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Autore: HelixDeath    23/02/2012    1 recensioni
Lei è Selene,una laureanda che una volta presa la triennale si trasferirà in California per la specialistica in Business management.
Vuole andar via dalla realtà del suo piccolo paese e della sua piccola università che le son sempre state un pò strette.
E' una ragazza che non ama fantasticare,difficilmente si discosta dalla realtà..è nella sua indole essere a volte anche un pò cinica.
A volte però anche lei ricorda di essere un essere umano e si concede il lusso di fare una passeggiatina sulle nuvole.
Chissà però quando si troverà in alcune situazioni se saprà mantenere il suo cinismo e il suo radicamento al suolo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo,quella sera,scorreva come le birre nel mio corpo.
Mi sentivo bene,mi sentivo leggera e il dolore procurato dalle scarpe alte sembrava non lo sentissi più.
Uno,due,tre,quattro…quindici…ventisette..ma quante bottiglie di birra ci sono su questi tavoli?

-Hey ragazzi..andiamo a fare due salti?-
-Johnny,ma non credi che stiamo  meglio qui?e poi credo abbiamo bevuto tutti un bel po’-caspita..abbiamo un Matt stranamente saggio dopo tutto l’alcool che ha in corpo
-Ma io voglio andare a fare due salti!-dio,a volte ha l’intonazione dei bambini frignoni
-Johnny..ma che intendi per due salti?-dissi io guardandolo alzando un sopracciglio perché,di tutta sta storia non tanto avevo capito
-Intende muoversi a ritmo di quella musica di merda che passano in discoteca-disse Brian tra il divertito e l’inorridito
-Uh si dai andiamo!lasciamo le macchine qui..i taxi non credo manchino e nemmeno i soldi!Dai andiamo..da quando sono qui non ci siamo mai andati!-
-Sel,da quando ti piace andare a ballare?-mi chiese sorridendo Zacky
-Da quando l’alcool è entrato in circolo?-fece Brian
-Esattamente uomini..Val,è vero che a te va di andare a ballare?-
-Cara,io passo,domattina devo finire di fare delle cose perché a quanto pare poi parto per l’Italia con una fuori di testa!-
-Val..non lo accetto..ti aiuterò io ma dobbiamo andare,a costo di andare solo noi due e Johnny-
-Io ci sto!-fece Johnny contento
-Frena frena frena..non lascio la mia donna nelle mani di uno che è più piccolo di lei-
-Brian?-
-Vengo..ripeto,non lascio la mia donna nelle mani di Johnny!-
-Stronzo di un Haner!-
-Ma si,perché no,ci aggiungiamo anche noi,vero Arin?-ecco che Marika sfodera il suo sguardo più dolce che ha per convincere il suo ragazzo(??)
-Certo,ho voglia anche io di farmi assordare da quella robaccia e sentirmi nettamente superiore per ciò che faccio-
-Grande Arin,mi hai convinto,vengo anche io e con me viene anche Val,vero amore?-
-Come faccio a dirvi di no?Selene,domattina mi aiuti però eh!-
-Tranquilla Val,vengo direttamente da te!ahahha-

Ci dirigemmo così fuori dal locale,dopo aver tassativamente salutato il proprietario,amico dei ragazzi,il quale ci ha offerto uno shot di Jack,e Thomas,il barista,si,quello che non si fa i cazzi suoi e che si è trovato d’accordo con la mia amica Marika,perché anche lei,non ha saputo farsi i cazzi suoi e di questo però la ringrazio.
Non so di preciso dove ci stessimo dirigendo,vedevo solo le lucine lasciare una scia per poi scomparire nel nulla,dando spazio ad altre lucine di fare la stessa cosa.
Dopo una mezz’oretta di taxi arrivammo in questo posto sconosciuto.
Da fuori si sentiva il pulsare della musica,che dopo poco andava a ritmo dei battiti del cuore.
Una fila di gente che non finiva più avanti l’entrata,mi stava demoralizzando più delle lucine che scomparivano un continuo.
Ad un tratto sentii uno strattone..Brian mi aveva preso per un Braccio e mi stava portando non so dove di preciso. Le cose che sapevo erano molto poche in quel momento,a stento ricordavo che mi chiamavo Selene,che ero fidanzata con Brian Haner (dire il suo nome d’arte richiede molta concentrazione,cosa che non ho) e che ero con i sevenfold a ballare. Dio santo..a ballare..i sevenfold..le due cose fanno nettamente a cazzotti.

-Per noi c’è l’entrata dal retro-
-Ah ecco-

Si,ecco i vantaggi di essere con loro o chi per essi.
La musica assordante era veramente inascoltabile,sembrava stesse stuprando le mie orecchie le quali ne avrebbero risentito per tutta la vita.

-Hey,questa musica mi sta violentando le orecchie,rimarranno scioccate-
-Tu sei voluta venire,ora divertiti-

Non si sa come,ma avevamo un privè,o meglio credo che tipi come loro,abbiano tutto di diritto.
Ci portarono una bottiglia che credo finì nel giro di venti minuti. Ed ecco che eravamo tutti in pista a ballare come degli idioti..come degli ubriachi insomma.

Blackout.


No cazzo..proprio ora no.
Mi girai sull’altro fianco cercando di trattenere lo stimolo della pipì che in quel momento era del tutto inopportuno.
Il calore delle coperte mi tratteneva a letto ed io,non volevo saperne di alzarmi.
Dov’ero però mica lo sapevo.
Ricordo solo che stavamo seduti sui divanetti del privè di una qualche a me sconosciuta discoteca.
Mi alzai lentamente dal letto,il richiamo naturale aveva vinto su di me.
Immediatamente mi portai una mano alla fronte. La testa girava come una trottola ma fortunatamente non avevo alcun senso di nausea.
Arrivai alla porta del bagno,dove abbracciato al water c’era una Marika collassante.
Mi sa che avevo parlato troppo presto. La vista di Marika mi ha colpito lo stomaco e ora mi ritrovavo nella vasca a vomitare anche lo stomaco.
Una mano mi prese la fronte,non potei girarmi,ma ero convinta fosse Brian.
Odiavo vomitare,mi faceva schifo,così come mi facevo schifo dopo averlo fatto.
Una volta finito però,mi sentivo meglio,come se ora avessi la forza per fare tutto,con un’aspirina mi sarei ripresa del tutto.

-Credo che ti sia svuotata fino in fondo-
-Buongiorno..eh..ora sarà meglio che mi faccia una doccia-
-Esatto amore,ma vedo che già ti sei ripresa-
-Si,in effetti si..mi sento bene..ma gli altri?-
-Secondo te?-
-Tutti giù eh..-
-Esatto..vado a preparare il caffè e le aspirine,ne ho bisogno proprio-
-Brian..ma che ora è?-
-Le sei di pomeriggio-
-Oddio..dovevo aiutare Val!-
-E’ giù che dorme,tranquilla..-
-Meno male!Vabbè..a dopo-

Scesi in cucina dove vi trovai tutti seduti al tavolo che si mantenevano la testa,con una tazza di caffè e il bicchiere con l’aspirina avanti.

-Buongiorno!-
-Shh non urlare Selene,non urlare-
-Johnny,ma guarda che non sto urlando-
-Allora non parlare..sento il triplo stamattina-
-Io invece non sento per niente..quella musica mi ha stonato le orecchie-fece Zacky con un dito nell’orecchio destro cercando vanamente di fare non so cosa.
-Tieni,questo è il tuo caffè e la tua aspirina,ma perché stai così bene?Sei fatta di ferro?-
-Vedi Arin..dietro grandi uomini,ci sono sempre grandi donne,ed io sono una grande donna-
-Che collassa in vasca e non nel cesso-
-Si,perché nel cesso collassava la mia amica cafona!-
-Anche lei sta con un grande uomo-
-Si certo..Arin buongiorno!-
-Buongiorno Marika-

Quei due erano più che fuori,ma facevano ridere.
Era bello vedere con quanta semplicità vivevano il loro “rapporto”,lo vivevano a come veniva senza troppi impegni,senza troppi perché.
Se capita che stiano insieme,lo fanno,stanno bene e non si preoccupano delle implicazioni e tutto il resto. Sembravano possedere l’ingenuità dei bambini,quella pura,senza malizia.
Era bello vederli così,vedere la spontaneità dei loro gesti,delle loro parole e dei loro sguardi.
Sempre divertiti,sempre sereni,sempre uniti.
Arin portava spesso Marika con lui,lei amava gironzolare e lui,senza neanche saperlo,le dava ciò che più le piaceva. A volte pensavo che lei venisse qui più per lui che per me,in parte era vero,ma ben venga.
Non importava se non ci vedevamo per un paio di giorni e non ci sentivamo.
Sapevamo ritagliare non so come,sempre dei momenti per noi,per stare insieme, per raccontarci tutto così,spontaneamente.
Se ci andava,parlavamo,altrimenti il silenzio parlava per noi.
Tra di noi vigevano regole tacite che rispettavamo inconsciamente.
Ognuna di noi parava l’altra,se questa aveva fatto qualche cazzata,però dopo,quest’ultima prendeva sempre grandi strigliate e lavate di testa.
Non ci serviva sentirci tutti i giorni,non ci serviva nulla.
Il nostro rapporto è strano,particolare,ma bello e sincero..è vero.

-Ma ci pensate?tra poche ore partiremo per l’Italia!-
-Ed io devo ancora fare le valige!-
-Vabbè Johnny,cosa ci butti dentro?i soliti quattro straccetti no?-
-Baker..fottiti!-
 

°°°°
 

-Ci siamo tutti?-
-Si Matt..non fare il paranoico-
-Brian..io paranoico?Dov’è Selene?-
-Selene?Selene?Sel..Selene..ma dov’è finita?-
-Sono qui!- dissi sventolando da lontano delle riviste
-Ma cosa?hai intenzione di leggere durante il viaggio?-
-Zacky..tu riesci a dormire in aereo?-
-Lui dorme anche sui sassi amore..-
-Uhm..già..comunque..chi ha i biglietti?-
-Io no..-Zacky
-Nemmeno io-Brian
-Non ne so niente- Johnny
-No,ti prego non ditemi che ci siamo dimenticati i biglietti a casa-Matt il paranoico
-Tesoro,non agitarti dai..-
-Selene io li ho messi nello svuota tasche all’ingresso di casa- Marika
-No no no..vi prego..tra mezz’ora si decolla-
-Ragazzi,mi spiace,ma io non li ho presi..-si,un po’ di panico non fa male..
-Selene cazzo!ma come hai fatto?-Brian?ti stai incazzando con me?
-Brian..-occhiolino
-Selene,io ti ammazzo lo sai?-
-Matt,non ti do la busta paga a fine mese..lo sai?-
-Bastarda di una contabile!-
-E’ pur sempre la donna di Brian!-
-Si si si bla bla bla..andiamo al gate forza-
-Senza biglietti?sei idiota Sel?-
-Matt..ma ti pare?-sventolai i biglietti sotto il naso del paranoico facendolo infuriare di più
-Stronza!sei una stronza..-
-Amore,è lei che è una stronza o tu che sei un po’ troppo paranoico?-gran donna quella Val..gran donna.
-Sapete che quando devo partire sono agitato e non potete farmi di questi scherzetti-

Mentre Matt incazzato (o finto incazzato) s’incamminava al gate,noi tutti dietro ridevamo perché la sua espressione era a dir poco divertente.
Ci imbarcammo e devo dire la verità,su quei sedili,ci si poteva addormentare tranquillamente.

-Prima classe?ma io non avevo preso dei biglietti prima classe!-
-Tu non avevi neanche detto che volevi dei biglietti per l’Italia,hai setto solo “Ciao,sono l’amica di Matt Sanders” e hai ricevuto i biglietti o mi sbaglio?-
-No Matt, non ti sbagli..-dissi un po’ seccata
-Allora tranquilla..ah ed è bellissimo sentirti dire anche implicitamente “hai ragione”-
-Fanculo Matt-dissi a denti stetti sorridendo

Dio quanto odiavo le hostess e gli steward che facevano vedere le uscite,il giubbotto di salvataggio e tutto il resto,mi mettevano ansia.
Chiacchierammo per un po’,io ero agitata,anzi euforica al pensiero di ritornare in Italia con tutti loro e a testimonianza di tutto,c’era che diventata stupida da quando feci i biglietti.
Poco dopo,mi addormentai.



POV Brian

Finalmente si è addormentata.
Questi giorni è stata una pila elettrica,quasi non sopportavo più la sua euforia.
Non so cosa la spinge ad essere così felice,ma è bello guardarla e vederla felice.
Spero che un po’ di questa felicità sia anche merito mio. Non so perché,ma il pensiero che ci sia altro che la rende felice e non sono io,un po’ mi fa dispiacere. Vorrei essere in grado di darle tutto.
Devo ammetterlo pero,sono contento anche io,forse un po’ agitato,ma va bene così.
Non so che fare quando mi presenterà ai suoi,anzi,non so nemmeno come mi presenterà ai suoi e di conseguenza,io non so come comportarmi.
Per la prima volta sto prendendo in considerazione l’ipotesi che io non possa piacere a qualcuno.
Bah,vabbè..se non piacerò a qualcuno non m’interessa. Questo sono io. “Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce” no?

-Hey Brian..-
-Matt..ma non dormivi?-
-Già..ma il tizio qui vicino a me russa in modo tremendo-
-Ma hai visto quant’è grosso?-
-Già..porca puttana..cos’hai amico?-
-Ma non lo so..sono un po’ così..-
-Così come?-
-Se non facessi una buona impressione su i suoi genitori?-
-Sai che non la farai per tutti i tatuaggi che hai?-
-Già..ma chi si soffermerebbe ai tatuaggi?-
-La rigidità italiana..ma scusa,da quando in qua synyster gates si preoccupa?-
-Da ora?-
-Ma rilassati..prendila come viene,poi non so..lei che ha detto?-
-Riguardo cosa?-
-Riguardo a come ti presenterà..-
-Non ha detto nulla-
-Non te la prendere,ma credo che ti presenterà come amico-
-Non mi preoccupa quello-
-E allora cosa?-
-Non lo so!Se non piacessi a nessuno?se lei si facesse influenzare da questa impressione negativa che ho dato agli altri e ci ripenserebbe?-
-Mi auguro tu stia scherzando Brian-
-Mhm..-
-Dici sul serio?ma sei diventato coglione?-
-Grazie..-
-Eh no,ma dai..non hai a che fare con una bambina che compra il giocattolo che le piace poi non piace a nessuno e lo butta per far felici gli altri-
-Grazie per avermi dato del giocattolo-
-Sei stupido quanto un giocattolo quando ragioni così Haner-
-I giocattoli non ragionano-
-Appunto!Brian..stai tranquillo..poi una volta arrivati affronterai la paura,perché la dovrai affrontare e vedrai che ne viene fuori-
-Già..-
-Sei uno stupido Brian-
-Anche tu ti ci metti a farmi complimenti?-

Selene si stava svegliando,le faccio una carezza tra i capelli e le sorrido.
Si gira,ricambia il sorriso e torna a dormire.
La guardo per qualche secondo poi mi volto di nuovo verso Matt il quale si era riaddormentato anche lui.
Mi alzo per sgranchire le gambe..eravamo in volo da quasi 5 ore e iniziavo a non sentirle più.
Vado verso il bagno per sciacquarmi un po’ il viso. Sono stanco anche io,ma non mi va proprio di dormire.
Una volta uscito,stavo per ritornare al mio posto quando una bambina alta quasi quanto la mia gamba mi si piazza avanti. La guardo e le sorrido. Ha i capelli castano chiaro lunghi e liscissimi,gli occhi verde-castano,un vestitino nero,le calze bianche e delle scarpette rosse.

-Ciao-
-Ciao a te bella bambina-
-Ma tu sei synyster gates?-

Cosa?Una bambina così piccola mi conosce?com’è possibile?Butto un occhio da dov’era sbucata e noto che i genitori mi sorridevano,erano giovani.

-Si..e tu come ti chiami?-
-Io sono Ashley-
-Ciao Ashley,sei proprio bella lo sai?-
-Anche tu sei bello-

E’ il complimento più bello se detto da una bambina. Mi avvicino a lei portandomi alla sua altezza.

-Oh grazie!Quanti anni hai Ashley?-
-Otto e mezzo..me lo fai un autografo?-
-Certo!Ed è per i tuoi genitori o per te?-
-Per me!loro non ti conoscono..io ti conosco perché la mia cuginetta Trecy ascolta quelli dove suoni tu e dice che sei proprio bello,ed è vero-
-Scusala,ma la cugina la bombarda con la musica che fate ed oltre a quella la riempie anche delle vostre foto-
-Non si preoccupi,credo che questa sia la prima volta che do tanta confidenza ad una fan così deliziosa. Fossero tutte come lei!-
-Allora?me lo fai?-
-Si e ti dirò di più,se vieni con me ti faccio fare l’autografo anche dal resto del gruppo anche per la tua cuginetta Trecy-
-Va bene..mamma,papà posso andare?-
-Certo-
-Ve la riporto subito-

La presi per mano e la portai dal resto dei ragazzi. Scossi un po’ tutti che si svegliarono di soprassalto.

-Haner,sei impazzito?-
-Baker,abbiamo una fan più che deliziosa da accontentare-
-Haner,ti spacco la faccia,con Selene qui?ma sei pazzo?-
-Johnny calmati,vi presento Ashley,ha otto anni e mezzo ed è una nostra fan. Siccome è molto carina ho pensato che potremmo farle degli autografi per lei e per la cugina che ci ha presentati a lei,che ne dite?-
-Dico che se li merita proprio-fece Matt prendendola in braccio
-Tu sei quello che ha sempre gli occhiali da sole anche la sera?-
-Si piccola,sono proprio io-
-*ahahah* sei proprio scemo con gli occhiali di sera-Matt,la bambina ti ha steso
-Hey,la bambina ha ragione Sanders-
-Tu sei quello basso che suona la chitarra con poche corde-
-Si chiama basso quella chitarra-
-Si vede che sei basso,sei quasi quanto me- fece la bambina con la mano dalla sua fronte fino a quella di Johnny che era vicino a Matt
-Ha ragione sai,siete quasi della stessa altezza *ahahahah*-
-Baker..tu non sei da meno,lo sai?-
-E tu invece sei il ciccione-
-Hey piccola!Ora mi vedi,sono ciccione?-
-Un po’..e quello alto alto che suona le pentole dov’è?-

Una morsa allo stomaco e un po’ più su colpì me,così some gli altri. Una bambina così piccola,nostra fan che ci conosce in questo modo. Ci ha fatto sorridere e ora ha toccato un punto che fa male.

-Parli di Jimmy?-
-Si lui..dov’è?-
-Vedi piccola,lui è dovuto partire per andare tanto lontano-
-E quando torna?-
-Non torna più,perché un signore ha deciso di tenerlo nel cielo tra le nuvole con se perché Jimmy è tanto bravo a suonare le pentole e vuole imparare anche questo signore-
-Vuol dire che è in cielo e ora è un angelo?-
-Si piccola..un angelo-
-Un angelo delle pentole!-
-*ahahah* si piccola, esatto..-le sorrisi,era dolcissima ed io avevo il cuore che batteva forte avanti a tutta quell’innocenza e spontaneità-
-Allora,le facciamo un paio di foto per questa bella bambina?- esordì Matt cercando di deviare i nostri pensieri
-Sii dai una foto con tutti,mamma!ci fai le foto?-
-Si tesoro. Spero non vi stia dando fastidio-
-Affatto signora,è adorabile..comunque,dai Ashley vieni qui e fai un bel sorriso-
-Grazie!Allora ciao ciao-
-Ciao Ashley-

Fatte le foto,fatti gli autografi..quella bambina è stata fantastica. Immagino Jimmy a suonare una batteria di pentole,magari con il cucchiaio di legno al posto delle bacchette. Sorrido.
Torno al mio posto,intanto Selene si stava davvero svegliando dal suo sonno.
Prendiamo da bere e da mangiare e troviamo un modo per ingannare il tempo.
 
   
 
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