Corri Miley, corri.
Corri più che puoi.
Il vento scompigliava i miei capelli, non ce la facevo più.
I miei piedi mi imploravano di non continuare, di fermarmi.
Potevo lasciar andar via la persona che amavo di più al mondo? Come potevo? Stupidi piedi.

Corri, in preda al panico, ma corri. Fino allo sfinimento, puoi farcela.
Lontano chilometri, lo raggiungerai.

                                               Lo raggiungerai? Non importa. Puoi farcela.

Lotta contro tutti, puoi farcela. Puoi farcela.

                                               Puoi davvero farcela? Non importa. Va avanti.

La gente ti guarda male, pensano che tu sia pazza.
Un motivo in più per fermarti, ma non farlo.
Continua per la tua strada, nulla può fermarti. Vai ragazza.


















 
Lo vedi? E’ li, lontano da te, lontano da tutti, sale su quello stupido aereo.
Lo chiami? Lo chiami. Eppure non ti sente. Può aver dimenticato settembre?

                                           Può aver davvero aver dimenticato settembre?
                                                     Le gioie, i sorrisi… le emozioni?

Può aver davvero dimenticato tutto questo? Come può?
Come può quell’essere di cui sono ancora innamorata, aver dimenticato tutto?
Le lacrime scendono dai miei occhi, il mio viso inizia pian piano a diventare una fontana che imprigiona acqua malsana.
Ora ci sei arrivata, ma forse era meglio non partire. Ci avresti dovuto pensare prima.
Che stupida, credevi davvero che lui non ti avrebbe lasciata?

                                      Lo credevi davvero ragazza?





Tutto ti gira intorno, la gente si chiede cosa tu abbia, dagli una risposta,
digli che ti hanno abbandonata. Digli che ti manca da morire la persona che ami,
di che è a pochi metri da te ma fa finta di non vederti, digli che quella fottuta non
ha il coraggio di andargli incontro. Le sue gambe sono sfinite.
 
                                                     Ora o mai più.
 
Ebbi di nuovo la forza di correre, la forza di una ragazza innamorata.
Capace di tutto. Lo chiamo ancora, ora mi sente, mi guarda.
Mi viene incontro, mi abbraccia, mi accarezza, mi bacia. Mi fa morire.
Morire tra le sue forti braccia. Ora la gente non pensa più che sono pazza, applaude.
Allora non ti sei dimenticato di settembre. Non hai dimenticato tutto, ragazzaccio.

                     Che brutto gesto rubare il cuore di una povera ragazza e accarezzarlo, curarlo, amarlo.

Così rovini la tua reputazione, principe. Che brutto gesto.
Continua a farlo però, non è poi del tutto vietato.
E’ ammesso, piacevole. Continua.
Stringimi a te principe, stringimi tra le tue possenti braccia e baciami. Fino allo sfinimento.
Ora però non mi lasciare. Farebbe tanto male. Non farlo ti prego.
Le lacrime scendono, ho bisogno di te, non abbandonarmi.
Non farlo, hai di nuovo dimenticato settembre, tutto quello che abbiamo passato?

                                    L’hai forse fatto?
 
Se mi ami non prendere quell’aereo.
Per favore. Non farlo.
Non lasciare di nuovo sola una ragazza che ti ama da cinque anni.
Sono la tua Belle o no? Non lasciarmi principe azzurro. Resta con la tua Belle.     






 
Una ragazza ti chiama, chi è?
Il cuore tartassato continua a battere.

                                     Chi è quella?

Sembra grande, è impossibile che chiami te.
Ti giri e gli dici che stai arrivando. No, non farlo.
Principe, non lasciarmi andare.
Lei ti attira a sé, tu vuoi restare. Si, io lo so.

                                       Tu vuoi restare.

Resta, ti prego. La bionda continua a chiamarti, non andare.
Resta qui con me. Posso chiedertelo in ginocchio, io non ho dimenticato settembre.
Non ho mai dimenticato, non ho dimenticato un cazzo. Resta qui, se non hai dimenticato.
Ti sto pregando, ti prego. Io lo so, non hai dimenticato. Resta.
 






Come hai potuto? Stupida sono. Solo stupida.
Mi hai lasciato il tuo nuovo numero di telefono, ma mi hai lasciato.
Principe di merda. Ritorna qui, ora. Non lasciarmi così.
Non puoi aver dimenticato tutto. Non puoi.

                                       Ritorna da me.

Principe di merda, io ti amo.