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Autore: thecrownjewel    24/02/2012    1 recensioni
Tra narrazione e pagine di diario, Tiffany, 14 anni, ci confida i suoi pensieri e le sue avventure. Isolatasi da una famiglia un po' distante e una vita sociale pari a zero, Tiffany vede il mondo tutto nero. Ma, quando, alla fine della prima liceo, la prof di Storia assegna per compito una ricerca a coppie, qualcosa (o qualcuno) potrebbe farle cambiare idea...
[In corso di revisione]
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ancora non ci credevo.
Impossibile.
No, non poteva essere vero.
«Dai, sbrigati, Tiff!»
Mia mamma mi aveva portata al centro commerciale.
Solo io e lei!
«Ti prego, mamma, sai che non mi piace quando mi chiami Tiff...»
«Ma è il tuo nome, tesoro. Come dovrei chiamarti? Genoveffa, forse?»
«Ma no... Tiffany. Chiamami con il nome completo».
«Come vuoi cara. Ora pensiamo a trovarti qualcosa di carino».
Proprio non riuscivo a capire come una cosa del genere fosse possibile.
Quando ci sedemmo al tavolo di un bar, provai ad indagare, un po’.
«Così... Oggi siamo qui... Io e te... A fare compere...»
«Questo mi sembra evidente, tesoro».
«Si, si, è solo che... Mi chiedevo... Di solito non usciamo mai... Stai sempre con Lacey e io...».
«Tiffany, non devi essere gelosa di tua sorella. O di tuo fratello», mi mise le mani sulle spalle «Vedi, loro sono più piccoli di te. Jack, beh, lui cerca solo di attirare l’attenzione. Capisci anche tu che, invece, Lacey ha bisogno di più cure. Non posso certo farla stare sempre dalla nonna, e, anche se non mi fido per niente a lasciarla con tuo papà, oggi ho deciso di farlo per passare un po’ di tempo con te. È davvero difficile, in questo periodo, per me farti capire che ti voglio bene. Tra l’altro, eri sempre stressata per via della scuola; adesso sei in vacanza, tutti possiamo rilassarci e divertirci assieme!»
Avevo tenuto gli occhi bassi per tutto il tempo e sentivo gli occhi lucidi.
«Mamma, credimi, io non avevo idea... Anche io ti voglio bene!» l’abbracciai con amore.
Dopo tutto quello che avevo detto, fatto, mi sentivo uno schifo. Una ragazzina ingrata che pensa solo a se stessa.
«Va bene, tesoro. Ora asciugati quelle lacrime e andiamo a fare shopping!»
«Ok, mamma! Oh...» mi bloccai di scatto. No. Proprio adesso che avevo tutti gli occhi rossi! Si, era proprio lui. Logan. Era lì con sua mamma, anche lui in giro a fare shopping.
«Mamma, mamma» sussurrai, dandole di gomito «Non ti voltare, ma dietro di te c’è Logan!»
«Chi è che c’è?» disse, incurante.
«Shh! È Logan, il tipo con cui devo fare la ricerca!»
«Ah, voglio proprio vederlo, questo giovanotto».
«No, no, no, mamma!» gesticolai «Lo vedrai quando ci supererà, anzi, spero che non mi veda...»
Abbassai lo sguardo, per riuscire meglio nel mio intento, e mi finsi particolarmente interessata a leggere il registro chiamate del mio cellulare.
«Hey, è proprio carino» disse mia mamma.
«Cosa? Tu da che parte stai?» La guardai, stupita.
«Si avvicina, si avvicina!» Ormai era praticamente voltata verso di lui.
«Mamma! Che ti avevo detto? Oddio, che devo fare? Lo devo salutare? Devo fare finta di niente?»
«Vedi tu, ma ti sta fissando da quando mi sono girata!» Intanto Logan sia avvicinava sempre di più.
«Mamma, non sta fissando me, sta fissando te: continui a guardarlo...» Ero imbarazzatissima.
Ormai Logan era lì vicino e rivolgeva lo sguardo nella nostra direzione.
Non so cosa mi prese. Logan era praticamente di fianco al nostro tavolo e aveva voltato lo sguardo per dire qualcosa a sua mamma. In quel momento gli dissi: «Ciao Logan!»
«Ehm... Ciao... Tiffany...». Forse era più imbarazzato di me. Sembrava non riuscirsi a decidere se andare avanti o fermarsi lì a parlare - di cosa, poi?
«Coff coff... Io... Io... Devo andare. Ci... Ci vediamo Sabato, allora...»
«A... A Sabato». No. Di certo ero più imbarazzata io.
Perché lo avevo salutato? Non sapevo spiegarmelo nemmeno io...
Mia mamma, intanto, se la rideva tra sé e sé.
«Si può sapere che c’è di tanto divertente?» Le domandai, un po’ stizzita.
«Beh, c’è che se vuoi uscirci assieme dovresti fare di meglio che balbettare quattro parole in croce».
«U... Uscirci assieme??? Mamma? Noi ci odiamo! Ci vediamo solo per fare quella stupida ricerca!»
Lei continuava a ridere. Capii che non ci sarebbe stato modo di dissuaderla da quella convinzione, perciò cambiai discorso.
«Ma... Non eravamo qui per comprare qualcosa? Dai, mamma, andiamo, che prima ho visto un vestito in vetrina... Voglio provarlo!»
«Ok, andiamo, Tiffany» acconsentì, alzandosi.

********** 
 
Qualche ora più tardi, eravamo tutti a cena.
«Che avete fatto oggi tu Lacey e Jack?» chiese mia mamma a mio papà.
«Uhm... Niente di che... Solo una biciclettata in paese».
«Una noiosa biciclettata in paese...» Aggiunse Jack, insofferente come al solito.
«Hai messo il cappello a Lacey, vero? Lo sai che prende freddo...»
«Amore, fa caldissimo fuori, è quasi estate! Piuttosto, voi vi siete divertite al centro commerciale?»
«Si», gli risposi «mamma mi ha comprato un vestito stupendo, dopo te lo farò vedere!»
«E abbiamo anche incontrato Logan, il “ragazzo con cui Lacey deve fare la ricerca”...» Continuò la mamma.
Oh, no! Ancora con questa storia!
Avrei voluto andarmene, anzi, no, sprofondare.
«E chi è questo Logan?» ci chiese mio papà.
«È uno che odio... Mi dà sempre fastidio a scuola e la prof ha avuto la brillante idea di metterci a lavorare insieme...»
«Ed è anche molto carino...» S’intromise mia mamma, lanciando sguardi d’intesa a mio papà.
Possibile che nessuno capisse il concetto di “odiare”?
«Mamma, odiare vuol dire provare dei sentimenti negativi nei confronti di una persona, che in questo caso è Logan. Chiaro, adesso?»
«Cara, è pur sempre provare dei sentimenti, no? Come nel film Le mie grosse grasse vacanze greche! Non l'hai visto?»
Basta, ora ero furiosa.
« Sinceramente, no!» 
Me ne andai in camera mia, pronta a scrivere sul mio diario. 



Yeah, ce l'ho fatta ad aggiornare durante le vacanze!!!
Yu-Huu! Stavolta non potete rimproverarmi niente (a meno che il capitolo non vi sia paciuto)! ^-^

Ok, parliamo un po' del chappy.
Come avete visto, è molto dialogico. Il fatto è che mi immaginavo le scene come un film e mi dispiaceva togliere l'effetto botta e risposta. Ho cercato, comunque, di aggiungere pezzi di narrazione dove ho potuto, come, ad esempio, nei punti dove c'era bisogno di descrivere le emozioni.
Mi sono divertita un sacco a scriverlo, soprattutto la parte dell'incontro tra Tiffany e Logan... Li voglio torturare un po', i cari fanciulli. E la mamma che si fa i film? Ma sono davvero film? Boh...
Comunque, mi è piaciuto scrivere il chappy anche per il rapporto mamma-figlia della prima parte.
Il titolo del capitolo, infatti, dipende da questo e dalla riflessione sul rapporto tra i due giovani eroi, che verrà approfondito nel prossimo capitolo, cioè la pagina di diario.
Eh, caro diario, cosa ti toccherà sentire?

Intanto passo a ringraziare Nuanda_12 per la recensione allo scoro capitolo: grazie 1000, cara, c. v. lune.! Ah, si, ricordati che l'8 Marzo dobbiamo andare tu-sai-dove... (una cosa tra me e lei...).
Ringrazio anche chi è passato senza dire niente: grazie anche a voi!

Dai, fatemi sentire che cosa ne pensate!
Ciao by floravik
  
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