24/02/2012
8 recensioniCaro Davide, oggi mi sono innamorata di te.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Avevi i capelli biondi e ricci e i tuoi occhi brillavano di felicità immersi nel loro verde speranza. Indossavi il cappotto marrone, i guanti bianchi e il cappello con il pon-pon che ti abbiamo regalato io, Alessandro e Martina lo scorso compleanno. Portavi anche le scarpe della Nike bianche con la striscia blu, che avevi comprato solo perché io adoravo il blu e volevi farmi contenta.
Avevi un gran sorriso sulle labbra e ridevi in continuazione, anche senza motivo.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Ascoltavi musica con l’mp3 con gli occhi chiusi; sembravi particolarmente immerso nella canzone e cercavo di capire quali grandi emozioni trasmettessero quelle parole. Secondo me parlavano d’amore, di dolore, di ricordi, di passato perduto.
Poi hai cominciato a canticchiare “Il vitello dai piedi di balsa” e ho capito che tu non hai bisogno di parole d’amore.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Ho cancellato tutti i messaggi dal telefono, dopo tanto tempo che continuavo a rinviare il momento in cui l’avrei fatto. Mi sono sentita subito un tuffo allo stomaco pensando che non avrei più visto il tuo nome lì, ma tu hai risolto subito la cosa, mandandomi un messaggio dopo qualche secondo. Mi chiedo ancora come tu abbia fatto, perché non ci credo che è stato solo un caso.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Ti continuavi a lamentare del fatto che avevi preso un’insufficienza in italiano e che non avevi voglia di impegnarti per recuperarla. Dicevi che non avevi più voglia di studiare, che non ti interessava più essere bravo a scuola, che c’era ben altro che bisognava imparare nella vita che Leopardi. Non ho potuto fare a meno di sorridere ascoltandoti; non ho potuto fare a meno di pensare che ho contagiato i tuoi pensieri.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Durante la lezione di storia continuavano a parlare di Amsterdam. Così mi sono messa a dividere la parola in gruppi di lettere di due. Am-st-er-da-m. Sono sicura che non è un caso se “er” e “da” sono vicini. Stanno per Erica e Davide. Vedi? Ci riuniscono ovunque, non puoi credere che sia tutta una coincidenza; i nostri nomi devono stare uniti. Devono.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Raccontavi di un episodio che hai vissuto all’asilo, quando hai preso a calci un tuo amico perché ti aveva preso in giro e tu non lo potevi sopportare. Tutti continuavano a guardarti sdegnati e a dirti: “Ma non ti vergogni?” Tu scuotevi la testa, dicendo che poteva lasciarti in pace. In quel momento ho pensato che fossi la persona più bella del mondo.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Sono venuta lì di fronte e ti ho chiesto se potevamo parlare. Dopo anni di tacito silenzio sono riuscita a dirti che era meglio se tra me e te finiva tutto, che anche la nostra amicizia giungesse al termine. Per sempre. Perché ho cominciato a voler bene un po’ anche a me, ma ho fatto un gran bel casino, perché, indovina?, mentre te lo dicevo, oggi mi sono innamorata di te.
Caro Davide,
Oggi mi sono innamorata di te.
Ti stavo dicendo addio e tu continuavi a mormorare che non capivi cos’era successo, io sorridevo replicando che non c’era più niente da capire, perché non ti era mai importato prima. E poi hai fatto una cosa meravigliosa, mi hai detto: “Non può finire così.”
Io ti ho risposto: “Ti amo.” E sono scappata via.
Caro Davide,
Non riesco a dormire.
Lo sai perché?
Ti ho detto un segreto oggi e tu non mi hai detto niente.
Non è comparso il tuo nome nel telefono, e io, stupida, ti ho detto che oggi mi sono innamorata di te.