Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover
Ricorda la storia  |      
Autore: EllieMarsRose    19/02/2012    1 recensioni
La solfa è sempre quella: 10 canzoni per 10 situazioni diverse; 10 drabble scritte in 4 minuti. Chissà cos'è venuto fuori...
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10 Songs Challenge Musicians

Sfida.
1 - Scegli un personaggio, una coppia o un fandom. 
2 - Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire. 
3 - Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble:  inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble. 
4 - Scrivine 10, poi pubblicale.

#1: “I Like Chopin” (Gazebo); starring: Tom Keifer (Cinderella).

Guardava la tastiera senza sapere che tasto premere; se bianco o nero. Eppure le note le conosceva tutte a memoria. Sette toni e cinque semitoni; totale dodici. Ma quale di quelle 12 era quella giusta per iniziare una canzone? Tom spazientito picchiò entrambe le mani aperte sulla tastiera del suo pianoforte bianco. Cazzo. Quel giorno proprio non riusciva a scrivere nemmeno una battuta. Buttò la testa all'indietro chiudendo gli occhi e poi la riportò in avanti. Aveva bisogno di fare un giro della stanza, di muoversi per un secondo. Si alzò diretto verso la porta finestra e guardò fuori; davanti a lui la spiaggia di Malibù al tramonto, uno degli spettacoli più belli dell'universo. Aprì uno degli infissi per dare una boccata di quell'aria colma di salsedine e poi, visibilmente più carico, fissò di nuovo il piano. Sopra teneva sempre quel piccolo busto di Chopin che gli aveva regalato la sua ex ragazza. Quanto l'aveva presa in giro per quel regalo che lui riteneva inutile: «Odio Chopin, non mi piace come compone»

«No, non è che non ti piace, è che non riesci a comprenderlo». Vero... chissà com'era, da quando lui e Stella si erano lasciati, lui aveva comprato un vecchio 33 giri di Chopin con su le sue migliori sonate di pianoforte e... gli era piaciuto. Dritto al cuore. Ecco... forse avrebbe dovuto ascoltarlo in quel momento per trovare l'ispirazione, qualcosa di buono avrebbe tirato fuori di sicuro.


#2: “Rock And Roll Robot” (Alberto Camerini); starring: Slash (Guns N'Roses)

Imbracciò la sua mitica Les Paul davanti allo specchio; senza maglia, con quei pantaloni in pelle lerci. Si sentiva il più figo dell'universo. Attaccò il jack alla chitarra e poi si girò verso il Marshall; si chinò per guardare le manopoline. “This goes up to ELEVEN!”. Ma perchè non cercare di tirar fuori il meglio già dal dieci? Dieci volume, dieci di gain, dieci di treble, dieci di medi e dieci di bassi. Un ronzio assordante iniziò a rimbalzare sulle pareti di quello stanzino; ma non basta, deve sentirmi il mondo. Slash abbassò la maniglia della porta finestra e l'aria losangelina lo colpì in pieno volto. Si comincia; si sentiva esattamente come prima di un concerto. One, two, three, four... accordo di mi maggiore sparato a volume incredibile. Il tonfo di uno dei vetri rotti e i frammenti per terra. OUUUUUUUUUUUUUYEAHHHHHHHHHHHHHHH!

L'urlo della liberazione. Quello era rock and roll.


#3: “The Power Of Love” (Huey Lewis & The News); starring: Blackie Lawless (W.A.S.P.)

Lui: quello brutto e cattivo. Lui che tirava carne rancida dal palco. Lui che sputava sangue sul pubblico e si dava fuoco agli stivali. Lui, Blackie Lawless, la persona più odiata dalle madri di tutto il mondo; perchè era brutto, cattivo e sporco. Blackie era sleazy e faceva schifo. Brutto essere senza cuore. Ah sì? E allora perchè quando l'ho vista non ho più capito un cazzo? Scriveva dei testi cruenti, pieni di schifezze... perchè gli piaceva. Voleva scandalizzare il mondo. Ma da quando aveva visto quel piccolo angioletto biondo... quanti anni avrà avuto? 17? 16? 20? Proprio non lo sapeva. Sapeva solo che, da quando l'aveva adocchiata, non riusciva più ad essere così trasgressivo com'era di solito. Quello che desiderava di più era trovarla e cantarle una canzone d'amore. Incredibile... una serenata sotto al suo balcone? Non si vedeva proprio in quella situazione, eppure l'avrebbe fatto. Se Chris l'avesse saputo l'avrebbe preso per il culo per il resto dei suoi giorni. Ma che vada a farsi fottere quell'ossigenato di merda. Si era innamorato di quella ragazza così bella, così dolce, così diversa da lui. Sfortunatamente non sapeva il suo nome, né dove abitava. Però era fiducioso: dopotutto, L.A. non è poi così grande...


#4: “Big In Japan” (Alphaville); starring: Nikki Sixx (Mötley Crüe)

Era davvero roba dell'altro mondo. Davanti a lui c'erano tonnellate di persone tutte uguali; tutte con questi capelli neri liscissimi, con questi occhietti a mandorla, vestiti come lui che urlavano “Nikki-san! Nikki-san! Autograph!”. Ommioddio! Nemmeno fossi il Messia. Fred li faceva passare in mezzo a quella folla dividendola in due, quasi fosse Mosè che attraversava il Mar Rosso. Nikki si guardava intorno mentre il suo viso era nascosto dietro quelle lenti enormi che era solito portare, nere come la notte. Meglio che non vedano come sono conciato, in che condizioni sono i miei occhi, ancora incrostati di trucco dalla sera prima... anzi, dalle due sere precedenti, dato che nemmeno mi sono preso la briga di pulirmi un po' la faccia. Meglio non distruggere il loro sogno. Meglio non distruggere il loro Sixx idealizzato. Ma... era solo il “loro Sixx idealizzato”? Non era forse anche il suo? Non amava vedersi perfetto allo specchio? Impeccabile, con i capelli perfettamente cotonati, con il trucco non sbavato? E, soprattutto, con gli occhi vispi e non spenti? Eroina di merda, quanto ti amo... già forse è meglio che tenga su sti cazzo di occhiali e mi limiti a sorridere di malavoglia. Ti tocca anche questo when you're Big In Japan...


#5: “You Spin Me Round (Like A Record)” (Dead Or Alive); starring: Paul Stanley (Kiss)

Sculettava sulla pista da ballo non curante di tutte quelle che gli stavano intorno; il suo sguardo vagava veloce sulla pista di quella discoteca dove Gene aveva tanto insistito di portarlo quando... dio, che gnocca! Quella ragazza, probabilmente sui 25, seduta al banco con quel vestitino nero risvegliava in lui degli istinti primordiali così potenti e passionali che... senza nemmeno accorgersi si ritrovò a camminare verso di lei. La ragazza, naturalmente, lo vide ma lo guardò appena di striscio; probabilmente non l'aveva riconosciuto. Certe volte penso seriamente che dovrei fare a meno di quella stella nera che mi dipingo in faccia. «Ciao tesoro» sussurrò Paul sensuale all'orecchio; lei non rispose, si limitò ad accarezzargli il volto e a dargli un bacio vicino all'angolo della bocca. Bingo, era già caduta fra le sue braccia. «Ehi baby, piano...» davvero non se lo aspettava

«Starchild... ti prego, andiamo in bagno»

Starchild? L'aveva riconosciuto. Allora il trucco aveva fatto cilecca... ma chi se ne fregava, in quel momento aveva ottenuto ciò per cui bramava di più senza troppi sforzi, quindi... la trascinò di corsa verso il bagno degli uomini, chiuse la porta ed iniziò a darci dentro.


#6: “Faith” (George Michael); starring: Kip Winger (Winger)

Sapeva che quella relazione non gli giovava, sapeva che ogni volta che lei si alzava da quel dannato materasso lui, dopo aver chiuso a chiave la porta, avrebbe dovuto chinarsi per raccogliere il proprio cuore con un cucchiaino dal pavimento. Però Jane, proprio non riesco a stare senza te. Sono innamorato? Non lo so... credo di essere stato innamorato solamente una volta in vita mia. E tu, mi ami Jane? Non capisco... certe volte mi sussurri: «Kip, fai piano, voglio assaporarti lentamente» mentre altre volte mi afferri per i glutei e mi scuoti come una bomboletta di lacca finchè non spruzzo. Dio, che paragone del cazzo! Camminò lungo tutto il corridoio fino ad arrivare allo specchio vicino alla porta della camera da letto; Jane gli aveva lasciato il solito succhiotto sul collo: cazzo, lo sa che non mi piacciono i succhiotti. Però sorrise: quello era un piccolo regalo che lei gli aveva lasciato. Sperava solo che ci avesse messo giorni, se non settimane a sparire. Chissà quando l'avrebbe rivista...


#7: “Future Brain” (Den Harrow); starring: C.C. Deville (Poison)

Allora, mettiamola così: sono maschio, sono figo, sono profumato, ho i capelli bianchi talmente me li decoloro e suono in una band fighissima. E allora perchè cazzo non mi guardi? Puttana Eva, girati e guardami, stronza! Non fare la figa di legno... com'è possibile che tu non riesca a guardarmi? Insomma, non sono mica il primo scemo che passa per strada, sono C.C. Deville! Sono il chitarrista dei Poison! E nessuno mi caga per questo... tutte a cercare il cazzo di Bret, ma fanculo! L'ingiustizia di non essere il cantante. E allora tanto vale buttarmi sulla coca no? Rende di più! La compagna che non ti dice mai di no...

Come vorrei qualcuna che mi cagasse, che mi desse tutte le attenzioni del mondo, che mi abbracciasse, che mi baciasse, che mi annusasse i capelli e che mi toccasse ogni centimetro del corpo... ne ho bisogno, voglio una cazzo di donna!


C.C., brutto cretino! Sai che queste cose non dipendono da te? O meglio dipendono solo parzialmente da te... se tu la smettessi di farti come un animale e di essere un po' più attivo e presente qualcuna ti guarderà sicuramente... solo che tu stai qui con la tua droga e vaffanculo al mondo. Ecco perchè quelle non ti guardano... lo sai che il cuore delle donne non si può programmare, lo sai che quelle non sono dei cazzo di androidi; hanno un cervello e sanno ragionare, molto più di quanto tu creda. Il cuore di una donna si può conquistare... ma non programmare.


#8: “Reality” (Richard Sanderson); starring: Jon Bon Jovi (Bon Jovi)

Si sentiva come un ragazzino in preda ai fumi della prima cotta; la guardava e arrossiva come un bambino. Il suo carattere “da uomo” gli diceva: "vai, avvicinati e fai come al tuo solito... vuoi che quella non crolli ai tuoi piedi?"; però poi diventava un ragazzino delle medie. Si sentiva avvampare il viso quando la guardava e doveva girarsi dall'altra parte; non poteva far vedere al mondo intero che aveva le guance color Barbera. "Ommioddio, scandaloso che sei Jon!" Si nascose dietro una colonna del porticato di quella grande villa dell'hinterland di New York. Così poteva spiarla meglio e arrossire quanto gli pareva. Già si immaginava con lei, mano nella mano, a correre giù per una collina in mezzo al nulla, circondati da una miriade di fiorellini viola e farfalle; poi sdraiati vicino ad un laghetto, lui che le accarezzava il viso con un filo d'erba e poi le baciava dolcemente le labbra e la cingeva con le sue braccia. Sentiva che il cuore gli avrebbe ceduto se avesse continuato su quella lunghezza d'onda. "Oh Jon, si può essere più cretini? Non esiste l'amore al primo sguardo..."

O forse sì?


#9: “Tarzan Boy” (Baltimora); starring: Sebastian Bach (Skid Row)

Ma che cazzo le era venuto in mente di regalargli per il compleanno? Tanja, quanto sei svampita. Sebastian si rigirava fra le mani quel perizoma ghepardato che la sua “ammiratrice numero 1” gli aveva fatto ritrovare in un pacchetto rosa con un fiocco giallo... mamma mia, che abbinamenti. Sembrava minuscolo; chissà se mi ci sta dentro tutto. Improvvisamente gli venne voglia di provarselo; tanto Rachel non è in casa... Si mise davanti allo specchio e si tolse i boxer neri; si studiò i genitali e constatò che le dimensioni erano nella norma, né troppo grossi, né da microscopio. Beh, forse forse... fa' vedere un po'. Dopo cinque secondi il perizoma era perfettamente al suo posto e nascondeva completamente tutta la mercanzia. Sebastian rimase piacevolmente sorpreso dall'effetto esotico che quelle mutandine gli conferivano. Però... si guardava il fisico scultoreo, gli addominali perfettamente sagomati ed i pettorali torniti; sembro quasi Tarzan... che figo che sono! Poi il raptus: salì sul letto ed iniziò a sculettare, sempre guardandosi allo specchio, mentre emetteva gridolini striduli come solo lui era capace di fare e atteggiandosi come se fosse appeso ad una liana.

«MA CHE CAZZO COMBINI!»

Era così impegnato a far casino che non si era nemmeno accorto che Rachel era rincasato; rosso come un peperone, Sebastian balzò giù dal letto e si nascose dietro l'armadio: «Non si bussa?»

«Belle le tue mutande» sorrise il bassista da dietro la catenella

«Muori».


#10: “Freedom! '90” (George Michael); starring: Joe Perry (Aerosmith)

L'acqua della doccia gli accarezzava i capelli ed il viso; Joe chiuse gli occhi e respirò a pieni polmoni il vapore rischiando di starnutire. Non gli era mai piaciuto George Michael; era inglese, aveva quei capelli terribili... e poi faceva un genere che proprio gli faceva venire l'orticaria. Però quella canzone gli era davvero venuta da dio. Non sapeva perchè, ma gli metteva in moto il cervello; gli faceva venire voglia di pensare. Pensare alla sua ex ragazza. L'aveva lasciata circa due mesi prima per i soliti motivi: ti voglio un bene dell'anima ma non ti amo più. Peccato, ci credeva davvero che quella poteva essere la donna della sua vita but it didn't work per tutta una serie di cose spiacevoli. Gli erano girate le balle, però era meglio troncare piuttosto che passare una vita di merda. Ma lei non l'aveva presa esattamente bene; continuava a stargli addosso, quasi tutti i giorni andava alla sua villa per suonargli il campanello... roba da pazzi. Lui voleva stare solo per un po'. L'aveva detto anche a Steven: fammi stare un po' per i cazzi miei, ho bisogno di tirarmi insieme. Il leggendario compagno di band non aveva avuto da ridire, quindi lui, Joe, si era rintanato nella sua casa che nessuno sapeva dov'era (tranne la sua ex ragazza, ovviamente, sennò come faceva a suonargli il citofono?) e poteva pensare.

Prese la spugna ed iniziò a tamponarsi il torso reso lucido dall'acqua; batteva il piede destro contro il fondo della doccia ed iniziò a fischiettare il ritornello di “Freedom! '90”: se penso a quel pezzo con lo stesso nome che aveva scritto con gli Wham! potrei vomitarmi sui piedi... ma questa Libertà mi spacca tantissimo. I don't belong to you and you don't belong to me... quant'è vero...

Il campanello suonò. Joe ripetè ad alta voce quei versi; Gwen mi sentirà e se ne andrà.


Ecco il secondo tentativo di song challenge; questa volta però ho deciso di “restringere un po' il campo”, non per quanto riguarda i personaggi, perchè come potete vedere ho preso 10 musicisti di 10 gruppi diversi, ma per quanto riguarda la musica. Ho deciso di accostare il genere che amo di più, tutta quella corrente rock e glam anni 80 che mi fa impazzire, con la musica pop e dance di quella decade. È stato un po' difficoltoso, però mi ritengo piuttosto soddisfatta del risultato :)

Fatemi sapere che ne pensate, un bacio,

Ellie

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MultiBand/Crossover / Vai alla pagina dell'autore: EllieMarsRose