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Autore: LadyMaris    20/02/2012    1 recensioni
E se Sirius fosse innamorato?
E se Grattastinchi fosse un Animagus?
Amore e libertà per due personaggi così simili e al contempo diversi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Grattastinchi allungò le gambe, come a volersi stiracchiare,ma non lo fece. Un sordido pop fece emergere, nella penombra della fioca luce emanata da una candela sul tavolo, l’esile figura di una ragazza dai capelli rossi e gli occhi blu.
Aveva un lungo vestito bianco e ai piedi un paio di ballerine, abiti un po’ sporchi… come quelli di Sirius Black d’altronde.
Sebbene quegli indumenti appartenessero alla moda di  10 anni prima, l’abbigliamento vintage donava  molto a Julie Bennet.
“Julie…non sei cambiata per niente”. C’era emozione nella voce di Black,la quale traspariva anche dai suoi occhi neri come la pece.
“Anche tu sei rimasto quello di sempre”. Il suo tono era controllato, quasi volesse misurare le parole che pronunciava.
Sirius se ne accorse, tanto che sbottò ridendo: “Jules calmati…stai parlando con la stessa persona di 1 anni fa. Azkaban non mi ha cambiato per niente. Sai che di me puoi fidarti. Ti fidavi allora…”
La ragazza, che fino a quel momento non si era mossa dalla sua posizione, cominciò a circumnavigare il tavolo, quasi a voler  prendere tempo al suo interlocutore, cercando la risposta adatta all’affermazione di Sirius. Avanzò piano fino a trovarsi faccia a faccia con Black, lo guardò a fondo negli occhi e poi successe.
Fu un lampo e le sue braccia circondarono il corpo di quel ragazzo che ricambiò con slancio e fervore la stretta. Fu un sollievo per entrambi ritrovarsi l’uno nelle braccia dell’altro, sentire i loro profumi inebriargli le narici, esplorare le rispettive schiene con quelle mani, sentirsi protetti da quelle braccia, certi che nessuno potesse mai intaccare quel momento che andava al di là della magia fatta con la bacchetta, quella che  insegnavano nel castello poco distante da loro.
Si staccarono dopo un’eternità, Julie lo guardò negli occhi e disse: “Sai che ti affiderei la mia vita, ora come allora….è che stento a credere di essere di nuovo qui, io e te, abbracciati. Io e te….liberi! Mi riesce bene fare il gatto e a te il cane, ma siamo nati umani ed è giusto tornare ad essere, dopo tempo, ciò che siamo davvero.”
“Lo so, lo so. Ma sai che mi danno la caccia per un reato che non ho commesso. Sarei morto pur di non vendere James e Lily a  Voldemort, sai chi è stato…tu c’eri. C’eri al momento della loro morte e al momento di quando quello…..” ma le parole di Sirius si spezzarono, al loro posto scese una lacrima che scacciò via con uno strofinio del pollice sul volto pallido.
“Sirius calmati. C’ero e so come sono andate le cose. Il mio unico rammarico è stato non poter testimoniare a tuo favore davanti al Ministero della Magia. Quell’essere spregevole mi ha fatto l’incantesimo anti-trasformazione prima di uccidere tutti. Quando si è trasformato  è fuggito nel primo tombino e, nonostante io soffiassi e con la zampa tentassi di aprire quel cunicolo, la gente non mi dava retta: per loro ero solo un comune gatto che cercava di acchiappare invano un topo. “
“Me lo ricordo come fosse ieri” rispose in tono funereo il penultimo dei Black, poi continuò: “Ma se avevi addosso un incantesimo anti-metamorfosi, come hai fatto ora a trasformarti?”
“Un vecchio amico mi ha riconosciuto e, intuendo la situazione, mi ha liberato.”
Sirius sorrise, capì che si trattava di Remus.
“Gli hai detto tutta la verità,vero?”
“Si, mi ha creduto all’istante ovviamente. Non sa che sei qui, sai che gioia quando glielo dirò.”
“No, ti prego. Non farlo, o almeno non ancora. Silente si fida di lui e non voglio che lui rischi il posto per venirmi a salutare. Promettimi che non gli dirai nulla.”
“Se così vuoi, lo farò.”
Si guardarono negli occhi e si sorrisero, poi andarono a sedersi sul letto malfermo.
“Sei così bella che non riesco a connettere i pensieri.”
“Ma smettila”rise di una risata argentina, la stessa che faceva impazzire Sirius da 20 anni.
“No davvero, sei così bella che solo ora mi viene da farti una domanda che avrei dovuto farti appena ti ho riconosciuto.”
“Non è mai troppo tardi, non per noi almeno. Dai, spara”.
“Che ci fai ad Hogwarts?”           
“Ottima domanda. Beh, quando sono stata relegata a vivere come un felino per il resto dei miei giorni mi sono comportata da tale. Ho fatto la randagia per un po’, vagando per le strade di Londra.
Un giorno di 5 anni fa sono riuscita ad intrufolarmi, senza farmi scoprire da Tom, all’interno del Paiolo Magico e ad entrare in Diagon Alley.  I proprietari del Serraglio Stregato mi hanno raccolto dalla strada e mi hanno messo nel loro negozio, per vendermi ovviamente.
Inizialmente ero contenta, pensavo di essere adottata nel breve tempo da una famiglia di Maghi e vivere con dignità felina il resto dei miei giorni ma, a causa del mio muso schiacciato, nessuno mi voleva.
Ho passato 5 anni chiusa in una gabbia: senza identità e libertà finchè, qualche mese fa, una ragazzine dai capelli cespugliosi non è entrata in negozio, mi ha visto e mi ha comprato. Ero fuori di me dalla gioia e lo sono stata ancor di più quando ho scoperto che ero il gatto della migliore amica di Harry Potter”
“Hai visto Harry?” Altre lacrime sgorgarono dagli occhi di Sirius.
“Si…è uguale a James, ma gli occhi sono quelli di Lily”.
Julie gli asciugò le lacrime con la mano destra, lui la prese tra le sue e la portò alla bocca, dove le baciò con delicatezza il palmo.
“Lo hai ucciso tu per me quell’essere schifoso?”
“Purtroppo no, mi ha riconosciuto ed ha cominciato a nascondersi….sono mesi che non si vede in giro e il rosso è convinto che me lo sia mangiato…magari lo avessi fatto. Quando l’ho raccontato a Remus stentava a crederci, era così in pena per te poverino. Ha cominciato la caccia al topo anche lui,ma non vuole ucciderlo. Il suo piano è quello di smascherarlo dinanzi a Silente e il Ministero per ottenere la tua scarcerazione e quindi la conseguente innocenza”.
“Troveremo quel topo, ma non mi importa della libertà….io lo voglio morto”
“Sai che concordo con te, lo uccideremo insieme. Ci ha tolto la possibilità di vivere felici.”
“Per me non è cambiato nulla Juls…ti amo come ti amavo 20 anni fa. Il tuo amore e il pensiero della mia innocenza mi hanno sostenuto li dentro,i momenti felici trascorsi con te e James e Remus mi hanno permesso di non impazzire. I Dissennatori non riuscivano a capacitarsene. So che mi ami anche tu Julie, l’ho visto  come brillano i tuoi occhi, percepisco i fremiti del tuo corpo quando io ti sfioro. Sono sensazioni che neanche 100 anni di carcere riusciranno a farmi dimenticare.”
La ragazza sorrise e, senza rispondere, appoggiò la testa sulla spalla di Sirius: quello era un si.
“E pensare che, se non fosse successo tutto questo, io e te saremmo stati una famiglia..magari con un paio di marmocchi che avrebbero avuto l’età di Harry o giù di li, sposati e innamorati come non mai. La vita non è giusta,” Scuotè il capo, quasi come a voler scacciare l’immagine felice che aveva appena descritto.
“E’curioso che tu abbia detto la stessa frase che ha detto Mocciosus a Silente qualche tempo fa in Sala Grande.”
“Mocciosus,odioso e viscido ragazzo. I capelli unti, il naso adunco, l’amore viscerale per le Arti Oscure…” e continuò a rivolgere insulti a Severus Piton perché più lo insultava, più si sentiva meglio.
“Ti pare che abbiamo da recuperare 12 anni di lontananza e tu ti metti a parlare di Mocciosus?”
“E cosa ho di meglio da fare, se non sfogare la mia frustrazione su Mocciosus?”
“Mmmh….Io un’idea ce l’avrei”. Lo sguardo di Julie si fece malizioso, mentre gli posò un delicato bacio a fior di labbra.
“Juls,ti prego, non provocarmi in questo modo”. Le labbra della ragazza erano scese fino al lobo dell’orecchio.
“Julie….” Il tono di Sirius era poco convincente per invogliare la ragazza a smettere.
“Julienne Bennet smettila, o potrei non rispondere di me e non voglio. Sono passati 12 anni dall’ultima volta che….” Ma le sue parole si persero in un roco gemito.
“Mmm….12 anni, già. Cosa c’è, hai paura di non ricordarti più come si fa?”
“Non dire idiozie, voglio parlare. Abbiamo tanto di cui parlare.”
“Possiamo farlo dopo Sirius. Dobbiamo recuperare 12 anni d’amore “
“Già…12 anni persi, andati”
“Non rammaricarti per il perduto Sirius, pensa al tempo che abbiamo ora da passare io e te, pensa alla possibilità che il destino ci ha dato ora”. Le sue mani erano scese a massaggiargli le spalle.
“Potrebbe essere tardi o potrebbe non essere più lo stesso”.
“L’amore non ha orari o scadenze Sirius Black”.
Lo baciò con foga e, dopo un attimo di incertezza, il malandrino rispose al bacio della rossa.
Avevano tanto di cui recuperare e parlare ma, quello che fecero per primo, fu ritrovarsi in balia l’uno dell’altro.
Non c’è modo migliore di iniziare a rivivere una storia, quando due innamorati si rincontrano,se non facendo l’amore.



Ciao :)
Finalmente ce l'ho fatta e ho aggiornato dopo Dio solo sa quanto tempo.
Eh mi era venuto il blocco dello scrittore:) (Si beh dopo solo il secondo capitolo non mi rende una scrittrice affidabile,però :D)
Allora questo capitolo è più lungo e comincia a far capire qualcosa vero?
Spero che nessuno si scandalizzi perchè ho esplicitamente detto che Grattastinchi e Felpato fanno l'amore. Penso davvero( e l'ho provato anche sulla mia pelle), che due persone se si rimettano insieme, ebbene che ripartano dallo stare insieme fisicamente e poi mentalmente.
Nel prossimo capitolo, che spero di pubblicare presto, scopriremo chi è Julie. (dico scopriremo perchè io stessa devo ancora decidere ben bene chi è).
Per ora ho deciso che avrà le sembianze dell'attrice Kate Walsh, colei che ha fatto Grey's Anatomy. (Se non la conoscete, ricerchina su google e il gioco è fatto).
Ringrazio coloro che hanno recensito, che mi hanno letto e messo nelle seguite, preferite e dir si voglia.
Continuate a recensire che non si paga e guadagnate un punticino :)
Bacini :* :*
Marilu_90

   
 
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