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Autore: Miss Chanel    18/02/2012    8 recensioni
Stava dando l'ultimo ritocco alle labbra, questione di pochi minuti e i suoi amici sarebbero passati a prenderla, per andare alla festa organizzata per quella sera. Si guardò alla specchio, che la ritraeva per intero: anche quella volta sarebbe stata al centro dell'attenzione di tutti, a prescindere dal sesso a cui essi appartenessero. "Evelyn stai bene ?"domanda il moro, certamente è più educato del primo. "C-credo di sì, ma voi chi siete ? E tu come conosci il mio nome ?" "Io sono Bart", indica la bionda" Lei è Corinna Harcibald. Sai non è facile da dire, credo che tu non mi crederai nemmeno, ma sono tuo fratello."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Breakfast at the Basses
 

                       
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Stava dando l'ultimo ritocco alle labbra, questione di pochi minuti e i suoi amici sarebbero passati a prenderla, per andare alla festa organizzata per quella sera. Si guardò alla specchio, che la ritraeva per intero: anche quella volta sarebbe stata al centro dell'attenzione di tutti, a prescindere dal sesso a cui essi appartenessero. I ragazzi le avrebbero sbavato dietro per tutta la durata della festa, elemosinando un po' d'attenzione e magari un appuntamento. Le ragazze, invidiose, le avrebbero fatto mille sorrisi e complimenti, cercando disperatamente dentro loro un difetto da criticare.
Si lisciò le pieghe del vestito, un tubino senza spalline , notando che era troppo corto. Guardò l'orologio: "Troppo tardi per cambiare idea" pensò indossando gli orecchini di Bvlgari. Prese la borsa, perfettamente coordinata alle scarpe di Louboutin col tacco vertiginoso, uscì dalla sua camera e si chiuse la porta alle spalle.
"Evelyn, chérie, non credi che il tuo abito sia troppo... Minimo ?", le aveva domandato il padre, cercando di mantenere la sua pacatezza.
"Umh, forse" aveva mormorato la principessa dalle labbra scarlatte, che si era data un'occhiata fugace e stava praticamente fuggendo verso l'ascensore.
"Devi ritornare a mezzanotte non un minuto più tardi" le aveva urlato autoritario l'uomo, lei aveva annuito e dentro l'ascensore si era messa una maschera nera, stile rinascimentale, stupenda.
 
-
 
I garçons versavano Moet e Chardonnay agli invitati.
Tacchi alti e gingilli d'oro si aggiungono alla piacevole musica dal vivo di Rihanna.
Ogni ragazza presente indossava una maschera per non far scoprire la propria identità, il colore di quella sera era il nero e l'unico stacco consentito era per la cluch.
La mora e il suo accompagnatore si distaccano lui va dagli amici, mentre lei si scola un bicchiere di Moet.
Lo sguardo della ragazza viene catturato da quello di un ragazzo dal fisico slanciato e dai capelli mori lucenti e tenuti ordinati. Si scola un'altro bicchiere, si sistema il tubino succinto e si avvia con una camminata seducente.
"Bonsoir, mi stai guardando da un po' troppo tempo", mormora lei guardandolo maliziosa.
"Vuole scusarmi, ma è di una rara bellezza"
"Non è il primo, che me lo dice"
"Perchè non andiamo nella mia limousine e ci dirgiamo verso la Torre Eiffel di sera è ancora più bella", lo dice con un tono carico di passione, di armonia e di voglia.
Lei annuisce, lo inizia a seguire verso l'uscita; quando si accorge, che una bionda piuttosto sciatta e trascurata con una maglietta rossa e un paio di jeans sembra seguirli.
Uscirono e una ventata gelida si scaglio contro di lei, il moro la stava letteralmente trascinando nella limousine e lei aveva cercato in tutti i modi di svincolarsi. Il ragazzo fece un cenno ad un altro moro, che stava fumando una sigaretta e subito dopo entrò nella limousine e lì le divenne tutto nero.
 
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Luna piena, chiarore intenso che illumina una stanza altrimenti immersa nelle ombre. La finestra è aperta sulla notte gelida, ma la figura seduta sul davanzale non sembra risentire affatto del più minimo brivido di freddo. 
L'uomo ha gli occhi socchiusi, le labbra serrate in una linea severa, e tutto il suo volto, in generale.
Una ragazza dai lunghi capelli corvini è distesa sul letto, apre gli occhi e si massaggia una tempia.
"Uh, ti sei svegliata.", mormora il ragazzo, che spegne la sigaretta e rientra nella camera.
"E tu chi saresti ? Dove mi trovo ?" 
"Sono Bennet, Bennet Humphrey e ti trovi in un Hotel ora vado a chiamare Bart. Tu rimani qui"
La mora non muove un muscolo è terrorizzata da tutta la situazione, si chiede chi fosse quel ragazza tanto rozzo e maleducato quanto sexy e affascinante. Passano pochi minuti, vede ritornare il giovanotto in compagnia di un ragazzo, quello che l'aveva abbordata alla festa e la bionda sciatta.
"Evelyn stai bene ?"domanda il moro, certamente è più educato del primo.
"C-credo di sì, ma voi chi siete ? E tu come conosci il mio nome ?"
"Io sono Bart", indica la bionda" Lei è Corinna Harcibald. Sai non è facile da dire, credo che tu non mi crederai nemmeno, ma sono tuo fratello."

                 
E' il prologo, perciò, non vi aspettavate un capitolone lungo. Certamente, tutti mi considereranno matta insomma cosa vado a pensare...
E' una storia complicata, insomma. Avrete capito più a meno che ci troviamo a Parigi, nel futuro, la protagonista è Evelyn che è la figlia di Blair e Chuck, che siritrova con questi ragazzi dai cognomi familiarissimi...
Se vi ha intrigato lasciatemi una recensione, se vedro' che la fic non ha riscosso molto successo penso che la cancellerò e boh... fatemi sapere voi :-)
Cami

  
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