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Autore: EmptyEyes    21/02/2012    3 recensioni
Come in tutte le mie storie, c'è una parte di me. Ma la maggior parte di quello che ho scritto, è inventato. Quindi, riferimenti a fatti, persone, e cose (?) è puramente casuale. *tipica frase all'inizio dei film*
Questa è la mia scarsissima intro. Il resto lo scoprirete solo leggendo.
Empty_Eyes.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stette in piedi fuori al freddo per un tempo che gli sembrò infinito.
Tutti quei minuti passati a fissare la porta, dietro la quale sapeva esserci la persona più dannatamente bella che avesse mai incontrato.
Ad un certo punto, quando la speranza l’aveva ormai quasi del tutto abbandonato, sentì dei passi dentro la casa.
Qualcosa in lui sembrò risvegliarsi, al suono dei passi così familiari che gli avevano tenuto compagnia per due meravigliosi anni.
Martina aprì la porta e uscì.
Siccome lui si stava già allontanando, a prima occhiata non lo vide.
Poi il suo sguardo si posò sul ragazzo dagli occhi verdi, che ora erano gonfi di lacrime, e rossi.
Dalla bocca di Martina uscirono testuali parole: “Oh, ciao, Gabriele … Che cosa vuoi?”
La sua voce era tremante e allo stesso tempo disprezzante, nei confronti dell’inatteso visitatore.
Insomma … si sentiva a disagio e voleva mostrarsi indifferente, ma era lusingata dal suo arrivo.
Superato il primo momento di incredulità, lui estrasse con convinzione un foglio dalla propria tasca.
Lo diede a Martina. Lei lo tenne in mano, facendo stare Gabriele sulle spine per un buon quarto d’ora.
Ma non lo lesse. E non pronunciò nemmeno una parola. 
“Senti”, si fece coraggio il ragazzo, tentando il tutto per tutto, “Ti ho scritto questa lettera perché …”.
Non lo lasciò finire. Sentite le sue prime parole, tornò di corsa in casa, sbattendogli la porta in faccia.
Tutte quelle giornate spese a cercare le parole giuste … anche solo per farsi perdonare.
In fondo la colpa non era tutta sua.
Però aveva sbagliato e non aveva la minima intenzione di rinunciare alla sua ‘Smartyes’.
A questo pensava, mentre percorreva lentamente la fredda strada a tratti illuminata.

 

 Ringraziamenti:

Ma ciao! :) 
Me: Vi sono mancata??

Tutti: No -.-“

Me: Non mi importa .-. Io scrivo lo stesso u.u
E ho scritto questa storia grazie alla mia prof di inglese QwQ
che mi ha dato una scheda con alcune parti di questa storia :D
Inoltre, i nomi dei protagonisti, sono innanzitutto inventati, e derivano dalle mie recenti conoscenze

Tutti: E chi se ne frega! ewe

Me: Zitti; ai lettori interessa uwu

Tutti: Sì, come no -.- Convinta!

Me: Sì. QwQ
Comunque … ora vi saluto =w=

Tutti: Era ora!! *festaaaa*

Me: *tira fuori l’ascia*

Tutti: O.O

 Al prossimo capitolo ;)

-L’autrice-
 
 

   
 
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