mortificato e tornando a parlare con l' amica.
Non era certo la prima volta che le accadeva, nessuno sembrava accorgersi di lei, era invisibile per tutti.
Cloe aveva imparato a convivere con quella situazione da quando era piccola, nessuno sembrava trovarla particolarmente interessante e le persone tutt' al più si limitavano a mostrarle una fredda cortesia.
L' unica persona che sembrava considerarla era il suo migliore amico Jake, perchè un tipo come lui sprecasse il suo tempo a parlare con una come lei, praticamente uno zero,era un vero e proprio mistero per Cloe.
Jake Strongold era tutto quello che Cloe avrebbe desiderato essere, bello e con la risposta sempre pronta,era l' anima della festa e tutti sembravano adorarlo. In altre parole era popolare. In quel momento il ragazzo stava parlando con un paio dei suoi compagni di squadra, appena scorse la sua chioma bionda salutò gli amici e si diresse verso di lei.

- Allora bimba, pronta per l' ultimo anno di scuola? - le chiese scompigliandole affettuosamente i capelli.
- Per un anno in cui non verrò considerata da nessuno come al solito? Non potrei essere più pronta di così - commentò sarcastica.
Jake le lanciò un' occhiata di profonda disapprovazione.
- Così non va, se parti con questa idea non andrai da nessuna parte -
- Certo, è facile parlare per te, tutti pendono dalle tue labbra - replicò piccata Cloe piantandolo li e dirigendosi a passo di carica verso l' aula di storia.

Stava sistemando le sue cose quando Jake fece il suo ingresso in aula, si sedette nel banco accanto al suo ma continuò a fissare ostinatamente la lavagna.
Magnifico, l' unica persona che sembrava rendersi conto della sua esistenza cercava di aiutarla e lei lo trattava male. Non c' era da stupirsi se non aveva delle amiche, pensò sconsolata.

- Jake, ehi Jake - lo chiamò sottovoce mentre il professore spiegava la guerra d' indipendenza. Il ragazzo si voltò verso di lei con aria perplessa.
- Che c' è Cloe? -

Cloe sentì una fitta al cuore, la chiamava per nome solo quando era arrabbiato con lei o si sentiva ferito.
- Volevo chiederti scusa - mormorò abbassando lo sguardo - me la sono presa con te che sei sempre così buono, e io non so proprio cosa mi sia preso...è che ho questo schifo di carattere che... -

Si interruppe quando la mano abbronzata di Jake si posò sulla sua.
- Ehi bimba non c' è problema, ti ho già perdonato - disse rivolgendole un sorriso luminoso.

Cloe sospirò sollevata, non ce l' aveva con lei, erano ancora amici. Ricambiò il sorriso e tornò a prendere appunti.

La campanella era appena suonata e stava mettendo via il quaderno con gli appunti quando Jake la chiamò. Cloe si voltò verso di lui e lo guardò con aria interrogativa.

- A Brandon servirebbero gli appunti di storia, sai che i miei non sono proprio il massimo così ho pensato che avresti potuto prestarglieli tu - le disse lanciandole un' occhiata maliziosa.

Brandon Minner era il quarter back della squadra di football della scuola, alto e muscoloso,assomigliava in modo impressionante all' attore Tom Welling. Insomma c' era ben più di un motivo se Cloe, proprio come tutte le altre ragazze, aveva perso la testa per lui.
Rendendosi conto che i due ragazzi la fissavano con aria interrogativa si sentì arrossire e mormorò un lieve - Certo -
Recuperò il quaderno dalla borsa e si diede mentalmente della stupida. Perchè per una volta non riusciva a sembrare sofisticata e sicura di sè come Melissa e Summer?

- Grazie mille..... ehm...Cleo? - replicò Brandon afferrando il quaderno e sorridendole con aria incerta.

Magnifico non sa neanche come mi chiamo, pensò sconsolata. Le prime lacrime cominciavano a pizzicarle gli occhi. Doveva andarsene di lì e alla svelta.

- Quasi, in realtà si chiama Cloe - intervenne Jake.

Il sorriso di Brandon venne sostituito da un' espressione desolata.

- Ti chiedo scusa, è che sai con i nomi sono un vero disastro -
- Non fa niente .... e ora scusatemi ma devo proprio andare - replicò Cloe afferrando la borsa ed uscendo dalla classe prima che Jake avesse il tempo di richiamarla.

Entrò rapidamente in bagno dove per fortuna non c' era nessuno e solo allora concesse alle lacrime di scendere copiose. Si lasciò cadere a terra,la schiena contro il muro e rimase così per un tempo che le sembrò infinito. Avvertì un rumore di passi,qualcuno era entrato in bagno ma non le importava,desiderava solo essere lasciata in pace.

Una mano pallida come l' alabastro entrò nel suo campo visivo e le asciugò una lacrima.
Cloe rimase sorpresa e si volse verso il proprietario.

Seduto accanto a lei c' era un ragazzo dai capelli neri leggermente mossi che contrastavano nettamente con il pallore del volto,gli occhi neri avevano una particolare sfumatura color mogano che gli conferiva l' aria di tizzoni ardenti. La fissava con aria indecifrabile, sembrava che il suo bel volto non fosse altro che una maschera imperscrutabile. Guardandolo Cloe si disse che era bello,di una bellezza che non aveva niente a che fare con quella da copertina di Brandon ma che proprio per questo risultava ancora più affascinante, irradiava un' aura di pericolo attorno a se.

- Questo è il bagno delle ragazze - dichiarò con tono indignato,la scocciava che un perfetto estraneo fosse stato testimone di quel suo momento di debolezza.
- Ma davvero? Devo essermi proprio sbagliato allora - commentò il ragazzo con aria ironica.
- Ho sentito piangere e sono venuto a dare un' occhiata - ammise poi continuando ad osservarla freddamente.
- Bè si piangevo, ma non mi va di parlarne - confessò Cloe cercando di tagliare corto.
- Non ti ho chiesto nulla, comunque credo che sia un vero peccato che un angelo così carino pianga in questo modo- replicò candidamente prima di alzarsi.
- Aspetta, come ti chiami? - gli gridò dietro Cloe.

Il ragazzo le rivolse un sorriso fugace prima di uscire dal bagno - Lucyfer -

Lucyfer....Lucifero....che nome singolare, pensò la ragazza mentre si dava una rinfrescata al viso. Lo specchio le restituì l' immagine di una ragazza dai capelli biondi leggermente ondulati e due occhi color cielo che al momento erano lucidi per le lacrime.

Quello strano ragazzo aveva detto che era carina,bè forse aveva ragione,pensò Cloe osservandosi attentamente. Il biondo dei suoi capelli mandava riflessi dorati e i suoi occhi azzurri ricordavano proprio il cielo primaverile, l' azzurro della maglietta poi li esaltava ancora di più.
Cloe era stupefatta,per la prima volta in diciassette anni non vedeva più la biondina dallo sguardo timido e indifeso, ma una ragazza dai lineamenti delicati e gli occhi da cerbiatta.
Uscì dal bagno e tornò in classe a testa alta, per una volta si sentiva sicura di sè. Durante il resto della mattinata non fece altro che pensare a quel ragazzo, possibile che in tre anni di scuola non lo avesse mai visto? Forse si trattava di un nuovo studente,si quella era la spiegazione più logica.

Si stava domandando quando avrebbe avuto l' occasione di incontrarlo nuovamente quando fece il suo ingresso in classe. Era l' ora di sociologia, l' unica materia che Cloe non condivideva con Jake. Lucyfer prese posto accanto a lei, ma non diede segno di averla riconosciuta.

- Ehi ragazzo del bagno - lo apostrofò con tono scherzoso, non sapeva da dove le venisse tutta quella confidenza,ma voleva chiacchierare con lui. Ci teneva a parlargli, e questo era assurdo perchè Cloe non parlava con nessuno a scuola a meno che non si trattasse di Jake o di qualcuno che le chiedeva gli appunti.

- Ehi angelo - gli disse rivolgendole il solito sorriso sghembo.
- Sei nuovo vero -
- Sì, è il primo giorno di scuola - confermò Lucyfer.
- Bè, se hai bisogno di una mano per orientarti o roba varia chiedi pure - gli disse Cloe rendendosi conto con sconcerto di quanto le veniva naturale essere espansiva con quel misterioso ragazzo.
- Stare attorno a una bella ragazza? Mi sembra un' ottima idea angelo - replicò.

La lezione passò velocemente intervallata da qualche battuta tra i due. Cloe era decisamente soddisfatta e si ritrovò a rimpiangere l' arrivo della fine delle lezioni. Stava raccogliendo le sue cose quando notò che Jake la aspettava vicino alla porta dell' aula.

- Bè devo andare, ci vediamo domani - disse salutando Lucyfer con un cenno della mano.
- Ciao angelo - replicò il ragazzo osservandola mentre si dirigeva verso il ragazzo che la stava aspettando. Quella Cloe era decisamente interessante, sembrava timida e riservata ma nel profondo aveva la grinta e la determinazione di una tigre,forse dopotutto parlare con lei non sarebbe stato uno spreco di tempo.

- Chi era quello? - le domandò Jake quando erano ormai a pochi metri da casa di Cloe.
- Quello chi? -
- Non fare la furba bimba, sai bene di chi sto parlando, quel ragazzo dal fascino da duro - replicò lanciandole un' occhiata maliziosa.
Cloe si sentì arrossire - Oh nessuno, solo un nuovo arrivato -
- Se è nessuno allora perchè sei diventata tutta rossa? - ridacchiò Jake
Cloe avvampò ancora di più - Non sono affatto arrossita - replicò ostinatamente.
- Sì certo,come no - replicò il ragazzo sarcasticamente - Credevo che ti piacesse Brandon - aggiunse poi con aria pensierosa.
- Infatti mi piace Brandon, Lucyfer è.... - si interruppe, non sapeva con precisione neanche lei cosa volesse dire. Che era bello? Misterioso o semplicemente che la incuriosiva?

Jake sembrò percepire la sua confusione e si affrettò a dare un taglio alla discussione.
- Come non detto bimba, ne riparleremo poi. -
- Ok. Ci vediamo domani mattina, ciao - lo salutò Cloe stampandogli un bacio su una guancia.
- Ciao bimba -

Jake attese che la ragazza entrasse in casa e si chiudesse la porta alle spalle, che fosse al sicuro, poi ripartì a tutto gas.Lucyfer era in città e come se la cosa non bastasse sembrava anche interessato a Cloe, bè Jake non gli avrebbe permesso di farle del male, era suo compito proteggere quella ragazza.


















Spazio autrice:


Ecco una mia nuova storia, spero che vi piaccia. So di avere già molte storie in corso ma avevo l' ispirazione ed ho dovuto scrivere, è stato più forte di me. Comunque ci terrei molto a ricevere una recensione per sapere cosa ne pensate. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.
Baci baci,
               Bella_92


  
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