Against the world

Erano riversi a terra, entrambi. Potevo vedere ancora la sorpresa e la delusione aleggiare sui loro volti. Il loro padre; lo stimato e benvoluto Giuseppe Salvatore era appena diventato un assassino. Aveva ucciso i suoi stessi figli a sangue freddo pur di non dover camminare a testa china una volta finito quel massacro. Si, era proprio questo, un massacro in grande stile: torce, forconi, gente urlante e quel pazzo Gilbert con la sua strana invenzione. Le grida degli altri vampiri nel carro coprivano i miei rantoli dovuti alla verbena ancora in circolo. Ma con enormi sforzi riuscii a trascinarmi verso il limitare del bosco e attendere che la folla si spostasse in cerca di altri "demoni. Glielo dovevo. Un addio, prima di ritrovarci nella sua nuova non-vita. Come ero stata egoista; volevo tutti e due. Sapevo di amarlo, non era un passatempo, non so cosa mi attirava di lui, ma anche essendo umano mi affascinava. Era dolce, premuroso, comprensivo e soprattutto era giusto, perché credeva nella fiducia, nel rispetto e credeva anche in me; cosa che molta poca gente faceva. A parte Damon. Ecco, Damon, certo una bellezza sfolgorante ma appiccicoso. Ed io capricciosa come sono, non voglio di certo un cagnolino scodinzolante che mi segua. No, infatti. Domani sorgerà di nuovo il sole e io sarò già lontana perché non posso restare con loro. Stefan un giorno capirà e vivremo il resto dell'eternità insieme, felici. Mi avvicino a lui, mi chino e gli regalo un bacio sfuggente, sussurrandogli all'orecchio che un giorno ci ameremo. E saremo noi due contro il mondo.