Fanfic su artisti musicali > Placebo
Segui la storia  |       
Autore: Marthyisdead    23/02/2012    2 recensioni
Quanto avrei voluto che tutto quello che stava accadendo avesse uno svolgimento,e magari anche una conclusione,con un bel finale,tipo le storie delle principesse.
Ma davvero,il dolore c’era,era atroce,era lì,nel mio cuoricino,che non sarebbe riuscito a sopportarlo.
I nostri corpi si sarebbero amati senza volerlo,solo per mezzo dell’alcool. Dopo probabilmente non ci sarebbe stato nient’altro.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Steve Forrest
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 1.
 
“… Everybody’s going to the party,have a real good time… Dancing in the desert,blowing up the sunshine...”
 
 
L’ennesima festa,l’ennesima birra,l’ennesima vodka,l’ennesima sbronza. Brian aveva organizzato tutto davvero così bene.
 
Musica alta,gente ai miei occhi sconosciuta che balla. Nonostante anche io avessi bevuto un po’,rimasi abbastanza lucida e sobria. Mi stavo divertendo,ed anche Lui si stava divertendo.

Continuavo a fissarLo,si vedeva,era ubriaco fradicio,non riuscivo a capire come facesse a reggersi in piedi da solo. Oops,abbracciava tutti senza un motivo,come uno stupido.

Ridevo a guardarLo,insieme a Stef che intanto si stava bevendo il suo primo bicchiere di birra alla spina di quella sera.
 
“Steve ha bevuto un bel po’ stasera,guarda lì!”,mi dice ridendo,cercando di far sì che la sua voce sovrasti la musica.
“Già… Ma guardalo come fa lo stupido… Ahahaha!” rispondo.
 
Vedo Brian,sta uscendo per andare a fumare una sigaretta,fa un cenno a Stef,come per dire:”Vieni con me,ti va?”.
Stef annuisce,poi si rivolge a me: “Vado a fumare una sigaretta con Brian,torno fra poco”.

Annuisco a mia volta,mentre continuo a fissare Steve.

E’ così dannatamente magnifico anche quando è ubriaco fradicio. Ride e scherza come un pazzo,non so quale sia il motivo,ma fa ridere anche me. Ha quel sorriso mozzafiato che ti fa dimenticare la tristezza. Mi sento una piccola,stupida,folle innamorata.

E non posso farci niente,è riuscito a prendere il mio cuore,conquistandolo con quei sorrisi,quegli occhi,quella voce,quei tatuaggi,quel suo tutto.
Dopo un po’ si accorge di me,Lo vedo allontanarsi dagli amici con cui stava parlando,farsi spazio tra la folla. Me lo ritrovo davanti,mentre finisce la sua vodka.
 
“Forrest,non ti stai divertendo per niente,eh?” rido.
“Questa festa è mitica! Peccato stia per finire,sono stato davvero bene…”
 
Proprio in quel momento,rientra Brian,che ferma la canzone,probabilmente “Beautiful Dangerous” di Slash e Fergie,ormai giunta al termine,anche lei. Prende un microfono,e attira l’attenzione di tutti.
 
“Hey gente!! Mi dispiace dirlo,ma la festa è ufficialmente finita!! Mi sono divertito davvero tanto,spero sia stato lo stesso per voi,grazie per esserci stati!!”. Sorride. Poi applausi,tanti applausi.
 
“Sicuramente Brian e Stef rimarranno qualche minuto qui,per pagare il barista e sistemare cose del genere,ti va se intanto andiamo in hotel? Mi sento anche un po’ stanco…”

“Va benissimo”. Sorrido. Sorride anche Lui. Dio mio…

Comincia a camminare,quasi cade. Per fortuna me ne accorgo prima e lo tengo,prendendo il suo braccio destro e portandolo sulle mie spalle. E’ visibilmente ubriaco ora,ed ha visibilmente bisogno di un aiuto.
 
Usciamo dal locale,camminiamo. L’aria non è fredda,si sta bene. Lo vedo alzare lo sguardo al cielo e lo sento camminare lentamente,quasi lo trascino.
 
“Uuuuh… Guarda quante steeeelle…”. Mi fa ridere. E’ talmente ubriaco che sembra non aver mai visto un cielo stellato. O forse è solo un bambino,ancora… Questo pensiero mi fa sorridere.
 
“A volte mi sembri così bambino,Forrest… Come se non avessi mai visto il cielo di notte..”
Mi guarda,come se volesse dirmi qualcosa,come se volesse rispondermi. Invece rimane muto,riprendendo a camminare.
 
“… E non chiamarmi Forrest”.
“Mi scusi,Sua altezza”.
“E smettila di prendermi in giro! Solo perché sono un po’ più ubriaco e rincoglionito del solito…”
“Giusto un po’,eh Steve?”
“Sì… Non molto… Non così tanto…” a momenti cade di nuovo. Lo sorreggo.
“L’importante è che tu ci creda…” dico sghignazzando.
 
Arriviamo finalmente in hotel,davanti alla reception.
 
“La tua stanza dovrebbe essere la 220 se non sbaglio…”
“Sì…”
“Perfetto”.
 
Presa la chiave,ci dirigiamo verso l’ascensore,destinazione quarto piano.
Una volta arrivati,lo porto nella sua stanza.
 
Entriamo,si toglie la canotta bianca.
Vedo il Suo corpo tatuato,quel corpo che tanto amo,e boh,una fitta al cuore. Massì,una stilettata in più,che vuoi che sia. Questo ragazzo mi farà morire prima o poi. Apre la porta del bagno,sento l’acqua scorrere,si sta sciacquando il viso.

E non so perché lo sta facendo. Poi torna,sfila l’iPhone dalla tasca destra dei pantaloni,lo spegne e lo posa sul comodino.

E’ ancora a petto nudo,rimango immobile a fissarLo,impotente.

Improvvisamente rivolge la sua attenzione verso me,come se si fosse ricordato che io sono ancora lì. Si sente osservato,sicuramente. Maledico me e i miei occhi,che non riescono a staccarsi da Lui. Abbasso lo sguardo,imbarazzata.

Si avvicina,avanza verso di me,deciso. Perché lo fa? Perché vuole farmi morire così?

Mi tira su il viso con due dita,appoggiandole sul mento. Mi guarda,con quei suoi occhi color del cielo,che ti fanno sentire piccola piccola,quell’oceano che è capace di farti emozionare in un istante.

Mi cinge i fianchi con un braccio,i nostri corpi sono sempre più vicini,ormai attaccati l’uno all’altro,e al solo pensiero un brivido mi percorre la schiena.
Continua a guardarmi,ma sembra che il suo sguardo sia perso nel vuoto e fisso su di me,contemporaneamente.

In un istante,non so come,le nostre labbra si uniscono,come pezzi di un puzzle,quei pezzi mancanti del puzzle.
Non riesco a capire più nulla,sento le lingue intrecciarsi,ballare una danza tutta loro.

I corpi si cercano,si vogliono.

Quel bacio sembra durare secoli,benchè sia di una manciata di secondi.
Mi morde il labbro inferiore,e mi sento in Paradiso.

Si stacca,per poi scendere sul collo,lasciare una scia umida su di esso. Sento le sue mani percorrere le mie gambe.

Il mio collo viene percorso dalle Sue labbra,mentre la mia schiena dai brividi,mentre le mie gambe dalle sue mani.
Ma so che tutto questo è l’alcool. Steve è decisamente troppo ubriaco.

E’ questo che mi fa male,potrei essere sua,potrei rimanere con Lui stanotte,persuaderLo,soddisfare quello che potrebbe essere il suo desiderio. Comincia a tirare giù le bretelline della mia canotta verde,ma… No,non ce la faccio,non posso andare avanti così.
 
“Steve… Steve,dai,è tardi e… E sei ubriaco fradicio,e poi devi andare a dormire…”
 
Si ferma. Quanto avrei voluto che tutto quello che stava accadendo avesse uno svolgimento,e magari anche una conclusione,con un bel finale,tipo le storie delle principesse.

Ma davvero,il dolore c’era,era atroce,era lì,nel mio cuoricino,che non sarebbe riuscito a sopportarlo.
I nostri corpi si sarebbero amati senza volerlo,solo per mezzo dell’alcool.

Dopo probabilmente non ci sarebbe stato nient’altro.
Metto a posto le bretelline della canotta,lo accompagno al letto. Si sdraia.

Quanto avrei voluto sdraiarmi anche io,stare accanto a Lui.

Alzo le coperte,lo copro bene,quasi volessi proteggerLo,in qualche modo,da qualcosa. Ma da cosa? Chiude gli occhi,quegli occhi. Un ciuffetto biondo,il solito ciufetto ribelle,fa capolino da dietro l’orecchio.

Glielo sposto dolcemente,andando a rimetterlo a posto,poi Gli do un bacio sulla fronte.

“Buonanotte Steve…” dico.

Devo andarmene da qui,uscire dalla stanza,ora e subito. Esco con foga,corro nel corridoio,arrivo alla mia stanza. Comincio a piangere,singhiozzare. Mi appoggio alla parete e mi lascio cadere.

Perché? Caro cuore,perché proprio Lui?
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Placebo / Vai alla pagina dell'autore: Marthyisdead