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Autore: telesette    18/02/2012    2 recensioni
[La leggenda di Zorro]
Che cosa poteva fare Diego?
Poteva forse metterla a parte del segreto di Zorro, mandando all'aria l'unica possibilità che aveva per ostacolare la malvagità di Raimundo? Poteva forse mettere davanti il proprio orgoglio, alla felicità di un intero paese? E soprattutto poteva mettere lei in pericolo, mettendola a parte di una missione così difficile e pericolosa?
La decisione ovviamente, non poteva che essere una sola...
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La leggenda di Zorro ( 怪傑ゾロ, Kaiketsu Zoro no densetsu ) è un anime televisivo di 52 episodi realizzato dalla Ashi Productions e co-prodotto dall'italiana Mondo TV e dalla giapponese Toho nel 1995, per la regia di Katsumi Minoguchi.

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Zorro [Cristina D'Avena]

Chi sei veramente, Diego?

Lolita era bellissima...
Vedendola così serena e sorridente, con gli occhi chiusi e i capelli mossi dal vento, Diego non poté fare a meno di notare quanto fosse ancora più bella e attraente di come la ricordava. Erano passati anni da quando il giovane De la Vega aveva lasciato la California per studiare e, una volta tornato a casa, non immaginava certo una situazione come quella attuale: un comandante dell'Esercito che spadroneggiava sull'intero paese, tiranneggiando il popolo con la paura e il terrore... Non era certo questo che Diego si aspettava di rivedere della sua terra.
Che cosa poteva fare un uomo da solo contro un intero esercito, per quanto mosso da nobili ideali ed una giusta causa? Certo un uomo può combattere per la propria libertà, può soffrire in nome della giustizia, ma il suo eroico sacrificio può anche purtroppo diventare il simbolo di una morte senza significato. Che cosa poteva fare il diciottenne Don Diego De la Vega, mettendosi apertamente contro gli uomini del comandante Raimundo? Nella migliore delle ipotesi, questi lo avrebbe arrestato e chiuso in prigione ( oltre che decidere di rovinare suo padre ). La maschera di Zorro non era una vigliaccherìa ma una necessità, un segreto che serviva a proteggere non solo Diego ma tutte le persone a lui care.
Improvvisamente Lolita si accorse della sua presenza.

- Oh, sei tu Diego, ciao - esclamò la fanciulla. - Da quant'è che te ne stai lì a guardarmi ?
- Tranquilla, sono appena arrivato - rispose il giovane con un sorriso.
- Sai, avrei una domanda da farti...
- E cioé ?!?

Diego parve alquanto sorpreso.
Che Lolita fosse riuscita a notare qualcosa, anche attraverso il travestimento, qualcosa che le avesse fatto riconoscere il suo amico di sempre anche sotto la maschera di Zorro? Se era davvero così, non sarebbe stato facile celarle oltre il segreto...

- Ecco, io... - cominciò lei. - Però devi promettere di dirmi la verità!
- Ma certo - rispose prontamente l'altro.

Lolita guardò Diego negli occhi, fissandolo molto seriamente. Da che lo aveva rivisto, con quei modi e quell'atteggiamento da pusillànime codardo, non riusciva a credere che lui fosse lo stesso ragazzo che conosceva.

- Ricordo che, da piccolo, tu eri un bambino molto coraggioso: eri sempre pronto ad aiutare i più deboli, quando subivano dei soprusi...

***

La mente di Lolita correva indietro nei ricordi, al tempo in cui lei e Diego erano ambedue ancora dei bambini. A quell'epoca capitava spesso che dei ragazzi prepotenti si divertissero a tormentarla con dispetti di vario genere; come, per esempio, terrorizzarla con delle vipere o qualcosa di simile; Lolita aveva molta paura, era molto più timida e insicura di adesso, e non aveva il coraggio di reagire di fronte alle avversità...

Per fortuna però, ogni volta che si trovava nei guai, il suo amico Diego interveniva sempre in suo aiuto. Malgrado i suoi avversari fossero tanti, più grandi e più forti, lui non si tirava mai indietro: si faceva sempre avanti per difendere chi aveva bisogno d'aiuto e, malgrado poi ne uscisse spesso malconcio e pieno di lividi, era comunque felice perché sapeva di aver fatto la cosa giusta.

Davanti ai suoi occhi luminosi, così colmi di affetto e bontà d'animo, Lolita sentiva il cuore colmo di ammirazione per lui. Diego era il suo "eroe", l'amico più coraggioso e leale che conoscesse, e non riusciva ad immaginare nessuno altrettanto forte e sensibile. Ogni volta che Diego le sorrideva, di un sorriso così caldo e rassicurante, Lolita sentiva ogni dubbio ed ogni incertezza svanire dal proprio cuore come neve al sole. Era felice e sapeva che, qualunque cosa potesse accaderle di brutto, lui non l'avrebbe mai abbandonata...

***

- Non avevi mai paura di niente - ricordò Lolita, quasi commossa al pensiero. - Ti gettavi sempre nella mischia e, anche se erano in tanti, intervenivi e lottavi con coraggio!

Lolita tacque un momento.
Nei suoi ricordi, Diego era completamente diverso dal giovane uomo che aveva visto chinare la testa davanti alle prepotenze dei soldati di Raimundo. Non riusciva a credere che quello fosse Diego... Il Diego che lei conosceva era un altro: era buono e gentile certo, ma era soprattutto molto deciso e determinato; invece quello di fronte a lei sembrava addirittura un'altra persona.

- A quel tempo, ti battevi perché la giustizia trionfasse sul male - proseguì lei, guardandolo tristemente. - Ed è per questo motivo che, adesso invece, stento a riconoscerti... Perché, da quando sei tornato a casa, sei completamente diverso; non sei più il mio Diego di una volta: sei pigro, svogliato, stai facendo di tutto per sembrare un vigliacco!

Se solo potessi dirti la verità!
Pensò Diego, entrando a piedi nudi nell'acqua bassa del lago di fronte a loro. Purtroppo era costretto a recitare questa patetica farsa, se voleva essere sicuro di sviare ogni possibile sospetto che lui potesse essere Zorro. Anche a costo di apparire come un codardo e un pusillànime, non poteva fare diversamente, tuttavia non poteva fingere di ignorare il profondo dolore che provava Lolita nel vederlo così.

- Secondo te, per quale motivo sarei cambiato così ?

Diego si lasciò sfuggire quella domanda, in cuor suo sperando che lei riuscisse a capirne il vero significato. In realtà infatti avrebbe voluto dirle: "Per quale motivo pensi che io mi stia comportando così?" Ma, se avesse pronunciato queste parole, Lolita avrebbe finito con l'intuire ogni cosa.

- Io non lo so - sospirò lei, chinando il capo. - Però sappi che lo scoprirò!

No, assolutamente. Lolita rifiutava di credere che il suo Diego fosse quel buono a nulla smidollato davanti a lei. Doveva sicuramente esserci una ragione, dietro questo suo comportamento, una ragione di cui forse non poteva parlare o più semplicemente temeva che si sapesse in giro... Ma loro erano amici, si conoscevano da così tanti anni, almeno con lei si poteva confidare.

- Su, avanti, ti ascolto - fece lei comprensiva. - Prometto che non ne parlerò con nessuno!

Che cosa poteva fare Diego?
Poteva forse metterla a parte del segreto di Zorro, mandando all'aria l'unica possibilità che aveva per ostacolare la malvagità di Raimundo? Poteva forse mettere davanti il proprio orgoglio, alla felicità di un intero paese? E soprattutto poteva mettere lei in pericolo, mettendola a parte di una missione così difficile e pericolosa?
La decisione ovviamente, non poteva che essere una sola...

- E va bene - disse lui, con voce atona. - Hai vinto, se vuoi sapere la verità te la dirò!

Lolita sorrise rasserenata. Dunque era come pensava, c'era davvero un motivo dietro questo suo cambiamento così inspiegabile. Diego si voltò a guardarla, dapprima serio e impassibile, ma subito dopo cambiò espressione e si passò una mano sulla nuca con imbarazzo.

- Ti ricordi quel vaso cinese che è stato trovato rotto a casa tua? Beh, ecco... La verità è che... Sono stato io a romperlo!
- MA COSA C'ENTRA QUESTO, ADESSO ?!?

Ora Lolita era veramente furiosa. Non gli bastava dunque tenerle nascosta la verità, doveva prenderla anche in giro.

- Mi dispiace Lolita, credimi - pensò Diego, rimproverandosi per la sua obbligata mancanza di onestà. - Un giorno forse riuscirò a spiegarti come stanno realmente le cose... Ma fino ad allora, il segreto di Zorro deve rimanere tale!

FINE

   
 
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