Titolo: Des
mères e des enfants
Autore: Elizabeth_Tempest
Fandom:
Originali
Personaggi: //
Rating: Giallo
Genere:
Storico, Triste, Drammatico
Avvertimenti:
One-Shot
Note dell’autore: la OS è basata sul film francese del
2010
“La Rafle”, ispirato dalla storia di Joseph
Weismann, unico bambino superstite
dei 4051 bambini ebrei francesi arrestati il 16 luglio 1942, rinchiusi
al Vel d’Hiv
senza cibo ne acqua e poi a Beaune-la-Rolande e Pithiviers.
In particolare, mi sono ispirata alla separazione
delle
madri dai figli: i
bambini più piccoli,
dai dodici anni in giù, vennero strappati alle madri, mentre
quelli più grandi
e i genitori inviati in Polonia.I bambini più piccoli
arrestati avevano 18
mesi.
“…les plus
jeunes des vos enfants ne pourront pas
partir aujourd’hui. »
Avete aspettato ore, sotto il sole cocente, coi vostri piccoli ben stretti, nello spiazzo polveroso, aspettando, attendendo. Non sapevate nemmeno voi cosa.
Ora lo sapete.
Avete aspettato l’ultima condanna, per il vostro cuore di mamma.
Vi hanno già tolto tutto: i vostri diritti, le vostre case, i vostri averi. Vi hanno tolto la dignità e la libertà.
Vi hanno tolto i sogni, le speranze, l’allegria. I vostri mariti, i fratelli, i padri.
Ma non questo, non i vostri figli. Non vi toglieranno anche loro.
Vi dicono che andrete avanti, per preparare il loro arrivo. Andrete in un campo di lavoro e poi vi manderanno i bambini.
Ve li stringete al petto, lottate contro i gendarmi e i tedeschi, vi dibattete, urlate, scalciate. Sputante contro di loro, urlate che no, non ve li toglieranno.
Vi hanno tolto i vostri gioielli, il denaro, il lavoro, anche i vostri amici vi hanno voltato le spalle. Siete diventati indesiderabili, diversi, nemici.
Vi hanno cucito una stella gialla sul petto, una colpa che non si può comprende. La colpa di essere nati.
Stringete i bambini, mentre braccia forti, così diverse dalle vostre membra stanche per la sofferenza e la privazione, ve li strappano.
Li sentite piangere, urlare, chiamarvi. Si dibattono, i bambini, vogliono tornare dalle loro mamme.
Alcuni semplicemente urlano spaventati, ancora troppo piccini per capire che succede.
Altri si dibattono, perché non vi vogliono lasciare, nei loro occhi la terribile consapevolezza della morta incombente.
Nessuno ci crede più, a est non ci sono campi di lavoro, solo la morte.
Avevate avuto fiducia della Francia ed ora vi volta le spalle.
Cercate di tornare dai vostri bambini, i soldati vi picchiano. Calci, sberle, i calci dei fucili che si abbattono su di voi.
E il terribile rumore del mitragliatore, che vi ammutolisce, mentre vi portate le mani alle orecchie per ripararvi da quel suono spaventoso e lacerante, foriero di morte.
Cala il silenzio, vengono abbaiati ordini contro di voi. Con la rassegnazione negl’occhi, prendete i vostri pochi, inutili bagagli. I vostri bambini piangono, singhiozzano. Qualcuno ancora vi chiama.
Marciate, scortate dai soldati dal volto di ghiaccio, lontane, fuori dal campo. Continuate a guardare i vostri bambini, finchè non scompaiono.
Brilla il caldo sole estivo sopra di voi, vi stuzzica le narici l’odore dei boschi e dei campi, e il lontano aroma del villaggio. Verde è l’erba, giallo il grano, azzurro il cielo terso, di ogni colore i fiori selvatici, che crescono rigogliosi.
Il mondo è diventato grigio, mentre marciate nel paesaggio da cartolina, i cuori straziati.
Vi chiedete come potranno sopravvivere i vostri bambini, malati e soli, alcuni troppo piccoli anche solo per ricordarsi il loro nome.
Il mondo è grigio, perché senza i vostri bambini, non c’è più vita.
Il mondo diventa nero, quando serrano i portelloni dei vagoni piombati, diretti a est.
Pochi giorni più tardi, i 4051 bambini
rastrellati furono raccolti e
caricati sui vagoni merce diretti in Polonia. Alcuni, troppo piccini,
non
seppero dire nome o cognome,quindi è difficile dar loro
un’identità, in quanto
furono registrati coi nomi dei campi prigionieri di provenienza. La
gran parte
era malata per via delle difficili condizioni di vita nei campi.
Vennero
riuniti con gli ebrei del campo di transito di Drancy, fingendo che
fossero
loro familiari e spediti ad Auschwitz.
Nessuno dei bambini è mai tornato. In
totale, il 16 luglio 1942 furono
arrestati 13152 ebrei. Sono ritornati solo 25 adulti.