Adesso cosa fai?!
Uccidi, ti diverti a
veder flottare quel denso liquido tra le tue labbra…
Mordi, strappi, bevi ed uccidi. Che
creatura disgustosa che sei…
Quando perdi il nume della
ragione muti improvvisamente in un essere tanto schifoso.
Odio quelli come te.
Mantenerti in vita?! Come mi era saltato
in mente?
Sei una creatura infida e malvagia, più di me…
Ma forse questo potrò usarlo a mio
vantaggio.
Gia, non immagini nemmeno cosa
succederà nel gran finale!
Chi morirà prima?
Il tuo corpo o la tua anima?
Vivi come una bestia sotto i raggi di luna piena.
La tua pelle argentea come la luna si trasforma
E diviene oggetto di
un’orrenda mutazione.
Sei un mostro…
Ecco cosa sei. Un mostro insulso che
vuole sconfiggere un altro mostro.
Mi spiace… perderai.
Sotto i raggi di questa luna… perderai.
“The moon”
14
settembre ore 7:27 p.m.,
delle note calme si alternavano ad alcune più movimentate per
formare una composizione tetra e spettrale. Era la composizione adatta al Gran
Finale…
I passi
di quella creatura si facevano sempre più vicini alla
sala disegnata alla battaglia, e così, non ci volle molto a
vedere…
Vedere
quale fosse la mutazione.
Si
trovava sulla porta con lo sguardo stravolto e ignettato
di sangue, le sue iridi erano cremisi, come le lacrime
che le solcavano le guance e il sangue che le scendeva dalle labbra. La
mutazione in qualcosa di veramente strano…
Il
corpo non era molto diverso da quello precedente, solo i denti le sporgevano al
di fuori delle labbra come quelli di un lupo selvaggio
che dopo aver sterminato un intero pollaio è pronto ad aggredire il
contadino, le unghie le erano cresciute come degli artigli e i suoi capelli
erano più lunghi e mossi, tinti del colore del sangue.
Le note
non smettano di volare leggere e sinuose nell’aria pesante che si andava a creare…
Ormai risultava tutto così difficile. Come poteva essere
lei quella creatura dallo sguardo folle? Come? Era inutile
domandarselo, non importava. Infondo il suo destino lo
aveva gia scelto… sarebbe stato tardi per tornare fin al principio.
Non avrebbe mai dovuto far evolvere la sua mente da quando
l’aveva trovata… sarebbe stato meglio se non l’avesse
protetta e l’avesse lasciata morire sotto i colpi della gente del
villaggio. Era divenuta una mutazione pericolosa… e lui ne era innamorato.. O meglio, invaghito.
L’avrebbe
fatta diventare una dalle banda… in effetti
mancava una donna nel gruppo.
Ma
quello era stato l’errore no?!
Se lei
fosse morta quel giorno, quando era stata ferita da una forca di un contadino mentre scannava un cane… ah, quella si che
sarebbe stata la soluzione. Doveva lasciarla li a
farla ammazzare da quel tipo… eppure non aveva voluto. Gli sembrava di
sentire i suoi occhi puntati addosso in una supplica silenziosa, e così
l’aveva salvata. Aveva ucciso il contadino spezzandogli l’osso del
collo e l’aveva portata con se.
Se tutto questo non fosse mai accaduto, forse, non sarebbe mai
finito a doversi battere con lei.
Ormai era tardi per tornare indietro e lasciare quella creatura
nelle mani del contadino… erano passato secoli.
-Bentornata
Blacky…- quello non era il suo vero nome,
quello le era stato dato quando aveva cominciato a
controllarsi e a gestire la sua mutazione. Il moretto glaciale era seduto
davanti a un pianoforte e continuava noncurante a
suonare la sua melodia. Era uno strumento tanto elegante… nero come la
pece e lucidato come l’argenteria. Aveva i tasti d’avorio e
rifiniture d’oro nella cassa. Uno strumento davvero prezioso.
Lei non
rispondeva. Era ferma sulla soglia ma improvvisamente
sgranò gli occhi e si precipitò nella sala di corsa tentando di
avventarsi contro l’alta e snella figura del suo ex capo. Venne bloccata… non era la sua coscienza a fermarla,
non era stato nulla di particolare a distrarla, semplicemente un ragazzo
spuntato fuori dal nulla che si accingeva a bloccare ogni suo movimento con la
sola forza del pensiero. Questo ragazzo era seduto su un divano infondo alla sala e i suoi occhi erano serissimi come quelli
del suo padrone. Non un vacillamento, niente. Non la riconosceva.
Certo…
era diversa…
Era una
belva feroce adesso.
Ma anche lui lo era ormai…
Se ne
rendeva conto sempre di più. Non era morto, ma sarebbe
stato meglio se lo fosse stato. Aveva davanti a se la perfezione
pura… un essere dannato, immortale… dalla pelle candida e gli occhi
cremisi intenti a fissare un punto indefinito dietro di lei, come se
attraversassero il suo intero essere.
-Y_yami…-
biascicò. Senza cuore, di ghiaccio. Era impassibile come una statua di
marmo. Improvvisamente sogghignò rivelando i suoi canini perlacei. Gia,
senza dubbio… era stato morso da James ed era
divenuto un demone succhiatore di sangue. Blacky non
si rendeva nemmeno conto che la sua mutazione andava via, via svanendo. I suoi
occhi tornarono blu, i suoi capelli neri e più
corti come in precedenza e le sue unghie alla grandezza naturale. Da esse colava ancora il sangue della sua ultima vittima…
Yami lasciò la presa mentale e la ragazza cadde inginocchio portandosi una mano alla gola. Sentiva il sangue
e la carne viva nelle sue viscere… aveva voglia di rimettere tutto. Non
si trattenne quando un forte senso di nausea le
salì fino alla gola.
Yami rise e si alzò dal divano avvicinandosi alla ragazza.
Quando fu li la tirò per i capelli buttandola
sdraiata sul pavimento e le si mise sopra bloccandole il polso sinistro mentre
le scostava di scatto la testa verso la parte opposta. Voleva bere il suo
sangue e farla finita… anche se sapeva bene che come Gran Finale era ben
poco.
Cosa poteva farci se lei era così debole.
-Come
mai hai voluto diventare una nemica del padrone?-
chiese sogghignando il novizio mentre si avvicinava al collo della sua prossima
vittima.
-Perché
io non sono la serva di nessuno… e pensavo che
nemmeno tu ti facessi comandare così a bacchetta caro il mio Yami…- gli rispose delusa ed amareggiata. Il tono lo colpì… ma non avrebbe fatto nulla per
contraddire Seto, non poteva. A malincuore si
avvicinò al collo candido della ragazza ma lei
si scanzò bruscamente invertendo le posizioni
e mettendo sotto di se il ragazzo che la fissava con sguardo attonito –il
Gran Finale… Seto, come mai credevi che non
avrei risposto agli attacchi di questo ragazzo?-
-Ma lui
non ha ancora attaccato.- ribattè il moretto
con una sonora risata mentre proseguiva a suonare la
sua melodia.
-Cos…-
non finì nemmeno la parola che era finita con le spalle al muro dalla
parte opposta dalle stanza. Yami
le bloccava i polsi al disopra della testa con una sola mano,
mantre con l’altra stava per darle un
pugno allo stomaco –Che_velocità…-
disse dopo aver incassato il colpo.
-Non
potresti batterlo senza la tua mutazione… anzi,
nemmeno con essa ci riusciresti.- batterlo… ucciderlo? No, Blacky non voleva. Non ci sarebbe riuscita. Non
l’avrebbe fatto. Non voleva farlo.
E
si ritrovava di nuovo con le iridi colorate del rosso più intenso a
piangere lacrime di sangue.
Il
sangue…
Tutto
questo la stava nauseando.
Adesso cosa fai?!
Uccidi, ti diverti a veder flottare quel denso liquido tra le tue labbra…
Mordi, strappi, bevi ed uccidi. Che creatura disgustosa che sei…
Quando perdi il nume della ragione muti improvvisamente in un essere
tanto schifoso.
Odio quelli come te.
Mantenerti in vita?! Come mi era saltato in mente?
Sei una creatura infida e
malvagia, più di me…
Ma forse questo potrò usarlo a mio vantaggio.
Gia, non immagini
nemmeno cosa succederà nel gran finale!
Chi morirà prima?
Il tuo corpo o la tua anima?
Vivi come una bestia sotto i
raggi di luna piena.
La tua pelle argentea come la
luna si trasforma
E diviene oggetto di un’orrenda mutazione.
Sei un mostro…
Ecco cosa sei.
Un mostro insulso che vuole sconfiggere un altro mostro.
Mi spiace…
perderai.
Sotto i raggi di questa
luna… perderai.
-NOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!- i denti del ragazzo le penetrarono nella
carne fino ad incontrare la vena prestabilita… si stava cibando di lei. Ma cos’era quel sentimento che l’erodeva dentro?
Era come se il sangue che gli flottava in bocca scottasse. Realmente
non era così, ma inconsciamente si. Non voleva bere quel sangue
eppure lo stava facendo. Lo sentova scendere lento
nella sua trachea e curiosamente provava un intenso dolore al centro del petto.
Cos’era? Si staccò con le lacrime agli occhi.
-L’hai uccisa?- domandò il moretto continuando a
suonare. Il ragazzo più giovane fece cenno di si
con la testa –Bene…- si voltò cessando quella melodia e
fissò un po’ dispiaciuto il corpo inanimato della ragazza. Si
trovava rannicchiato sul pavimento accanto al muoro
dietro di lui. Yami era in piedi e si asciugava le duel lacrime solitarie che gli solcavano il volto sotto lo
sguardo divertito di quegl’occhi
glaciali –Benissimo.- soggiunse riprendendo a suonare un’altra
melodia. L’ultima sinfonia scritta da Beethoven
–Vieni…- disse al novizio. Questo si
avvicinò titubante –Sai… quella
ragazza che hai appena ucciso...-
-Mh…-
-Lei poteva riattaccare.- disse sogghignando continuando a
suonare.
-Cosa? Perché… allora perché?- balbettò il
più giovane.
-Perché
ti amava.- Yami non rispose, sgranò solamente
le sue iridi cremisi ed attese il seguito –Ti ricordi qualcosa della tua
vita mortale che ti abbiamo strappato?! No vero?! Beh… voglio farti un piccolo dispetto. Ti dirò la verità…- silenzio, solo le note
della sinfonia riempivano la grande stanza –L’avevi salvata da
quello sciocco di Brent, poi avevi sfidato i miei
seguaci… per lei, e poi me. Avevi messo a dura prova la mia pazienza
fingendoti lei sotto incantesimo. Ormai… quello che provavate
l’uno per l’altra è svanito no?! L’hai uccisa…
si è fatta uccide per non ucciderti a sua volta.-
Cos’era
quel sentimento che sentiva crescere dentro? C’era qualcosa di
tremendamente pesante nel suo stomaco… un nodo gli proibiva di deglutire
e sentiva del dolore salirgli fino alla gola. E quel
pizzicore cos’era? Lo sentiva salire lungo il naso e fino agli
occhi… la sua vista andava appannandosi con le lacrime dei dannati.
Rosso. Piangeva… piangeva sangue… di chi era quel sangue?! Della persona a cui aveva deciso di donare la sua vita
sfidando un covo di demoni? Si, a lei appartenevano quelle lacrime.
Digrignò i denti con un piccolo lamento…
-Adesso
non piangere Yami… è passato. Tu non sei
più un umano.- continuava a suonare quella melodia. Le lunghe e
affusolate dita che i muovevano sulla tastiera d’avorio
lo innervosivano mettendo a dura prova la sua pazienza…
Poteva
morire il suo capo?! Nessuno ovi
era riuscito… ma il moretto buttò la testa indietro mentre
continuava a suonare quelle note.
Un
invito…
-Fallo…-
Un sussurrò. Una lacrima rossa che scendeva dal suo
occhio di ghiaccio e gli colava lungo la tempia…
Fallo…
Uccidi un corpo ed una mente
dannata.
Uccidi il mio spirito maledetto
da un sentimento che non potrò mai provare…
Uccidimi.
Fallo…
Tronca così
l’esistenza di un mostro orgoglioso che ha voluto la morte di chi
Gli aveva smosso qualcosa nel
petto immobile.
Uccidi la maledetta creatura che
ha strappato una mutazione al suo destino…
Uccidi.
Fallo.
Perché ormai il rimpianto è troppo forte.
E
le labbra premettero sul suo collo facendolo trasalire e sbagliare nota. Poi
ricominciò a suonare…
Tra
quelle labbra e quei denti famelici moriva…
La sua
esistenza finiva…
Sarebbe
perito.
Sarebbe
finito.
Tutto…
Tutto
sarebbe finito.
I denti
premettero contro la sua carne fino a lacerarla nel punto giusto. Sangue rosso?
Com’era? Lo mandava giù senza sapere bene cosa stava facendo. Era
il sangue di un demone come lui… un demone con
il cuore fermo che voleva ricominciare a pulsare. Un demone senza
più sangue ma con la sola e disgustosa linfa che lo teneva in
vita.
Le dita
del moretto smetterono di muoversi sulla tastiera e
si lasciò andare ad un gemito leggero mentre il
suo ultimo filo di vita lo
abbandonava.
Quegli occhi dolci e languidi mi
fissavano pieni di dolore. Aveva tra le mani un povero essere del quale aveva
tentato di cibarsi. Poi udii un rumore sordo, simile alla corteccia di un
albero che viene stroncata di scatto…
Qualcuno l’aveva uccisa?
Aveva reciso una vita gia morta?
No… respirava…
Respirava ancora e il suo cuore
batteva forte mentre il sangue le usciva dalla
schiena.
Era stato un umano ad attentare
alla sua vita dannata.
Aveva piantato il suo forcone nella schiene da quell’essere
per proteggere il suo cane. Ma quello era gia morto.
E ben presto anche quel
contadino bastardo che si diverte a schernire una povera creatura della notte perirà.
Lento mi avvicinai
dietro di lui. Il suo collo era invitante da addentare, ma preferii non
nutrirmi di un così schifoso verme…
Crack…
Sentii il suo collo rompersi
come un fuscello sotto la pressione disumana della mie dita.
E così, avevo fatto un atto caritatevole…
Il mio primo atto verso un
mostro come me.
Era semisvenuta… decisi di
portarla con me fino al castello. E li pian piano
l’avrei abituata a controllare la sua mutazione.
Si, da quando l’avevo
vistala prima volta non pensavo che a lei…
I suoi lunghi capelli rossi e
mossi divennero neri e più corti. Le sue iridi diaboliche divennero
più calme e più languide… blu, come l’oceano.
Blacky… questo sarebbe statoli suo nome.
La mia creatura…
L’amore (?) della mia
vita.
Non lo sapevo nemmeno io. Sapevo
solo che provavo verso quell’essere
uno strano sentimento.
E ora io sono stato il suo carnefice. E’ morta indirettamente
per mano mia…
Ma non dimenticherò mai i
suoi splendidi occhi rossi e la sua natura diabolica, così come
ricorderò sempre la sua vera forma… quella umana
dagli occhi blu.
Lei è
stata il mio amore, e la mia distruzione...
La mia follia.
Addio Blacky.
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________________________________________________________________________________
Ita rb- Beh… è finita…
adesso dovrete leggere il seguito. Vero!!!!!!! >_______< Ci conto!!
Il
seguito mi è venuto in mente ispirandomi un po’ ad una cosa che mi
sta succedendo.
Mi raccomando… il nel seguito ci saranno anche dei colpi
di scena. Lo metterò come un’altra fanfiction
semplicemente per il fatto che è a molti anni di distanza da questa
storia (facciamo finta che questa storia che ho finito
adesso sia distanziata da circa quindici anni dalla prossima) Beh… mi
raccomando, fatemi sapere se vi piace il finale! ^^
A me
dispiace molto che sia finita ç___________________________ç mi ci era affezionata… bhe…
cercherò di affezionarmi anche alla prossima visto che…
(SPOILER!!! ZITTA!!!! è__é ndSeto)(ehehehehehehe….
^^’’’’’’’’’ ndIta rb)
… vabbè, lo vedrete! ^__-
Ringrazio:
Death Angel, non vedo l’ora di leggere il seguito delle cronache della
mitica Syria… *________* Comunque…
ti ringrazio molto per la recensione, e figurato… non importa se non
avevi recensito quello precedente! ^^ Mi raccomando però… leggi
anche il sequel di dark Rain
ok… ^_________________________________________^
(era una minaccia?! O__o ndSeto) (V/////V ndIt arb)(non so se fai più ridereo
più piangere… -__- ndSeto)(è__é*****************************************************
ndIta rb)(ehm… a me
fa più paura sinceramente… ^^’’’’ ndYugi)( ^^ Grazie Cugino carissimo!! ^________________^ ndIta rb)(-____________-
ndtutti)
=Hermione=, certo che farò un
seguito e… (SPOILER: Yami ci sarà…
e poi anche qualcun altro… ai com’è,i
colpi di scena…………… ^O^
ndIta rb) … e poi
sono felicissima che hai seguito fino alla fine Dark rain…
*_______________________* te e Death Angel siete ormai le mie fedeli recensitici…
^___________^ Comunque… ti ringrazio anche della recensione su “I’m with you” sono superfelice di essere riuscita a farti piacere
anche una storia yaoi
^_____________________________________^ (mo si monta… >__> ndYami)(-__- gia… ndSeto)(nuuuuuu… cattivi ç_______ç ndIta rb) fammi sapere che ne
pensi del finale ok?! *__* ( ßsbrilli sbrilli) Ciao!