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Autore: _PuntoDiNonRitorno_    21/02/2012    1 recensioni
Prologo:
Tutta la scuola sapeva quanto io e Roberto ci odiavamo,solo un pazzo poteva metterci vicini di banco!
Le due ore di matematica passarono lente,senza che io capissi una beata minchia di quello che diceva quell'idiota.In più Roberto non faceva altro che scrivermi bigliettini stupidi come il decimo in cui c'era scritto:"Scopiamo? ;) Ti aspetto in bagno! " a quel punto gli tirai un sonoro schiaffo in faccia al quale tutta la classe scoppio a ridere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Baleni Chiara"..."Ci sono!"
"Brontoli Jessica"..."Presente!"
"Chiavi Roberto"..."Putroppo sono qua!" "Taci e continua a copiare i compiti che a casa non hai fatto." "Grazie!"
"Corda Micheal"..."Mmm!"
"Estro Denis"..."Assente"
"Fronte Marzia"..."Presente!"
"Ficarra Camilla"..."Presente!"
"Givotti Sara"..."Ci sono!"
"Manzina Chantal"..."Sono qui!"
"Orna Mellissa...Melissa dove sei?Ti ho vista prima!"..."Qui...Prof?Mi vede Sono qui!"
"Penna Cristian"..."Presente!"
"Rota Matteo"..."Qui Quo Qua!"
"Stuccio Emilie"..."Ci sono."
"Targhi Emma"... "Presente!"
"Urna Riccardo"..."Presente, ma è come se fossi assente."
"Zonca Nicholas"..."Mmm!"
"Zanna Filippo...Si è già fatto notare.Quindi presente"..."Ma perchè?Non ho fatto niente!" "Shht.Stai sempre a lamentarti!"

"Bene,buongiorno ragazzi,vedo che c'è un nuovo studente...Come ti chiami?"
"Penna Cristian" rispose sorridente alla prof,era un ragazzo biondo, aveva gli occhi verdi, e un magifico sorriso,era alto, e sembrava essere simpatico.
"Che scuola frequentavi precedentemente?" chiese la Magni, prof interessante sul lato caratteriale,ma tutto il suo fascino spariva appena la guardavi.
Così la descrivevano i miei compagni...Secondo me si dava troppa importanta all'aspetto fisico, fossi stata un uomo l'avrei già sposata...Ma la prof.ssa Magni non era stata fortunata,nonostante i suoi soli 26 si era sposata giovanissima con un uomo violento che qualche anno fà decise di denunciare.Passò circa un anno in cui nessuno la vide a scuola,chi diceva che si era licenziata,che si era trasferita,che era depressa o chi addirittura diceva fosse rimasta incinta del ex marito ed era scappata perchè non voleva il bambino.Quando tornò a scuola raccontò ai propri studenti la verità (brava donna 'la Magni' ci ha sempre considerati come suoi pari.) ci raccontò che si era semplicemente presa una pausa: aveva girato più o meno mezzo mondo,era stata in Giappone,Sud Africa, America,Russia e Norvegia...
Così,lei professoressa di Geografia, si sarebbe potuta soffermare sui ricordi di quell'esperienza bellissima,anche durante le sue lezioni; che stranamente non avevano mai niente di noioso.
"...non era fatto per me.Tutto troppo matematico." disse Cristian...Mi ero persa metà del suo monologo sulla sua ex scuola...Probabilmente liceo scentifico.
"Bè...Mi fa piacere tu sia qui allora,spero sia più divertente della matematica!" sorrise 'la Magni' tutti la consideravamo come un'amica,lei era sempre pronta ad ascoltare i suoi studenti,ma sopratutto sorrideva a tutti, senza fare preferenze.L'unica preferenza che probabilmente aveva erano i voti più alti di 5, e se uno faceva scena muta lo rimandava al posto dicendo che alla prossima lezione l'avrebbe interrogato.Il suo motto era "Tutti devono avere una seconda possibilità,non una terza,solo una seconda." ecco perchè tutti l'amavano qui a scuola,era troppo buona!
Io invece ero Emy, odiavo il mio nome per intero,così mi chiamavano tutti Emy: per me,era questo il mio nome.
Avevo quindici anni, andavo al liceo delle scienze umane,a Bergamo.
Avevo i capelli castani con riflessi rossi,carnagione olivastra, labbra piene,naso dritto, e...i miei occhi azzurri...Occhi azzurri che tutti amavano,tranne la sottoscritta.Erano troppo azzurri,io li volevo verdi.Probabilmente ero l'unico essere umano che avrebbe preferito degli occhi verdi a degli occhi azzuri,ma non m'interessava e nonostante tutti i miei compagni mi decevano che ero pazza io continuavano a credere che i pazzi erano loro.
Come ci si può fissare sù un pensiero così banale come "come puoi dire di volere gli occhi verdi quando hai due lapislazzuli incastonati nelle orbite!?"...vi sembra una cosa normale?A me no...Ma visto che sono l'esatto contrario della normalità credo di non poter giudicare.
Vi chiedete perchè non sono normale? Lo capirete con il passare del tempo!
Vivevo a Bergamo (città alta) con mio padre e mia "madre"
Jenni non è davvero mia madre... era più che altro una sorella... e la moglie di mio padre.No,non era una sorella perchè avevamo un buon rapporto,ma perchè aveva 22 anni.Mio padre 42...
Io la odiavo,e lei odiava me. Ma c'era papà a tenerla d'occhio, sapeva che tra noi non scorreva buon sangue ma papà diceva di amarla,anche se secondo me era un'assurdià...Insomma papà è un tipo alla mano, fa l'architetto. Jenni invece è un'ochetta che lavoraa in un negozio di abbiglamento, era comoda potevo comprare tutti gli aiti che volevo con lo sconto del 50%
ma apparte ciò la vita con Jenni era una palla assurda. Mi stava troppo antipatica!
"Roberto, hai finito di copiare?O dobbiamo aspettare ancora molto?" chiese la Magni esasperata, riportandomi alla realtà.
"Mi manca l'ultima parola! Ecco ecco ci sono....aaa-zzz-zzz-uuu-rrr-oooooooooo! Ho finitooo" Urlò Roberto....Roberto era un totale idiota che non sopportavo.
Il fatto che fosse un bel ragazzo non ha mai giocato a suo favore con me.La metà femminile della scuola gli sbavava dietro da quando mise piede a scuola il primo giorno,ma con me non aveva avuto nemmeno la possibilità di provarci...Avevo stroncato le sue aspettative la seconda settimana del primo anno,per di più in pubblico...Da quel momento aveva niziato a odiarmi,la cosa era reciproca da parte mia già dai tempi dell'asilo,ma lui non si ricordava nemmeno del perchè... ed era meglio così.
La Magni finì la sua lezione e ci lasciò riposare qualche minuto fino al suono della campanella.Entrò poi quell'idiota di Michele Bolza,uno dei migliori amici di Roberto.Iniziarono  parlare dell'ultima scopata di Michele,che per (s)fortuna venne interrotta da un altro idiota:Il prof di Matematica.
Un disastro assurdo come insegnante che però era sempre disposto a rispiegare,nonostante la seconda spiegazione fosse anche peggio della prima era sempre dispoibile.
Michele usci dall'aula dicendo che avrebbe continuato il suo raccondo dettagliato durante l'intervallo.
Intanto Roberto si era alzato sedendosi accanto a me,lo guardai malissimo.
"Che stai facendo?" chiesi acida.
"Stuccio lo sposto vicino a te almeno sono sicura che sta zitto qui,mi dispiace metterlo vicino a te ma non so che altro fare!" avevo già detto che quello di mate era un idiota? Bene ora e avete avuto la conferma.Tutta la scuola sapeva quanto io e Roberto ci odiavamo,solo un pazzo poteva matterci vicini di banco!
Le due ore di matematica passarono lente,senza che io capissi una beata minchia di quello che diceva quell'idiota.In più Roberto non faceva altro che scrivermi bigliettini stupidi come il decimo in cui c'era scritto:"Scopiamo? ;) Ti aspetto in bagno! " a quel punto gli tirai un sonoro schiaffo in faccia al quale tutta la classe scoppio a ridere.Mi guardò malissimo e mi disse "vaffanculo troia di merda."
"Provamelo: puttaniere del cazzo." risposi a denti stretti per non farmi sentire dal prof. Roberto mi guardò in cagnesco raccolse le sue cose e uscì poco prima che la campanella suonasse.
Avrei dovuto sopportare altre due ore con quel cavernicolo affianco. Che giornata di merda.

  
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